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    Goldman Sachs, multa da 5,5 milioni di dollari per risolvere accuse CFTC

    (Teleborsa) – La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti ha affermato che Goldman Sachs ha commesso violazioni per non aver tenuto i registri delle chiamate al cellulare del personale e per aver violato un ordine precedente. Ha quindi imposto alla banca d’affari di pagare una sanzione pecuniaria civile di 5,5 milioni di dollari e di cessare e desistere da ulteriori violazioni delle disposizioni in materia di tenuta dei registri.”Come dimostra questo caso, la CFTC perseguirà continuamente gli swap dealer che non rispettano i loro obblighi di registrazione e ci saranno conseguenze per la violazione degli ordini della CFTC, incluso un aumento delle sanzioni – ha affermato il Director of Enforcement, Ian McGinley – Ci impegniamo a ritenere responsabili gli swap dealer quando non rispettano i loro obblighi normativi e non rispettano gli obblighi imposti da precedenti ordini della CFTC”. LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs vende unità di consulenza patrimoniale a Creative Planning

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha annunciato la vendita della sua unità di Personal Financial Management (PFM) a Creative Planning, una delle società di consulenza per gli investimenti più grandi del paese, con oltre 2.100 dipendenti tra le sue affiliate e 245 miliardi di dollari di asset complessivi in gestione e consulenza.I team di gestione patrimoniale di Creative continueranno ad avere accesso alle soluzioni e ai servizi di investimento di Goldman Sachs Asset Management mentre costruiscono una piattaforma leader di gestione degli investimenti. Nel luglio 2023 Creative ha stipulato un accordo di custody con Goldman Sachs Advisor Solutions (GSAS).Si prevede che la transazione si concluderà nel quarto trimestre del 2023 e si tradurrà in una plusvalenza, ha detto Goldman Sachs, che non ha reso noto il prezzo di vendita. LEGGI TUTTO

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    Svizzera, Commissione Concorrenza esamina operazione UBS-Credit Suisse

    (Teleborsa) – La Commissione della Concorrenza della Svizzera (COMCO) sta esaminando l’operazione con qui UBS ha acquisto Credit Suisse, unendo le due maggiori banche del paese e tra i più grandi gruppi bancari a livello globale.Lo hanno riferito oggi diversi media svizzeri e lo ha poi confermato a Reuters il vicedirettore della Commissione: “Confermiamo che la COMCO sta esaminando l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS e trasmetterà i risultati alla FINMA probabilmente entro la fine di settembre”. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, rumors: Delfin prepara lista forte per mancato accordo con CdA

    (Teleborsa) – Non ci sarebbero avanzamenti concreti nel processo per arrivare a una lista condivisa tra il consiglio di amministrazione di Mediobanca e il principale azionista della banca d’affari italiana, ovvero la Delfin della famiglia Del Vecchio. Lo scrive Repubblica, che – citando fonti vicine a Mediobanca – spiega che il Cda avrebbe proposto a Delfin una collaborazione basata su due prerequisiti: che smetta di fare l’azionista attivista e che condivida il piano triennale.La strada più probabile è però che venga presentata una lista del CdA per la maggioranza e Delfin presenti una lista di minoranza “qualificata”, cioè lunga, non limitata ai soli 3 nomi su 15 che spettano agli azionisti di minoranza (ad Assogestioni, se presenta una lista, spetta di diritto un consigliere). La lista lunga di minoranza potrebbe essere composta anche da 5, 6 o 7 nomi e avrebbe diritto a inserirli tutti nel caso che risultasse la prima per numero di voti presi in assemblea.L’articolo ricorda che non sarebbe una prima volta per le società quotate italiane, in quanto è successo in Telecom, UBI, ed Enel che la lista di minoranza presentata da Assogestioni vincesse in assemblea. A quel punto verrebbero eletti tutti i componenti della lista di minoranza che vince, poi quelli della lista del CdA (di maggioranza) e quindi quelli della seconda lista di minoranza, se questa viene presentata. LEGGI TUTTO

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    EBA aggiorna dati per identificare banche a rilevanza sistemica globale

