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    Wall Street, niente rimbalzo dopo il tonfo. Indicazioni negative da società

    (Teleborsa) – Wall Street non riesce a rimbalzare, dopo aver registrato il maggiore calo dell’anno nella seduta di lunedì sui timori per il rallentamento della crescita economica statunitense dopo le parole del presidente Donald Trump durante un’intervista che hanno seguito diverse letture deludenti di dati macroeconomici. Ieri l’indice Nasdaq ha registrato la peggiore variazione giornaliera dal 2022, mentre l’S&P500 ha terminato le contrattazioni al di sotto della media mobile a 200 giorni per la prima volta da novembre 2023.Sono arrivati segnali preoccupanti dal settore aereo, con Delta Air Lines che ha emesso un profit warning collegato all’incertezza economica degli Stati Uniti, mentre American Airlines ha annunciato che registrerà una perdita nel primo trimestre maggiore del previsto, in parte a causa della tiepida domanda di viaggi di piacere e dell’impatto di un incidente mortale che ha coinvolto uno dei suoi aerei a Washington.Nel comparto delle vendite al dettaglio, Kohl’s e Dick’s Sporting Goods hanno emesso guidance per l’anno in corso inferiori alle stime.Occhi puntati su Tesla, che ieri ha perso il 15%, dopo che il presidente Trump ha dichiarato che acquisterà un’auto Tesla come dimostrazione di sostegno al CEO Elon Musk. Dopo aver raggiunto il picco il 17 dicembre, le azioni Tesla hanno perso oltre il 50% del loro valore, cancellando oltre 800 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e mostrando un calo del 41% finora nel 2025.A causa dello sfasamento tra l’ingresso nell’ora legale di Europa e Stati Uniti, da lunedì 10 marzo a venerdì 28 marzo 2025 le contrattazioni a Wall Street iniziano alle 14:30 italiane, un’ora prima del solito, chiudendo quindi anticipatamente alle 21:00 italiane.Guardando ai principali indici di Wall Street, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 41.684 punti, con uno scarto percentuale dello 0,54%; sulla stessa linea, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 5.596 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (-0,06%); poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,27%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street e rendimenti dei Treasury in ribasso con timori per recessione

    (Teleborsa) – Inizio di settimana negativo per Wall Street, che con i cali della scorsa ottava ha già annullato i guadagni post-elettorali. Il sentiment degli investitori è stato colpito dalle ultime parole del presidente Donald Trump, che non ha escluso la possibilità di una recessione negli Stati Uniti quest’anno; a una domanda se si aspetta una recessione quest’anno, arrivata ieri durante un’intervista su Fox News, Trump ha detto: “Odio prevedere cose del genere. C’è un periodo di transizione, perché quello che stiamo facendo è molto grande”.Le parole di Trump hanno pesato anche sul mercato obbligazionario. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scesi di 6 punti base al 4,24%. I rendimenti dei titoli a 2 anni, che sono i più sensibili alle prospettive del tasso di politica monetaria della Fed, sono diminuiti parimenti di 6 punti base al 3,94%.Sul fronte macroeconomico, l’appuntamento più importante della settimana è mercoledì alle 13:30 (ore italiana), quando sarà reso noto l’indice dei prezzi al consumo di febbraio, che comprenderà il primo mese completo dell’amministrazione Trump da quando è tornato alla Casa Bianca a fine gennaio. Si tratterà di uno degli ultimi dati importanti che la Federal Reserve riceverà prima della sua prossima riunione del 18-19 marzo, dopo una serie di letture non brillanti per l’economia USA. Venerdì scorso il rapporto ufficiale sui posti di lavoro mensili ha mostrato un’aggiunta di 151.000 posti di lavoro a febbraio, leggermente al di sotto delle aspettative, con il tasso di disoccupazione che è salito al 4,1%.Gli investitori continuano a monitorare gli annunci dell’amministrazione USA sui dazi, e in particolare i rapporti tra Stati Uniti e Canada. L’ex banchiere centrale Mark Carney ha vinto nel weekend la corsa per diventare leader del Partito Liberale canadese al governo e succederà a Justin Trudeau come primo ministro.Pochi spunti sul fronte societario nella giornata odierna. Prima della campanella, BioNTech ha comunicato di aver chiuso il 2024 con una perdita di 665 milioni di euro e ha fornito una guidance deludente. Dopo la chiusura dei mercati diffonderà i dati Oracle. Altre trimestrali interessanti nel corso della settimana sono quelle di Adobe, DocuSign e Kohl’s.A causa dello sfasamento tra l’ingresso nell’ora legale di Europa e Stati Uniti, da oggi (10 marzo) a venerdì 28 marzo 2025 le contrattazioni a Wall Street iniziano alle 14:30 italiane, un’ora prima del solito, chiudendo quindi anticipatamente alle 21:00 italiane.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,90%; sulla stessa linea, giornata negativa per l’S&P-500, che continua la seduta a 5.688 punti, in calo dell’1,43%. Pesante il Nasdaq 100 (-1,93%); come pure, depresso l’S&P 100 (-1,65%). LEGGI TUTTO

