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    Somec, Kepler Cheuvreux: solido slancio di ordini nel quarto trimestre

    (Teleborsa) – Somec, società quotata su Euronext Milan e attiva nella realizzazione di progetti in ambito navale e civile, sta chiudendo il 2024 con un “solido slancio” nell’aggiudicazione di ordini. Lo affermano gli analisti di Kepler Cheuvreux (rating Hold e target price a 15,5 euro), dopo che venerdì la società ha ottenuto commesse per un valore complessivo di 65,5 milioni di euro a beneficio della divisione Horizons, sistemi ingegnerizzati di architetture navali e facciate civili.Gli analisti evidenziano che i contratti sono stati assegnati a Somec da tre cantieri navali europei, situati in Finlandia, Germania (ritengono che potrebbero essere gestiti da Meyer Werft) e Italia (Fincantieri).Nel 2023, Somec ha subito un intake momentum negativo e il backlog ha chiuso l’anno a 752 milioni di euro, -19% anno su anno. La maggior parte del calo è attribuibile al basso assorbimento nel segmento Horizons in un contesto di award bassi nel settore delle crociere. Il book-to-bill nell’anno fiscale 2023 è stato solo di 0,5x. Nel primo semestre del 2024, il book-to-bill è tornato superiore a 1x (circa 1,2x) e il backlog si è ripreso sequenzialmente a 783 milioni di euro alla fine del primo semestre del 2024, ancora -9% anno su anno.Le aggiudicazioni comunicate dalla società nel terzo trimestre sono stati deboli (13 milioni di euro). Tuttavia, nel quarto trimestre, gli appalti hanno subito un’accelerazione significativa, compresi quelli da 65,5 milioni di euro per le crociere resi noti venerdì scorso, appalti per un valore di 50 milioni di dollari lo scorso novembre per le facciate continue negli Stati Uniti e appalti per un valore di 36,6 milioni di euro per la divisione Talenta resi noti a ottobre, per cucine complete e aree di ristorazione su due navi da crociera che saranno costruite per Carnival dal costruttore navale tedesco Meyer Werft.Inclusi i bassi ordini resi noti nel terzo trimestre e il trend decisamente migliore registrato nel quarto trimestre, e considerando che la società non sta divulgando tramite comunicati stampa ad hoc diverse commesse di minore entità, Kepler ritiene che Somec potrebbe essere in grado di chiudere il 2024 con un backlog momentum ripristinato, coerente con le proiezioni di crescita del fatturato del +5,9% nel 2025. LEGGI TUTTO

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    Erfo, KT&Partners incrementa fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha incrementato il fair value (a 1,60 euro per azione da 1,47 euro, per un potenziale upside del 28%) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo Farmacosmo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore Health, Pharma & Beauty.Dopo i risultati finanziari dei primi nove mesi 2024, gli analisti hanno confermato le stime FY24-27. Mantengono i ricavi delle vendite FY24 a 6,2 milioni di euro e raggiungono i 9,3 milioni di euro entro FY27 (+13% CAGR23–27). Si prevede che la linea di business Diètnatural TPOC genererà la maggior parte di questi ricavi, mentre si prevede che la divisione medica registrerà la crescita più elevata nello stesso periodo.Per il FY24, si prevede che l’utile lordo sarà di 4,7 milioni di euro con un margine lordo del 72,3%, prevedendo l’effetto sinergico positivo derivante dall’internazionalizzazione della produzione di BodySano (Erfo France). Si prevede che l’EBITDA arriverà a 1,6 milioni di euro in FY24, con un margine del 23,9%, che si prevede aumenterà al 26% entro FY27. In conclusione, prevedono che l’utile netto FY24 ammonterà a 0,6 milioni di euro, con una crescita del 9,6% CAGR23-27, raggiungendo 0,9 milioni di euro nel FY27. Infine, si prevede che la posizione di cassa netta crescerà gradualmente, raggiungendo 4 milioni di euro alla fine del periodo previsto.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Sesa, Intermonte abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 140 euro per azione (dai precedenti 152 euro) il target price su Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy”.Gli analisti hanno modificato le stime per includere il contributo pro-forma di Greensun, al fine di rappresentare numeri coerenti con le indicazioni del management. Nel 2H, prevedeono che i ricavi e l’EBITDA cresceranno rispettivamente del 4,4% e del 7,8%. Mentre l’utile netto rettificato del 1H è sceso del 15,7% anno su anno, prevedono che la stessa cifra crescerà dell’11,2% nel 2H. Per quanto riguarda il prossimo anno, hanno abbassato la crescita prevista dei ricavi al 5,9% (dal +6,4%), mentre ipotizzano una crescita dell’EBITDA del 7,6%, principalmente grazie all’effetto mix favorevole. Nel 2025/26 prevedono che l’utile netto rettificato crescerà a due cifre grazie anche a una graduale riduzione degli oneri finanziari netti.”I risultati trimestrali sono stati più deboli del previsto, ma rimaniamo fiduciosi che, a partire dal 2H, il gruppo riacquisterà un solido slancio degli utili, rafforzato da una normalizzazione degli oneri finanziari – si legge nella ricerca – Negli ultimi anni, l’attività si è evoluta dal tradizionale segmento VAS verso attività a più alto valore aggiunto (SSI e Business Services) che dovrebbero supportare la crescita della redditività negli anni a venire. L’attività di M&A dovrebbe continuare a dare un contributo positivo. Consideriamo la valutazione attuale particolarmente interessante e confermiamo la nostra visione positiva”. LEGGI TUTTO

