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    Comal, Banca Profilo alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Profilo ha incrementato a 5,4 euro per azione (dai precedenti 4,8 euro) il prezzo obiettivo su Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, confermando il giudizio sul titolo a “Buy”.In risposta ai risultati semestrali, gli analisti hanno aumentato la crescita VoP prevista a un CAGR del 22% per FY24-26, in aumento dal 21%, prevedendo ora che il VoP FY24 raggiunga 181 milioni di euro (dai precedenti 151,5 milioni di euro). Hanno modificato le aspettative per il mix di ricavi, prevedendo che la quota di ricavi da Supply torni al livello dell’anno scorso del 37% nel FY24 (in calo dal 50%), con una crescita graduale al 53% entro il FY26.Si prevede ora che l’EBITDA raggiunga 14,7 milioni di euro nel FY24 (dai precedenti 12,5 milioni), sebbene il margine sia leggermente abbassato all’8,1% (dall’8,3%). Il mix di produzione rivisto ha portato ad adottare una prospettiva più conservativa anche sulla crescita del margine per i prossimi anni.Dopo un aumento di capitale di 4,8 milioni di euro a luglio, prevedono che l’indebitamento netto raggiungerà i 44 milioni di euro entro la fine dell’anno (in calo rispetto ai 46,8 milioni di euro), pari a 3 volte l’EBITDA, con una stabilizzazione e un graduale calo previsti nei prossimi anni. LEGGI TUTTO

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    Pattern, ValueTrack conferma fair value: newsflow potrebbe diventare più positivo

    (Teleborsa) – ValueTrack ha confermato il fair value a 7,2 euro per azione sul titolo Pattern, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella progettazione, ingegneria e produzione di capi sfilata per importanti brand del fashion luxury internazionale, affermando che i risultati semestrali sono ampiamente in linea con le stime, sebbene riflettano chiaramente le condizioni molto difficili del settore del lusso.Gli analisti hanno perfezionato le stime 2024-26 per tenere conto di un capex superiore alle attese relativo alla costruzione della nuova sede centrale, mentre confermano ampiamente tutte le precedenti stime di P&L. Vedono un CAGR23-26 di VoP ed EBITDA di circa il 9% e il 10%, con margine EBITDA e margine netto che convergono al 13,1% e al 4,8%. Si prevede che l’indebitamento netto raggiungerà il picco di 15,0 milioni di euro nel 2024 (1,2x indebitamento netto/EBITDA), con un rafforzamento della riduzione dell’indebitamento a partire dal 2026 e che porterà a 3,6 milioni di euro di indebitamento netto entro lo stesso anno.Il management ha confermato: 1) i piani per il translisting al mercato principale; 2) ulteriori potenziali M&A, sfruttando le incerte prospettive macroeconomiche e la debole domanda nel settore; e 3) presentazione di un nuovo piano aziendale. “Riteniamo che tutte queste notizie dovrebbero rivelarsi positive e potrebbero contribuire a un re-rating azionario, supportato anche da una stabilizzazione del trend di de-rating del settore”, si legge nella ricerca.Viene fatto notare che Pattern viene scambiata a un premio rispetto ai suoi peer, il che viene ritenuto giustificato da: 1) un potenziale di crescita più elevato fino al 2026, con CAGR VoP ed EBITDA rispettivamente del 9%/10%, rispetto ai pari al 2% e al 5%; 2) una solida generazione di cassa, che dovrebbe produrre il 15% di EFCF nel 2025-2026; e 3) chiare opportunità di reinvestimento, come il reinvestimento di cassa o il re-leverage per attività di M&A e acquisizioni di quote di minoranza.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Italgas, Barclays alza target price: forte EPS accretion dopo il 2026

