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    d’Amico, Intesa abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 5,4 euro per azione (da 8,4 euro precedenti) il target price su d’Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 78%.Gli analisti scrivono che, negli ultimi mesi, DIS ha lavorato per ampliare la propria copertura contrattuale a termine, al fine di aumentare la visibilità degli utili nell’attuale contesto macroeconomico. I fondamentali a lungo termine continuano a essere positivi, sebbene l’attuale contesto geopolitico stia alimentando l’incertezza. Intesa nota tuttavia che alcune inefficienze commerciali legate ai dazi statunitensi, come la modifica delle rotte e il potenziale aumento delle tonnellate-miglia (ad esempio a causa di importazioni/esportazioni in località più distanti), potrebbero potenzialmente sostenere tariffe di trasporto più elevate.Nonostante lo scenario meno positivo in termini di tariffe di trasporto rispetto al 2023-24, Intesa ritiene che l’azienda sia ben posizionata in un mercato di riferimento supportato da fondamentali a lungo termine, facendo leva anche sulla sua struttura finanziaria rafforzata (indebitamento netto pre-IFRS 16/FMV di circa il 10%). LEGGI TUTTO

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    Prysmian in rally, assist da analisti

    (Teleborsa) – Prepotente rialzo per Prysmian, che mostra una salita bruciante del 9,47% sui valori precedenti, in linea con l’intero listino interessato oggi da acquisti generalizzati.A fare da assist alle azioni contribuisce anche la valutazione positiva di Akros che ha alzato il giudizio a “buy” dal precedente “accumulate”. Il target price è passato da 70 euro a 65 euro.Lo scenario su base settimanale del gruppo specializzato nella produzione di cavi rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.Nuove evidenze tecniche classificano un peggioramento della situazione per Prysmian, con potenziali discese fino all’area di supporto più immediata vista a quota 43,03 Euro. Improvvisi rafforzamenti scardinerebbero invece lo scenario suesposto con un innesco rialzista e target sulla resistenza più immediata individuata a 47,03. Le attese per la sessione successiva sono per una continuazione del ribasso fino all’importante supporto posizionato a quota 41,56. LEGGI TUTTO

