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    illimity, BNP Paribas conferma fair value 2,8-4,2 euro

    (Teleborsa) – Gli analisti di BNP Paribas confermano le stime di fair value sul titolo illimity nel range 2,8-4,2 euro, dopo che la banca fondata da Corrado Passera ha alzato il velo sui conti del 2024. L’esercizio ha mostrato una redditività operativa in crescita nonostante la riduzione del contributo del business degli investimenti diretti in NPE. I numeri deboli del quarto trimestre, sottolineano gli esperti, hanno mostrato un utile netto di 9,2 milioni di euro, escluse le voci non ricorrenti, più o meno in linea con la nostra stima di 8 milioni di euro, nonostante i costi del personale siano a livelli record (9,3 milioni). Sempre nel trimestre, illimity ha effettuato accantonamenti per perdite su prestiti per circa 59 milioni “parte che dovrebbe essere considerata ricorrente a nostro avviso”, si legge nella nota dell’ufficio studi.L’impatto, spiegano gli analisti, è correlato principalmente alle obbligazioni senior che hanno fatto salire il costo del rischio a 192 bps nel 2024 (mentre il costo ordinario del rischio si attestava a 78 bps). Il rapporto CET1 ha raggiunto il 13,9% (14,3% solo gradualmente) e il TCR al 17,7% a pieno carico (18,2% solo gradualmente), pertanto non è stato proposto alcun dividendo da pagare. Una decisione sull’offerta pubblica di acquisto di Banca IFIS, aggiunge BNP Paribas nella nota, verrà presa solo dopo la pubblicazione del prospetto. LEGGI TUTTO

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    Compagnia dei Caraibi, upgrade a Buy da KT&Partners con taglio fair value

