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    AbitareIn, Intermonte abbassa target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il prezzo obiettivo su AbitareIn, società leader nello sviluppo residenziale a Milano e quotata su Euronext STAR Milan, a 8,60 euro (da 9,10 euro) e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società milanese ha diffuso la semestrale al 31 marzo 2022. AbitareIn ha riportato risultati “sostanzialmente in linea con le nostre aspettative”, scrivono gli analisti, con la società che ha registrato ricavi trimestrali di 30,9 milioni di euro contro attese per 29,5 milioni di euro. La pipeline è “rimasta a un livello molto buono” di 300 mila metri quadrati vendibili (3.300 appartamenti equivalenti), quasi invariata su base trimestrale in quanto non ci sono state acquisizioni di nuova superficie.Il broker crede che il 2022 rappresenti “un anno di transizione per AbitareIn, prima che inizi a raggiungere il suo pieno potenziale dal 2023”. Il 2022 dovrebbe rappresentare il picco del fabbisogno finanziario (anche se ampiamente coperto da finanziamenti esistenti) per quanto riguarda l’assorbimento di capitale circolante netto, collegato all’avanzamento dei 3 progetti prossimi al completamento. “Negli anni successivi ci sarà un importante rilascio di capitale circolante con la firma dei contratti di vendita di immobili”, viene sottolineato.Intermonte si aspetta che la società chiuda l’anno fiscale 2022 con ricavi di 147 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 29 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 18 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 203 milioni di euro, 52 milioni di euro e 34 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2024 a ricavi per 226 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 57 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 37 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Sanlorenzo, Intesa conferma Add e rivede target price

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 38 euro per azione (da 45,6 euro) il prezzo obiettivo su Sanlorenzo, operatore della nautica di lusso quotato su Euronext STAR Milan, mantenendo il giudizio sul titolo ad “Add”. La revisione della raccomandazione arriva dopo una visita ai cantieri, in un evento fisico per presentare la gamma di imbarcazioni, e colloqui col management. Il broker si aspetta che la società termini il 2022 con ricavi per 736 milioni di euro, un EBITDA di 128,7 milioni di euro e un utile netto di 71 milioni di euro.”Vediamo che la nuova linea di prodotti ha un grande potenziale e un’accoglienza positiva, con la possibilità di intercettare un nuovo pubblico – scrivono gli analisti – Nel complesso si ha l’impressione di grande fiducia nel proseguimento di una sana domanda di prodotti Sanlorenzo e sono tanti i nuovi progetti per consolidare la solidità del proprio modello di business”. LEGGI TUTTO

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    FUM, TP ICAP Midcap conferma Buy e apprezza crescita all'estero

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il giudizio Buy sul titolo Franchi Umberto Marmi, azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, riducendo leggermente il target price a 11,4 euro per azione (da 12,3 euro). Nel complesso, “i recenti sviluppi confermano ulteriormente il nostro sentiment positivo sulla storia di crescita del gruppo, riprendendo le tendenze di crescita pre-pandemia”, scrivono gli analisti.Il broker ha alzato le stime sui costi in quanto Franchi Umberto Marmi sta valutando un translisting su Euronext Milan, un’opportunità che garantirà maggiore autorevolezza sui mercati e prestigio al marchio, consentendo così lo sviluppo di ulteriori progetti attualmente in cantiere. Le stime sono state modificate per “tenere conto dei costi di consulenza aggiuntivi associati a questo tipo di operazioni e degli sforzi di internazionalizzazione di FUM”.TP ICAP Midcap pensa che, grazie a un mix di prodotti ottimizzato e alla crescente domanda sui mercati internazionali (Arabia Saudita e Cina ad esempio), la società toscana sarà in grado di generare una crescita dei ricavi del +11% nel 2022, per raggiungere 72 milioni di euro. In futuro, stimano che i ricavi del gruppo genereranno un CAGR del +7% nel periodo 2022 – 2026.Grazie a un rassicurante primo trimestre 2022, che ha raggiunto i livelli pre-pandemia, gli analisti prevedono che i ricavi del primo semestre 2022 supereranno facilmente i 40 milioni di euro, guidati dai piani di internazionalizzazione e dal modello di prezzo premium. In termini di redditività, prevedono che la società mantenga i suoi margini EBITDA annuali storici compresi tra il 38% e il 40%. LEGGI TUTTO

