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    Wall Street in calo con escalation dazi USA-Cina

    (Teleborsa) – Partenza al ribasso per la borsa di Wall Street dopo che il governo cinese ha annunciato l’imposizione di dazi aggiuntivi del 50% sulle importazioni dagli Stati Uniti, equivalenti a quelli imposti da Trump come ritorsione per una precedente mossa della Cina; Pechino ha quindi portato i dazi sui prodotti statunitensi all’84%. Stamattina, il governo cinese ha pubblicato una lunga denuncia delle politiche commerciali americane, accusando gli Stati Uniti di anni di protezionismo e di aver violato l’accordo commerciale negoziato tra le due parti verso la fine del primo mandato del presidente Trump. Il documento è stato pubblicato diverse ore dopo che Trump ha aumentato al 104% le tariffe sui prodotti cinesi.L’escalation della guerra commerciale innescata dai cosiddetti dazi “reciproci” del presidente statunitense Donald Trump, contribuisce all’ulteriore discesa dei prezzi del greggio, per il quinto giorno consecutivo, che raggiungono il minimo da febbraio 2021.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones continua la seduta con un leggero calo dello 0,46%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da cinque cali consecutivi, in essere da giovedì scorso, mentre, al contrario, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 4.976 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,44%); sulla parità l’S&P 100 (+0,06%). LEGGI TUTTO

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    Tokyo in rosso con escalation tensioni commerciali. Invertono i cali i listini cinesi

    (Teleborsa) – I mercati azionari asiatici sono crollati a causa dell’escalation delle tensioni commerciali globali causata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sulla Cina al 104%. In particolare, il presidente statunitense ha firmato un ordine esecutivo che ha aumentato i dazi reciproci sulla Cina all’84%, rispetto al 34% annunciato il 2 aprile. Con il 20% dei dazi già in vigore, i dazi totali sui prodotti cinesi ammontano quindi ora al 104%.Giornata nera per la Borsa di Tokyo, che affonda con una discesa del 3,25%, mentre, al contrario, performance positiva per Shenzhen, che continua la giornata in aumento dell’1,31% rispetto alla chiusura della seduta precedente. Shanghai sale dell1,05%.Negativo Hong Kong (-0,7%); sulla stessa linea, in netto peggioramento Seul (-2,01%).Poco sotto la parità Mumbai (-0,53%); come pure, pessimo il mercato di Sydney (-2,12%).Modesto guadagno per l’Euro contro la valuta nipponica, che avanza di poco a +0,35%. Apprezzabile rialzo per l’Euro nei confronti della divisa cinese, in guadagno dell’1,01% sui valori precedenti. Rialzo marcato per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta in utile dello 0,73% sui valori precedenti.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta 1,26%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari 1,65%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street annulla rialzi del 4% e passa in rosso con conferma di dazi alla Cina

    (Teleborsa) – Dopo un ottimo avvio di seduta e un rally che aveva fatto toccare a S&P 500 e Nasdaq dei rialzi di oltre il 4%, Wall Street annulla i guadagni e passa in rosso, dopo che la Casa Bianca ha confermato che i dazi sulle importazioni cinesi salirà al 104% alle 12:01 ET di mercoledì. Lunedì il presidente Trump aveva minacciato di aumentare del 50% le tariffe esistenti sulla Cina a meno che Pechino non abbandonasse i suoi dazi di ritorsione sui beni statunitensi entro martedì, ma Pechino ha confermato che non avrebbe eliminato i suoi dazi di ritorsione del 34%.Intanto, Elon Musk avrebbe personalmente fatto appello al presidente affinché invertisse il suo piano tariffario nel fine settimana, secondo quanto scritta dal Washington Post. L’articolo del quotidiano statunitense è arrivato dopo che Musk ha continuato il suo scontro online con il consigliere commerciale di Trump, Peter Navarro, che è un ardente sostenitore delle tariffe. “Navarro è davvero un idiota. Ciò che dice qui è palesemente falso”, ha scritto Musk su X.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 38.002 punti, mentre, al contrario, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 5.042 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,33%); sulla stessa linea, in frazionale calo l’S&P 100 (-0,29%).In buona evidenza nell’S&P 500 il comparto finanziario. Nel listino, i settori materiali (-2,17%), energia (-1,71%) e beni di consumo secondari (-0,92%) sono tra i più venduti.Tra i protagonisti del Dow Jones, United Health (+5,55%), Boeing (+2,83%), JP Morgan (+2,67%) e Travelers Company (+1,93%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Dow, che continua la seduta con -5,05%. Crolla Intel, con una flessione del 3,83%. Soffre Apple, che evidenzia una perdita del 2,30%. Preda dei venditori Merck, con un decremento dell’1,76%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Broadcom (+4,20%), Constellation Energy (+3,55%), KLA-Tencor (+3,21%) e MercadoLibre (+3,13%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Lululemon Athletica, che continua la seduta con -5,98%. Vendite a piene mani su PDD Holdings, che soffre un decremento del 4,89%. Pessima performance per ON Semiconductor, che registra un ribasso del 4,08%. Sessione nera per Intel, che lascia sul tappeto una perdita del 3,83%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo ma riduce i guadagni, focus su negoziati per dazi

