More stories

  • in

    FILA, Intesa abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato a “Buy” la raccomandazione su FILA, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella vendita di articoli per le arti visive e plastiche, e ha abbassato il target price a 13,7 euro per azione (da 14,5 euro).Gli analisti scrivono che FILA ha pubblicato vendite e redditività per l’anno fiscale 2023 leggermente al di sotto delle stime. Tuttavia, la generazione di cassa è stata abbondante e ha consentito una forte riduzione dell’indebitamento, con un debito netto in linea con le stime. Il Forex e l’Europa hanno rappresentato un freno alla redditività, ma la società dovrebbe affrontare il difficile contesto europeo con particolare attenzione e migliorare il Margine EBITDA e il capitale circolante netto.Intesa Sanpaolo ha tagliato le stime sull’EPS Adj. del 15% e del 18,5% nel FY24/25, dato un EBIT inferiore alle aspettative nel FY23 e un leggero aumento delle proiezioni sul debito netto. Sottolinea che la distribuzione dei dividendi è superiore rispetto alla media passata. LEGGI TUTTO

  • in

    Salvatore Ferragamo, Equita taglia target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 11,50 euro per azione (-13%) il target price su Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana quotata su Euronext Milan, confermando la raccomandazione “Hold” in vista della pubblicazione dei dati sul fatturato del primo trimestre il prossimo 9 maggio.Gli analisti si aspettano un primo trimestre “decisamente debole”, con fatturato in calo del 15% YoY c.c. (-18% YoY reported), principalmente per colpa del wholesale (-35% YoY c.c.), in parte spiegato dalle tempistiche di consegna (più sbilanciate sul 4Q23) ma anche penalizzato dal contesto difficile e dall’atteggiamento cauto dei retailers sui brands meno consolidati o in fase di transizione come Ferragamo. Anche nel retail stimano comunque un trend negativo (-7% YoY c.c.), simile al trend del 4Q (-9% YoY c.c.), frutto di un gennaio fortemente negativo, seguito da un trend flat a febbraio che pensano si sia mantenuto anche a marzo, con una performance particolarmente negativa in Great China e Corea ma negativa anche negli altri mercati, ad eccezione dell’Europa.Pur continuando a ipotizzare un’accelerazione nella seconda parte dell’anno (idealmente sostenuta da crescente impatto delle iniziative di rilancio avviate negli ultimi 12-18 mesi e crescente visibilità delle nuove collezioni), la debolezza del 1Q rende eccessivamente sfidanti le stime FY di Equita. Il broker taglia quindi il fatturato del 6%, con organico -1% (vs. prec. +4,5%), l’EBIT del 26%, con EBIT margin del 5% (vs. prec. 6,4%).”Ferragamo resta il peggior titolo del lusso YtD (-16% vs. +7% medio del settore) ma, in questa fase di estrema polarizzazione delle crescite all’interno del settore, pensiamo che il newsflow rimanga ancora debole nel breve, con visibilità ancora limitata sui tempi del rilancio”, si legge nella nota. LEGGI TUTTO

  • in

    OVS, Equita aumenta target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 2,8 euro per azione (dai precedenti 2,7 euro) il target price su OVS, società di abbigliamento quotata su Euronext Milan, ribadendo la raccomandazione “Hold” in vista della pubblicazione dei risultati FY23 (che chiudono a gennaio 2024) il prossimo 17 aprile.Gli analisti hanno fatto un leggero fine tuning sul 2023, allineandosi maggiormente alle indicazioni societarie e limando quindi i ricavi dello 0,4% (ora 1.535 milioni di euro, +1,5% YoY), con impatti però trascurabili su Adj. EBITDA e Net Income (183 milioni di euro e 74 milioni di euro rispettivamente). Hanno poi migliorato il FCF a 60 milioni di euro , guidato dal contenimento del circolante (visto in leggera riduzione sull’anno), parzialmente compensato da maggiori CAPEX (ora in area 90 milioni di euro rispetto a 85 milioni di euro precedenti) con un debito netto quindi ora a 149 milioni di euro da 159 precedente.Inoltre, hanno alzato le assunzioni di dividendo, visto il buon trend atteso sul debito, portando quindi il DPS 2023 a 7c (ordinario), che si somma ai 3c di dividendo straordinario pagato a febbraio, un livello complessivo che potrebbe essere sostenibile anche negli anni futuri, (DPS 2024-25 alzato a 10-11 cents) a meno di operazioni di investimento importanti. Le stime riflettono poi 30 milioni di euro di buy-back nel 2024 (circa il 5% del capitale). LEGGI TUTTO

  • in

    Banca Generali, Equita aumenta target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato leggermente a 36,50 euro per azione (+3%) il target price su Banca Generali, confermando la raccomandazione “Hold” in vista della pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024 prevista per il prossimo 9 maggio.Gli analisti si aspettano un buon trimestre. Il 1Q è stato favorevole per i mercati (Global Equities +7,8%), quindi si aspettano un impatto positivo sulle masse gestite e in termini di commissioni di performance. Durante l’ultima conference call di inizio febbraio, il management aveva sottolineato di aver già registrato circa 20 milioni euro di commissioni di performance, e stimano per il trimestre circa 40 milioni euro.Il broker ha effettuato un fine-tuning delle stime principalmente per incorporare l’andamento positivo dei mercati. Utile 2024 +3% a 345 milioni euro, e +2% sul 2025-26 a 354-360 milioni euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Ariston, Barclays taglia target price e conferma Overweight