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    SosTravel.com, CFO SIM taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – CFO SIM ha abbassato a 1,30 euro per azione (dai precedenti 1,50 euro) il target price su SosTravel.com, società che opera nel mercato dei servizi di assistenza al viaggiatore e quotata su Euronext Growth Milan, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 105%.Gli analisti scrivono che, nell’esercizio 2024, SosTravel.com ha registrato una crescita a due cifre del fatturato e margini in aumento, iniziando a raccogliere i frutti delle nuove strategie commerciali implementate in entrambe le linee di business. Tuttavia, l’EBITDA e la PFN sono risultati inferiori agli obiettivi a causa di alcune difficoltà operative. Si prevede che gli accordi commerciali firmati con alcuni operatori leader e l’espansione del servizio LLC nel mercato statunitense sosterranno la crescita nel 2025.A seguito della pubblicazione dei risultati, CFO SIM ha aggiornato le stime considerando: 1) un fatturato sostanzialmente invariato, pur adottando ipotesi più caute a livello di EBITDA, più coerenti con i trend storici, 2) una ricalibrazione dell’aliquota fiscale e 3) un’inversione di tendenza del capitale circolante nel 2025, per incorporare l’incasso parziale del credito verso un partner strategico. Ha inoltre presentato le proiezioni per il 2027. Il risultato combinato è un taglio medio del 33,3% e del 39,6% delle stime su EBITDA e utile netto nel 2025-26, con un conseguente aumento della PFN.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Olidata, Websim abbassa target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Websim Corporate Research (Intermonte) ha abbassato a 2,53 euro per azione (da 7,30 euro) il prezzo obiettivo su Olidata, società quotata su Euronext Milan e system integrator nel settore dei servizi digitali, confermando il giudizio sul titolo a “Outperform”.Gli analisti parlano di risultati 2024 sotto le aspettative, su cui pesano ricavi in rallentamento e oneri straordinari. La frenata dei ricavi nel secondo semestre ha coinciso con il coinvolgimento della società in un’indagine promossa dal Tribunale di Roma con ipotesi di corruzione e turbata libertà di incanti. Procedimento che, coinvolgendo numerose altre società, ha causato lo slittamento di svariate aggiudicazioni di bandi indetti dalla PA.I margini attuali sono comparabili a quelli riscontrabili nell’assetto pre-fusione e non destano gravi preoccupazioni, rimanendo piuttosto indice di mancate opportunità all’interno dei settori più innovativi. A seguito del calo nel fatturato, Olidata sta facendo leva sulla propria politica commerciale, contraendo il circolante per finanziarsi anche tramite l’attività commerciale. L’aumento degli oneri finanziari è dovuto al finanziamento di parte del debito commerciale, ma la posizione debitoria non suscita timori, considerando il ridotto parco fornitori con cui l’Azienda intrattiene rapporti storici, e che regolarmente accordano piani di rientro, per ora onorati da ambo le parti.Websim evidenzia l’attività in dismissione per 7,7 milioni di euro, con il progetto “Per Te” di Olidata, controllato al 40%, che non ha preso il volo. La società è ora in dismissione e verrà pertanto rimossa dal computo del target price. CapEx in marcato aumento (6,6 milioni di euro), ma senza nuovi investimenti strategici. La voce è perlopiù composta dai costi relativi alla nuova sede aziendale. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Barclays incrementa target price e conferma Overweight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 15,50 euro per azione (dai precedenti 14,00 euro, +11%) il target price su Unipol, colosso assicurativo italiano, e confermato la raccomandazione sul titolo a “Overweight”.Gli analisti hanno eseguito un’analisi di scenario per stimare l’impatto dell’impiego del capitale in eccesso previsto di 1 miliardo di euro, la vera sorpresa positiva del CMD. Unipol prevede di generare questo capitale in eccesso nel corso del suo piano triennale e nell’analisi considerano il potenziale impatto di due opzioni per il suo impiego: 1) rendimento aggiuntivo per gli azionisti e 2) crescita inorganica.Sulla base delle ipotesi, Barclays stima un potenziale aumento del rendimento dei dividendi al 12% nello scenario blue sky nel 2027 (rispetto alla media del rendimento complessivo del settore di circa l’8%) e un accrescimento dell’EPS nell’intervallo del 4% – 9% se il management decide di optare per una crescita esterna. Sulla base delle ipotesi, prevede una creazione di valore in entrambi gli scenari, con TSR che va dal 27% nella valutazione attuale al 31% se viene considerato un DPS più elevato, o al 38% se viene ipotizzato un accordo che sarebbe accrescitivo dell’EPS del 9%. LEGGI TUTTO

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    UniCredit: settore bancario europeo interessante ad attuali valutazioni dopo sell-off