    (Teleborsa) – Barclays ha alzato a 5,70 euro per azione (dai precedenti 5,50 euro, +4%) il target price su Italgas, società quotata su Euronext Milan e specializzata nell’attività di distribuzione del gas, confermando la raccomandazione “Equal Weight” dopo l’acquisizione 2i Rete Gas e il nuovo piano industriale presentato ieri.Gli analisti prevedono una crescita leggermente al di sotto delle previsioni aziendali (CAGR EPS 2023-30 del 9% rispetto alle previsioni del CAGR del 10%, inclusa la diluizione EPS dall’aumento di capitale), dato che ipotizzano che Italgas investirà il 18% in meno rispetto alle previsioni, in particolare nel periodo 2029-30, a causa di efficienze di capex/cessioni di asset e senza includere ulteriori acquisizioni di partecipazioni o gare d’appalto.Durante la call, il management ha difeso il suo obiettivo di sinergie di costo di 200 milioni di euro/anno, da raggiungere entro il 2030. Le sinergie di costo sono giustificate principalmente dalla digitalizzazione e dall’introduzione dell’intelligenza artificiale, che non implica alcuna ristrutturazione dei costi o una riduzione dell’organico. Barclays prevede la maggior parte delle sinergie nel periodo 2027-2030, supponendo che le sinergie di costo emergano una volta che Italgas avrà investito la maggior parte dei suoi 2,7 miliardi di euro di capex nella digitalizzazione.”Riteniamo che il titolo continuerà a essere soggetto a un rischio di overhang, derivante dall’aumento di capitale di 1 miliardo di euro”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    ErreDue, Intesa taglia stime e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato target price (10,5 euro per azione, upside potenziale del 20%) e raccomandazione (Buy) sul titolo ErreDue, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo degli elettrolizzatori per la generazione di idrogeno pulito, dopo la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2024.Gli analisti affermano che i risultati intermedi mostrano un ammorbidimento dei ricavi core e del margine di redditività (-2% anno su anno e margine EBITDA del 25,7%), dovuto principalmente allo spostamento della consegna di alcuni ordini nel secondo semestre e a un rallentamento dei gas tradizionali, che hanno sofferto dell’indebolimento della produzione industriale. Il portafoglio ordini ha registrato una notevole accelerazione del 69%, con ulteriori progressi ottenuti durante l’estate. L’NFP è rimasta solida.La società non rilascia una precisa guidance quantitativa FY24-25; tuttavia, conferma che l’obiettivo è quello di espandere l’unità produttiva prima della fine del 2025. Date le attuali difficili condizioni macroeconomiche che potrebbero prolungare l’impatto negativo sui ricavi di Ossigeno/Azoto, Intesa rivede i ricavi core 2024-25 rispettivamente del 6% e del 7%, con una corrispondente riduzione dell’EBITDA 2024-25 del 17% e del 20%, a causa della leva operativa negativa. La nuova stima dei ricavi core 2025 è coperta per oltre il 55% dal portafoglio attuale. LEGGI TUTTO

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    Digital Value, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il target price (a 120 euro per azione dai precedenti 115 euro) e confermato la raccomandazione (a Buy) sul titolo Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, dopo la pubblicazione dei risultati per il primo semestre 2024.Gli analisti scrivono che Digital Value ha confermato ancora una volta la sua capacità di sovra-performare il mercato di riferimento (cresciuto di circa il 5-6%). La redditività è stata particolarmente forte, confermando la strategia del management di focalizzarsi sempre di più sulle vendite di “qualità”. Le prospettive per l’intero anno rimangono solide. Il focus è ora sull’integrazione di Italtel e Infordata, che dovrebbe consentire a Digital Value di accrescere significativamente le proprie competenze nei servizi e nella trasformazione digitale, anche espandendo la presenza del gruppo all’estero.Intesa Sanpaolo evidenzia che la recente debole performance del prezzo delle azioni (-14,6% negli ultimi 3 mesi) ha ampliato l’upside del prezzo obiettivo. “Continuiamo a credere che Digital Value venga scambiata a multipli molto interessanti (EV/EBITDA rettificato 2025 attualmente a 4,0x, implicando uno sconto di circa il 50% rispetto ai peer, nonostante un profilo di crescita superiore alla media, un outlook positivo e un modello di business resiliente)”, si legge nella ricerca.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    FAE Technology, Integrae SIM abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 4,80 euro per azione (da 5,00 euro) il prezzo obiettivo su FAE Technology, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel design e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica integrata, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 20%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione semestrale, gli analisti modificano le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi FY24 pari a 77 milioni di euro e un EBITDA pari a 8,15 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 10,5%. Per gli anni successivi, si aspettano che il valore deli ricavi possa aumentare fino a 108,50 milioni di euro (CAGR 23-27: 15,6%) nel FY27, con EBITDA pari a 13,05 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 12,0%), in crescita rispetto a 6,37 milioni di euro del FY23 (corrispondente ad un EBITDA margin del 10,0%). LEGGI TUTTO