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    In rosso l’equity europeo. A Milano bene Amplifon dopo deal in Polonia

    (Teleborsa) – Tutte in calo le principali Borse europee, con il focus degli investitori che rimane sulle mosse del presidente statunitense Donald Trump. In un’intervista a Fox News di ieri, è emerso che una temporanea recessione dell’economia USA per effetto dei dazi non sarebbe esclusa. Sul fronte geopolitico, Trump ha suggerito la possibilità di imporre ulteriori sanzioni e tariffe statunitensi su larga scala alla Russia, con l’obiettivo di esercitare pressione sulla Russia affinché negozi un accordo di pace in Ucraina. Questa settimana, funzionari statunitensi e ucraini dovrebbero incontrarsi in Arabia Saudita.Per quanto riguarda il contesto macroeconomico, in Cina i dati sull’inflazione di febbraio hanno registrato il primo calo in 13 mesi, con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) a -0,7% a/a, poiché il paese affronta una pressione deflazionistica. La produzione industriale in Germania è salita a gennaio del 2% m/m, risultando più robusta dell’1,6% atteso dal mercato e offrendo un segnale di recupero dopo il calo del -1,5% m/m di dicembre (rivisto al rialzo da -2,4%). In Italia, i prezzi alla produzione dell’industria sono risultati in aumento a gennaio. In Eurozona, è migliorato più delle attese il sentiment degli investitori, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Istituto Sentix tedesco.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,085. L’Oro è sostanzialmente stabile su 2.906,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,68%.Invariato lo spread, che si posiziona a +109 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,87%.Tra le principali Borse europee scende Francoforte, con un ribasso dell’1,51%, si concentrano le vendite su Londra, che soffre un calo dello 0,73%, e tentenna Parigi, con un modesto ribasso dello 0,61%.A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-0,78%) e si attesta su 38.292 punti; sulla stessa linea, si muove in retromarcia il FTSE Italia All-Share, che scivola a 40.516 punti. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,58%); sulla stessa tendenza, in discesa il FTSE Italia Star (-0,87%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, exploit di Hera, che mostra un rialzo del 3,48%. Su di giri Amplifon (+2,97%, che ha raddoppiato la presenza in Polonia con un’acquisizione di 120 punti vendita). Acquisti a piene mani su DiaSorin, che vanta un incremento del 2,72%. Effervescente Enel, con un progresso del 2,27%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Banca MPS, che ottiene -4,05%. Crolla Iveco, con una flessione del 3,41%. Vendite a piene mani su Azimut, che soffre un decremento del 3,06%. Vendite su Unicredit, che registra un ribasso del 2,79%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ferragamo (+6,88%), Digital Value (+2,90%), IREN (+2,20%) e Maire (+1,95%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Carel Industries, che ottiene -5,20%. Pessima performance per Juventus, che registra un ribasso del 5,06%. Sessione nera per Buzzi, che lascia sul tappeto una perdita del 4,43%. In perdita Webuild, che scende del 4,32%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street recupera con Powell che rassicura su stato salute economia USA

