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    UniCredit, Barclays: payout policy sarebbe mantenuta anche dopo fusione con Commerzbank

    (Teleborsa) – UniCredit sarebbe in grado di mantenere la sua attuale politica di distribuzione ordinaria dopo un’eventuale proposta di fusione con Commerzbank e, anche se rimangono diverse domande senza risposta in questa fase, la logica dell’accordo sarebbe chiara: creare valore per gli azionisti rafforzando il nuovo franchising tedesco. Ne è convinta Barclays, che ha analizzato il potenziale deal a seguito dell’acquisto del 9% del capitale della banca tedesca da parte dell’istituto guidato da Andrea Orcel.Gli analisti affermano che UniCredit sarebbe in grado di pagare a Commerzbank (con un premio del 30% sul prezzo delle azioni Commerzbank del 10 settembre) fino al 45% in contanti, utilizzando quasi tutto il suo attuale capitale in eccesso per massimizzare l’accrescimento dell’EPS e mantenere comunque il rapporto CET1 al 13%. Tuttavia, per fornire un accrescimento dell’EPS positivo mantenendo buffer di capitale più grandi, UniCredit potrebbe prendere in considerazione di pagare meno in contanti.In particolare: l’accrescimento dell’EPS rimane positivo (+3% anno 1 a +7% anno 3) con il 30% dell’accordo Commerzbank finanziato in contanti (portando a un rapporto CET1 del 13,6% o al 13,3% al netto della stima degli oneri di integrazione). In ogni caso, le considerazioni in tutti questi scenari suggeriscono la capacità di UniCredit di mantenere anche l’attuale politica di pagamento ordinaria dopo una combinazione, anche se pagata parzialmente in contanti.Barclays cita anche potenziali ostacoli: oltre alle approvazioni normative standard, ci sono infatti alcuni aspetti chiave in sospeso da considerare per quanto riguarda qualsiasi combinazione: 1) Un potenziale accordo sarebbe amichevole? Il tono di UniCredit suggerisce la possibilità di trovare accordi con Commerzbank, mentre la posizione di quest’ultima non è ancora chiara. 2) Il governo tedesco sosterrà UniCredit? Si potrebbe sostenere che c’è stata un’apertura dato che UniCredit ha acquisito una quota in Commerzbank direttamente dal governo, ma non c’è ancora alcuna garanzia che il governo sosterrebbe una quota maggiore o addirittura una fusione completa. 3) La prima reazione degli azionisti di Commerzbank è stata “positiva” (prezzo delle azioni Commerzbank in aumento del +4% dall’annuncio rispetto a Commerzbank +25% e indice bancario +3%): questo è rilevante in quanto qualsiasi accordo sarebbe soggetto all’approvazione sia degli azionisti UniCredit che di Commerzbank.Guardando al settore bancario italiano, secondo Barclays “nulla cambia nel breve termine” per Banco BPM, MPS (e BPER). “L’interesse di UniCredit nelle banche italiane a media capitalizzazione non è sembrato elevato, a nostro avviso, e i prezzi di mercato di queste banche non hanno incorporato un premio M&A significativo – si legge nella ricerca – In effetti, tutte queste banche italiane hanno basato la loro strategia su elevati rendimenti di capitale (o la baseranno nel caso di BPER, pensiamo, nel prossimo piano aziendale) e hanno un ampio capitale in eccesso”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit-Commerzbank, Equita: operazione sfidante, ma con spazio per creazione valore