    (Teleborsa) – Dopo un avvio di seduta effervescente, Wall Street riduce i guadagni, invertendo comunque la rotta dopo il pesante sell-off della scorsa settimana, con gli investitori attenti ai segnali di apertura degli Stati Uniti alle negoziazioni sui dazi. Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”. Inoltre, il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessentha detto che l’escalation cinese sui dazi è “stato un grosso errore”. “Cosa perdiamo se i cinesi aumentano i dazi su di noi? Esportiamo loro un quinto di quello che esportano loro a noi, quindi è una mano perdente per loro”, ha detto in un’intervista a CNBC.Sul fronte degli annunci societari, Harley-Davidson sta cercando il sostituto di Jochen Zeitz come CEO, mentre CVS Health ha nominato Brian Newman come nuovo CFO (da UPS).Guardando ai principali indici, il Dow Jones è in rialzo dell’1,67%, invertendo la tendenza rispetto alla serie di tre ribassi consecutivi, cominciata giovedì scorso; sulla stessa linea, performance positiva per l’S&P-500, che continua la giornata in aumento dell’1,35% rispetto alla chiusura della seduta precedente. In denaro il Nasdaq 100 (+1,36%); come pure, buona la prestazione dell’S&P 100 (+1,39%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti finanziario (+2,34%), utilities (+1,99%) e beni industriali (+1,69%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, United Health (+5,99%), Boeing (+5,15%), JP Morgan (+4,13%) e Travelers Company (+3,26%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Dow, che continua la seduta con -2,18%. Contrazione moderata per Merck, che soffre un calo dell’1,17%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Marvell Technology (+5,94%), Broadcom (+5,93%), KLA-Tencor (+5,42%) e Constellation Energy (+5,23%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Lululemon Athletica, che continua la seduta con -4,48%. In rosso PDD Holdings, che evidenzia un deciso ribasso del 3,06%. Spicca la prestazione negativa di Sirius XM Radio, che scende del 2,43%. Sottotono Illumina che mostra una limatura dell’1,27%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee rimbalzano dopo sell-off dei giorni scorsi. FTSE MIB +2,4%

