More stories

  • in

    Avvio pesante per Wall Street

    (Teleborsa) – Partenza in forte calo per la borsa di Wall Street con la volatilità che travolge i mercati azionari dopo l’annuncio dei dazi decisi dall’amministrazione Trump e con gli investitori spaventati dalla prospettiva di una recessione, che potrebbe essere innescata dalla guerra commerciale. Gli economisti, infatti, hanno rivisto al rialzo le probabilità di recessione per l’economia a stelle e strisce. Nel weekend anche Bill Ackman, fondatore del fondo Pershing Square e noto sostenitore del Tycoon, ha dichiarato che il mondo rischia “un inverno nucleare economico”, auspicando che la Casa Bianca metta “in pausa” le tariffe per 90 giorni e negozi accordi commerciali con i paesi partner.Sul fronte macroeconomico, non sono attesi per oggi dati rilevanti, mentre crescono le aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve con il mercato che si aspetta 5 riduzioni da 25 punti base, quest’anno, e inizia a valutare la possibilità di un intervento di emergenza della banca centrale americana già la prossima settimana.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones affonda con una discesa del 3,50% e prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata giovedì scorso, di tre ribassi consecutivi; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 4.878 punti, in forte calo del 3,87%. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-3,94%); sulla stessa tendenza, pessimo l’S&P 100 (-4,07%). LEGGI TUTTO

  • in

    Borse asiatiche, continuano i forti cali in scia ai dazi. Hong Kong crolla dell’11%

    (Teleborsa) – I mercati azionari asiatici estendono il sell-off nella seduta odierna, con gli operatori di Borsa in Giappone e Taiwan che hanno dovuto sospendere brevemente le negoziazioni per mettere fine al panic selling (innescando il cosiddetto circuit breaker). Non si placano i timori per una crescente guerra commerciale globale innescata dall’annuncio dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump la scorsa settimana.La Cina ora deve affrontare tariffe combinate del 54%, con i dazi del 20% già in vigore. Venerdì, a mercati asiatici chiusi, Pechino ha reagito con una tariffa del 34% su un’ampia fascia di importazioni statunitensi, tra cui prodotti agricoli, materie prime energetiche e componenti tecnologiche chiave.A Tokyo, forte calo del Nikkei 225 (-6,63%): il principale indice azionario giapponese prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata giovedì scorso, di tre ribassi consecutivi; sulla stessa linea, profondo rosso per Shenzhen, in netto calo dell’8,76%. Shanghai scende dell’8,09%.In netto peggioramento Hong Kong (-11,56%); sulla stessa linea, pessimo il mercato di Seul (-5,11%). In forte calo Mumbai (-3,73%); sulla stessa linea, pesante la Borsa di Sydney (-3,84%).Appiattita la performance dell’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un modesto -0,1%. Apprezzabile rialzo per l’Euro nei confronti della divisa cinese, in guadagno dell’1,23% sui valori precedenti. Rialzo marcato per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta in utile dell’1,13% sui valori precedenti.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,12%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,63%. LEGGI TUTTO

  • in

    Forte calo a Wall Street, spaventa escalation dazi

    (Teleborsa) – A picco Wall Street, dopo aver registrato ieri la peggior seduta dal 2020, in scia ai dazi annunciati da Donald Trump e ai conseguenti timori di recessione. La Cina ha risposto annunciando tariffe aggiuntivi del 34% su tutti i beni importati dagli USA, a partire dal 10 aprile.Sul fronte macroeconomico, l’economia americana ha creato, a marzo, 228.000 nuovi posti di lavoro, superando le attese degli analisti, ma il tasso di disoccupazione è cresciuto oltre le previsioni al 4,2%, aumentando l’incertezza.Il Dow Jones accusa un ribasso del 4,16%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 5.139 punti, in forte calo del 4,77%. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-4,94%); sulla stessa linea, pessimo l’S&P 100 (-4,67%).Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti energia (-7,42%), finanziario (-6,21%) e informatica (-5,40%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Nike (+3,74%) e Home Depot (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -10,70%.Tonfo di Dow, che mostra una caduta del 9,76%.Lettera su Boeing, che registra un importante calo del 9,14%.Scende Goldman Sachs, con un ribasso del 7,90%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Dollar Tree (+3,09%) e Lululemon Athletica (+2,45%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su GE Healthcare Technologies, che prosegue le contrattazioni a -12,99%.Crolla Micron Technology, con una flessione del 12,76%.Vendite a piene mani su Marvell Technology, che soffre un decremento del 12,28%.Pessima performance per Constellation Energy, che registra un ribasso dell’11,37%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Venerdì 04/04/202514:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 4,1%; preced. 4,1%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 137K unità; preced. 117K unità)Mercoledì 09/04/202516:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 0,8%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 6,17 Mln barili)Giovedì 10/04/202514:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 2,8%). LEGGI TUTTO