    (Teleborsa) – Il listino USA mostra un timido guadagno, con il Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,39%; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 5.759 punti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,37%); con analoga direzione, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,32%).E’ necessario attendere maggiore chiarezza sulle politiche di Trump prima di decidere le prossime mosse in materia di tassi. Lo ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, nel suo intervento allo U.S. Monetary Policy Forum, sottolineando che “i recenti indicatori puntano ad un possibile rallentamento della spesa dei consumatori rispetto alla rapida crescita della seconda metà del 2024. Inoltre le indicazioni recenti fra le famiglie e le aziende indicano una elevata incertezza sulle prospettive economiche”. La Fed non ha bisogno di avere fretta, ha aggiunto, può attendere per avere un quadro più chiaro. La strada verso l’obiettivo di un’inflazione al 2% continuerà a essere accidentata, ha chiosato Powell. “Nonostante gli elevati livelli di incertezza, l’economia degli Stati Uniti continua a risultare in buone condizioni. Il mercato del lavoro è solido e l’inflazione si è mossa più vicina al nostro obiettivo di lungo termine del 2%”, ha aggiunto il numero uno della banca centrale americana.Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti utilities (+1,99%), energia (+1,91%) e informatica (+0,85%). Nel listino, i settori finanziario (-0,65%) e beni di consumo secondari (-0,63%) sono tra i più venduti.Tra i protagonisti del Dow Jones, IBM (+4,02%), Verizon Communication (+3,50%), McDonald’s (+3,36%) e Amgen (+2,93%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Boeing, che prosegue le contrattazioni a -3,74%.Wal-Mart scende del 2,92%.Calo deciso per 3M, che segna un -2,23%.Sotto pressione American Express, con un forte ribasso del 2,10%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Moderna (+7,76%), Walgreens Boots Alliance (+7,58%), Broadcom (+7,03%) e Kraft Heinz (+4,27%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Costco Wholesale, che ottiene -7,07%.Sessione nera per Atlassian, che lascia sul tappeto una perdita del 6,77%.In perdita CrowdStrike Holdings, che scende del 5,66%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in calo, Piazza Affari inclusa

    (Teleborsa) – Scambi in ribasso per le principali Borse europee, con gli investitori che sono rimasti rivolti al report sugli occupati mensili degli Stati Uniti di febbraio. L’economia americana ha creato 151.000 posti di lavoro in febbraio, sotto le attese degli analisti che scommettevano su quota 160.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%. Atteso l’intervento del numero uno Fed Jerome Powell. Ieri la BCE ha abbassato il tasso di politica monetaria di 25 punti base dal 2,75% al 2,50%, come previsto. Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,60%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,1%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+1,11%), raggiunge 67,1 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,89%.Tra le principali Borse europee sessione nera per Francoforte, che lascia sul tappeto una perdita dell’1,75%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dello 0,94%. Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,48%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 40.834 punti.Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 7/03/2025 è stato pari a 4,12 miliardi di euro, in calo di 1.048,3 milioni di euro, rispetto ai 5,17 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,69 miliardi di azioni, rispetto ai 0,79 miliardi precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente Telecom Italia, con un progresso del 3,81%.Ben comprata Hera, che segna un forte rialzo del 2,91%.Saipem avanza del 2,65%.Si muove in territorio positivo ENI, mostrando un incremento del 2,42%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Leonardo, che ha archiviato la seduta a -6,43%.In perdita Brunello Cucinelli, che scende del 3,97%.Pesante Iveco, che segna una discesa di ben -3,86 punti percentuali.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+7,89%), Digital Value (+2,87%), Acea (+2,80%) e Comer Industries (+2,19%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Ferragamo, che ha archiviato la seduta a -15,90%.Seduta negativa per Italmobiliare, che scende del 5,39%.Vendite su Tinexta, che registra un ribasso del 3,30%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole. Job Report USA inferiore alle attese

    (Teleborsa) – Partenza debole per la borsa di Wall Street dopo i dati sul lavoro, inferiori alle attese. Più tardi è atteso l’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al forum annuale sulla politica monetaria statunitense,Negli Stati Uniti, il rapporto sull’occupazione di febbraio ha deluso le aspettative, con 151.000 nuovi posti di lavoro creati nel settore non agricolo rispetto al mese precedente. Si tratta comunque del 50esimo mese consecutivo di crescita dell’occupazione. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4% al 4,1%, mentre il consensus prevedeva una conferma al 4%.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 42.526 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.738 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,1%); con analoga direzione, sulla parità l’S&P 100 (+0,06%). LEGGI TUTTO