    (Teleborsa) – La seduta odierna si chiude in netto rialzo per i mercati europei, Piazza Affari compresa, benché sul finale di giornata si sia registrato un allontanamento dai massimi toccati poco dopo l’apertura in rally di Wall Street. Gli acquisti odierni sono arrivati dopo tre sedute consecutive di cali significativi, dovuti agli annunci sui dazi da parte dell’amministrazione Trump che coinvolgeranno anche l’Unione europea e che, salvo decisioni dell’ultima ora, entreranno in vigore da domani.Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”. Poco prima, il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva detto che l’escalation cinese sui dazi è stato “un grosso errore”.Sul fronte della politica monetaria, Stournaras (Grecia) ha detto che “una ripresa dell’inflazione o delle aspettative di inflazione potrebbe rallentare o arrestare il processo di normalizzazione della politica monetaria”, mentre Holzmann (Austria) ha affermato che non vede “alcun motivo per discostarmi dall’annuncio precedente sui tassi d’interesse, ma sono disposto ad aspettare eventuali sviluppi e cambiare opinione”.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,01%. L’Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 3.004,8 dollari l’oncia. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 60,97 dollari per barile.Si riduce di poco lo spread, che si porta a +120 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,79%.Tra gli indici di Eurolandia acquisti a piene mani su Francoforte, che vanta un incremento del 2,48%, effervescente Londra, con un progresso del 2,71%, e incandescente Parigi, che vanta un incisivo incremento del 2,50%.Giornata di forti guadagni per Piazza Affari, con il FTSE MIB in rialzo del 2,44%, bloccando così la scia ribassista sostenuta da quattro cali consecutivi, che ha preso il via mercoledì scorso; sulla stessa linea, chiude con il vento in poppa il FTSE Italia All-Share, che arriva a 35.752 punti. Ottima la prestazione del FTSE Italia Mid Cap (+3,13%); sulla stessa tendenza, in netto miglioramento il FTSE Italia Star (+3,2%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in primo piano Leonardo, che mostra un forte aumento del 7,45%. Decolla Unipol, con un importante progresso del 7,25%. In evidenza Banca Mediolanum, che mostra un forte incremento del 5,37%. Svetta Fineco che segna un importante progresso del 5,26%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su ENI, che ha chiuso a -1,28%. Pensosa Stellantis, con un calo frazionale dello 0,84%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Fincantieri (+7,28%), Cementir (+7,08%), Alerion Clean Power (+6,17%) e Sesa (+5,29%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Comer Industries, che ha chiuso a -1,49%. Tentenna Garofalo Health Care, con un modesto ribasso dello 0,97%. Giornata fiacca per The Italian Sea Group, che segna un calo dello 0,53%. LEGGI TUTTO

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    I listini europei accelerano al rialzo con il balzo di Wall Street

    (Teleborsa) – Accelerano nel pomeriggio i listini azionari europei, Piazza Affari compresa, in tandem con l’avvio in rally di Wall Street, con gli investitori attenti ai segnali di apertura degli Stati Uniti alle negoziazioni sui dazi. Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”. Poco prima, il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva detto che l’escalation cinese sui dazi è stato “un grosso errore”.Sul fronte della politica monetaria, Stournaras (Grecia) ha detto che “una ripresa dell’inflazione o delle aspettative di inflazione potrebbe rallentare o arrestare il processo di normalizzazione della politica monetaria”, mentre Holzmann (Austria) ha affermato che non vede “alcun motivo per discostarmi dall’annuncio precedente sui tassi d’interesse, ma sono disposto ad aspettare eventuali sviluppi e cambiare opinione”.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,094. L’Oro continua gli scambi a 3.010,5 dollari l’oncia, con un aumento dello 0,92%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 61,07 dollari per barile.In discesa lo spread, che retrocede a quota +117 punti base, con un decremento di 5 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,80%.Tra gli indici di Eurolandia decolla Francoforte, con un importante progresso del 2,87%, in evidenza Londra, che mostra un forte incremento del 3,48%, e svetta Parigi che segna un importante progresso del 3,39%.Sessione euforica per Piazza Affari, con il FTSE MIB che mostra un balzo del 3,37%, interrompendo la serie di quattro ribassi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, avanza con forza il FTSE Italia All-Share, che continua gli scambi a 36.069 punti. Effervescente il FTSE Italia Mid Cap (+3,64%); sulla stessa linea, ottima la prestazione del FTSE Italia Star (+3,44%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Leonardo (+8,81%), Unipol (+8,38%), Banca Mediolanum (+6,69%) e Fineco (+6,16%).In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Fincantieri (+7,99%), Cementir (+7,91%), Alerion Clean Power (+6,77%) e Banco di Desio e della Brianza (+6,72%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Garofalo Health Care, che ottiene -0,97%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rally sulla speranza di negoziazioni sui dazi

