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    Wall Street negativa, nono ribasso consecutivo per il Dow Jones

    (Teleborsa) – Seduta negativa a Wall Street, dopo che solidi dati sulle vendite al dettaglio hanno evidenziato la continua resilienza dei consumatori e dell’economia statunitense, sollevando dubbi sull’azione della Federal Reserve nel nuovo anno. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile a novembre, sostenute da un’impennata negli acquisti di auto che ha mascherato una spesa più eterogenea altrove.Un taglio di 25 punti base da parte della Fed mercoledì è praticamente scontato, ma la banca centrale potrebbe lasciare i tassi invaiati nella riunione di gennaio. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità dell’81% per tassi invariati a gennaio, contro il 72% di una settimana fa e il 54% di un mese fa.Tra le altre indicazioni macroeconomiche, la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di novembre è risultata ancora in calo, contro attese per una crescita.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones lima lo 0,57%: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata il 5 di questo mese, di nove ribassi consecutivi; sulla stessa linea, si muove al ribasso l’S&P-500, che perde lo 0,41%, scambiando a 6.049 punti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,47%); sulla stessa tendenza, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,33%).Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti energia (-1,37%), finanziario (-0,74%) e beni industriali (-0,68%).Al top tra i giganti di Wall Street, Dow (+1,83%), Nike (+1,65%), Walt Disney (+1,39%) e Johnson & Johnson (+1,36%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su United Health, che prosegue le contrattazioni a -3,03%. Soffre Intel, che evidenzia una perdita dell’1,78%. Preda dei venditori Salesforce, con un decremento dell’1,75%. Si concentrano le vendite su Goldman Sachs, che soffre un calo dell’1,74%.Tra i best performers del Nasdaq 100, PDD Holdings (+3,11%), ON Semiconductor (+2,52%), Regeneron Pharmaceuticals (+2,23%) e ASML Holding (+2,17%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Marvell Technology, che prosegue le contrattazioni a -8,04%. Vendite a piene mani su Walgreens Boots Alliance, che soffre un decremento del 6,09%. Pessima performance per Broadcom, che registra un ribasso del 4,44%. Vendite su CrowdStrike Holdings, che registra un ribasso del 2,71%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative zavorrate dalle banche. Attesa per BoE e Fed

    (Teleborsa) – Seduta negativa per le Borse europee, appesantite dalle performance negative del settore bancario ed energetico, con gli indici periferici (IBEX e FTSE MIB) che arretrano maggiormente, mentre il CAC 40 chiude appena sopra la parità. Stamattina sono arrivati segnali discordanti sull’economia tedesca: a dicembre lo ZEW ha sorpreso al rialzo, attestandosi a 15,7 da 7,4 precedente e salendo sopra la media decennale (13), mentre l’IFO ha sorpreso al ribasso scendendo da 85,6 a 84,7 (minimo da maggio 2020).L’attenzione degli operatori rimane focalizzata sulle banche centrali, in particolare sulla riunione della Fed di domani da cui è atteso un taglio di 25 punti base (meno scontato l’esito della riunione di gennaio, visti i continui segnali di forza dell’economia statunitense), a cui seguiranno giovedì le decisioni di Bank of England e della Bank of Japan.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,05. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,53%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l’1,59% e continua a trattare a 69,59 dollari per barile.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +115 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, che cede lo 0,33%, scivola Londra, con un netto svantaggio dello 0,81%, e incolore Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell’1,22% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 36.517 punti, ritracciando dell’1,19%. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,78%); sulla stessa tendenza, negativo il FTSE Italia Star (-0,98%).Il controvalore degli scambi nella seduta del 17/12/2024 è stato pari a 2,98 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,89 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 1,35 miliardi di azioni, rispetto ai 0,96 miliardi precedenti.Tra i titoli ad alta capitalizzazione, leggero rialzo solo per STM (+0,43%), Brunello Cucinelli (+0,29%), Stellantis (+0,22%) e Banco BPM (+0,20%)Le più forti vendite si sono abbattute su BPER, che ha terminato le contrattazioni a -2,73%. In rosso Nexi, che evidenzia un deciso ribasso del 2,55%. Spicca la prestazione negativa di ENI, che scende del 2,41%. Unipol scende del 2,15%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Digital Value (+4,81%), Comer Industries (+2,62%), Juventus (+2,31%) e Philogen (+1,92%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Moltiply Group, che ha terminato le contrattazioni a -3,84%. Calo deciso per Carel Industries, che segna un -3,3%. Sotto pressione GVS, con un forte ribasso del 2,87%. Soffre Alerion Clean Power, che evidenzia una perdita del 2,81%. LEGGI TUTTO