    (Teleborsa) – L’Autorità bancaria europea (EBA) ha aggiornato i 13 indicatori di importanza sistemica e i dati sottostanti per i 32 maggiori istituti dell’UE la cui misura dell’esposizione del coefficiente di leva finanziaria supera i 200 miliardi di euro. Questi dati di fine 2022 aiuteranno le autorità competenti a identificare un sottoinsieme di banche come istituzioni di importanza sistemica globale (G-SII), a seguito della decisione finale del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS) e del Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB).Un campione stabile di 27 enti mostra che l’importo aggregato per le esposizioni totali è aumentato dello 0,7% a 21 135 miliardi di euro alla fine del 2022. I derivati over-the-counter e l’attività di pagamento sono aumentati rispettivamente del 12% e del 10,9%, raggiungendo entrambi il valore più alto dal 2013. Le liabilities intra-sistema finanziario e le liabilities intergiurisdizionali sono aumentate del 5,9% e del 5,2%, che per quest’ultimo indicatore significa raggiungere il valore più alto dal 2013. Gli asset level, l’underwriting activity e il risparmio amministrato sono stati gli unici indicatori che hanno mostrato un trend decrescente dal 2021 a fine 2022, rispettivamente del 34,2%, 20% e 12,6%. LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs valuta vendita di parte del wealth management

    (Teleborsa) – Goldman Sachs sta valutando la vendita di una parte della sua attività di wealth management, ovvero quella che si occupa di clienti con un alto patrimonio netto, per concentrarsi sui clienti ultra-ricchi. In particolare, sta valutando alternative per la sua unità di consulenza di investimento “Personal Financial Management”, che gestisce circa 29 miliardi di dollari.La banca d’affari statunitense ha acquistato il business, precedentemente noto come United Capital Financial Partners, per 750 milioni di dollari nel 2019, in una mossa che puntava ad ampliare i clienti al di là degli ultra-ricchi. Come già emerso, anche l’attività fintech “GreenSky” è in vendita. LEGGI TUTTO

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    Tassa banche, MEF: inviata richiesta di parere alla BCE il 10/08

    (Teleborsa) – Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha fatto sapere di aver inviato alla presidente della BCE Christine Lagarde il 10 agosto, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la richiesta di “valutazioni di competenza della Banca Centrale europea” in relazione alla disposizione di materia di prelievo straordinario alle banche previsto dall’articolo 26 del decreto 104 del 10/8/23 approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 7 agosto. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Intermonte alza target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha alzato a 20,5 euro per azione (da 19 euro) il target price su Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, confermando la raccomandazione a Outperform. La revisione è arrivata a poche settimane di distanza da quando la banca ha comunicato i risultati del primo semestre del 2023, con una revisione al rialzo della guidance per l’intero esercizio e una nuova politica sui dividendi.Gli analisti fanno notare che Banca Ifis ha registrato un utile netto superiore alle attese (45 milioni di euro vs attese per 39 milioni) grazie a un CoR estremamente basso (6 milioni vs 12 milioni) che ha compensato i maggiori costi (+8,1% YoY o +13,1% QoQ). I ricavi sono stati al di sopra delle stime grazie a maggiori commissioni e proventi da negoziazione mentre il NII è stato leggermente inferiore alle stime.Il management ha aumentato la guidance sull’utile netto 2023 a 160 milioni di euro (anticipando di un anno l’obiettivo di utile netto, che era stato fissato per il 2024) sulla base dell’ipotesi di assenza di shock geopolitici e di nessun deterioramento significativo delle condizioni macroeconomiche. Inoltre, il CdA ha deciso di aumentare la politica dei dividendi sulla base dell’attuale elevato livello di capitale (CET1 ratio 15%) e tenuto conto dell’evoluzione attesa del macro scenario, del quadro normativo e degli obiettivi di crescita per il periodo 2022/24.Intermonte ha rivisto le stime EPS per il 2023 del 9%, mentre per il 2024/2025 in media dell’1,6%; si posizione ora leggermente al di sopra della nuova guidance sull’utile netto 2023 poiché ritiene che l’aumento implicito del CoR nel secondo semestre sia troppo elevato. Ha anche aumentato il payout ratio in conformità con la nuova politica dei dividendi.”Riteniamo che il management abbia ampie leve per superare la nuova guidance del 2023 – si legge nella ricerca – La politica di distribuzione più elevata (completamente in contanti) offre un solido dividend yield (9-9,5%) che dovrebbe sostenere il titolo. Intravediamo la possibilità di un certo rallentamento nel business degli NPL, ma la cauta politica di origination nel factoring dovrebbe aiutare a tenere sotto controllo il CdR”. LEGGI TUTTO