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    Banche europee, Scope: probabili perdite di credito significative legate al clima

    (Teleborsa) – Le grandi banche europee potrebbero vedere il rendimento del loro portafoglio creditizio ante imposte completamente azzerato nel lungo periodo a causa degli impatti del cambiamento climatico sui loro portafogli di prestiti. Lo afferma Scope Ratings, dopo aver analizzato le potenziali perdite di credito per 73 banche che operano nello Spazio economico europeo.Il rischio fisico deriva dall’aumento delle temperature, dall’innalzamento del livello del mare, dalle inondazioni, dagli incendi boschivi, mentre i rischi di transizione derivano dai cambiamenti politici verso un’economia a basse emissioni di carbonio.”Le banche più vulnerabili si trovano nell’Europa meridionale e orientale – ha ammonito Arne Platteau, analista quantitativo ESG e autore dello studio sul clima di Scope – Prevediamo che le banche più colpite potrebbero affrontare ulteriori perdite annuali superiori a 250 punti base, principalmente a causa di una maggiore esposizione al rischio fisico previsto”.Secondo Scope, mentre le banche possono gestire il rischio dei loro bilanci e margini, l’entità delle potenziali perdite significa che dovranno sviluppare solidi piani di transizione per adattarsi alle circostanze in evoluzione e mitigare i rischi associati al cambiamento climatico.Per valutare il potenziale impatto del rischio climatico sulle grandi banche europee, l’agenzia di rating ha elaborato un profilo sintetico basato sulla distribuzione geografica e segmentale delle esposizioni creditizie delle banche con asset totali superiori a 500 miliardi di euro che partecipano all’esercizio di trasparenza dell’Autorità bancaria europea. La maggior parte delle esposizioni è focalizzata sull’Europa, sebbene il Nord America comprenda una quota non trascurabile di esposizioni. In termini di segmenti di prestito, il portafoglio è equamente suddiviso tra aziende, governo/settore pubblico e retail. LEGGI TUTTO

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    Caldo record nel 2024, Sima: “Da surriscaldamento effetti gravissimi su salute e ecosistema”

    (Teleborsa) – L’aumento delle temperature ha effetti diretti sulla salute umana e l’ambiente, incrementa il rischio di malattie trasmesse tramite acqua, cibo, insetti e parassiti, e altera l’ecosistema provocando conseguenze sul piano alimentare attraverso un drastico calo di produzioni e coltivazioni con conseguenze su materie prime e prezzi al dettaglio. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando l’allarme lanciato da Copernicus secondo cui Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale è cresciuta di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali.Il surriscaldamento globale altera l’equilibrio di tutti gli ecosistemi minacciando gli elementi essenziali della vita umana come acqua, aria e cibo, e modifica la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive – spiega Sima – L’aumento delle temperature medie crea le condizioni ideali per la trasmissione di molteplici agenti patogeni: grazie alla maggiore umidità proliferano ad esempio zecche, zanzare e parassiti che diffondono malattie anche gravi come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria. Ma a crescere è anche il rischio di malattie idrotrasmesse: piogge intense e alluvioni, eventi direttamente connessi al cambiamento climatico, fanno straripare corsi d’acqua e mandano in tilt le reti fognarie, diffondendo tra la popolazione agenti virali quali virus delle epatiti A ed E, Enterovirus, Adenovirus, Norovirus, Rotavirus, contaminando anche la catena alimentare.E proprio sul fronte alimentare, le temperature più alte danneggiano le coltivazioni in determinate aree del mondo, provocando un taglio alle produzioni di materie prime indispensabili e un fortissimo aumento dei prezzi al dettaglio, come sta avvenendo a livello globale ad esempio per il caffè e il cacao.”A tali fenomeni si associa quello psicologico, che non deve essere sottovalutato – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani –. È stato di recente coniato il termine ‘solastalgia’ per indicare proprio l’angoscia provocata dal drastico cambiamento del clima: gli eventi climatici estremi provocano uno stato di stress e ansia tra i cittadini più vulnerabili che può sfociare in disturbi post-traumatici e addirittura in suicidi”.(Foto: © Aleksandr Papichev/123RF) LEGGI TUTTO