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    Unidata, Intermonte alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 5,50 euro per azione dai precedenti 4,90 euro) sul titolo Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan.Gli analisti affermano che i nuovi obiettivi 2026-27, pur essendo ambiziosi, sembrano ampiamente raggiungibili, supportati dalla fiducia del management nel sostenere la crescita e nell’eseguire con successo i piani strategici. Gli investitori si concentreranno sull’anno fiscale 2025 come test di sostenibilità del trend, con aggiornamenti delle stime che probabilmente richiederanno alcuni trimestri di solida esecuzione.”Riteniamo che in uno scenario di radicale rimodellamento del settore delle telecomunicazioni italiano, Unidata dovrebbe fare la sua parte considerando attivamente nuove opzioni strategiche, come scenari di consolidamento, per rafforzare la sua posizione di mercato, con una chiamata all’azione a breve termine che potrebbe riaccendere l’attrattiva speculativa del titolo – si legge nella ricerca – In particolare, in uno scenario di consolidamento del mercato, Unidata ha asset strategici interessanti, tra cui una rete FTTH proprietaria in una posizione altamente strategica come Roma, e una vasta competenza in progetti infrastrutturali, come dimostrato da iniziative come Unifiber, Unitirreno, Rome5G e gare d’appalto IoT”. LEGGI TUTTO

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    Notorious Pictures, downgrade di Intermonte a Outperform con taglio TP

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 1 euro per azione (dai precedenti 2 euro) il target price su Notorious Pictures, società attiva nel settore della produzione cinematografica e quotata su Euronext Growth Milan, peggiorando anche la raccomandazione sul titolo a “Outperform” da “Buy”.Gli analisti scrivono che a 4 anni dall’inizio dell’epidemia di Covid, periodo caratterizzato anche da un lungo sciopero dei creativi di Hollywood contro l’uso dell’intelligenza artificiale, le sale cinematografiche si sono riprese bene grazie al contributo dei blockbuster, mentre gli incassi al botteghino dei film indipendenti hanno registrato un calo ben più preoccupante del 70% rispetto ai biglietti venduti nel periodo pre-Covid. Questa tendenza di mercato non incide sul business di Notorious Cinemas (gestione dei cinema) ma ha chiaramente un impatto significativo sul segmento delle attività di distribuzione e produzione cinematografica in cui opera Notorious Pictures. Inoltre, le emittenti Over-The-Top (OTT) hanno notevolmente tagliato i loro budget per l’acquisto di film indipendenti. “In conclusione, i margini dei produttori e distributori indipendenti sono sotto pressione”, si legge nel report.Alla luce di questo mutato scenario, Intermonte immagina che Notorious adotterà un approccio cauto nella pianificazione degli investimenti per i prossimi anni. In particolare, per quanto riguarda la produzione, il management ha deciso di lanciare nuovi progetti solo a condizione che siano in essere accordi per la capitalizzazione dell’opera che possano almeno garantire la copertura dei costi. Continuando ad applicare lo stesso approccio prudenziale, le stime del broker non presuppongono più il lancio di progetti legati alle serie TV, un’attività che al momento è molto rischiosa per un nuovo entrante. Per quanto riguarda l’attività di distribuzione, le stime prevedono l’acquisto e l’esposizione di un numero inferiore di film rispetto al passato, con una riduzione dell’investimento in ogni singolo film. Allo stesso tempo, c’è fiducia sul fatto che Notorious sarà in grado di trovare nuovi accordi per capitalizzare il suo ricco catalogo di diritti cinematografici. Infine, viene previsto che le condizioni di mercato nel settore della gestione dei cinema rimangano abbastanza positive e che i ricavi continuino a crescere, anche se a un ritmo leggermente più graduale.Intermonte evidenzia che i risultati del primo semestre hanno mostrato un forte calo dei margini, attribuibile a progetti di produzione e distribuzione cinematografica che hanno registrato risultati inferiori alle aspettative di budget. “Poiché è improbabile che questa situazione cambi nel prossimo futuro, stiamo adeguando le nostre stime per tenere conto di una riduzione dei budget di acquisto dei principali operatori dei media – si legge nella ricerca – D’altro canto, una buona affluenza al cinema è confortante per il settore della gestione dei cinema. Dopo aver considerato una significativa revisione delle stime per riflettere un approccio di riduzione del rischio da parte del management, riteniamo ancora di avere motivi per rimanere positivi sul titolo, ipotizzando un FCF medio di circa 7 milioni di euro nel 2025-26”.(Foto: Alex Litvin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bestbe Holding, Banca Finnat avvia copertura con No rating