    (Teleborsa) – Una possibile acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit è “un’operazione sfidante, ma con spazio per creazione di valore”. Ne è convinta Equita, che ha analizzato il potenziale deal a seguito dell’acquisto del 9% del capitale della banca tedesca da parte dell’istituto guidato da Andrea Orcel.Gli analisti ritengono lo scenario di business combination come quello più probabile, mentre considerano improbabile un rilancio da parte di altri player: non sarebbero nella condizione di presentare offerte migliorative rispetto a quella di UniCredit , mantenendo un livello di capitale adeguato e realizzando una soddisfacente EPS accretion.Assumendo una transazione dove i) UniCredit riconosce una valutazione di Commerzbank pari a circa 20 milioni di euro (30% premio sul prezzo undisturbed, 10% sui prezzi attuali), ii) un’operazione 45% cash/55% paper, iii) sinergie lorde per 600-650 milioni di euro, gli analisti vedono: i) potenziale per EPS accretion in area double-digit (circa il 15%) con sinergie a run-rate, ii) ROIC a circa il 17%, iii) CET1 in area 13% e iv) mantenimento della politica di remunerazione della banca.”A nostro avviso, UniCredit potrebbe spingersi fino a un premio del 40% per continuare a realizzare un’EPS accretion soddisfacente senza sacrificare la solidità patrimoniale e la distribuzione. Sebbene una potenziale business combination UniCredit-Commerzbank presenti elementi di complessità (sottolineiamo tra gli altri rischi politici, di integrazione, di generazione di sinergie…), a nostro avviso gli aspetti positivi superano quelli negativi, lasciando spazio alla creazione di valore”, si legge nella ricerca.Tra gli aspetti positivi vengono citati: l’acquisizione di una posizione di leadership in Germania, con spazio per generazione di efficienze difficilmente raggiungibili da HVB standalone e per cogliere maggiori opportunità di crescita; la possibilità per UniCredit di estendere il proprio catalogo prodotti su una rete internazionale più ampia; potenziale miglioramento del credit rating, con spazio per un’ulteriore riduzione dei costi di finanziamento istituzionali. LEGGI TUTTO

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    Avio, analisti: conti in linea con le attese in attesa del ritorno al volo del Vega C

    (Teleborsa) – Gli analisti rimangono positivi sul titolo Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, vedendo una buona visibilità sulle guidance e guardando al ritorno al volo del Vega C previsto entro il 4Q24, in attesa dello sviluppo del business della propulsione tattica in USA (potenzialmente rilevante, ma i cui benefici sono diluiti nel lungo termine).Intermonte, che ha una raccomandazione “Outperform” e un target price di 14 euro per azione, afferma che la società ha riportato risultati del 2Q sostanzialmente in linea con l’anno precedente, con un fatturato in leggero aumento anno su anno (+4% a 101,8 milioni di euro) grazie alla crescita dell’attività di sviluppo e dell’attività di produzione per il business Tactical Propulsion e un Adj. EBITDA a 7,2 milioni di euro (7,8 milioni di euro nel 2Q23).Viene evidenziato che il focus principale della conference call è stato sulle recenti partnership siglate negli Stati Uniti. Sebbene i dettagli forniti siano limitati dati gli accordi di riservatezza, i commenti del management sono coerenti con le aspettative iniziali in termini di tempistiche: è stato chiarito che, sebbene l’azienda si impegnerà a comprimere il più possibile i tempi di sviluppo, sfruttando l’esperienza maturata negli anni, è difficile immaginare che la produzione possa entrare a pieno regime prima di 3 o 4 anni (CAMM-ER ha impiegato più o meno 5 anni).”Confermiamo la nostra visione positiva sul titolo basata sull’aspettativa di un graduale e costante miglioramento dei numeri e di una continuazione del solido slancio di acquisizione ordini, in particolare nella propulsione tattica, la cui crescente importanza dovrebbe ridurre la dipendenza dall’attività di lancio, che può rivelarsi irregolare come visto nel recente passato – si legge nella ricerca di Intermonte – Il primo importante traguardo dell’anno è stato raggiunto con il volo inaugurale di successo di Ariane 6. Il prossimo passo fondamentale sarà ora la ripresa dei voli Vega C, programmati per il 4Q24, che è fondamentale per sbloccare il pieno potenziale dell’azienda e consentire l’esecuzione del corposo portafoglio ordini”.Equita, che ha una raccomandazione “Hold” e un target price di 12,3 euro per azione, sottolinea che la mancanza di leva operativa nel 1H24 (a fronte del fatturato in crescita del 14,5% YoY l’adj. EBITDA è cresciuto solo dell’1% YoY) è imputabile al mix di prodotto che siprevede migliori nel 2H. Inoltre, per centrare la guidance FY24 di order intake sono necessari ordini per 300-350 milioni di euro nel 2H legati a sviluppo del Vega C e propulsione tattica. Sul fronte statunitense, il broker riporta che il processo di qualifica dei prodotti sia per Raytheon che la US Army richiede 3-4 anni per arrivare a full speed production.Dalla call è anche emerso che non c’è nessun coinvolgimento di Avio nelle discussioni in corso tra Leonardo e Thales al fine di allargare la loro collaborazione industriale e forse il perimetro delle attività condivise nello Spazio (attualmente produzione di satelliti e gestione di servizi satellitari). LEGGI TUTTO