    (Teleborsa) – L’indice Euro STOXX Banks ha perso il 18% dal “Liberation Day” di Trump, sottoperformando l’indice più ampio (STOXX Europe 600: -12%). Nonostante questo recente sell-off, le banche sono aumentate del 7% finora quest’anno, rispetto a un calo del 7% nello STOXX Europe 600. Lo fa notare UniCredit in un report sul tema, suggerendo che, considerati i solidi fondamentali delle banche europee e la convinzione che la qualità complessiva degli asset dovrebbe rimanere solida, le attuali valutazioni delle loro azioni sono sempre più interessanti.Secondo il rapporto, firmato da Michael Teig, Credit Strategist – Financials di UniCredit, la sottoperformance delle banche innescata dai cosiddetti dazi reciproci annunciati dagli Stati Uniti è dovuta a 1. profit taking da parte degli investitori in mezzo alla forte performance YTD delle banche; 2. aspettative di crescita economica più deboli che potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita dei prestiti delle banche e costringere la BCE a tagliare i tassi in modo più aggressivo, riducendo così il reddito netto da interessi; 3. aspettative di crescita del PIL più lente o persino il rischio di recessione, che avrebbero un impatto negativo sulla qualità degli asset delle banche europee; e 4. mercati dei capitali più deboli, che riducono le prospettive di entrate da commissioni derivanti dalla gestione patrimoniale e degli asset e dalle transazioni del mercato dei capitali.Mentre le banche rimangono esposte all’incertezza economica causata dai dazi, in quanto sono un gioco macro con leva finanziaria, l’esperto considera l’attuale sell-off come esagerato considerando i fondamentali molto solidi delle banche europee in termini storici. Ad esempio, nel quarto trimestre del 2024, l’NPL ratio delle banche, un indicatore chiave della qualità degli asset bancari, è rimasto al di sotto del 2%. Ciò è ampiamente in linea con i trimestri precedenti, molto basso rispetto agli standard storici e molto più basso rispetto alle precedenti occasioni in cui le banche sono entrate in crisi.Data l’incertezza causata dalla guerra commerciale, UniCredit prevede che i rischi per le prospettive di qualità degli asset per le banche europee aumenteranno, con i portafogli di prestiti del settore manifatturiero più vulnerabili. Le banche in Germania e Austria saranno probabilmente tenute sotto stretta osservazione poiché i loro portafogli di prestiti aziendali mostravano già un andamento in calo nel secondo semestre del 2024 e una quota importante delle esportazioni di entrambi i paesi è destinata agli Stati Uniti.Nonostante un contesto in calo, la qualità complessiva degli asset delle banche europee dovrebbe rimanere solida. I livelli di disoccupazione nell’UE rimangono bassi e la disoccupazione è il principale motore della qualità degli asset delle banche. Le prospettive di tassi di interesse più bassi dovrebbero ridurre i rischi di rifinanziamento dei mutuatari e ridurre i rischi estremi nel settore immobiliare commerciale, sebbene i mutuatari siano esposti a un’incertezza economica maggiore rispetto agli ultimi mesi.Secondo il rapporto, la prima linea di difesa per le banche è una maggiore redditività: con un rendimento stimato del capitale proprio nel 2025 dell’11%, le banche potrebbero assorbire un aumento moderato degli accantonamenti per perdite sui prestiti, in contrasto con i loro livelli di redditività molto più bassi nei precedenti episodi di crisi. “In poche parole, sebbene il grande sell-off dell’equity bancario sia in linea con le precedenti fasi di avversione al rischio del mercato, questa volta le banche hanno fondamentali molto migliori – si legge nelle conclusioni – Riteniamo che il settore bancario europeo sia interessante alle attuali valutazioni, con un rapporto P/E stimato per il 2026 pari a 6,7x, ben al di sotto di quello dello STOXX Europe 600, che si attesta a 11,5x”. LEGGI TUTTO

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    De’ Longhi, Mediobanca taglia a Underperform

    (Teleborsa) – Ribasso per De’ Longhi, che tratta in perdita del 7,11% sui valori precedenti, allineandosi alla debolezza dell’intero listino milanese colpito da vendite generalizzate sui persistenti timori di conseguenze economiche sulla scia dei dazi annunciati dall’amministrazione Trump.A ciò si aggiunge la revisione al ribasso del giudizio sul titolo da “neutral” a “underperform” con target price a 25 euro. Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice FTSE Italia All-Share, evidenzia un rallentamento del trend della big degli elettrodomestici rispetto all’indice azionario italiano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Il quadro tecnico di De’ Longhi suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 23,48 Euro con tetto rappresentato dall’area 26. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 22,12. LEGGI TUTTO

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    WIIT, TP ICAP Midcap: potenziale impatto favorevole da scenario dazi

    (Teleborsa) – WIIT, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato del Cloud Computing, potrebbe beneficiare del nuovo scenario commerciale globale contraddistinto dai dazi statunitensi. Lo scrivono gli analisti di TP ICAP Midcap in un report in cui analizzato l’impatto dei dazi USA sui titoli nella loro copertura, sottolineando comunque che resta difficile valutare appieno l’impatto della politica di Donald Trump, perché questi dazi potrebbero essere modificati o revocati a discrezione dell’amministrazione e in base alle risposte di altri paesi.Viene fatto notare che WIIT non ha una presenza negli Stati Uniti e trae vantaggio dalla sua forte esposizione europea (100% dei ricavi). Con i dazi sulle apparecchiature dei data center provenienti da Cina, Taiwan e Corea del Sud, è probabile che i fornitori statunitensi vedano costi più elevati, limitando potenzialmente l’espansione dell’IA e delle infrastrutture cloud negli Stati Uniti.I player europei come WIIT potrebbero trarre vantaggio da una migliore competitività. Inoltre, l’aumento dei costi di costruzione dei data center negli Stati Uniti potrebbe indurre le aziende multinazionali a investire di più in Europa. WIIT trae vantaggio anche dall’esposizione in Germania, dove sono previsti 600 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni in difesa e infrastrutture, rendendo i data center sempre più strategici. LEGGI TUTTO