Fitch: stress test EBA mostra vulnerabilità a ulteriori shock sui tassi
(Teleborsa) – I risultati dello stress test 2023 dell’Autorità bancaria europea (EBA) per le banche del SEE sottolineano le sfide che i tassi di interesse nettamente più elevati in un ambiente economico stressato creerebbero. Lo scrive Fitch Ratings, commentando i risultati pubblicati venerdì scorso, i quali “dimostrano come costi di finanziamento più elevati eserciterebbero una pressione significativa sugli utili delle banche con l’aumento simultaneo delle perdite su crediti, e che ciò può rendere i coefficienti patrimoniali più vulnerabili a una riduzione”. Viene osservato che le banche con un margine di interesse netto (NII) più debole nello scenario avverso dell’EBA hanno generalmente mostrato una maggiore depletion di capitale nel test. I risultati dimostrano anche i rischi derivanti da ulteriori shock al rialzo dei tassi di interesse e dall’aumento dei costi di finanziamento: ciò colpisce in particolare le banche con ingenti volumi di unhedged fixed-rate asset nei loro bilanci.I risultati confermano inoltre che i tassi di interesse più elevati nel 2023, riflessi nello scenario di base, sono positivi per gli utili delle banche. Secondo lo scenario, il NII aggregato per il 2023 era superiore dell’8% al NII aggregato effettivo delle banche nel 2022. Molte banche hanno recentemente pubblicato i risultati del primo semestre 2023 che implicano aumenti ancora più forti di quelli dello scenario di base dell’EBA.Tuttavia, il NII diminuisce significativamente nello scenario avverso dell’EBA, diminuendo del 19% nel 2023 poiché i costi di finanziamento più elevati superano i margini di prestito più elevati. Su un orizzonte di tre anni, il NII aggregato è stato inferiore del 21% nello scenario avverso rispetto allo scenario di base. Il maggiore impatto negativo sulla redditività – e quindi sui coefficienti patrimoniali – sarebbe per i settori bancari con grandi volumi di prestiti a tasso fisso e che sono maggiori utilizzatori di raccolta wholesale, comprese le banche tedesche e francesi.(Foto: Ben Tovee su Unsplash) LEGGI TUTTO