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    Fideuram si rafforza con Direct Advisory. Messina: Intesa aggressiva nel wealth management

    (Teleborsa) – Fideuram Direct, la piattaforma digitale di Intesa Sanpaolo per i risparmiatori e i trader che vogliono investire da remoto sui mercati finanziari, si potenzia con Direct Advisory, il nuovo servizio di consulenza a distanza per gestire gli investimenti, che si avvale di un team di Direct Banker.”Noi non facciamo chiacchiere sul digitale e sull’innovazione”, ha detto Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, durante la presentazione presso la Scheggia di Vetro, il grattacielo di Porta Nuova che ospita diverse divisioni del gruppo. “Stiamo dimostrando che le cose le facciamo. Abbiamo lanciato Isybank e questa è l’altra iniziativa”, ha aggiunto, spiegando che “la tecnologia è uno strumento per creare lavoro e non per minacciarlo” e che “noi garantiamo l’occupazione e ci prendiamo cura delle persone che lavorano con noi”.Direct Advisory, ha spiegato il gruppo, si distingue per: equilibrio tra esperienza digitale e relazione umana; oltre 50 anni d’esperienza di Fideuram – ISPB nella gestione degli investimenti; catalogo di offerta di Fideuram Asset Management, la SGR della Divisione Private; offerta prodotti dei migliori asset manager internazionali; utilizzo della piattaforma Aladdin, tra le più sofisticate nella costruzione guidata di portafogli e nella gestione del rischio; soluzioni per dialogare con i clienti a distanza, compresa la nuova app Welcome+; team di Direct Banker, professionisti chiamati a costruire e gestire i portafogli d’investimento che meglio rispondono ai bisogni della clientela.”La nostra banca è capace di creare degli elementi di successo – ha detto Messina – La prima è rappresentata dal wealth management e l’altro è quello di anticipare e gestire la tecnologia. Abbiamo le migliori persone che lavorano in questo comparto. Siamo capaci di difendere i nostri clienti dalle minacce delle fintech. Stiamo creando una banca che è anche lei stessa operatrice del fintech”.Inoltre, il CEO ha evidenziato che “il prossimo passo sarà quello di diventare aggressivi e guadagnare quote di mercato nel campo del wealth management, anche per i clienti retail, senza acquisire concorrenti ma riducendo la base dei costi nel tempo grazie ai nostri investimenti digitali”. LEGGI TUTTO

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    Bank of America paga 250 milioni di dollari per addebito illegale di commissioni

    (Teleborsa) – Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) ha ordinato a Bank of America di pagare più di 100 milioni di dollari ai clienti per aver sistematicamente raddoppiato le commissioni imposte ai clienti con fondi insufficienti sul proprio conto, trattenendo i premi esplicitamente promessi ai clienti delle carte di credito, e appropriandosi indebitamente di informazioni personali sensibili per aprire conti senza che il cliente ne sia a conoscenza o autorizzato. Anche l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) ha scoperto che il double dipping sulle commissioni della banca era illegale. Bank of America pagherà un totale di 90 milioni di dollari di sanzioni al CFPB e 60 milioni di dollari di sanzioni all’OCC.”Bank of America ha ingiustamente trattenuto i premi della carta di credito, ha raddoppiato le commissioni e ha aperto conti senza consenso – ha affermato il direttore del CFPB, Rohit Chopra – Queste pratiche sono illegali e minano la fiducia dei clienti. Il CFPB porrà fine a queste pratiche in tutto il sistema bancario”. LEGGI TUTTO

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    Il Gruppo Cassa Centrale approva il Piano Strategico 2023 – 2026

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Centrale Banca ha approvato a fine giugno il Piano Strategico del Gruppo per il quadriennio 2023 – 2026 (che si sviluppa attorno a quattro aree chiave di intervento: sviluppo commerciale, efficienza operativa, gestione dei rischi e fattori abilitanti) e lo ha condiviso con i vertici delle banche affiliate e delle società controllate nel corso delle Assemblee Territoriali che si sono tenute a inizio luglio.”Con il nuovo Piano Strategico, il Gruppo Cassa Centrale riafferma i suoi valori distintivi di cooperazione e reciprocità – commenta il Presidente Giorgio Fracalossi – esprime il forte legame con i territori in cui opera e punta al sostegno di famiglie e imprese in un contesto economico complesso che caratterizzerà anche i prossimi anni”.”L’aggiornamento al 2026 dei target di Piano Strategico conferma la sostenibilità del modello cooperativo di fare banca – dichiara l’Amministratore Delegato Sandro Bolognesi – Le iniziative identificate ci consentono di valorizzare il lavoro svolto fino ad oggi per raggiungere la dimensione di Gruppo idonea a realizzare significative sinergie e sostenere importanti investimenti per prestare ai nostri clienti servizi e prodotti di sempre maggiore qualità”.Linee guida strategiche di PianoLa prima area chiave, lo sviluppo commerciale e potenziamento del modello distributivo, si articola in: creazione di una nuova struttura organizzativa dedicata allo sviluppo e al coordinamento delle attività commerciali e all’ampliamento della presenza del Gruppo sul territorio con l’individuazione di aree ad alto potenziale di sviluppo; rafforzamento dell’offerta in ambito credito corporate, leasing e credito al consumo tramite sinergie con le società prodotto e sostegno alle iniziative del PNRR; rafforzamento del business del risparmio gestito (gestioni patrimoniali e fondi) e della bancassurance con lo sviluppo in particolare di prodotti protection; evoluzione del comparto monetica tramite rinnovo del catalogo prodotti ed efficientamento del modello di servizio.L’efficientamento del modello di business si declina in: ampliamento ed evoluzione dei servizi di back office e ottimizzazione delle spese amministrative; trasformazione digitale di processi e canali per la riduzione di tempi e costi operativi; piano Strategico ICT di modernizzazione del core business e sviluppo della data platform e Piano Sicurezza guidati dalle priorità strategiche del Gruppo e coerenti con i trend di mercato.La gestione attiva dei rischi riguarda: l’adeguamento alla normativa Basilea IV con identificazione delle leve strategiche per minimizzare i requisiti patrimoniali; la gestione proattiva del portafoglio crediti deteriorato.I fattori abilitanti sono: valorizzazione del capitale umano e sviluppo delle competenze manageriali e di leadership e rafforzamento dell’identità di Gruppo; spinta verso l’integrazione delle logiche ESG nei principali processi aziendali a supporto della transizione verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale.Crediti verso clientela, portafoglio titoli e raccoltaLe proiezioni al 2026 vedono un aumento dei crediti verso la clientela del 5,3% nel periodo ’22-’26 raggiungendo i 53,3 miliardi di euro. Le società controllate Claris Leasing e Prestipay raggiungeranno risultati importanti in termini di crescita del portafoglio impieghi performing con un CAGR rispettivamente del 5% e del 21%. Entro il 2026 si completerà il rimborso totale delle operazioni TLTRO senza nessuna tensione di liquidità dato l’ampio portafoglio titoli; la chiusura delle operazioni porterà ad una riduzione della leva finanziaria.Sul fronte del funding, si prevede un leggero aumento della raccolta diretta a 67,2 miliardi di euro (+2,3% rispetto al 2022) e una crescita importante della raccolta indiretta al 9,5% annuo durante l’intera durata del Piano, raggiungendo 51,8 miliardi di euro nel 2026.Il rapporto tra impieghi e raccolta diretta rimane conservativo con un valore del 76% previsto per fine Piano.Trend di conto economico Il margine di interesse si manterrà stabile in arco Piano su valori prossimi a 1,9 miliardi di euro. Ulteriore spinta ai ricavi viene data dalle commissioni generate dalla gestione del risparmio e dal credito (CAGR +4,9% tra il ’22-26) e dai sistemi di pagamento che raggiungeranno a fine Piano 353 milioni di euro (CAGR +1,8%). Il totale dei ricavi netti generati da commissioni raggiungerà gli 869 milioni di euro (+15,1% rispetto ai valori del 2022).È previsto un contenuto aumento complessivo della base costi di circa 215 milioni di euro pari al 3,3% medio annuo. L’aumento dei costi operativi include le spese relative agli investimenti IT che si assesteranno intorno ai 160 milioni di euro annui nel triennio 2024 – 2026, con una crescita media annua dell’11,3% tra il 2022 e il 2026.Il risultato operativo a fine Piano raggiungerà i 958 milioni di euro, livello leggermente superiore al 2022. L’utile netto di esercizio si assesterà stabilmente su livelli superiori ai 500 milioni di euro in tutti gli esercizi ricompresi nel Piano (514 milioni di euro a fine 2026) consentendo la generazione di nuovo patrimonio per circa 2,2 miliardi di euro.I principali KPI di redditività ed efficienza operativa a fine 2026 indicano un ROE del 5,5%, ROA del 0,6% ed un Cost/income primario pari al 64%. Qualità degli attivi e capitalizzazioneContinua attenzione sarà posta sul mantenimento di un valore di NPL lordo e netto contenuto durante i prossimi anni. Si stima il mantenimento di un livello di coverage ai vertici del mercato e per l’intero arco di piano mediamente superiore al 70%. Tale livello di coverage, pur in presenza di stime di tassi di default in crescita (in ottica prudenziale) data l’incertezza del contesto macroeconomico, permetterà di mantenere un NPL ratio netto molto buono in area 1,4%. Il Texas ratio rimarrà su valori estremamente contenuti ed in continuo calo dal 27% attuale al 21% per fine 2026.L’allocazione degli utili a riserva – tipico dei Gruppi cooperativi – consentirà di aumentare ulteriormente il tasso di patrimonializzazione: il CET1 ratio salirà dall’attuale 22,8% al 26,6%, valore che pone il Gruppo CCB al vertice a livello italiano ed europeo. Inoltre, l’allocazione a riserva degli utili permetterà di mantenere un buffer significativo non solo rispetto ai requisiti patrimoniali SREP, ma anche ai requisiti MREL. LEGGI TUTTO