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha avviato la copertura sul titolo Bestbe Holding, gruppo quotato su Euronext Milan che opera nel settore dell’e-commerce e dell’intelligenza artificiale, senza assegnare una raccomandazione e un target price (ovvero un No rating), per l’assenza di basi fondamentali sufficienti per poter formulare un giudizio. L’azionista di riferimento è Ubilot, una software house italiana che ha recentemente acquisito la maggioranza della società quotata, precedentemente denominata Gequity, attraverso un aumento di capitale dedicato (per 11,5 milioni di euro) liberato mediante conferimento della partecipazione totalitaria nella newco Bestbe. Successivamente, Ubilot ha modificato la denominazione sociale dell’emittente da Gequity a Bestbe Holding, ridefinendo anche il suo core business.Le attività nel settore education, considerato il core business dalla precedente gestione, sono state ritenute non più strategiche dal nuovo azionista di riferimento e le società attraverso le quali veniva sviluppato tale business sono state integralmente cedute in data 9 settembre 2024. Il nuovo business di Bestbe prende ora forma attraverso un marketplace digitale operante sia online, attraverso una piattaforma multiservizi, che offline mediante il posizionamento, in locali pubblici (es. tabaccherie, farmacie, edicole, autogrill, aeroporti), di monitor interattivi dotati di intelligenza artificiale per fornire prodotti, contenuti e servizi altamente personalizzati.La nuova operatività di Bestbe è tuttavia, scrivono gli analisti, ancora in piena fase di startup e, nel corso del primo semestre 2024, la generazione di ricavi è risultata limitata a 11 mila euro. Inoltre, la ritardata cessione delle attività del comparto education, caratterizzate da una redditività negativa (in perdita per 2,8 milioni di euro al 30 giugno 2024), ha impattato considerevolmente la perfomance del gruppo che ha chiuso il primo semestre 2024 con una perdita di 3,7 milioni di euro, determinando un patrimonio netto negativo per 1,2 milioni di euro.Per far fronte ai fabbisogni di cassa, Bestbe ha fatto ricorso a un prestito obbligazionario convertibile cum warrant (POC) per 6,3 milioni di euro (inclusivo di commitment fee) a fronte di una capitalizzazione, ad oggi, pari a 970 mila euro. La prima tranche del POC è stata sottoscritta in data 22 marzo 2024 mentre il termine ultimo per la sottoscrizione delle obbligazioni è fissato al 17 ottobre 2028.”Il ricorso al POC espone la società a un rischio certo ma ad oggi non pienamente quantificabile di forte diluizione per gli attuali azionisti, con contestuale rischio di deprezzamento del titolo – sottolinea Banca Finnat – Inoltre, il venir meno delle assumption previste nel business plan approvato in data 7 dicembre 2023 a causa del protrarsi delle trattative per la cessione del comparto education e del mancato avvio dell’operatività di Bestbe riducono notevolmente la visibilità sulle performance future del gruppo, rendendo difficoltosa la stima di dati finanziari prospettici sulla base di tendenze affidabili”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Banche europee, Barclays ancora ottimista per potenziale re-rating. Taglia TP su italiane

