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    Banche, Scope: gap rispetto a requisiti Basilea III si sta riducendo

    (Teleborsa) – Le banche europee hanno bisogno di ulteriori 600 milioni di euro di capitale Tier 1 (1,1 miliardi di euro di capitale totale) per soddisfare le riforme finali di Basilea III nel 2028, secondo l’ultimo esercizio di monitoraggio dell’EBA citato in un’analisi di Scope Ratings. L’aumento medio ponderato del requisito patrimoniale minimo Tier 1 è stato del 12,6% per tutte le banche, principalmente a causa dell’output floor e dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito.”Includendo gli aggiustamenti specifici dell’UE che non fanno parte del puro quadro di Basilea III, l’aumento del requisito patrimoniale minimo Tier 1 sarebbe ridotto di 3,6 punti percentuali al 9% – ha affermato Pauline Lambert, direttore esecutivo del team delle istituzioni finanziarie di Scope – Questi aggiustamenti includono i fattori di sostegno per le PMI e le infrastrutture, le disposizioni transitorie per l’output floor relativo alle società prive di rating e agli immobili residenziali, e il periodo di introduzione graduale per la calibrazione dell’output floor”.Ma se si considerano anche i requisiti di Pillar 2 e le riserve specifiche dell’UE (O-SII, rischio sistemico, anticiclico), l’aumento del requisito patrimoniale minimo Tier 1 è stimato al 9,9% per tutte le banche dell’UE e al 14,7% per i G-SII dell’UE. “Il deficit di capitale totale è di 1,08 miliardi di euro, molto simile al deficit nel puro scenario di Basilea III”, ha osservato Lambert. LEGGI TUTTO

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    Fed, Barr: stress test devono evolvere con più scenari esplorativi

    (Teleborsa) – “Lo stress test (del sistema bancario, ndr) deve continuare ad evolversi. L’introduzione di più scenari esplorativi – sia per lo scenario macroeconomico più ampio che per lo shock del mercato globale per le banche commerciali – sarebbe utile per supervisionare i potenziali rischi sui bilanci bancari. Lo ha affermato Michael Barr, Vice Chair for Supervision della Fed, alla Stress Test Research Conference della Federal Reserve di Boston.”Questi continui aggiustamenti contribuiranno a garantire, in linea con l’intento originario del Dodd-Frank Act, che lo stress test rimanga uno strumento potente e pertinente per valutare se le grandi banche sono resilienti e se il nostro sistema finanziario è solido”, ha aggiunto.Secondo Barr, “gli scenari esplorativi consentirebbero inoltre al Comitato di avere maggiore flessibilità nei suoi approcci di modellizzazione. Ad esempio, il Board potrebbe modellare esplicitamente la risposta comportamentale dei depositanti alle perdite, consentendo un contagio del tipo che abbiamo visto all’inizio di quest’anno, l’interazione tra l’economia nel suo complesso e il sistema bancario sotto stress, o la trasmissione dello stress attraverso parti non bancarie del sistema bancario”.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, CdA rinnova presidenze di Comitati endoconsiliari

    (Teleborsa) – Il CdA di Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, ha deliberato il rinnovo delle presidenze dei comitati endoconsiliari per la seconda metà del mandato 2022-2024.In particolare, il consiglio ha nominato la Lead Independent Director Antonella Malinconico quale Presidente del Comitato Controllo e Rischi e Beatrice Colleoni quale Presidente del Comitato Remunerazioni.Inoltre, preso atto delle dimissioni di Monica Regazzi dall’incarico di componente del Comitato Nomine, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro e Presidente Roberta Gobbi. LEGGI TUTTO

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    Luzzatti, nuova cartolarizzazione multioriginator di NPL da 350-400 milioni

    (Teleborsa) – La Luzzatti, società consortile controllata dalle banche popolari locally significant, ha avviato la strutturazione di una nuova cartolarizzazione multioriginator di NPL che vedrà la partecipazione di quindici banche – con contatti in corso per il coinvolgimento di altri istituti, anche significant – per un GBV complessivo stimato di 350-400 milioni di euro. La Luzzatti, oltre al ruolo di global coordinator, ha curato direttamente con il proprio team interno la selezione dei partner dell’operazione e le attività di scouting e adi analisi preliminare dei portafogli delle banche cedenti, si legge in una nota.La nuova cartolarizzazione viene strutturata con il supporto di Intesa Sanpaolo, che agisce in qualità di Arranger e Placement Agent; i ruoli di Master e Special Servicer sono stati affidati a Dovalue. Lo Studio Legale Orrick assiste la Luzzatti e le banche originator, mentre lo Studio Legale Chiomenti agisce quale advisor legale dell’Arranger.La cartolarizzazione, il cui closing è previsto nel quarto trimestre dell’anno, insieme ad una nuova cessione multioriginator true sale di single name secured, rientra nelle strategie della Luzzatti finalizzate a sostenere gli obiettivi di riduzione dell’NPL ratio lordo delle banche azioniste. LEGGI TUTTO