    (Teleborsa) – Gli analisti di Barclays hanno tagliato a 8 euro per azione (dai precedenti 9 euro, -11%) il target price su Ariston, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, confermando la raccomandazione “Overweight” sul titolo. La revisione è arrivata all’interno di un report sul settore dei Capital Goods.Viene segnalato che il titolo Ariston è stato influenzato da un flusso di notizie costantemente negativo sul mercato delle pompe di calore (ad esempio, il sistema di super-bonus italiano) e da un taglio alla guidance. Ora, a 10x PE il mercato sconta una crescita nulla e margini in calo, che “sembrano eccessivi” dato il mercato orientato alla sostituzione e l’esposizione di circa il 20% alle pompe di calore.L’upside per il titolo è rappresentato da un’adozione delle pompe di calore più rapida del previsto, unita ai timori di un alleviamento della deflazione dei prezzi, con conseguente rialzo dell’EPS e un re-rating. Al contrario, il downside è un’adozione delle pompe di calore più lenta del previsto, unita alla deflazione dei prezzi che porta a un ribasso dell’EPS e a un de-rating. LEGGI TUTTO

  • in

    EuroGroup Laminations, Intesa conferma rating: 2024 anno di transizione

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato target price (5 euro per azione) e raccomandazione (Buy) sul titolo EuroGroup Laminations, società quotata su Euronext Milan e attiva nella progettazione e nella produzione di statori e rotori per motori e generatori elettrici.Gli analisti scrivono che, dopo i dati preliminari pubblicati l’11 marzo, la scorsa settimana EuroGroup Laminations ha pubblicato i risultati finali; questi hanno registrato una diminuzione dei profitti del 12,6%, dovuta principalmente alle perdite su cambi e ai maggiori oneri finanziari. Tuttavia, nel suo primo anno di quotazione, il gruppo ha annunciato un dividendo di 0,042 euro e una politica di distribuzione dei dividendi del 20% anche per il restante periodo del piano industriale 2024-26.Intesa Sanpaolo prevede che il 2024 sarà principalmente un anno di transizione per la società, in un contesto di continua debolezza delle applicazioni industriali nel primo semestre 2024 e di un rallentamento del tasso di crescita del mercato dei veicoli elettrici. Detto questo, il portafoglio ordini pari a 6,4 miliardi di euro e la solida pipeline degli ordini, insieme all’elevata diversificazione della clientela e alla ripresa del business industriale, fanno ben sperare per miglioramenti materiali a partire dal 2025.Secondo il broker, la valutazione attuale tiene già pienamente conto delle aspettative di crescita più limitate per quest’anno; tuttavia, ritiene che non incorpori ancora il previsto miglioramento a doppia cifra dei risultati, sostenuto dall’accelerazione del mercato dei BEV e dalla piena ripresa delle applicazioni industriali dal 2025 in poi. LEGGI TUTTO

  • in

    BofA rivede giudizio su fornitori automotive europei. Alza target su Pirelli

    (Teleborsa) – Dopo la pubblicazione degli bilanci 2023, gli analisti di Bank of America hanno approfondito l’andamento dei fornitori europei del settore automotive, scoprendo che Autoliv e Pirelli si distinguono chiaramente nella maggior parte dei parametri. Riteniamo che il forte re-rating di Autoliv implichi che il mercato lo riconosca già, ma riteniamo che non sia ancora pienamente apprezzato per Pirelli, si legge in una nota.Secondo la banca d’affari, i produttori di pneumatici rimangono la categoria di fornitori più redditizia, generando margini EBIT “teens”, un EBITDA pari a circa il 20% e un utile netto “single-digit”. Hanno anche una qualità degli utili più elevata, poiché non capitalizzano la ricerca e lo sviluppo. Al contrario, i fornitori di ricambi auto hanno margini EBIT “mid-single-digit”, un EBITDA “sub-teen double-digit” e un utile netto “ow-single-digit or negative”.BofA ha quindi alzato i target price per Autoliv a 135 dollari per azione (rispetto ai precedenti 128 dollari), Michelin a 30 euro per azione (prima 27 euro) e Pirelli a 6,7 euro per azione (prima 6,10 euro), mentre ha ridotto il prezzo obiettivo per Forvia a 20,2 euro per azione (in precedenza 25 euro). Confermato il rating “Buy” su Autoliv, Continental, Dowlais, Forvia e Pirelli. LEGGI TUTTO

  • in

    Franchetti, Integrae SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha alzato a 7,70 euro per azione (da 7,20 euro) il prezzo obiettivo su Franchetti, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella manutenzione di reti infrastrutturali, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 31%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati 2023.Alla luce dei risultati pubblicati, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimano un valore della produzione FY24 pari a 10 milioni di euro ed un EBITDA pari a 3,70 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 40,2%. Per gli anni successivi, si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 16,50 milioni di euro (CAGR 23A-26E: 33,0%) nel FY26, con EBITDA pari a 6,70 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 40,6%), in crescita rispetto a 2,54 milioni di euro del FY23 (corrispondente ad un EBITDA margin del 41,2%). A livello patrimoniale, stimano una NFP cash positive per il FY26 pari a 1,30 milioni di euro. LEGGI TUTTO