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    Opening Bell stonata per Wall Street nella settimana della Fed

    (Teleborsa) – Partenza in cauto rialzo per la borsa di Wall Street, con l’attenzione degli investitori concentrata sulle banche centrali. Mercoledì, 18 dicembre, la Fed dovrebbe abbassare i tassi d’interesse di 25 punti base e, il mercato, monitorerà le parole del presidente Jerome Powell, insieme al cosiddetto grafico “dot plot” sulle aspettative dei governatori per valutare la traiettoria di politica monetaria nel prossimo anno. Giovedì sarà la volta della Banca del Giappone che dovrebbe lasciare i tassi invariati. Attese decisioni di politica monetaria, anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia.La scorsa settimana la BCE ha tagliato come previsto il costo del denaro e stamattina la presidente delll’Eurotower, Christine Lagarde, ha detto che “l’attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse”. Sul fronte macroeconomico, l’indice Empire State, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera nell’area di New York, è nettamente peggiorato a dicembre rispetto al mese precedente. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta a 43.838 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.065 punti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,55%); sulla stessa tendenza, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,34%). LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative, pesante l’automotive. Su Francia pesa giudizio Moody’s

    (Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. In Italia l’attenzione rimane sui titoli bancari per le ipotesi legate al consolidamento del settore, dopo che venerdì sera UniCredit ha depositato presso CONSOB il documento dell’offerta di scambio su Banco BPM, che l’amministratore delegato Andrea Orcel ha definito “congrua”. Soffre il settore automotive a livello europeo, dopo che Porsche SE, il principale azionista di Volkswagen, ha avvertito che potrebbe svalutare il valore della sua partecipazione nella principale casa automobilistica europea fino a 20 miliardi di euro; inoltre, pesano le indiscrezioni riguardo ad una ferma resistenza di Donald Trump alle richieste arrivate da varie aziende americane di alleggerire la sua posizione sui dazi sui beni importati negli Stati Uniti.Gli investitori attendono intanto le decisioni delle banche centrali: mercoledì la Fed dovrebbe abbassare i tassi d’interesse di 25 punti base, mentre giovedì la Banca del Giappone dovrebbe lasciarli invariati. Attese decisioni anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia. Stamattina Christine Lagarde (BCE) ha detto che “l’attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse”.Sul fronte macroeconomico, continua a soffrire la manifattura in Europa, che conferma una fase di rallentamento, mentre si rafforzano i servizi, secondo il quadro tratteggiato stamattina dai numeri preliminari di dicembre 2024 degli indici PMI relativi al sentiment dei direttori acquisto delle aziende.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,05. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.660,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,92%.Invariato lo spread, che si posiziona a +114 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,37%.Tra gli indici di Eurolandia piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,32%, tentenna Londra, che cede lo 0,29%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,81% (dopo che venerdì l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il rating sovrano del Paese da Aa2 ad Aa3, citando la frammentazione politica).Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,47%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 36.940 punti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,64%); con analoga direzione, in frazionale calo il FTSE Italia Star (-0,52%).Tra i best performers di Milano, in evidenza BPER (+1,86%), Leonardo (+1,20%), ERG (+1,20%) e Banco BPM (+1,20%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Stellantis, che prosegue le contrattazioni a -4,69%. Preda dei venditori Iveco, con un decremento del 3,38%. Si concentrano le vendite su Ferrari, che soffre un calo del 2,46%. Vendite su DiaSorin, che registra un ribasso del 2,14%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, CIR (+4,33%), Acea (+3,99%), Banca Ifis (+1,71%) e Cembre (+0,97%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -5,67%. Seduta negativa per Comer Industries, che mostra una perdita del 3,15%. Sotto pressione Ariston Holding, che accusa un calo del 2,98%. Scivola MFE B, con un netto svantaggio del 2,37%. LEGGI TUTTO

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    L’Europa resta al palo, Milano inclusa