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    Seco, Mediobanca abbassa target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato a 2,60 euro per azione (da 4,10 euro) il prezzo obiettivo su Seco, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’Internet of Things, e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Neutral”, dopo la diffusione dei conti del primo semestre 2024, che sono stati più deboli del previsto, evidenziando un calo netto del fatturato con una redditività inferiore.Per quanto riguarda le prospettive, il management prevede ricavi FY24 di oltre 180 milioni di euro, il che implica una continuazione della crescita negativa delle vendite nel 2H, con un margine di profitto lordo superiore al 50% (53% nel 1H24) e un margine EBITDA rettificato 2H in linea con il 1H (16,6%). Il management ha menzionato i primi segnali di normalizzazione dell’assunzione di ordini nel Q3, pur avvertendo che la visibilità aziendale rimane limitata. Guardando al FY25, il management prevede un ritorno alla crescita del 15%+ e un recupero della redditività supportato dalla ripresa del mercato e dalla pipeline aziendale.Il broker ha rivisto le stime per tenere conto delle prospettive più deboli, tagliando l’EBITDA/EPS rettificato FY24-26 del 27%/52%. Nel 2024 ora viene previsto che i ricavi raggiungeranno i 184 milioni di euro, in calo del 12% anno su anno, il che implica un calo del 10% nel 2H24. Si aspetta che il margine EBITDA rettificato si contragga al 16,5% dal 24,1% nel 2023, a causa della leva operativa negativa e della stabilizzazione del GPM.”Riconosciamo che il 2024 è destinato a essere un anno di transizione con lo slancio aziendale negativo di fondo potenzialmente vicino al suo punto di svolta – si legge nella ricerca – In questo contesto, apprezziamo gli sforzi del management per costruire una ricca pipeline che includa nuovi prodotti, sviluppi di mercato e partnership per capitalizzare la prossima ripresa aziendale. Tuttavia, crediamo che sia necessaria un’ulteriore visibilità sui tempi e sulla forza della prossima ripresa della domanda per diventare più costruttivi sulla storia”.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Esprinet, Intermonte aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha migliorato il target price (a 6,80 euro per azione dai precedenti 6,50 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Esprinet, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, dopo la pubblicazione dei risultati per il primo semestre 2024.Gli analisti hanno scritto che i risultati del 2Q hanno mostrato ricavi in ??aumento dopo sei trimestri di calo, con una significativa ripresa nel segmento consumer. Esprinet ha superato un mercato ancora in fase di stabilizzazione, recuperando la quota persa lo scorso anno. La società ha confermato la guidance di EBITDA rettificato, supportata da una graduale ripresa della domanda (confermata anche dal trend di luglio) e da un rigoroso controllo OpEx.”Apprezziamo gli sforzi di Esprinet per controllare i costi e migliorare le dinamiche di conversione di cassa, che prevediamo continueranno nel 2H – si legge nella ricerca – A nostro avviso, il 2Q potrebbe essere un punto di svolta, con un confronto YoY più favorevole in vista (i ricavi e l’EBITDA del 2H23 sono scesi rispettivamente del 17% e del 26%), il che significa che i prossimi trimestri non sembrano particolarmente impegnativi”. LEGGI TUTTO

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    Unidata, EnVent conferma Outperform e TP a 6,6 euro