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    Borse europee in calo. Milano appesantita da lusso e auto

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei. Oggi si guarda al report sugli occupati mensili degli Stati Uniti di febbraio e all’intervento del numero uno Fed Jerome Powell. Ieri la BCE ha abbassato il tasso di politica monetaria di 25 punti base dal 2,75% al 2,50%, come previsto. L’attenzione del mercato è ora rivolta alle riunioni future, con alcuni membri della BCE che hanno espresso dubbi su ulteriori tagli dei tassi.Sul fronte macroeconomico, gli ordini industriali tedeschi sono diminuiti del 7% a gennaio rispetto al mese precedente, ben sotto le attese. La produzione industriale in Spagna nel mese di gennaio è diminuita dell’1% sia su base mensile che annuale. È stato rivisto ancora al rialzo il PIL dell’Eurozona nel 4° trimestre del 2024 (in aumento dello 0,2% su base sequenziale e dell’1,2% su base annuale).Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,085. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 2.921,1 dollari l’oncia. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,33%), che raggiunge 67,25 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,86%.Tra gli indici di Eurolandia seduta negativa per Francoforte, che scende dell’1,69%, sostanzialmente debole Londra, che registra una flessione dello 0,43%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dell’1,06%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,49%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 40.816 punti. In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-0,81%); sulla stessa linea, sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,64%.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, si muove sotto la parità Saipem, evidenziando un decremento dell’1,69%. Seduta senza slancio per Enel, che riflette un moderato aumento dell’1,32%. Sensibili perdite per Amplifon, in calo dell’1,27%. In luce Banca Mediolanum, con un ampio progresso dell’1,23%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Campari, che prosegue le contrattazioni a -3,26%. Preda dei venditori Moncler, con un decremento del 2,88%. Contrazione moderata per Nexi, che soffre un calo del 2,75%. In apnea Brunello Cucinelli, che arretra del 2,50%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+7,55%), Digital Value (+2,18%), Maire (+1,86%) e Ascopiave (+1,25%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Ferragamo, che prosegue le contrattazioni a -17,17%. Exploit di Tinexta, che mostra un rialzo del 5,38%. Tonfo di Italmobiliare, che mostra una caduta del 4,65%. Su di giri Buzzi (-3,67%). LEGGI TUTTO

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    Ancora in rosso Wall Street, instabilità economica spinge in basso titoli Usa

    (Teleborsa) – Giornata “no” per la Borsa USA, in flessione dell’1,39% sul Dow Jones; sulla stessa linea, viene venduto parecchio l’S&P-500, che continua la seduta a 5.725 punti.Pessimo il Nasdaq 100 (-2,67%); come pure, in forte calo l’S&P 100 (-2,08%).L’incertezza spinge in basso Wall Street. Non basta la possibilità ventilata dal segretario al Commercio, Howard Lutnick, di un alleggerimento delle misure commerciali contro Canada e Messico su alcuni beni a convincere gli investitori americani. La notizia è stata letta come un nuovo segnale di instabilità nell’economia americana.Sul fronte macroeconomico, sono stati pubblicati i dati sul deficit commerciale americano che a gennaio è salito a 131,4 miliardi di dollari, rispetto al passivo di 98,1 miliardi di dollari di dicembre. In forte crescita soprattutto le importazioni che sono hanno superato i 400 miliardi di dollari.Inoltre sono aumentate più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. A gennaio secondo i dati del Bureau of Census statunitense, si è registrato un incremento dello 0,8% a 906,2 miliardi di dollari, contro il +0,7% atteso, rispetto al +0,7% del mese precedente. Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,3% su base mensile a 680 miliardi di dollari dopo il +1,4% registrato a dicembre.Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori beni di consumo secondari (-2,90%), informatica (-2,63%) e utilities (-2,10%). LEGGI TUTTO