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    Emissioni, anche Morgan Stanley lascia la Net-Zero Banking Alliance

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha deciso di lasciare la Net-Zero Banking Alliance, l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050.La banca non ha fornito alcuna motivazione per la sua decisione, ma è solo l’ultimo colosso del settore bancario USA a effettuare una mossa del genere, in quanto sotto pressione da parte di alcuni politici repubblicani statunitensi, i quali hanno suggerito che la limitazione dei finanziamenti alle società di combustibili fossili potrebbe violare le norme antitrust.”Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla decarbonizzazione dell’economia reale fornendo ai nostri clienti la consulenza e i capitali necessari per trasformare i modelli di business e ridurre l’intensità di carbonio”, ha comunque affermato Morgan Stanley.La mossa di Morgan Stanley segue quelle simili – degli ultimi giorni e settimane – da parte di Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e Goldman Sachs. LEGGI TUTTO

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    CONSOB, richiamo di attenzione sull’informativa sul clima fornita nei bilanci

    (Teleborsa) – CONSOB ha pubblicato un Richiamo di attenzione in materia di informativa sul clima da rendere in bilancio, in analogia con quanto effettuato da altre Autorità europee, alla luce degli elementi emersi dalle analisi condotte sul tema e in vista della prossima entrata in vigore degli obblighi sulla rendicontazione di sostenibilità.La tematica costituisce una priorità di vigilanza individuata dall’Esma, l’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari, già dal 2021 ed è stata, recentemente, richiamata nel PublicStatement dell’Esma contenente le priorità di vigilanza per il 2024, nel quale si sottolinea l’importanza della coerenza tra informativa finanziaria e di sostenibilità in materia di rischi climatici. L’Esma invita gli emittenti (in particolare quelli operanti in settori più esposti ai fattori climatici) a specificare nei bilanci quali questioni climatiche, seppure trattate nella rendicontazione di sostenibilità, non hanno effetti finanziari chiedendo di spiegarne il motivo.In particolare, CONSOB ha svolto un approfondimento su un campione di emittenti appartenenti al FTSE MIB dal quale, pur prendendo atto di un processo di progressivo adeguamento dell’informativa finanziaria, ha rilevato il permanere di significative aree di miglioramento.A tal fine, l’Istituto ha individuato tre aree meritevoli di attenta considerazione da parte degli emittenti: agevolare gli investitori nell’individuazione delle informazioni sugli aspetti climatici; promuovere la coerenza tra informativa finanziaria e di sostenibilità; fornire un’informativa chiara sulle considerazioni effettuate in merito agli impatti dei fattori climatici. In particolare, CONSOB ha sollecitato gli emittenti nel considerare l’opportunità di riportare le informazioni sugli aspetti climatici in una specifica nota del bilancio, ovvero inserire specifici richiami alle note in cui queste ultime sono rappresentate.In aggiunta, alla luce delle informazioni che andranno fornite a partire dall’esercizio 2024 nelle rendicontazioni di sostenibilità e soprattutto dei nuovi principi ESRS (European Sustainability Reporting Standard) in merito all’eventuale piano di transizione adottato, CONSOB ha richiamato l’attenzione degli emittenti nel fornire in bilancio informazioni rilevanti che consentano agli investitori di apprezzare gli eventuali impatti sulle stime contabili delle azioni individuate all’interno di tali piani, rappresentando le valutazioni che hanno condotto a rilevare o meno impatti nel bilancio.Inoltre l’Autorità, nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta, ha potuto constatare che la descrizione nei bilanci sui principi contabili applicati è spesso generica e non sempre riflette le specificità degli emittenti. Pertanto, nel documento, ha richiamato l’attenzione degli emittenti nel riportare nei bilanci informazioni finanziarie rilevanti sui temi climatici adattate alle proprie caratteristiche, al fine di far apprezzare agli investitori le analisi svolte e le connesse incertezze.Infine nel Richiamo si sottolinea l’importanza che gli emittenti indichino gli impatti dei fattori climatici, laddove rilevanti e stimabili con affidabilità, sulla vita utile degli attivi iscritti in bilancio, sulle valutazioni delle perdite attese su crediti e sulla misurazione dei contratti assicurativi, e forniscano informazioni utili a far comprendere le considerazioni svolte e le cause di incertezza nelle stime.Il Richiamo di attenzione non introduce obblighi informativi nuovi ma sottolinea prescrizioni già in vigore. Ciò al fine di promuovere la trasparenza delle informazioni fornite, garantire la conformità delle stesse ai principi contabili internazionali e scoraggiare i fenomeni di greenwashing. LEGGI TUTTO