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    illimity, Equita abbassa target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 6,5 euro per azione (-7%) il target price su illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, e ha confermato la raccomandazione a “Hold” in vista della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre attesa per il prossimo 10 novembre.Gli analisti scrivono che, dopo un 1H23 non particolarmente brillante, si aspettano che nel 3Q illimity mostri segnali di ripresa grazie a: accelerazione della performance operativa specialmente grazie al buon andamento del Growth Credit e al recupero della divisione Distressed Credit; miglioramento nella gestione dei costi operativi; costo del rischio atteso rimanere sotto controllo.Nonostante la ripresa che si aspetta per il 3Q, secondo Equita sarà comunque necessaria un’ulteriore accelerazione nel 4Q per raggiungere la guidance di utile netto superiore a 100 milioni di euro, “che continuiamo a ritenere sfidante alla luce di un mercato degli NPL che rimane asfittico (soprattutto il primario, nonostante la tipica stagionalità favorevole del 4Q) e di un contesto di tassi sfavorevole sul costo del funding”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Banca d’Italia autorizza fusione tra Cherry Bank e Banca Popolare Valconca

    (Teleborsa) – Cherry Bank, challenger bank guidata da Giovanni Bossi, e Banca Popolare Valconca, istituto in amministrazione straordinaria, hanno comunicato che la Banca d’Italia ha autorizzato l’operazione di fusione tra le due banche. L’autorizzazione conferma termini e condizioni della fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca in Cherry Bank, concordati tra le due banche nell’accordo quadro del 1° giugno 2023.Contestualmente la Banca d’Italia ha rilasciato l’autorizzazione alla convocazione, da parte dei Commissari straordinari, dell’assemblea dei soci di Banca Valconca che dovrà approvare la fusione e che si terrà indicativamente entro la fine del prossimo novembre. La fusione con Cherry Bank consentirà a Banca Popolare Valconca di recuperare redditività e sostenibilità e di ripristinare i buffer patrimoniali, ad oggi erosi sotto i limiti regolamentari. Per Cherry Bank l’operazione, che nasce da motivazioni di carattere industriale, rappresenta una accelerazione del percorso avviato con l’integrazione del Banco delle Tre Venezie avvenuta nel 2021, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, utile trimestrale in calo per crollo investment banking

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha riportato ricavi netti pari a 13,3 miliardi di dollari per il terzo trimestre 2023, rispetto ai 13 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 2,4 miliardi di dollari, o 1,38 dollari per azione, rispetto all’utile netto di 2,6 miliardi di dollari, o 1,47 dollari per azione, per lo stesso periodo di un anno fa.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati LSEG, un utile per azione di 1,28 dollari su ricavi per 13,2 miliardi di dollari.”Sebbene il contesto di mercato sia rimasto contrastante in questo trimestre, l’azienda ha prodotto risultati solidi con un ROTCE del 13,5% – ha commentato il CEO James Gorman – Le nostre attività azionarie e obbligazionarie hanno navigato bene nei mercati e sia la gestione patrimoniale che quella degli investimenti hanno prodotto ricavi e profitti più elevati anno su anno”.”Abbiamo completato l’integrazione di E*TRADE nel trimestre, portando avanti ulteriormente la nostra strategia di creare sinergie di ricavi tra i canali e attirare clienti verso la nostra offerta di consulenza migliore della categoria – ha aggiunto – La nostra capacità di raccogliere risorse, insieme alla nostra solida posizione patrimoniale e ai principali clienti in franchising, ci posiziona per garantire una crescita continua e forti rendimenti per gli azionisti in futuro”.All’interno della divisione Institutional Securities, i ricavi dell’Investment Banking sono diminuiti del 27% rispetto a anno fa (a causa della debolezza di IPO ed M&A), i ricavi Equity sono stati in crescita del 2% e quelli Fixed Income in calo dell’11% rispetto. LEGGI TUTTO

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    Jochnick (BCE): banche ben posizionate per affrontare prospettive deteriorate

    (Teleborsa) – Per quanto riguarda liquidità e finanziamenti delle banche dell’eurozona, la Banca centrale europea (BCE) ha chiesto alle banche di prepararsi tempestivamente alla scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO) della stessa BCE, come ampiamente previsto dal mercato, in modo che l’aumento dei costi di finanziamento venga debitamente contabilizzati nei piani individuali delle banche. “Il lavoro svolto finora in questo ambito mostra che le banche hanno una strategia di uscita per sostituire i finanziamenti TLTRO, ma che alcune di loro potrebbero comunque trovare difficile l’attuale contesto dei mercati finanziari”, ha affermato Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di Vigilanza della BCE, ad un evento della BaFin a Berlino.In generale, il settore bancario sembra comunque “ben posizionato per affrontare le sfide poste da prospettive leggermente deteriorate” e le banche vigilate dalla BCE dispongono di “ampie riserve di capitale e di liquidità”, ha detto la banchiera svedese.Sebbene “sia prevedibile un certo peggioramento della qualità degli attivi nel periodo a venire, non vediamo ancora alcun segno di ciò in termini principali, con il tasso di prestiti in sofferenza delle banche vigilate dalla BCE che si attesta al minimo record dell’1,9% nel secondo trimestre di quest’anno – ha evidenziato af Jochnick – Inoltre, la redditività è migliorata costantemente negli ultimi trimestri, sostenuta dalla normalizzazione della politica monetaria, con il rendimento del capitale proprio delle banche che è salito fino al 10% nel secondo trimestre di quest’anno”. LEGGI TUTTO