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    Societe Generale, Andrea Picchio nominato Head of Global Markets Sales per l’Italia

    (Teleborsa) – Societe Generale ha annunciato la nomina di Andrea Picchio a Head of Global Markets Sales per l’Italia con effetto dal 28 agosto 2023. Nel suo nuovo ruolo, Picchio guiderà il team italiano di Global Markets con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le relazioni con la clientela lungo tutti i settori di attività del Global Markets.Il manager entra in Societe Generale da Deutsche Bank dove ricopriva il ruolo di Head Cross Asset Solutions e P&I per i clienti istituzionali italiani, con la responsabilità della forza vendita e della strategia su questo segmento di clientela per le attività di mercato. Nel corso della sua esperienza in Deutsche Bank, ha rivestito diverse posizioni di rilievo inclusa quella di responsabile Structured Finance per l’Italia e membro del comitato europeo P&I. Prima di entrare in Deutsche Bank nel 2004, ha iniziato la sua carriera nel team dedicato al mercato italiano dei Derivati di Borsa Italiana. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Adolfo Pellegrino nominato Chief Innovation Officer

    (Teleborsa) – Banco BPM ha comunicato che a partire dall’inizio di luglio Adolfo Pellegrino è entrato a far parte della squadra di manager in qualità di Chief Innovation Officer (CIO). La nomina intende valorizzare ulteriormente l’assetto fin qui adottato dalla banca nell’ambito dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione quali fattori chiave abilitanti della crescita del core business, si legge in una nota.Pellegrino coadiuverà l’amministratore delegato e il top management nella prosecuzione del percorso di trasformazione digitale del gruppo e nell’efficientamento della macchina operativa anche attraverso la semplificazione delle attività. A lui è infatti affidata la leadership delle funzioni Information Technology, Data Governance e Sicurezza e Operations e Immobili.Dopo aver lavorato diversi anni nell’investment banking e nella consulenza aziendale in JPMorgan e Accenture, dal 2003 al 2018 Pellegrino ha proseguito la sua carriera in primarie realtà nazionali e internazionali del mondo bancario – Capitalia, Unicredit, BNP Paribas BNL – con incarichi di responsabilità, in Italia e all’estero, in ambito Information Technology, Innovation e Transformation, Operations, Organizzazione e Procurement.Dal 2019 a oggi ha continuato la sua esperienza lavorativa nel settore dei servizi e dei pagamenti digitali, dapprima con il ruolo di Global Chief Customer Operations di SIA e più recentemente come CEO e General Manager di ServiceHub e Head of Operations Transformation Italy di Nexi. LEGGI TUTTO