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    Expert.ai, TP ICAP Midcap: ben avanzata nel processo di ristrutturazione

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato target price (a 1,50 euro per azione) e raccomandazione (Hold, abbassata due giorni fa) sul titolo Expert.ai, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dell’intelligenza artificiale applicata alla comprensione del linguaggio, dopo una call con il management in cui è stata messa in evidenza la situazione attuale e le prospettive della società.In particolare, la società è ben avanzata nel processo di ristrutturazione previsto per quest’anno e ha: (i) annunciato una riduzione dei costi di 4 milioni di euro e prevede un EBITDA cash (senza considerare la capitalizzazione dei costi di R&S) positivo entro la fine dell’anno. (ii) Realizzato a luglio un aumento di capitale di 29,7 milioni di euro e rinegoziato i termini del proprio debito. (iii) Dettagliato la strategia di selezione dei progetti più adatti alla redditività del gruppo e la selezione di alcuni partner esperti per facilitare la crescita. (iv) Infine, ha iniziato lo screening di potenziali target di M&A in Italia, anche se l’eventuale operazione, per la quale circa il 50% dell’aumento di capitale sarà conservato, potrebbe verosimilmente avvenire a partire dal 2025.Per quanto riguarda le stime, TP ICAP Midcap si è posizionata al centro della forchetta fornita sui ricavi per quest’anno di trasformazione (+5,5% di crescita organica YoY) e, in maniera prudente, al di sotto della forchetta minima di EBITDA per i dati di fine anno (7,9 milioni di euro contro 8,7 milioni di euro), mentre a partire dal 2025 stima che la società possa mantenere un tasso di crescita dei ricavi superiore (oltre 10%) e un margine EBITDA superiore al 25%, posizionandosi nella parte centrale bassa degli intervalli di confidenza forniti dal piano.Stima che, con i 29,7 milioni di euro raccolti tramite l’aumento di capitale e un assorbimento di cassa previsto per il 2024 di circa -3,5 milioni di euro (di cui -4 milioni di euro per costi straordinari), la società possa chiudere l’anno con una posizione di cassa netta di 3,6 milioni di euro (vs -21,4 milioni di euro YoY). Con il ritorno alla generazione di cassa nel 2025 e una situazione finanziaria decisamente più favorevole, la società potrà dedicarsi alla crescita commerciale e alla finalizzazione di eventuali operazioni di M&A. LEGGI TUTTO

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    Doxee, TP ICAP Midcap taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha abbassato a 6,6 euro per azione (da 7,0 euro) il prezzo obiettivo su Doxee, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’offerta di prodotti in ambito Customer Communications Management (CCM), Digital Customer Experience e Paperless, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 273%.Gli analisti evidenziano che Doxee ha chiuso il 1H2024 con ricavi in crescita a 12,5 milioni di euro (vs 12,1 milioni di euro YoY), un EBITDA di 0,5 milioni di euro (vs -0,5 milioni di euro YoY) e una diminuzione del debito netto a 17 milioni di euro (vs 21,6 milioni di euro), principalmente grazie ai 5,8 milioni di euro raccolti tramite un aumento di capitale.Riteniamo che il 2025 potrebbe essere l’anno della vera ripresa dell’azienda, con una crescita attesa del 17% (+4,5 milioni di euro). In questo contesto, l’EBITDA dell’azienda potrebbe raggiungere i 6,9 milioni di euro (vs 7,5 milioni di euro stimati precedentemente), un dato che potrebbe segnare la fine del periodo di turnaround, strettamente legato alla capacità di crescita dell’azienda.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO