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    Popolare di Sondrio, rumors: Unipol chiede alla BCE di salire al 20%

    (Teleborsa) – UnipolSai avrebbe inoltrato, due mesi fa, richiesta di autorizzazione alla Banca centrale europea (BCE) per salire al 19,99% del capitale della Banca Popolare di Sondrio, banca valtellinese dove da due anni è già il principale azionista con il 9,5%. Lo scrive Repubblica, che dà anche conto di un “no comment” da parte dell’assicuratore bolognese.Secondo le indiscrezioni, a inizio luglio il dossier sarebbe stato inviato a Francoforte, che secondo i regolamenti ha 60 giorni lavorativi per dare il nulla osta. Ottenuto l’ok della vigilanza, UnipolSai potrà arrotondare la quota a Sondrio, a sostegno dell’AD Mario Pedranzini e del CdA presieduto da Francesco Venosta.La mossa potrebbe comunque riaccendere il tema del risiko bancario, anche perché Unipol non ha mai nascosto la strategia di “socio perno” nel settore bancario italiano, deciso a creare un polo forte intorno a BPER, che negli ultimi anni ha acquisito Cariferrara, Unipol Banca, 620 sportelli da UBI, e Carige.In parallelo, evidenzia Repubblica, sempre in Popolare di Sondrio è spuntato come socio Francesco Gaetano Caltagirone, con lo 0,66%, anche se l’acquisto di azioni sarebbe per l’imprenditore romano solo una piccola diversificazione nel settore, che nulla ha a che fare con la mossa di UnipolSai e che non dovrebbe preludere ad arrotondamenti. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, collocato covered bond da 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha concluso con successo il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di obbligazioni bancarie garantite per un importo complessivo di 400 milioni di euro, con scadenza 4,5 anni destinata ad investitori istituzionali.Il processo di book building – si legge in una nota – ha attirato una domanda per oltre 900 milioni di euro da parte di circa 50 investitori istituzionali a livello globale, che ha consentito di ridurre il pricing a +75bps rispetto al mid-swap con una cedola fissa del 4% pagata annualmente.L’emissione è stata allocata con la seguente distribuzione geografica: Italia (41%), UK e Irlanda (19%), Paesi Nordici (17%), Germania e Austria (10%), BeNeLux (6%), Altri (7%). L’allocazione finale è stata principalmente a favore di banche e banche private (56%), fondi e asset manager (36%), istituzioni e banche centrali (7%), assicurazioni (1%).”Siamo molto soddisfatti di questa nuova operazione che ci consente di ampliare e diversificare il nostro funding per finanziare le esigenze della nostra clientela e incrementare le nuove erogazioni di credito – ha commentato l’AD Alessandro Decio – Si tratta di un importante segnale del mercato a conferma della solidità e della resilienza del business model della Banca”.Il collocamento dell’emissione è stato curato da BNP Paribas (Arranger del Programma), Crédit Agricole, Mediobanca, Banco Santander e UniCredit che hanno agito in qualità di Joint bookrunner. LEGGI TUTTO

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    BPER colloca bond da 500 milioni di euro, ordini per 1,3 miliardi

    (Teleborsa) – BPER Banca ha concluso con successo il collocamento dell’emissione obbligazionaria Senior Non Preferred per un ammontare di 500 milioni di euro con scadenza 6 anni e possibilità di rimborso anticipato (call) dopo 5 anni destinata a investitori istituzionali. L’emissione ha raccolto ordini superiori a 1,3 miliardi di euro da parte di circa 130 investitori, si legge in una nota.Grazie alla forte e ben diversificata domanda, il livello inizialmente comunicato al mercato di 285 p.b. sopra il mid-swap a 5 anni è stato rivisto e fissato a 260 p.b. Conseguentemente la cedola annuale è stata determinata pari al 5,750%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,695%.La distribuzione geografica vede la presenza di investitori esteri (tra cui Germania, Austria e Svizzera con il 28%, Regno Unito e Irlanda col 19%, Francia con l’8% e Stati Uniti e Canada con il 6%) e italiani (col 32%). BPER Banca ha dato mandato a BNP Paribas, Intesa SanPaolo, JPMorgan e Mediobanca per gestire il collocamento in qualità di Joint Bookrunners e ha dato mandato a Deutsche Bank e UBS per gestire il collocamento in qualità di Global Coordinator. L’emissione è a valere sul programma EMTN (Euro Medium Term Notes) di 6 miliardi di euro in regime di dematerializzazione centralizzata presso Euronext Securities Milan. I rating attesi sono i seguenti: Ba1 (Moody’s) / BB+ (Fitch) / BBB (low) (DBRS). L’obbligazione (ISIN IT0005561243) sarà quotata presso il Luxembourg Stock Exchange. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, CdA uscente auspica board a 15 con larga maggioranza indipendenti

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Mediobanca in scadenza depositerà una propria lista di candidati alla carica di amministratore. Lo ha confermato lo stesso board nella Relazione sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione, pubblicata in vista dell’assemblea del prossimo 28 ottobre.Il CdA, al fine di consentire ai propri azionisti una migliore valutazione dei profili dei candidati alla carica di amministratore, depositerà e renderà pubblica la propria lista almeno 30 giorni prima dell’assemblea. Per le altre liste valgono i termini di legge: devono essere depositate almeno 25 giorni prima dell’assemblea e saranno pubblicate almeno 21 giorni prima.Il consiglio di amministrazione uscente ha espresso l’auspicio che il prossimo consiglio preveda, tra le altre cose: la conferma del numero di 15 amministratori, ossia l’attuale dimensione, in larga maggioranza indipendenti come sopra definiti; un numero di consiglieri scelti tra quelli uscenti adeguato ad assicurare continuità ed efficacia alla gestione; un adeguato livello di diversità di esperienze e competenze; al fine di mitigare il rischio di conflitti di interesse, l’assenza di amministratori che rivestano, o abbiano rivestito negli ultimi 6 mesi, la carica di amministratore esecutivo o di dirigente apicale in società appartenenti a gruppi bancari o ne siano, direttamente o indirettamente per il tramite di fiduciari, società controllate o interposta persona, azionisti con quote superiori al 3%.Per il presidente, tra i requisiti auspicabili, vengono indicati: dieci anni di esperienza professionale maturata di recente che includa una porzione significativa in posizioni dirigenziali di alto livello e conoscenze tecniche significative in ambito bancario o equivalente; elevato profilo professionale e valoriale, alto livello di indipendenza intellettuale e integrità per garantire una buona governance e la sana e prudente gestione; consolidata reputazione sul mercato italiano e internazionale e capacità di rappresentare la banca verso gli organismi regolatori locali e internazionali, così come le istituzioni rilevanti. LEGGI TUTTO

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    BCE, Elderson: banche devono affrontare rischi di contenziosi legati al clima

    (Teleborsa) – “Siamo arrivati all’orizzonte della crisi climatica e all’orizzonte del rischio di contenziosi legati al clima e all’ambiente. Le banche hanno ancora molto lavoro da fare per affrontare questo rischio, in termini sia di soddisfare le aspettative di vigilanza della BCE sia di mettere in atto piani di transizione”. Lo ha affermato Frank Elderson, membro del Comitato esecutivo e vicepresidente del Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un discorso a Francoforte.”Ciò è tanto più importante dato che le parti in causa potrebbero prendere sempre più di mira le banche e il settore finanziario in generale, con l’obiettivo di allontanare i finanziamenti dai settori ad alta intensità di carbonio e indirizzarli verso la transizione – ha aggiunto – Dobbiamo agire ora per anticipare e mitigare questa fonte di rischio”.Nel suo intervento ha sottolineato come i contenziosi legati al clima siano in crescita e siano centrali negli sforzi volti a costringere sia i governi che le società a perseguire obiettivi più ambiziosi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.Secondo Elderson, sia per le autorità di vigilanza che per le banche, questa sta diventando “una delle principali fonti di rischio che deve essere adeguatamente anticipata e affrontata”. LEGGI TUTTO

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    Fitch: risultati positivi UBS gettano basi per integrazione Credit Suisse

    (Teleborsa) – I risultati del secondo trimestre del 2023 di UBS, che consolidano per la prima volta i risultati di Credit Suisse di un mese, sono in linea con le aspettative secondo cui la capitalizzazione e gli utili del gruppo allargato forniranno sufficiente flessibilità per assorbire i costi di ristrutturazione e integrazione. Lo afferma Fitch Ratings in una nota sul tema.I dati del secondo trimestre sono stati positivi in termini di performance iniziale del gruppo allargato e di ulteriore integrazione, ma UBS continuerà ad affrontare un “rischio di esecuzione significativo” fino alla completa integrazione di Credit Suisse, che il management intende completare entro la fine del 2026, viene sottolineato.Fitch ricorda che la complessità senza precedenti dell’integrazione comporta numerose migrazioni di sistemi, fusioni di entità giuridiche e trasferimenti di clienti in numerose giurisdizioni.L’intenzione di UBS di integrare completamente le operazioni svizzere di Credit Suisse e di fondere Credit Suisse (Schweiz) con le operazioni svizzere di UBS nel 2024 rimuove “l’ultima grande incertezza strategica”. Ciò rafforzerà la presenza nazionale di UBS e contribuirà a ridurre il contributo dei ricavi delle attività di investment banking al di sotto del livello pre-acquisizione di UBS. LEGGI TUTTO