    (Teleborsa) – Piazza Affari non si sposta dai valori della vigilia, in linea con i principali mercati di Eurolandia, al termine di una settimana di tagli dei tassi da parte della Svizzera (50 punti base allo 0,5%, più dei 25 punti base attesi), del Canada (per quinto meeting consecutivo al 3,25%) e della Banca centrale europea (come da attese a 25 punti base, anche se ci sono state discussioni su 50 punti base).Oggi Francois Villeroy de Galhau ha detto che la banca centrale probabilmente allenterà ulteriormente i tassi l’anno prossimo e che si trova a suo agio con le proiezioni del mercato sui tassi futuri, Robert Holzmann ha affermato che i tassi di interesse scenderanno verso un livello neutrale di circa il 2%, José Luis Escrivá ritiene probabile che Francoforte riduca ulteriormente i tassi l’anno prossimo se l’inflazione continuerà a convergere verso l’obiettivo del 2%.La prossima settimana tocca alla Federal Reserve che mercoledì dovrebbe attuare un taglio dei tassi di 25 punti base, con l’attenzione che sarà probabilmente sulla conferenza stampa e se il presidente della Fed Powell confermerà le aspettative del mercato secondo cui non dovrebbero essere previsti tagli consecutivi nel 1° trimestre 2025. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,28%. Prevale la cautela sull’oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,66%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell’1,32%, a 70,94 dollari per barile.Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +114 punti base, aumentando di 7 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,38%.Tra le principali Borse europee andamento cauto per Francoforte, che mostra una performance pari a -0,1%, poco mosso Londra, che mostra un -0,14%, e sostanzialmente invariato Parigi, che riporta un moderato -0,15%. Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,09% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 37.120 punti, sui livelli della vigilia.Dai dati di chiusura di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 13/12/2024 risulta essere stato pari a 2,46 miliardi di euro, in ribasso (-10,03%), rispetto ai precedenti 2,73 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,83 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, denaro su Telecom Italia, che registra un rialzo del 2,69%.Bilancio decisamente positivo per Iveco, che vanta un progresso del 2,41%.Buona performance per BPER, che cresce dell’1,67%.Resistente Banca MPS, che segna un piccolo aumento dell’1,37%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Brunello Cucinelli, che ha terminato le contrattazioni a -1,89%.Scivola Moncler, con un netto svantaggio dell’1,84%.Piccola perdita per Amplifon, che scambia con un -1,29%.Tentenna Campari, che cede l’1,15%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, MFE B (+3,02%), Technoprobe (+2,42%), OVS (+2,33%) e MFE A (+1,74%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Digital Value, che ha terminato le contrattazioni a -13,33%.In rosso Ariston Holding, che evidenzia un deciso ribasso del 2,79%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee deboli, banchieri centrali intervengono su percorso tassi

    (Teleborsa) – Seduta incerta per i listini azionari europei, con il FTSE MIB che si posiziona poco sopra la parità, al termine di una settimana di tagli dei tassi da parte della Svizzera (50 punti base allo 0,5%, più dei 25 punti base attesi), del Canada (per quinto meeting consecutivo al 3,25%) e della Banca centrale europea (come da attese a 25 punti base, anche se ci sono state discussioni su 50 punti base). Oggi Francois Villeroy de Galhau ha detto che la banca centrale probabilmente allenterà ulteriormente i tassi l’anno prossimo e che si trova a suo agio con le proiezioni del mercato sui tassi futuri, Robert Holzmann ha affermato che i tassi di interesse scenderanno verso un livello neutrale di circa il 2%, José Luis Escrivá ritiene probabile che Francoforte riduca ulteriormente i tassi l’anno prossimo se l’inflazione continuerà a convergere verso l’obiettivo del 2%.La prossima settimana tocca alla Fed, che mercoledì dovrebbe attuare un taglio dei tassi di 25 punti base, con l’attenzione che sarà probabilmente sulla conferenza stampa e se il presidente della Fed Powell confermerà le aspettative del mercato secondo cui non dovrebbero essere previsti tagli consecutivi nel 1° trimestre 2025.Sul fronte macroeconomico, nel Regno Unito la produzione industriale è diminuitaa sorpresa a ottobre, il Germania il surplus della bilancia commerciale è calato più delle attese a ottobre, in Francia l’inflazione di novembre è stata rivista al -0,1% su mese, in Spagna l’inflazione di novembre è stata confermata a +2,4% su anno, in Eurozona la produzione industriale è scesa meno delle attese a ottobre su anno ed è rimasta invariata su mese.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,41%. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,34%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,81%, a 70,58 dollari per barile.Sale molto lo spread, raggiungendo +119 punti base, con un deciso aumento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,36%.Tra i listini europei resta vicino alla parità Francoforte (+0,07%), piatta Londra, che tiene la parità, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,23% a 34.939 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,22%, portandosi a 37.168 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,01%); sulla stessa tendenza, pressoché invariato il FTSE Italia Star (-0,13%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Iveco (+3,40%), Banca MPS (+1,98%), Telecom Italia (+1,58%) e Ferrari (+1,18%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Recordati, che continua la seduta con -0,98%. Sottotono Brunello Cucinelli che mostra una limatura dello 0,85%. Deludente Moncler, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Amplifon, che mostra un piccolo decremento dello 0,82%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Banco di Desio e della Brianza (+1,63%), Technoprobe (+1,59%), Cembre (+1,58%) e MFE B (+1,58%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Digital Value, che prosegue le contrattazioni a -12,96%. Sotto pressione GVS, che accusa un calo dell’1,67%. Discesa modesta per Ariston Holding, che cede un piccolo -1,45%. Pensosa Buzzi, con un calo frazionale dell’1,21%. LEGGI TUTTO