    (Teleborsa) – Ottimo avvio di seduta a Wall Street, dopo il pesante sell-off della scorsa settimana, con gli investitori attenti ai segnali di apertura degli Stati Uniti alle negoziazioni sui dazi. Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”.Ieri, le indiscrezioni di una sospensione tariffaria di 90 giorni hanno portato a un significativo rally delle azioni, poi annullato una volta che le voci sono state smentite dalla Casa Bianca. In ogni caso, l’andamento del mercato ha chiaramente sottolineato l’importanza che potrebbe avere qualsiasi ammorbidimento della posizione della politica commerciale dell’amministrazione Trump. Inoltre, ieri sera il presidente ha minacciato di imporre una tariffa aggiuntiva del 50% sulla Cina a causa delle sue misure di ritorsione annunciate venerdì. Queste nuove tariffe potrebbero essere efficaci domani insieme alle tariffe di ritorsione annunciate la scorsa settimana.Stamattina, il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent ha detto che l’escalation cinese sui dazi “sia stato un grosso errore”. “Cosa perdiamo se i cinesi aumentano i dazi su di noi? Esportiamo loro un quinto di quello che esportano loro a noi, quindi è una mano perdente per loro”, ha detto in un’intervista a CNBC.Sempre sul fronte geopolitico, la Commissione europea ha proposto una tariffa “zero per zero” per i beni industriali per evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, mentre i ministri dell’UE si concentrano sui negoziati mentre preparano contromisure mirate. Con gli imminenti dazi statunitensi del 25% su acciaio, alluminio, automobili e del 20% su altri beni, l’UE prevede di imporre tariffe del 25% su una serie di beni che entreranno in vigore tra il 15 aprile e il 1° dicembre, a seconda del prodotto.Sul fronte degli annunci societari, Harley-Davidson sta cercando il sostituto di Jochen Zeitz come CEO, mentre CVS Health ha nominato Brian Newman come nuovo CFO (da UPS).Guardando ai principali indici, il listino USA mostra un guadagno del 2,81% sul Dow Jones, invertendo la tendenza rispetto alla serie di tre ribassi consecutivi, cominciata giovedì scorso; sulla stessa linea, si muove con il vento in poppa l’S&P-500, che arriva a 5.208 punti. Effervescente il Nasdaq 100 (+3,1%); con analoga direzione, ottima la prestazione dell’S&P 100 (+3,09%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street e il “giallo” sui dazi: borsa tenta recupero, poi sfuma. Casa Bianca, ipotesi pausa “una fake news”

    (Teleborsa) – Regna la volatilità sui mercati azionari statunitensi. La partenza di Wall Street ha segnato nuovi forti cali di tutti gli indici statunitensi che successivamente hanno tentato di recuperare terreno, dopo le ipotesi di stampa, poi rivelatesi prive di fondamento e smentite dalla Casa Bianca, secondo cui il presidente USA, Donald Trump, avrebbe valutato una sospensione di tre mesi ai dazi commerciali. Tanto è bastato che il mercato americano è tornato a scendere, sfumando così più volte i vari tentativi di recupero. Al momento, la Borsa di New York affonda con una discesa del 2,69%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 4.963 punti, in forte calo del 2,19%.Pesante il Nasdaq 100 (-1,8%); sulla stessa tendenza, depresso l’S&P 100 (-2,15%).Dopo l’annuncio dei dazi decisi dall’amministrazione Trump, gli investitori sono spaventati dalla prospettiva di una recessione, che potrebbe essere innescata dalla guerra commerciale. Gli economisti, infatti, hanno rivisto al rialzo le probabilità di recessione per l’economia a stelle e strisce. Nel weekend anche Bill Ackman, fondatore del fondo Pershing Square e noto sostenitore del Tycoon, ha dichiarato che il mondo rischia “un inverno nucleare economico”, auspicando che la Casa Bianca metta “in pausa” le tariffe per 90 giorni e negozi accordi commerciali con i paesi partner.Intanto l’attenzione degli investitori si concentra sulla riunione del board “a porte chiuse” oggi della Federal Reserve, alle 11.30 (le 17.30 in Italia). Al centro dei colloqui, ci saranno i tassi d’interesse. Tra i punti all’ordine del giorno, infatti, c’è solo la voce “questioni da considerare”: revisione e determinazione da parte del Consiglio dei governatori dei tassi di anticipo e di sconto da applicare alle banche della Federal Reserve.Nel frattempo, aumentano le scommesse degli investitori sui tagli dei tassi di interesse da parte della Fed: addirittura 5 riduzioni entro la fine dell’anno. Prima del “Liberation Day”, la Fed era settata su due tagli dei tassi quest’anno, ma la situazione è radicalmente cambiata a causa dell’estensione dei dazi annunciati, che fanno temere per una frenata dell’economia e, allo stesso tempo, per una impennata inflazionistica. Una crisi da manuale che prende il nome di stagflazione e costringe le autorità monetarie a procedere con cautela ed analizzare più a fondo la situazione. LEGGI TUTTO