  • in

    In rosso Milano e il resto dei mercati europei. Guerra dazi entra nel vivo

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari, che chiude le contrattazioni in ribasso, assieme agli altri Eurolistini, con le banche che aumentano le scommesse sul taglio dei tassi di interesse. Forte calo dell’S&P-500 a Wall Street, dopo che ieri Wall Street ha messo a segno la peggiore seduta dal 2020, reagendo in modo negativo alla serie di nuovi dazi annunciati dall’Amministrazione Trump. La guerra dei dazi entra nel vivo con la risposta di Pechino: sovrattasse del 34% su tutti i beni USA. Seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,51%. Giornata da dimenticare per l’oro, che scambia a 3.021 dollari l’oncia, ritracciando del 2,96%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 7,36%, scendendo fino a 62,02 dollari per barile.Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +115 punti base, aumentando di 6 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,68%.Tra i mercati del Vecchio Continente lettera su Francoforte, che registra un importante calo del 4,95%, scende Londra, con un ribasso del 4,95%, e crolla Parigi, con una flessione del 4,26%.A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso del 6,53%, proseguendo la serie di tre ribassi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, e’ stato venduto parecchio il FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 36.716 punti.Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-5,54%); come pure, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-4,63%).Al top tra le azioni più importanti di Milano, segna un buon incremento DiaSorin, che riporta un +1,66% rispetto al precedente.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Azimut, che ha archiviato la seduta a -12,60%.Vendite a piene mani su Leonardo, che soffre un decremento del 12,41%.Pessima performance per Banca MPS, che registra un ribasso del 12,20%.Soffre Nexi, che evidenzia una perdita dell’11,47%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Philogen (+2,31%) e Comer Industries (+1,82%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banco di Desio e della Brianza, che ha archiviato la seduta a -12,47%.Preda dei venditori Banca Ifis, con un decremento dell’11,30%. LEGGI TUTTO

  • in

    Pesante il mercato americano. Pechino risponde alle tariffe di Trump

    (Teleborsa) – Avvio pesante per la borsa di Wall Street, dopo aver registrato ieri la peggior seduta dal 2020, in scia ai dazi annunciati da Donald Trump e ai conseguenti timori di recessione. La Cina ha risposto annunciando dazi aggiuntivi del 34% su tutti i beni importati dagli USA, a partire dal 10 aprile.Tra gli indici con il Dow Jones accusa un ribasso del 2,40%; sulla stessa linea, viene venduto parecchio l’S&P-500, che continua la seduta a 5.250 punti. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-2,88%); con analoga direzione, pessimo l’S&P 100 (-2,7%).Sul fronte macroeconomico, l’economia americana ha creato, a marzo, 228.000 nuovi posti di lavoro, superando le attese degli analisti, ma il tasso di disoccupazione è cresciuto oltre le previsioni al 4,2%, aumentando l’incertezza. LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari in caduta libera, banche in calo a doppia cifra