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    Redelfi, Integrae SIM avvia copertura con “BUY” e TP a 3,2 euro

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo Redelfi, management company che opera nell’ambito della transizione digitale e green attraverso tre unità di business trasversali attive rispettivamente nei settori Green, Martech e Greentech. La società si è quotata l’8 giugno 2022 su Euronext Growth Milan (EGM) con un prezzo di collocamento di di 1,25 euro euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 3,20 euro per azione, mentre il giudizio sul titolo è “Buy”. Integrae SIM è Euronext Growth Advisor per la società ed è stato Global Coordinator del collocamento funzionale alla quotazione.Nei prossimi anni, gli analisti si aspettano che tutte le divisioni inizino a generare un valore della produzione crescente, che passerà da 1,22 milioni di euro nell’esercizio appena chiuso ai 3,90 milioni di euro del 2022 fino a raggiungere un valore di 25,55 milioni di euro del 2025, per una crescita in termini di CAGR 21-25 pari al 114,1%. L’EBITDA margin dovrebbe passare dal -67,3% del 2021 al 31,7% del 2025. Integrae SIM evidenzia che l’incapacità di generare margini importanti nei primi anni deriva da due fattori: il gap temporale tra la realizzazione del fatturato e l’evidenza della redditività; il fatto che una buona parte dei prodotti più redditizi non sono ancora disponibili sul mercato.Tra i punti di forza della società vengono citati: il know-how tecnologico e la velocità di identificazione e sviluppo soluzioni innovativedisruptive; la consolidata esperienza del management; la profonda conoscenza del mercato green; la trasversalità e l’integrazione delle Business Unit grazie alle competenze digitali; la diversificazione del modello di business; l’attenzione alla sostenibilità e alle tematiche ESG. Tra i punti deboli ci sono: la fase di startup per alcune società del gruppo; la mancanza di financials storici per alcune società del gruppo; la struttura organizzativa in evoluzione. Inoltre, i rischi dal mercato sono la normativa relativa alle più evolute tecnologie (es. NFT) ancora in via di sviluppo e la necessità di investimenti significativi per lo sviluppo delle soluzioni innovative. LEGGI TUTTO

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    HQF, Banca Finnat avvia copertura con “BUY” e TP a 4 euro

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha iniziato la copertura sul titolo High Quality Food (HQF), gruppo italiano attivo nella produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari di alta gamma, destinati prevalentemente al mercato Ho.Re.Ca. italiano ed estero. La società si è quotata il 9 giugno 2022 su Euronext Growth Milan (EGM) con un prezzo di collocamento di di 1,90 euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 4 euro per azione, mentre il giudizio sul titolo è “Buy”. Banca Finnat è Euronext Growth Advisor, Global Coordinator dell’offerta e Research Provider per la società.Sul periodo 2021-2025 gli analisti stimano una crescita media annua dei ricavi netti consolidati pari al 32,08%, da 20,5 milioni previsti a fine 2022 a 45,8 milioni a fine periodo previsionale (2025). Tali ricavi dovrebbero essere spinti, principalmente, dal segmento B2B, in grado di raggiungere 32,5 milioni di fatturato al 2025 da 19,4 milioni a fine 2022. L’EBITDA dovrebbe portarsi, a fine 2025, a 7,3 milioni da 823 migliaia stimati per il consuntivo 2022, per un’incidenza sul valore della produzione in grado di raggiungere il 16% dal 4%. In termini di utile netto, il gruppo HQF dovrebbe poter raggiungere 4,9 milioni nel 2025 da un utile netto per 273 migliaia atteso a fine anno.La ricerca evidenzia che, a differenza dei competitors i quali si occupano principalmente della commercializzazione di prodotti alimentari, HQF copre l’intera filiera dalla produzione, alla selezione, fino alla distribuzione finale. Inoltre, negli ultimi anni l’azienda guidata da Simone Cozzi ha ampliato la propria offerta commerciale e diversificato la propria clientela. In passato l’offerta era rivolta esclusivamente al mercato Ho.Re.Ca., mentre oggi HQF si rivolge anche al segmento B2C attraverso la piattaforma e-commerce Buongusterai e gli store fisici. LEGGI TUTTO