    (Teleborsa) – KT&Partners ha migliorato a “Buy” da Hold” la raccomandazione e abbassato il fair value (a 0,68 euro per azione dai precedenti 1,00 euro) sul titolo Compagnia dei Caraibi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium e ultra-premium. L’upgrade è arrivato perché gli analisti ritengono che il calo del prezzo delle azioni del -62% negli ultimi tre mesi sia una reazione eccessiva del mercato ai recenti sviluppi.Gli analisti ricordano che il 30 gennaio 2025 Compagnia dei Caraibi ha annunciato i suoi risultati consolidati preliminari FY24, riportando ricavi compresi tra 56,1 milioni e 57,1 milioni di euro (+7,2% di crescita media anno su anno rispetto al FY23), leggermente al di sopra delle loro proiezioni (circa +1%).Il 18 dicembre 2024, la società ha venduto la sua quota del 50% in CdC Deutschland GmbH, uscendo dal mercato tedesco a causa del basso contributo di fatturato e in seguito al fallimento di Elephant Gin. Il 24 gennaio 2025, CdC ha venduto una quota del 75% in Have Fun S.a.r.l., segnando il suo ritiro dagli investimenti viticoli, per 0,7 milioni di euro. Queste mosse sono in linea con la strategia di CdC di semplificare le operazioni e dare priorità ai mercati in più rapida crescita.Poiché i risultati preliminari di CdC per il 2024 sono ampiamente in linea con le aspettative, KT&Partners conferma le ultime stime del 17 ottobre 2024, in attesa di una revisione in seguito alla pubblicazione dei risultati finali dell’anno fiscale 2024 il 17 aprile 2025. La cessione della controllata tedesca (dato il suo contributo minimo ai ricavi) e la vendita della quota in Have Fun (con un accordo di distribuzione ancora in vigore) dovrebbero avere un impatto limitato sulle stime future. Gli analisti prevedono ricavi totali per il 2024 a 56 milioni di euro, seguiti da un calo a 44,5 milioni di euro nel 2025 e 43,6 milioni di euro nel 2026, prima di rimbalzare a 48,8 milioni di euro nel 2027. La contrazione dei ricavi prevista per il 2025 e il 2026 riflette la risoluzione dell’accordo di distribuzione di Compagnia dei Caraibi per i marchi di BF, che rappresentavano il 45% dei ricavi del 2023. A livello di redditività, confermate le stime di margine EBITDA rettificato per il 2024 all’1,7%, raggiungendo il 9,5% nel 2027. Infine, prevista una posizione finanziaria netta di 9,9 milioni di euro nel 2024, raggiungendo i 4,1 milioni di euro nel 2027, guidata dalle riduzioni del capitale circolante. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Equita alza target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato a 9,50 euro per azione (+7%) il target price su Banca Popolare di Sondrio, confermando la raccomandazione “Hold” sul titolo, dopo che la banca ha riportato ricavi significativamente migliori delle attese nel quarto trimestre del 2024, mentre utile operativo e bottom line sostanzialmente in linea.Scendendo nei dettagli, i più alti ricavi sono stati in larga parte compensati da maggiori costi operativi (176 milioni di euro +16% YoY vs 152 milioni di euro attesi), impattati da maggiori spese del personale, ma soprattutto maggiori costi IT (+23 milioni di euro YoY). C/I ad un comunque ottimo 41% (38% atteso). Sorpresa positiva sul fronte della remunerazione degli azionisti, con la proposta di un DPS pari a 0,80 euro (payout 63%, yield superiore al 8,5%), superiore ai 0,71 euro stimati.In attesa dei nuovi target di piano, Equita rivede le stime di utile 2025-26 del +6% in media principalmente per riflettere maggiori ricavi (NII più resiliente, traiettoria di crescita delle fee leggermente più sostenuta e maggiore contributo da trading), parzialmente compensato da maggiori costi operativi. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Equita incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 4,90 euro per azione (+7%) il target price su Intesa Sanpaolo, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo all’indomani dei conti del 2024. Gli analisti parlano di risultati del quarto trimestre del 2024 leggermente migliori delle attese principalmente per commissioni e CoR.Alla luce delle indicazioni emerse durante la call, il broker ha rivisto le stime di utile 2025 del +2% principalmente per riflettere una più forte dinamica delle commissioni da investimento. Stime 2026 +6% riflettendo anche un NII più resiliente (sebbene ancora atteso in calo YoY). Per il 2025-26 viene stimato dunque che Intesa Sanpaolo sia in grado di sostenere una bottom line in area 9,3 miliardi di euro.Confermato il Buy, in quanto Equita vede Intesa Sanpaolo “ottimamente posizionata per eccellere anche in un contesto di mercato con tassi meno favorevoli”. Viene sottolineato che Intesa Sanpaolo continua a trattare a valutazioni più che ragionevoli (2026 P/E adj. 7,9x, sostanzialmente in linea con la media di settore), considerando i) l’elevata redditività attesa (ROTE superiore al 19%) ii) l’eccellente qualità degli attivi e iii) un business model diversificato in grado di fornire elevata visibilità sulla delivery anche in condizioni di mercato meno favorevoli. Alla luce della remunerazione attraente e visibile (dividend yield al 9% + buyback), Intesa Sanpaolo “continua a rappresentare un profilo attraente dal punto di vista rischio/rendimento”. LEGGI TUTTO

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    WIIT, Berenberg avvia copertura con Buy e TP a 23 euro

    (Teleborsa) – Berenberg ha avviato la copertura sul titolo WIIT, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato del Cloud Computing, con una raccomandazione “Buy” e un target price di 23 euro per azione (upside potenziale del 25%).Gli analisti apprezzano il profilo di fatturato ricorrente dell’86% e il margine EBIT rettificato di circa il 20%, oltre al fatto che la società ha registrato un impressionante CAGR dei ricavi del 31% negli ultimi 10 anni con oltre 10 transazioni M&A dalla quotazione nel 2017, ed è principalmente incentrata sulla regione DACH e sull’attraente mercato tedesco. Viene anche fatto notare che, spinta dalle crescenti preoccupazioni per la sovranità digitale europea, l’UE ha intrapreso un percorso ricco di normative che sta spingendo la domanda di data center basati nell’UE; pertanto, WIIT può trarre vantaggio dalla sua rete di data center nazionali Tier IV. LEGGI TUTTO