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    illimity, MSCI migliora il rating ESG ad “AA”

    (Teleborsa) – illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha ottenuto l’upgrade del rating ESG di MSCI da “A” a “AA”, passando dalla categoria “Average” a quella di “Leader” del suo settore. MSCI utilizza una metodologia volta a misurare la gestione interna dei rischi e delle opportunità ESG delle società oggetto di analisi.MSCI ha valutato positivamente le pratiche di governance della banca, che risultano ben allineate agli interessi degli investitori istituzionali e alle best practices di mercato, collocando illimity nella fascia di punteggio più alta rispetto ai suoi peer globali, si legge in una nota. Inoltre, l’agenzia ha evidenziato la presenza di dettagliate politiche in materia di etica aziendale, anti-corruzione e tutela della riservatezza.”Il miglioramento ottenuto da MSCI, che segue quello già ricevuto lo scorso anno dalla stessa agenzia, premia i costanti sforzi profusi da illimity nel perseguire la propria strategia di sostenibilità attraverso la continua integrazione dei criteri ESG negli obiettivi, processi e politiche della banca”, ha commentato Fabio Pelati, Head of IR & Sustainability. LEGGI TUTTO

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    UBS, maxi utile di 29 miliardi di dollari nel 2° trimestre per beneficio Credit Suisse

    (Teleborsa) – UBS ha registrato un utile netto record nel secondo trimestre del 2023, pari a 29 miliardi di dollari, al lordo di un avviamento negativo di 29 miliardi di dollari legato all’acquisizione di Credit Suisse a fronte di attivi ponderati in funzione del rischio rilevati per 238 miliardi miliardi di dollari; l’utile ante imposte sottostante è stato di 1,1 miliardi miliardi di dollari, di cui 2 miliardi di dollari dall’azienda affiliata”A due mesi e mezzo dalla chiusura dell’acquisizione di Credit Suisse, non sprechiamo tempo per creare vero valore per tutti i nostri stakeholder da una delle fusioni bancarie più grandi e complesse della storia – ha commentato il CEO Sergio Ermotti – Stiamo riconquistando la fiducia dei clienti, riducendo i costi e intraprendendo le azioni necessarie per realizzare economie di scala che ci permetteranno di focalizzare meglio le nostre risorse e indirizzare gli investimenti per la crescita futura”.Nel 2° trimestre Credit Suisse SA ha registrato una perdita ante imposte di CHF 8,9 miliardi; esclusi gli effetti relativi all’acquisizione pari a CHF 4,3 miliardi; perdita ante imposte rettificata di CHF 2,1 miliardi.I nuovi depositi netti per il gruppo su base complessiva sono ammontati a 23 miliardi di dollari nel trimestre, di cui 18 miliardi di dollari ascrivibili alle divisioni Wealth Management e le attività svizzere di Credit Suisse.Credit Suisse ha registrato deflussi netti di asset per 39 miliardi di franchi svizzeri nel periodo, con il salvataggio che non è riuscito ad arginare la perdita di fiducia nel suo franchise. Ma i deflussi sono avvenuti a un ritmo più lento rispetto ai trimestri precedenti e sono diventati positivi a giugno.UBS Global Wealth Management ha invece totalizzato una raccolta netta (NNM) di 16 miliardi di dollari, la seconda più alta su base trimestrale da oltre dieci anni, e la raccolta netta nell’Asset Management è ammontata a 17 miliardi di dollari (o 19,5 miliardi, escludendo i flussi relativi al mercato monetario e delle società collegate).UBS punta a completare sostanzialmente l’integrazione di Credit Suisse entro la fine del 2026 e a raggiungere riduzioni annuali dei costi lordi di oltre 10 miliardi di dollari entro tale data. Prevede che le spese cumulative legate all’integrazione saranno ampiamente compensate da effetti di accrescimento del valore alla pari di circa 12 miliardi di dollari relativi alle rettifiche al fair value applicate agli strumenti finanziari a costo ammortizzato. LEGGI TUTTO