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    Debole il mercato americano, dubbi su Fed con continua forza economia

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che solidi dati sulle vendite al dettaglio hanno evidenziato la continua resilienza dei consumatori e dell’economia statunitense, sollevando dubbi sull’azione della Federal Reserve nel nuovo anno.Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile a novembre, sostenute da un’impennata negli acquisti di auto che ha mascherato una spesa più eterogenea altrove.Un taglio di 25 punti base da parte della Fed mercoledì è praticamente scontato, ma la banca centrale potrebbe lasciare i tassi invaiati nella riunione di gennaio. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità dell’81% per tassi invariati a gennaio, contro il 72% di una settimana fa e il 54% di un mese fa.Tra le altre indicazioni macroeconomiche, la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di novembre è risultata ancora in calo, contro attese per una crescita.Tra le storie societarie, Pfizer ha previsto un utile per il 2025 superiore alle aspettative di Wall Street, mentre Affirm Holdings ha proposto un’offerta privata di obbligazioni senior convertibili per un valore di 750 milioni di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones lima lo 0,39%: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata il 5 di questo mese, di nove ribassi consecutivi; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 6.047 punti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,54%); con analoga direzione, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,50%. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana: Attesa per la Fed

    (Teleborsa) – Sostanzialmente stabile Wall Street, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il Dow Jones che si ferma a 43.788 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.078 punti. In denaro il Nasdaq 100 (+1,31%); sulla stessa linea, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,59%).L’attenzione degli investitori concentrata sulle banche centrali. Mercoledì, 18 dicembre, la Fed dovrebbe abbassare i tassi d’interesse di 25 punti base e, il mercato, monitorerà le parole del presidente Jerome Powell, insieme al cosiddetto grafico “dot plot” sulle aspettative dei governatori per valutare la traiettoria di politica monetaria nel prossimo anno. Giovedì sarà la volta della Banca del Giappone che dovrebbe lasciare i tassi invariati. Attese decisioni di politica monetaria, anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia.La scorsa settimana la BCE ha tagliato come previsto il costo del denaro e stamattina la presidente delll’Eurotower, Christine Lagarde, ha detto che “l’attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse”.Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti telecomunicazioni (+1,78%), beni di consumo secondari (+1,51%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,56%). Nel listino, i settori energia (-1,67%) e materiali (-0,46%) sono tra i più venduti.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Honeywell International (+3,88%), Boeing (+2,51%), Amazon (+1,60%) e Wal-Mart (+1,53%).I più forti ribassi, invece, si verificano su United Health, che continua la seduta con -3,56%.Vendite su Chevron, che registra un ribasso del 2,03%.Seduta negativa per Verizon Communication, che mostra una perdita dell’1,87%.Si muove sotto la parità Cisco Systems, evidenziando un decremento dell’1,22%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Broadcom (+7,66%), Micron Technology (+6,97%), Tesla Motors (+4,84%) e Alphabet (+4,27%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Walgreens Boots Alliance, che ottiene -4,39%.Sotto pressione Sirius XM Radio, che accusa un calo del 3,53%.Scivola Starbucks, con un netto svantaggio del 3,14%. LEGGI TUTTO

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    Opening Bell stonata per Wall Street nella settimana della Fed

    (Teleborsa) – Partenza in cauto rialzo per la borsa di Wall Street, con l’attenzione degli investitori concentrata sulle banche centrali. Mercoledì, 18 dicembre, la Fed dovrebbe abbassare i tassi d’interesse di 25 punti base e, il mercato, monitorerà le parole del presidente Jerome Powell, insieme al cosiddetto grafico “dot plot” sulle aspettative dei governatori per valutare la traiettoria di politica monetaria nel prossimo anno. Giovedì sarà la volta della Banca del Giappone che dovrebbe lasciare i tassi invariati. Attese decisioni di politica monetaria, anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia.La scorsa settimana la BCE ha tagliato come previsto il costo del denaro e stamattina la presidente delll’Eurotower, Christine Lagarde, ha detto che “l’attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse”. Sul fronte macroeconomico, l’indice Empire State, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera nell’area di New York, è nettamente peggiorato a dicembre rispetto al mese precedente. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta a 43.838 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.065 punti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,55%); sulla stessa tendenza, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,34%). LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative, pesante l’automotive. Su Francia pesa giudizio Moody’s