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    Clima, Copernicus: il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato

    (Teleborsa) – Novembre 2024 è stato il secondo novembre più caldo di sempre a livello globale, dopo novembre 2023, con una temperatura media dell’aria superficiale ERA5 di 14,10 °C, 0,73 °C in più rispetto alla media di novembre del periodo 1991-2020. Lo afferma il Copernicus Climate Change Service dell’Unione europea.Inoltre, novembre 2024 è stato di 1,62 °C al di sopra del livello preindustriale ed è stato il 16° mese in un periodo di 17 mesi in cui la temperatura media globale dell’aria superficiale ha superato 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.L’anomalia della temperatura media globale da inizio anno (gennaio-novembre 2024) è di 0,72 °C al di sopra della media 1991-2020, che è la più alta mai registrata per questo periodo e 0,14 °C più calda rispetto allo stesso periodo del 2023. “A questo punto, è effettivamente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato e più di 1,5 °C al di sopra del livello preindustriale”, si legge in una nota.”Con i dati Copernicus del penultimo mese dell’anno, possiamo ora confermare con quasi certezza che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato e il primo anno solare sopra 1,5 °C – ha detto Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus Climate Change Service – Ciò non significa che l’accordo di Parigi sia stato violato, ma significa che un’azione ambiziosa per il clima è più urgente che mai”.Tra gli altri dati, viene segnalato che a novembre la maggior parte dell’Europa occidentale e centrale ha registrato precipitazioni inferiori alla media. Precipitazioni superiori alla media hanno prevalso nell’Islanda occidentale, nel Regno Unito meridionale, nella Scandinavia settentrionale, nei Balcani meridionali e in Grecia, nella Spagna orientale e in gran parte dell’Europa orientale.Oltre all’Europa, condizioni più umide della media sono state osservate in molte regioni degli Stati Uniti, in gran parte dell’Australia e in vaste regioni del Sud America, attraverso l’Asia centrale fino alla Cina più orientale. I tifoni hanno spazzato il Pacifico occidentale, provocando forti piogge e danni in particolare nelle Filippine.Condizioni più asciutte della media sono state osservate negli Stati Uniti sud-occidentali, in Messico, Cile e Brasile, nel Corno d’Africa, in regioni dell’Asia centrale, nella Cina sud-orientale e nell’Africa meridionale. Diverse regioni del Nord e del Sud America hanno sperimentato la siccità. LEGGI TUTTO

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    Toscana, ABI: “Sospensione rate mutui nei territori colpiti dal maltempo”

    (Teleborsa) – L’ABI ha appena diffuso una lettera circolare agli Associati nella quale segnala che è stata pubblicata, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile con cui è stata adottata una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il 18 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Marradi e di Palazzolo sul Senio della Città Metropolitana di Firenze ed il 23 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Castagneto Carducci, San Vincenzo e Bibbona in provincia di Livorno e di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance e Guardistallo in provincia di Pisa.Tale Ordinanza, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, recepisce i contenuti dell’accordo sottoscritto da ABI, Protezione Civile e dalle Associazioni dei consumatori per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali.Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile per le banche dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui per questi territori. LEGGI TUTTO