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    Comer Industries, Intesa Sanpaolo alza stime e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 36,8 euro per azione (da 37,6 euro) il prezzo obiettivo su Comer Industries, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza, e ha confermato il giudizio sul titolo a “Buy”. Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime dopo i solidi risultati del primo trimestre 2022 e visto che l’andamento del mercato resta positivo.”Anche se il 2022 dovrebbe essere un anno impegnativo, la buona visibilità della top line e un meccanismo di prezzo che trasferisce ai clienti l’aumento delle materie prime (con l’aggiunta di un supplemento logistico) dovrebbero impedire all’azienda un deterioramento dei margini, si legge nella ricerca.Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 1.184 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 147,9 milioni di euro e un utile netto di 67,6 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 1.250 milioni di euro, 164,1 milioni di euro e 77,9 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2024 a ricavi per 1.294 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 174,4 milioni di euro e un utile netto di 84,3 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    LU-VE, Intesa alza previsioni e passa a raccomandazione Add

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo su LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, a 23,9 euro per azione (da 23,8 euro) e ha abbassato il giudizio sul titolo ad “Add” da “Buy”, a causa della recente sovra performance del titolo. “L’andamento positivo degli ordini dei primi mesi, unito all’aumento dei prezzi di vendita, ci rende fiduciosi che LU-VE riesca a registrare una crescita organica del 3% con un minimo deterioramento del margine EBITDA, nonostante le difficili condizioni della catena di approvvigionamento e l’impatto del conflitto Russia-Ucraina”, scrivono gli analisti.Anche se il 2022 dovesse essere un anno difficile, la maggiore visibilità della top line e il successo degli aumenti dei prezzi di vendita rendono Intesa Sanpaolo fiduciosa che l’inflazione dei costi e il potenziale rallentamento in Russia dovrebbero avere “un impatto marginale sui fondamentali di LU-VE”. Gli analisti hanno aumentato le aspettative sui ricavi dello 0,8% e l’EBITDA del 4,5%. Hanno anche leggermente aggiornato le stime 2023-24, con un CAGR delle vendite 2021-24 previsto al 4,8%, l’EBITDA all’8,8% e l’utile netto al 16,2%. LEGGI TUTTO

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    ILLA, EnVent sospende giudizio: incertezza e scarsa visibilità

    (Teleborsa) – EnVent Capital Markets ha sospeso il giudizio su ILLA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e commercializzazione di pentolame in alluminio con rivestimento antiaderente. Il ritiro del rating (che in precedenza era Neutral) arriva dopo che il titolo ILLA ha toccato i minimi storici dalla quotazione del dicembre 2017. A pesare sulla performance dell’azienda negli ultimi anni è stata la perdita del principale cliente IKEA. ILLA era sbarcata a Piazza Affari con un prezzo unitario di 2,68 euro, mentre oggi scambia a quota 0,064 euro (in calo dell’84% nell’ultimo anno).”Dati alcuni indicatori critici come il livello di utilizzo della liquidità e il peso della posizione finanziaria rispetto ad altri fondamentali, riteniamo troppo soggettiva qualsiasi estensione delle proiezioni oltre il 2022 – scrive EnVent – Il carico di debito comprime qualsiasi valore azionario indicato dai modelli di valutazione e dall’attuale andamento del mercato. Pertanto, in un quadro di incertezza e scarsa visibilità delle dinamiche operative e finanziarie di breve/medio termine, non siamo in grado di assegnare una raccomandazione sul titolo e quindi sospendiamo il rating”. LEGGI TUTTO