    (Teleborsa) – Barclayscontinua a credere che le banche europee siano attraenti, anche se – a prima vista – il contesto attuale sembra impegnativo, considerando la lenta crescita del PIL in Europa, con il rischio politico che potenzialmente si aggiunge al rischio di ribasso e i tassi ora in discesa.Dall’inizio del 2022 (appena prima dell’inizio degli aumenti dei tassi in Europa), il settore (SX7P) ha sovraperformato lo Stoxx 600 Europe (SXXP) ed è stato il settore con le migliori prestazioni, guadagnando il +45% rispetto al +6% dell’SXXP. Su base di rendimento totale (inclusi i dividendi) la performance è ancora più sorprendente, con SX7P in rialzo del 77% rispetto all’SXXP in rialzo del 18%. Il motore della sovraperformance della banca è stata la forte revisione positiva dell’EPS a livello di settore, con l’EPS del settore rivisto al rialzo di circa l’80% nello stesso periodo (dalla fine del 2021).Tuttavia, “il settore ha subito un de-rating mentre l’EPS è stato rivisto al rialzo e gli attuali livelli di valutazione sono ancora lontani dal riflettere i cambiamenti strutturali (positivi) ottenuti dalle banche europee in termini di redditività e rendimenti per gli azionisti”, si legge nella ricerca. Ad esempio, il ROTE è passato da circa il 9% nel 2021 al 13,6% nel 2024 per le banche coperte da Barclays; si prevede che scenderà rispetto ai massimi attuali, ma rimarrà in doppia cifra. Insieme a un livello di capitale che è ora pari o superiore all’obiettivo per la maggior parte delle banche, ciò sosterrà le capacità di distribuzione e ci aspettiamo che la banca europea media offrirà un rendimento del 10,3% all’anno nel 2025-26 (rendimento dei dividendi del 6,9% e rendimento del riacquisto del 3,4%).Barclays aggiorna le previsioni per riflettere un tasso della BCE all’1,5% a fine 2025, in linea con la visione dei propri economisti. Ciò porta a rivedere le previsioni EPS al ribasso in media del -1% nel 2025 e del -2% nel 2026. Il taglio NII è parzialmente mitigato a livello EPS da un moderato aumento dei prestiti (in Spagna) o delle commissioni (in Italia) o da altre modifiche specifiche dell’azienda (ad esempio la nuova imposta in Spagna). Ora prevede che l’EPS del settore diminuirà del -3% nel 2025 e aumenterà del +9% nel 2026 (principalmente guidato dalle banche francesi, del Benelux e del Regno Unito).Barclays preferisce le banche con bilanci di duration più lunga, con operazioni incentrate sulle commissioni e flussi di entrate diversificati, oltre che caratterizzate da riduzione dei costi/storie di self-help, come Lloyds, BNP Paribas, Julius Baer, KBC e Deutsche Bank. I nomi meno preferiti sono SEB, Bankinter e CaixaBank.Per quanto riguarda le banche italiane, Barclays taglia il target price su UniCredit a 46,1 euro da 47,8 (Overweight confermato), su Mediobanca a 15,6 euro da 16 (Equal Weight confermato), a Intesa Sanpaolo a 4,5 euro da 4,7 (Overweight confermato), su Credem a 10,6 euro da 10,8 (Equal Weight confermato), a BPER a 6,7 euro da 7,2 (Overweight confermato). LEGGI TUTTO

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    Innovatec, Intesa Sanpaolo taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha tagliato a 1,40 euro per azione (dai precedenti 1,80 euro) il target price su Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 55%.Gli analisti scrivono che, nonostante alcuni progressi nel primo semestre del 2024, il Consiglio ha riconosciuto le diverse dinamiche di mercato e le limitate sinergie operative tra le due principali unità aziendali del gruppo, approvando il processo di scissione di Haiki+ e la successiva quotazione su EGM, con l’obiettivo di ottenere maggiore flessibilità e risorse per sviluppare le energie rinnovabili.I nuovi piani industriali 2025-27 hanno confermato la buona traiettoria di crescita di Haiki+, ripristinando al contempo la base per l’unità aziendale Energy Efficiency & Renewables, che si concentrerà principalmente sulle opportunità nel mercato fotovoltaico.Sulla base dei risultati del primo semestre e considerando le nuove linee guida del management per il 2024 e le prospettive delineate nei Business Plan 2025-27, Intesa ha rivisto la stima dei ricavi 2024-26 di una media del 13%, introducendo la stima dei ricavi 2027, ampiamente in linea con i nuovi obiettivi del management. Inoltre, ha ridotto la stima sull’EBITDA 2024 del 16%, lasciando sostanzialmente invariate le stime per gli anni successivi. LEGGI TUTTO