    (Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. In Italia l’attenzione rimane sui titoli bancari per le ipotesi legate al consolidamento del settore, dopo che venerdì sera UniCredit ha depositato presso CONSOB il documento dell’offerta di scambio su Banco BPM, che l’amministratore delegato Andrea Orcel ha definito “congrua”. Soffre il settore automotive a livello europeo, dopo che Porsche SE, il principale azionista di Volkswagen, ha avvertito che potrebbe svalutare il valore della sua partecipazione nella principale casa automobilistica europea fino a 20 miliardi di euro; inoltre, pesano le indiscrezioni riguardo ad una ferma resistenza di Donald Trump alle richieste arrivate da varie aziende americane di alleggerire la sua posizione sui dazi sui beni importati negli Stati Uniti.Gli investitori attendono intanto le decisioni delle banche centrali: mercoledì la Fed dovrebbe abbassare i tassi d’interesse di 25 punti base, mentre giovedì la Banca del Giappone dovrebbe lasciarli invariati. Attese decisioni anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia. Stamattina Christine Lagarde (BCE) ha detto che “l’attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse”.Sul fronte macroeconomico, continua a soffrire la manifattura in Europa, che conferma una fase di rallentamento, mentre si rafforzano i servizi, secondo il quadro tratteggiato stamattina dai numeri preliminari di dicembre 2024 degli indici PMI relativi al sentiment dei direttori acquisto delle aziende.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,05. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.660,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,92%.Invariato lo spread, che si posiziona a +114 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,37%.Tra gli indici di Eurolandia piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,32%, tentenna Londra, che cede lo 0,29%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,81% (dopo che venerdì l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il rating sovrano del Paese da Aa2 ad Aa3, citando la frammentazione politica).Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,47%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 36.940 punti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,64%); con analoga direzione, in frazionale calo il FTSE Italia Star (-0,52%).Tra i best performers di Milano, in evidenza BPER (+1,86%), Leonardo (+1,20%), ERG (+1,20%) e Banco BPM (+1,20%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Stellantis, che prosegue le contrattazioni a -4,69%. Preda dei venditori Iveco, con un decremento del 3,38%. Si concentrano le vendite su Ferrari, che soffre un calo del 2,46%. Vendite su DiaSorin, che registra un ribasso del 2,14%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, CIR (+4,33%), Acea (+3,99%), Banca Ifis (+1,71%) e Cembre (+0,97%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -5,67%. Seduta negativa per Comer Industries, che mostra una perdita del 3,15%. Sotto pressione Ariston Holding, che accusa un calo del 2,98%. Scivola MFE B, con un netto svantaggio del 2,37%. LEGGI TUTTO

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    L’Europa resta al palo, Milano inclusa