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha confermato la raccomandazione (Outperform) e il target price (6,6 euro per azione, upside del 78%) sul titolo Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan.In seguito all’acquisizione appena annunciata da Verizon, terzo più grande fornitore di banda larga negli USA, di Frontier, numero 6 nella stessa classifica e uno dei maggiori proprietari di fibra ottica, gli analisti hanno analizzato il valore e l’andamento del mercato delle infrastrutture in fibra. I principali risultati per i 4 più grandi quotati sono: concorrenza di un enorme debito finanziario, superiore ai ricavi e da 4 a 6 volte l’EBITDA (contro 1,5 volte di Unidata); % EBITDA nella regione del 30 e EBIT nel 20. Secondo McKinsey, i multipli P/E delle transazioni basate sulle infrastrutture in fibra sono andati oltre 20x, fino a 30x, mentre al giorno d’oggi si prevede che il traffico crescerà al 20% di CAGR. L’EV/ricavo medio è nell’intervallo 2/3 volte (più alto per i player wholesale). In tale contesto, “vediamo un periodo promettente per Unidata, non appena le Joint Venture Fiber saranno pienamente operative”, si legge nella ricerca.”Apprezziamo le prestazioni di Unidata in termini di continuità e crescita organica durante l’integrazione di TWT e consideriamo le cifre del primo semestre complessivamente coerenti con le nostre ipotesi per l’anno fiscale 2024, contando su un secondo semestre ancora migliore come nel 2023 – scrive EnVent – Restiamo fiduciosi con le nostre ultime stime e valutazioni, mentre il prezzo delle azioni è attualmente scambiato a un notevole sconto rispetto ai peer”. LEGGI TUTTO

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    Esprinet, TP ICAP Midcap conferma Buy: buoni segnali di mercato

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il target price (a 6,2 euro per azione) e la raccomandazione (a Buy) sul titolo Esprinet, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, dopo la pubblicazione dei risultati per il primo semestre 2024.Gli analisti scrivono che i risultati hanno evidenziato buoni segnali di ripresa sia nel segmento retail, dopo un lungo periodo di contrazione, sia nel segmento dei servizi. Questo contesto di mercato favorevole ha permesso a Esprinet di confermare le sue previsioni per il 2024, con un EBITDA rettificato atteso tra 66 e 71 milioni di euro (rispetto a 64,1 milioni a/a).”Riteniamo che questo sia un buon rapporto che evidenzia i primi segnali di ripresa e ci porta a confermare le nostre attuali previsioni per la fine dell’anno – si legge nella ricerca – L’azienda ha anche confermato che i segnali di ripresa si sono consolidati nei segmenti retail e business nel mese di luglio e, per questo motivo, confermiamo le nostre previsioni per l’anno”.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Unidata, TP ICAP Midcap: non è chiaro se sarà predatore o preda in reshuffling delle telco

    (Teleborsa) – Dopo un H1 2024 promettente, il management di Unidata (operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan) ha affermato che gli sforzi di integrazione (dopo l’acquisizione di TWT), le JV e i contratti IoT accelereranno la crescita dei margini nel breve termine. Lo scrivono in una nota gli analisti di TP ICAP Midcap, che hanno sul titolo una raccomandazione Buy e un target price di 6 euro per azione.Con circa il 60% dell’EBITDA del gruppo generato nel H2, il management punta a un EBITDA margin del 26/27% nel FY 2024. Durante l’analyst call, il CEO (Renato Brunetti) e il CFO (Roberto Giacometti) hanno anche parlato di M&A, affermando che non sono previste operazioni nel breve termine, ma ha accennato al fatto che se si presentasse un’opportunità di nicchia (IoT o servizi ausiliari), il management potrebbe prenderla in considerazione. Brunetti ha inoltre spiegato che il mercato è attualmente in fase di reshuffling e che l’acquisizione di Vodafone da parte di Swisscom e la vendita di NetCo di TIM sono considerate le prime tessere del domino. “Unidata sarà predatore o preda? Non è chiaro – si legge nella ricerca di TP ICAP Midcap – Tuttavia, il management non ha escluso nessuna delle due opzioni”. LEGGI TUTTO