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    ILPRA, TP ICAP Midcap taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha abbassato a 7,5 euro per azione (da 8,0 euro) il prezzo obiettivo su ILPRA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 94%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha annunciato la creazione di una nuova filiale commerciale, ILPRA France S.a.S., con sede a Saint Bauzille de Montmel, in Francia.Gli analisti fanno notare che ciò si inserisce in una strategia di espansione internazionale ben definita, volta a consolidare la posizione di ILPRA sui mercati esteri, che già nel 2023 rappresentano circa il 65% del fatturato totale del gruppo. L’aggiunta della Francia e dei suoi territori d’oltremare amplia ulteriormente la rete di distribuzione diretta, che ora si estende a 7 paesi (Italia, Regno Unito, Russia, Medio Oriente, Corea del Sud e Francia).Nonostante un anno caratterizzato da un contesto macroeconomico difficile e da una riduzione della produttività del settore industriale, secondo le stime degli analisti, ILPRA è valutata a 5,7x l’EBIT per il 2024 e a 5,3x l’EBIT per il 2025, con uno sconto rispettivamente del -58% e del -60% rispetto ai comparabili di mercato. “Riteniamo che l’attuale sconto allocato dal mercato sia sproporzionato, data la forza internazionale di ILPRA, che continua a svilupparsi e generare valore, nonostante le sfide incontrate in termini di produzione e un prezzo del -13,33% YTD”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Novamarine, TP ICAP Midcap alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha incrementato a 6 euro per azione (dai precedenti 5,7 euro) il target price sul titolo Novamarine, società attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di imbarcazioni da diporto ad elevate prestazioni nel segmento pleasure e nel segmento professional, confermando il giudizio “Buy” visto l’upside potenziale del 68%.La revisione è arrivata dopo che Novamarine ha pubblicato i suoi ricavi preliminari per il 2024, insieme al suo portafoglio ordini per il 2025. L’azienda dovrebbe concludere il suo primo anno in borsa con una crescita del 11,3% dei ricavi derivanti dalla vendita di imbarcazioni, raggiungendo così i 26,1 milioni di euro.Sulla base di questi risultati, gli analisti hanno modificato leggermente le previsioni di ricavi. Con un portafoglio ordini di 22 milioni di euro all’inizio del 2024, l’azienda dovrebbe nel 2025 registrare un aumento del 18% dei ricavi derivanti dalla vendita di imbarcazioni. Hanno adattato quindi la prospettiva di crescita a medio termine, tenendo conto di questa performance e del rapporto portafoglio ordini/ricavi. Al contempo, hanno aggiornato le ipotesi di mercato nel modello, con una riduzione del tasso privo di rischio, precedentemente fissato al 4%, ora abbassato al 3,7%. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, Equita incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato a 29 euro per azione (+5%, solo per aggiornamento asset quotati) il target price su Leonardo, big italiano della difesa, confermando la raccomandazione “Buy”.Gli analisti fanno notare che fonti di stampa riportano dichiarazioni di Lorenzo Mariani (condirettore generale di Leonardo) a proposito della fornitura all’esercito italiano di 280 carri armati e 1.050 mezzi cingolati di fanteria da parte della neonata JV Leonardo-Rheinmetall, a proposito della creazione di un raggruppamento temporaneo di imprese che precede la JV al fine di accelerare i tempi per la formalizzazione dell’offerta. Come conseguenza, il primo ordine sarebbe previsto prima dell’estate. Il valore della fornitura è di 23 miliardi da spalmare su un paio di lustri.Con riferimento a Leonardo, Equita ritiene che questo ordine sia incluso nel business plan 2024-28, ma non è noto quali siano le assunzioni sottostanti. “Pensiamo che un’accelerazione possa avere un impatto positivo sulle stime”, si legge in una ricerca.Il nuovo target price comunque non prende in considerazione l’upside potenziale sull’aumento della spesa militare dei paesi NATO (pur non credendo al 5% richiesto da Trump). LEGGI TUTTO