    (Teleborsa) – Piazza Affari non si sposta dai valori della vigilia, in linea con i principali mercati di Eurolandia, al termine di una settimana di tagli dei tassi da parte della Svizzera (50 punti base allo 0,5%, più dei 25 punti base attesi), del Canada (per quinto meeting consecutivo al 3,25%) e della Banca centrale europea (come da attese a 25 punti base, anche se ci sono state discussioni su 50 punti base).Oggi Francois Villeroy de Galhau ha detto che la banca centrale probabilmente allenterà ulteriormente i tassi l’anno prossimo e che si trova a suo agio con le proiezioni del mercato sui tassi futuri, Robert Holzmann ha affermato che i tassi di interesse scenderanno verso un livello neutrale di circa il 2%, José Luis Escrivá ritiene probabile che Francoforte riduca ulteriormente i tassi l’anno prossimo se l’inflazione continuerà a convergere verso l’obiettivo del 2%.La prossima settimana tocca alla Federal Reserve che mercoledì dovrebbe attuare un taglio dei tassi di 25 punti base, con l’attenzione che sarà probabilmente sulla conferenza stampa e se il presidente della Fed Powell confermerà le aspettative del mercato secondo cui non dovrebbero essere previsti tagli consecutivi nel 1° trimestre 2025. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,28%. Prevale la cautela sull’oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,66%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell’1,32%, a 70,94 dollari per barile.Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +114 punti base, aumentando di 7 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,38%.Tra le principali Borse europee andamento cauto per Francoforte, che mostra una performance pari a -0,1%, poco mosso Londra, che mostra un -0,14%, e sostanzialmente invariato Parigi, che riporta un moderato -0,15%. Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,09% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 37.120 punti, sui livelli della vigilia.Dai dati di chiusura di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 13/12/2024 risulta essere stato pari a 2,46 miliardi di euro, in ribasso (-10,03%), rispetto ai precedenti 2,73 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,83 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, denaro su Telecom Italia, che registra un rialzo del 2,69%.Bilancio decisamente positivo per Iveco, che vanta un progresso del 2,41%.Buona performance per BPER, che cresce dell’1,67%.Resistente Banca MPS, che segna un piccolo aumento dell’1,37%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Brunello Cucinelli, che ha terminato le contrattazioni a -1,89%.Scivola Moncler, con un netto svantaggio dell’1,84%.Piccola perdita per Amplifon, che scambia con un -1,29%.Tentenna Campari, che cede l’1,15%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, MFE B (+3,02%), Technoprobe (+2,42%), OVS (+2,33%) e MFE A (+1,74%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Digital Value, che ha terminato le contrattazioni a -13,33%.In rosso Ariston Holding, che evidenzia un deciso ribasso del 2,79%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee deboli, banchieri centrali intervengono su percorso tassi

    (Teleborsa) – Seduta incerta per i listini azionari europei, con il FTSE MIB che si posiziona poco sopra la parità, al termine di una settimana di tagli dei tassi da parte della Svizzera (50 punti base allo 0,5%, più dei 25 punti base attesi), del Canada (per quinto meeting consecutivo al 3,25%) e della Banca centrale europea (come da attese a 25 punti base, anche se ci sono state discussioni su 50 punti base). Oggi Francois Villeroy de Galhau ha detto che la banca centrale probabilmente allenterà ulteriormente i tassi l’anno prossimo e che si trova a suo agio con le proiezioni del mercato sui tassi futuri, Robert Holzmann ha affermato che i tassi di interesse scenderanno verso un livello neutrale di circa il 2%, José Luis Escrivá ritiene probabile che Francoforte riduca ulteriormente i tassi l’anno prossimo se l’inflazione continuerà a convergere verso l’obiettivo del 2%.La prossima settimana tocca alla Fed, che mercoledì dovrebbe attuare un taglio dei tassi di 25 punti base, con l’attenzione che sarà probabilmente sulla conferenza stampa e se il presidente della Fed Powell confermerà le aspettative del mercato secondo cui non dovrebbero essere previsti tagli consecutivi nel 1° trimestre 2025.Sul fronte macroeconomico, nel Regno Unito la produzione industriale è diminuitaa sorpresa a ottobre, il Germania il surplus della bilancia commerciale è calato più delle attese a ottobre, in Francia l’inflazione di novembre è stata rivista al -0,1% su mese, in Spagna l’inflazione di novembre è stata confermata a +2,4% su anno, in Eurozona la produzione industriale è scesa meno delle attese a ottobre su anno ed è rimasta invariata su mese.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,41%. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,34%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,81%, a 70,58 dollari per barile.Sale molto lo spread, raggiungendo +119 punti base, con un deciso aumento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,36%.Tra i listini europei resta vicino alla parità Francoforte (+0,07%), piatta Londra, che tiene la parità, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,23% a 34.939 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,22%, portandosi a 37.168 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,01%); sulla stessa tendenza, pressoché invariato il FTSE Italia Star (-0,13%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Iveco (+3,40%), Banca MPS (+1,98%), Telecom Italia (+1,58%) e Ferrari (+1,18%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Recordati, che continua la seduta con -0,98%. Sottotono Brunello Cucinelli che mostra una limatura dello 0,85%. Deludente Moncler, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Amplifon, che mostra un piccolo decremento dello 0,82%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Banco di Desio e della Brianza (+1,63%), Technoprobe (+1,59%), Cembre (+1,58%) e MFE B (+1,58%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Digital Value, che prosegue le contrattazioni a -12,96%. Sotto pressione GVS, che accusa un calo dell’1,67%. Discesa modesta per Ariston Holding, che cede un piccolo -1,45%. Pensosa Buzzi, con un calo frazionale dell’1,21%. LEGGI TUTTO