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    Nasdaq sopra 20.000 punti per la prima volta con rally tech. Record per Tesla

    (Teleborsa) – Ottima seduta a Wall Street, con il Nasdaq sopra i 20.000 punti per la prima volta grazie ai rialzi dei titoli tech, dopo che gli ultimi dati sull’inflazione hanno centrato le stime degli analisti, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve continuerà a tagliare i tassi di interesse nella riunione di questo mese. Spicca il rialzo di Broadcom, dopo indiscrezioni sul fatto che il produttore di chip sta lavorando a un accordo di intelligenza artificiale con Apple, mentre Tesla ha toccato un nuovo massimo storico, estendendo il rally post-elezioni presidenziali statunitensi grazie a vendite positive in Cina.Secondo il rapporto del Dipartimento del lavoro, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,3% su base mensile a novembre e del 2,7% su base annuale, in linea con le stime. Anche l’inflazione core non ha sorpreso, assestandosi al +0,3% su mese e al +3,3% su anno.Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono ora una probabilità del 95% per un taglio di 25 punti base nella riunione di questo mese (rispetto all’89% di ieri e al 78% di una settimana fa). Le scommesse erano aumentate dopo il rapporto sull’occupazione di venerdì, che ha mostrato un’impennata nella crescita occupazionale.Tra le storie societarie, General Motors ha annunciato che porrà fine allo sviluppo dei robotaxi nella sua attività Cruise, Macy’s ha tagliato le sue previsioni di profitto annuale, ExxonMobil ha comunicato un aumento del capex e della produzione nel nuovo piano, Albertsons ha reso noto che citerà in giudizio Kroger per violazione dell’accordo di fusione.Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione nulla sul Dow Jones, mentre, al contrario, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dello 0,85%. Balza in alto il Nasdaq 100 (+1,74%); sulla stessa tendenza, in denaro l’S&P 100 (+1,15%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori telecomunicazioni (+3,09%), beni di consumo secondari (+1,70%) e informatica (+1,57%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti sanitario (-1,15%) e utilities (-0,58%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+2,58%), Nike (+2,50%), Amazon (+2,25%) e Boeing (+2,01%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su United Health, che prosegue le contrattazioni a -4,99%. Dow scende dell’1,90%. Calo deciso per Travelers Company, che segna un -1,88%. Sotto pressione Johnson & Johnson, con un forte ribasso dell’1,71%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Broadcom (+5,33%), Alphabet (+4,69%), Alphabet (+4,63%) e CrowdStrike Holdings (+4,37%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Walgreens Boots Alliance, che ottiene -7,01%. Soffre PDD Holdings, che evidenzia una perdita del 2,22%. Tentenna American Electric Power Company, che cede l’1,34%. Sostanzialmente debole PepsiCo, che registra una flessione dell’1,18%. LEGGI TUTTO

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    Listini europei in rialzo, fa eccezione Madrid con tonfo Inditex

    (Teleborsa) – La maggior parte delle Borse europee chiude in rialzo la seduta odierna, dopo che i dati sull’inflazione americana a novembre sono risultati in linea con le previsioni di consenso, rafforzando l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Fed di 25 punti base nella riunione prevista per la prossima settimana. Intanto, la Bank of Canada ha ridotto il suo tasso di riferimento di 50 punti base al 3,25%, centrando le attese degli analisti e tagliano il costo del denaro per il quinto meeting consecutivo. Spicca il ribasso dell’IBEX spagnolo, su cui pesa il tonfo di Inditex dopo risultati dei 9 mesi inferiori alle attese di consenso.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,051. L’Oro, in aumento (+0,76%), raggiunge 2.714,1 dollari l’oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,90%.In salita lo spread, che arriva a quota +112 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,19%.Tra i mercati del Vecchio Continente performance modesta per Francoforte, che mostra un moderato rialzo dello 0,34%, resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,26%, e Parigi avanza dello 0,39%.Il listino milanese mostra un guadagno in chiusura, con il FTSE MIB che ha messo a segno un +0,6%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 36.974 punti. In denaro il FTSE Italia Mid Cap (+0,78%); sulla stessa tendenza, buona la prestazione del FTSE Italia Star (+0,87%).Il controvalore degli scambi nella seduta dell’11/12/2024 è stato pari a 2,43 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,18 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,68 miliardi di azioni, rispetto ai 0,51 miliardi precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Leonardo, che mostra un incremento del 3,06%. Tonica Telecom Italia che evidenzia un bel vantaggio del 2,96%. In luce Saipem, con un ampio progresso del 2,57%. Andamento positivo per Generali Assicurazioni, che avanza di un discreto +2,36%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su DiaSorin, che ha chiuso a -0,91%. Discesa modesta per Hera, che cede un piccolo -0,87%. Pensosa A2A, con un calo frazionale dello 0,87%. Tentenna Stellantis, con un modesto ribasso dello 0,60%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Digital Value (+12,85%), Comer Industries (+5,96%), LU-VE Group (+4,40%) e Rai Way (+2,90%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su SOL, che ha terminato le contrattazioni a -2,24%. Giornata fiacca per Italmobiliare, che segna un calo dell’1,11%. Piccola perdita per GVS, che scambia con un -0,93%. Tentenna Pharmanutra, che cede lo 0,92%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo dopo inflazione senza sorprese. Verso nuovo taglio Fed