    (Teleborsa) – Si muove in territorio decisamente negativo Piazza Affari, appesantita dalle banche mentre aumentano le scommesse sul taglio dei tassi. Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee, dopo che ieri Wall Street ha messo a segno la peggiore seduta dal 2020, reagendo in modo negativo alla serie di nuovi dazi annunciati dall’Amministrazione Trump.Sul fronte macroeconomico, in Germania a febbraio gli ordini all’industria sono risultati invariati su base mensile, contro attese per un rimbalzo di +3,4% dopo il calo di -5,5% segnato a gennaio. Nello stesso mese in Francia, la produzione industriale ha segnato unrialzo (superiore alle stime) di +0,7% m/m da -0,5% precedente. Dopo il calo congiunturale segnato a gennaio, le vendite al dettaglio in Italia non hanno registrato variazioni significative.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,104. L’Oro è sostanzialmente stabile su 3.109,9 dollari l’oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 62,6 dollari per barile, in netto calo del 6,49%.Torna a galoppare lo spread, che si posiziona a +117 punti base, con un forte incremento di 8 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,65%.Tra i mercati del Vecchio Continente crolla Francoforte, con una flessione del 4,45%, vendite a piene mani su Londra, che soffre un decremento del 3,32%, e pessima performance per Parigi, che registra un ribasso del 3,69%.Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione del 6,76%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 36.611 punti, in netto calo del 6,71%. Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-5,28%); con analoga direzione, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-4,44%).Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, DiaSorin avanza del 2,01%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Unipol, che continua la seduta con -13,63%. Sessione nera per Banca MPS, che lascia sul tappeto una perdita dell’11,86%. In perdita Iveco, che scende dell’11,45%. Sotto pressione Unicredit, con un forte ribasso dell’11,05%.Da solo nella classifica dei risultati positivi del FTSE MidCap, Philogen si posiziona su un buon +2,31%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca Ifis, che prosegue le contrattazioni a -10,30%. Soffre Banco di Desio e della Brianza, che evidenzia una perdita del 10,13%. Pesante Danieli, che segna una discesa di ben -10,07 punti percentuali. Seduta negativa per Webuild, che scende del 9,38%. LEGGI TUTTO

  • in

    Giornata drammatica a Tokyo, mercati cinesi chiusi per festività

    (Teleborsa) – Il mercato azionario giapponese guida i cali nella regione, dopo la peggior seduta di Wall Street dal 2020 a causa dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Mercoledì, Trump ha svelato le cosiddette “tariffe reciproche” per oltre 180 paesi e territori, aumentando il rischio di una guerra commerciale globale.I mercati azionari in Cina, Hong Kong, Taiwan e Indonesia sono rimasti chiusi per le rispettive festività, contribuendo a ridurre i volumi di trading nella regione.Pioggia di vendite sul listino di Tokyo, che scambia con una pesante flessione del 2,58%; con analoga direzione, in forte calo Seul (-1,52%); in ribasso Mumbai (-0,81%); con analoga direzione, pesante la Borsa di Sydney (-2,55%).Moderatamente al rialzo la prestazione dell’Euro contro la valuta nipponica, che scambia con una variazione percentuale dello 0,17%. Composto rialzo per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che si muove con un guadagno dello 0,25%. Seduta trascurata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un timido +0,2%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese scambia 1,2%, mentre il rendimento per il titolo di Stato decennale cinese è pari 1,79%. LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street in profondo rosso, i dazi di Trump sulla Cina affossano anche le Big Tech

    (Teleborsa) – Pioggia di vendite sul listino USA, che scambia con una pesante flessione del 2,65%; sulla stessa linea, l’S&P-500 crolla del 3,46%, scendendo fino a 5.475 punti.Depresso il Nasdaq 100 (-4,08%); come pure, in netto peggioramento l’S&P 100 (-3,55%).Si distingue nel paniere S&P 500 il settore beni di consumo per l’ufficio. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti energia (-6,35%), informatica (-5,52%) e beni di consumo secondari (-5,04%).Su Wall Street pesa il timore di una recessione innescata dai nuovi dazi imposti dal presidente Donald Trump. Tra i Paesi più colpiti c’è la Cina, importante mercato di sbocco per tante aziende tecnologiche americane, Apple in primis.Dopo l’annuncio dei nuovi dazi Stellantis ha annunciato un taglio temporaneo di 900 lavoratori in cinque strutture statunitensi mentre ha sospeso la produzione in due impianto di assemblaggio, uno in Messico (che resterà fermo per l’intero mese di aprile) e uno in Canada (stop di due settimane).Sul fronte macroeconomico, a febbraio la bilancia commerciale Usa ha mostrato un disavanzo di 122,7 miliardi di dollari, in discesa rispetto al passivo di 130,7 miliardi di dollari di gennaio (dato rivisto da -131,4 miliardi). Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta simile alle stime degli analisti (-122,5 miliardi). Calo maggiore delle attese invece per le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 29 marzo 2025, i “claims” sono risultati pari a 219 mila unità, sotto le 225 mila attese e in calo di 6.000 unità rispetto ai 225 mila della settimana precedente (dato rvisto da 224 mila). Infine, in aumento i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di marzo. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di 275.240 posti di lavoro. Il dato rivela una crescita del 60% rispetto al mese precedente. Alla base dell’impennata dei licenziamenti l’attività del DOGE di Elon Musk per tagliare posti di lavoro nel governo federale. LEGGI TUTTO