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    Banca Mediolanum, raccolta netta giugno a 447 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Mediolanum, big italiana del risparmio gestito, ha comunicato che i risultati commerciali si attestano a 740 milioni di euro a giugno 2023, di cui: raccolta netta totale a 447 milioni di euro, 4,69 miliardi YTD; raccolta netta in risparmio gestito a 219 milioni di euro, 2,16 miliardi YTD; nuovi finanziamenti erogati per 276 milioni di euro, 1,68 miliardi YTD; premi polizze protezione per 17 milioni di euro, 90 milioni YTD.”Il trend positivo prosegue con l’ulteriore contributo del mese di giugno che ci permette di chiudere un solido primo semestre con circa 4,7 miliardi di raccolta totale e oltre 2,1 miliardi di raccolta in prodotti di risparmio gestito – ha commentato l’AD Massimo Doris – In questi mesi abbiamo deciso di condividere il beneficio degli attuali tassi d’interesse con i clienti che hanno scelto Banca Mediolanum per le proprie esigenze di risparmio, e senza dubbio questa strategia si è dimostrata vincente, permettendoci di incrementare la nostra quota di mercato e di acquisire 101 mila nuovi clienti qualificati nei primi sei mesi, il 10% in più rispetto allo scorso anno”.La raccolta netta totale dei primi sei mesi si attesta a 4.689 milioni di euro, in crescita dai 4.345 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, con un diverso mix: risparmio gestito a 2.157 milioni di euro (vs 3.122 un anno fa) e risparmio amministrato a 2.532 milioni di euro (vs 1.223).”Sono particolarmente ottimista riguardo alla seconda parte dell’anno nella quale mi aspetto un’accelerazione a favore del comparto gestito, grazie anche alla spinta dei nuovi clienti che impareranno ad utilizzare a pieno il nostro modello e si avvarranno della consulenza di qualità dei nostri Family Banker”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, accordo con sindacati per rinegoziazione mutui dipendenti

    (Teleborsa) – Banco BPM ha sottoscritto un accordo con i sindacati di categoria per garantire ai 19.600 dipendenti del gruppo bancario la possibilità di accedere a nuove condizioni di favore per i mutui prima e seconda casa a tasso fisso, e la rinegoziazione del mutuo ipotecario da tasso variabile a fisso. Lo si legge in una nota della Fabi, dove viene citato anche l’allungamento del piano di ammortamento e sospensione della quota capitale del mutuo.”Questo accordo, primo nel settore, migliora per i colleghi in servizio, esodati e per i loro figli quelle che sono le misure di legge già in essere e anticipa ulteriori soluzioni allo studio – ha commentato il coordinatore Fabi in Banco BPM, Gianpaolo Fontana – L’obiettivo, pienamente raggiunto, era quello di mettere a disposizione dei colleghi maggiormente in difficoltà, per effetto dei costanti e repentini aumenti dei tassi, diverse opzioni”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Fitch conferma rating BB+ con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch ha confermato il Long-term Issuer Default Rating (IDR) di Banca Popolare di Sondrio a “BB+”, con outlook “stabile”. L’agenzia afferma che il rating riflette il suo franchise second-tier come banca regionale con un modello di business bancario commerciale tradizionale e piccole quote di mercato nazionale. Il rating tiene conto anche dell’adeguata patrimonializzazione e del profilo di funding e liquidità della banca, quest’ultima sostenuta dalla stabilità dei depositi della clientela. Fitch ritiene che la capacità della banca di sostenere miglioramenti strutturali nella sua generazione di utili e sostenibilità nel corso dei cicli dipenderà in gran parte dalla sua realizzazione di iniziative strategiche volte a rafforzare il suo profilo di business.Il franchising di Sondrio nella ricca Lombardia mitiga in qualche modo i rischi derivanti dai prestiti principalmente alle PMI e alle piccole imprese al dettaglio. L’aspettativa degli analisti è che tuttavia la banca manterrà un tasso di crediti deteriorati al di sopra del livello del settore.Banca Popolare di Sondrio viene anche descritta come “ben posizionata” per beneficiare di tassi di interesse più elevati e la stima è che la banca continui a migliorare il suo utile operativo/attività ponderate per il rischio (RWA) nel 2023 e nel 2024 dirigendosi verso il livello del 2%. Ciò sarà supportato anche da una maggiore diversificazione dei ricavi attraverso la maggiore distribuzione dei prodotti wealth e assicurativi, anche se il loro contributo sarà probabilmente inferiore a quello dei concorrenti nazionali diretti della banca. LEGGI TUTTO