    (Teleborsa) – I principali indici azionari statunitensi sono in rialzo e i rendimenti dei Treasury USA sono in calo dopo che gli ultimi dati sull’inflazione hanno centrato le stime degli analisti, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve continuerà a tagliare i tassi di interesse nella riunione di questo mese.Secondo il rapporto del Dipartimento del lavoro, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,3% su base mensile a novembre e del 2,7% su base annuale, in linea con le stime. Anche l’inflazione core non ha sorpreso, assestandosi al +0,3% su mese e al +3,3% su anno.”L’inflazione core in linea con le attese spiana la strada per un taglio dei tassi alla riunione del FOMC della prossima settimana. Dopo i dati di oggi, la Fed si accinge ad affrontare le festività natalizie confidando ancora nel processo di disinflazione e riteniamo che sia ancora orientata verso un ulteriore e graduale allentamento monetario per l’anno nuovo”, ha detto Whitney Watson, global co-head and co-chief investment officer of Fixed Income and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management.Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono ora una probabilità del 96% per un taglio di 25 punti base nella riunione di questo mese (rispetto all’89% di ieri e al 78% di una settimana fa). Le scommesse erano aumentate dopo il rapporto sull’occupazione di venerdì, che ha mostrato un’impennata nella crescita occupazionale.Tra le storie societarie, General Motors ha annunciato che porrà fine allo sviluppo dei robotaxi nella sua attività Cruise, Macy’s ha tagliato le sue previsioni di profitto annuale, ExxonMobil ha comunicato un aumento del capex e della produzione nel nuovo piano, Albertsons ha reso noto che citerà in giudizio Kroger per violazione dell’accordo di fusione.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 44.313 punti, mentre, al contrario, aumento per l’S&P-500, che si porta a 6.067 punti (+0,53%). In rialzo il Nasdaq 100 (+0,98%); sulla stessa tendenza, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,62%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by alla vigilia dell’inflazione

    (Teleborsa) – Poco mosso il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 44.380 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 6.051 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,07%); con analoga direzione, sulla parità l’S&P 100 (+0,13%).Il mood degli addetti ai lavori resta condizionato dalle prossime decisioni che prenderanno le banche centrali: giovedì, la Banca centrale europea, in tema di tassi di interesse e, la settimana prossima, la Federal Reserve che avrà il tempo di valutare l’andamento dell’inflazione, dato in calendario domani.Sul fronte macroeconomico, la produttività, nel terzo trimestre, esclusi i settori agricolo e statale, ha tirato il freno in linea con le attese degli analisti. Il costo unitario del lavoro, importante termometro delle pressioni inflazionistiche, è aumentato meno delle previsioni.Telecomunicazioni (+2,34%), beni di consumo secondari (+0,96%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,47%) in buona luce sul listino S&P 500. Nel listino, i settori utilities (-0,98%), informatica (-0,98%) e materiali (-0,58%) sono tra i più venduti.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Boeing (+4,24%), American Express (+2,52%), IBM (+1,33%) e Honeywell International (+1,16%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Intel, che ottiene -2,63%.Merck scende del 2,58%.Calo deciso per Caterpillar, che segna un -1,96%.Sotto pressione 3M, con un forte ribasso dell’1,66%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Walgreens Boots Alliance (+21,03%), Alphabet (+4,67%), Tesla Motors (+4,59%) e Alphabet (+4,50%).I più forti ribassi, invece, si verificano su MongoDB, che continua la seduta con -14,02%.Pessima performance per Sirius XM Radio, che registra un ribasso del 10,27%.Sessione nera per PDD Holdings, che lascia sul tappeto una perdita del 4,93%. LEGGI TUTTO