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    Banche, Buch (BCE): modelli di business ed erogazione prestiti impattati da rischi climatici

    (Teleborsa) – “I rischi legati al clima sono altamente rilevanti per le banche già oggi. I rischi di transizione come quelli legati alle decisioni sulle politiche climatiche o agli aumenti dei prezzi del carbonio possono influenzare la valutazione delle attività delle banche. Le catastrofi naturali legate al clima, come incendi e inondazioni, influenzano direttamente le operazioni e le condizioni finanziarie delle banche e dei loro clienti”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), a un evento in Lussemburgo.”Se le banche non tengono conto di questi rischi, i loro modelli di business e la loro capacità di concedere prestiti potrebbero essere compromessi”, ha sottolineato.Secondo Buch, “l’esposizione delle banche ai rischi legati al clima sarebbe attenuata se fosse disponibile e utilizzata una protezione assicurativa sufficiente. Tuttavia, eventi di rischio climatico più frequenti e gravi stanno rendendo più difficile assicurare le proprietà. Solo circa un quarto delle perdite per catastrofi legate al clima sono attualmente assicurate nell’UE. In alcuni paesi, la cifra è inferiore al 5% e in alcune parti del mondo è già praticamente impossibile ottenere un’assicurazione”. “Si prevede che il cambiamento climatico causerà un ampliamento di questo divario di protezione assicurativa – ha aggiunto – Ciò aumenterebbe l’onere per i governi, sia in termini di rischi macroeconomici che di spesa fiscale per coprire i danni non assicurati”.Secondo Buch, “un divario di protezione assicurativa in crescita potrebbe avere implicazioni negative per il sistema finanziario e la disponibilità di credito. Gli istituti finanziari potrebbero ridurre l’offerta di credito in regioni materialmente esposte al rischio fisico. I rischi per la stabilità finanziaria potrebbero aumentare se molti istituti finanziari fossero simultaneamente colpiti da shock avversi”. LEGGI TUTTO

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    Consiglio UE esorta Commissione ad agire per combattere desertificazione

    (Teleborsa) – Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato conclusioni che affrontano le urgenti sfide poste dalla desertificazione, dal degrado del suolo e dalla siccità (desertification, land degradation, and drought, DLDD), sottolineando la necessità critica di un approccio coeso e integrato alla gestione ambientale in tutta l’UE. Evidenziando la crescente frequenza e gravità delle siccità, insieme all’esacerbazione della desertificazione e del degrado del suolo sia a livello globale che in Europa, il Consiglio esorta la Commissione europea a proporre un piano d’azione completo a livello di UE volto a combattere la DLDD, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza alla siccità e raggiungere la neutralità del degrado del suolo (Land Degradation Neutrality, LDN) entro il 2030.FinanziamentiLe conclusioni riconoscono la necessità di strategie di finanziamento coerenti per supportare la gestione e il ripristino sostenibili del territorio. Il Consiglio chiede una revisione degli strumenti di finanziamento esistenti e l’esplorazione di fonti di finanziamento alternative private e miste, in particolare per rendere operative le azioni DLDD e implementare azioni di ripristino degli ecosistemi attraverso soluzioni basate sulla natura.Trasformazione dei sistemi agricoli e alimentariPer raggiungere LDN entro il 2030, il Consiglio sottolinea la necessità di trasformare i sistemi agricoli e alimentari verso la sostenibilità, la resilienza alla siccità e le pratiche intelligenti dal punto di vista climatico. Questa trasformazione dovrebbe essere guidata dai 13 principi dell’agroecologia come definiti dal Gruppo di esperti di alto livello della FAO sulla sicurezza alimentare e la nutrizione. LEGGI TUTTO