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    Unicredit, requisiti patrimoniali ok dopo revisione Bankitalia

    (Teleborsa) – A seguito della revisione metodologica della Banca d’Italia sui buffer di capitale dei gruppi bancari italiani, Unicredit “rimane ben al di sopra di tutti i requisiti patrimoniali”.Lo precisa, in una nota, l’istituto di Piazza Gae Aulenti, ricordando che “a partire dal 1° gennaio 2024 il buffer è fissato all’1,50%”.”Non vi è alcun impatto sulle ambizioni di distribuzione agli azionisti di UniCredit per il 2023 o per il futuro, sul funding plan o sugli obiettivi di capitale”, si legge nella nota. LEGGI TUTTO

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    Volksbank approva nuovo piano, 100 milioni di distribuzioni a soci nel triennio

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione della banca altoatesina Volksbank ha deliberato il nuovo Piano Industriale “I-mpact 2026”, che prevede il capitale in ulteriore aumento con un CET1 fully loaded che supera il 16% e un ROE che è previsto restare stabilmente al di sopra del 5% nonostante l’irrobustimento patrimoniale. Tutto questo – si legge in una nota – “malgrado un contesto che vedrà una caduta del margine d’interesse ed un incremento del costo del rischio e dei costi operativi a causa dell’inflazione e del rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori”.Volksbank ha affermato che sono previsti 100 milioni di euro di distribuzioni ai soci nel triennio 2024-2026.”Il 2023 è un anno eccezionale che non può essere preso come riferimento per un piano di sviluppo del reddito della banca – ha commentato il direttore generale Alberto Naef – In un contesto che prevede una riduzione della marginalità e quindi degli utili, pianifichiamo tuttavia una crescita di clienti, quote di mercato, volumi e patrimonio. Anche grazie alle azioni manageriali previste per la crescita”.Volksbank ha spiegato di aver studiato un piano di crescita degli sportelli nelle province di Padova, Venezia, Vicenza e Verona (quest’ultima dove oggi Volksbank non è presente) per raggiungere le 175 unità a fine Piano. Sono anche previsti importanti investimenti per migliorare i servizi offerti in ambito di gestione e protezione dei patrimoni dei clienti, in un contesto macroeconomico in cui il contributo commissionale tornerà a essere rilevante per l’evoluzione reddituale delle bancheLa banca punta anche sull’integrazione dei processi digitali con l’Intelligenza Artificiale (la I- di I-mpact) per proseguire nel percorso di dematerializzazione e remotizzazione dello scambio documentale e del servizio transattivo con la clientela, utilizzando proattivamente l’intelligenza artificiale per il maggiore efficientamento dei processi interni (sicurezza informatica, normativa). LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Pignatti Morano e Pucci nominati vicepresidenti

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha nominato Vittorio Pignatti Morano (lista del board) e Sabrina Pucci (lista Delfin) Vice Presidenti e confermato Angela Gamba (lista Assogestioni) Lead Independent Director. Il Consiglio, previa verifica del Comitato Nomine, ha anche accertato la sussistenza in capo ai propri membri dei requisiti di onorabilità e professionalità, dei criteri di correttezza e competenza e dell’indipendenza di giudizio. Sono stati inoltre verificati la disponibilità di tempo, il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi. La medesima verifica è stata svolta dal Collegio Sindacale.I componenti del Consiglio di Amministrazione (ad eccezione del Presidente Renato Pagliaro, dell’Amministratore Delegato Alberto Nagel e del Direttore Generale Francesco Saverio Vinci) e del Collegio Sindacale sono stati valutati indipendenti. Il Consiglio e il Collegio hanno infine verificato la corrispondenza tra la composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale e quella corrente. LEGGI TUTTO

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    Intesa colloca bond in dollari per 3 miliardi, ordini oltre 11 miliardi

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha collocato con successo sul mercato americano un’emissione dual tranche per complessivi 3 miliardi di dollari. In particolare, si tratta di: Senior Preferred a 10 anni bullet per un nominale di 1,5 miliardi di dollari, a un livello pari a US Treasury + 280 pb e cedola a tasso fisso del 7,20%; Senior Preferred a 30 anni per un nominale di 1,5 miliardi di dollari, ad un livello pari a US Treasury + 325 pb e cedola a tasso fisso del 7,80%.Si tratta della più grande emissione per Intesa Sanpaolo degli ultimi 10 anni, perfezionata a un costo totale che risulta essere in linea a quello teoricamente replicabile in Euro, si legge in una nota. Inoltre, la tranche a 30 anni è la più lunga in Senior Preferred emessa nel 2023 da emittenti bancari in dollari.La transazione ha attratto immediatamente l’interesse del mercato, superando i 5 miliardi di dollari di ordini dopo solo 2 ore dall’annuncio. Il libro ordini totale di quasi 11 miliardi di dollari, al momento del rilascio dello spread finale, è il più grande mai realizzato per un’emissione Yankee dual tranche di Intesa Sanpaolo ed ha permesso un restringimento di 30 punti base rispetto all’indicazione iniziale di spread (IPTs pari a US Treasury+ 310 pb area) per la tranche a 10 anni e di 20 punti base (IPTs pari a US Treasury+ 345 pb area) per la tranche 30 anni”Cogliendo l’opportunità di un mercato ancora molto positivo sebbene ci si avvicini alla fine dell’anno e sostenuti dal miglioramento dell’outlook del rating sovrano da parte di Moody’s pubblicato venerdì 17 novembre, siamo ritornati con successo sul mercato americano perfezionando una transazione di ben 3 miliardi di dollari, a riprova del forte riconoscimento del nome Intesa Sanpaolo presso la platea di investitori americani: la tranche a 10 anni è la più grande in Senior Preferred per questa scadenza mai realizzata da Intesa Sanpaolo”, ha commentato Alessandro Lolli, Responsabile Direzione Centrale Tesoreria e Finanza di Intesa Sanpaolo.Le banche che hanno partecipato all’emissione in qualità di Joint book runner sono state, oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, Barclays, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, HSBC, JPMorgan, Morgan Stanley, TD Securities e Wells Fargo. LEGGI TUTTO

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    MPS, MEF avvia cessione del 20% tramite ABB

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha avviato una procedura accelerata di raccolta ordini (Accelerated Book Building – ABB) per la cessione di 251.937.942 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena, corrispondenti a circa il 20% del capitale sociale della banca senese, attraverso un consorzio di banche costituito da BofA, Jefferies e UBS in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri.Nell’ambito dell’operazione è previsto che il MEF si impegni con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni della banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato.I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    BCE: basse valutazioni banche aumentano costo finanziamenti a economia

    (Teleborsa) – Gli utili bancari dell’eurozona euro hanno raggiunto i massimi pluriennali, mentre le valutazioni delle azioni bancarie non hanno sostanzialmente superato i livelli pre-pandemia; inoltre, l’esposizione delle banche al rischio di credito aziendale e la percezione dei loro titoli come titoli value hanno contribuito alle valutazioni stagnanti del settore bancario nel 2023. Lo afferma la Banca centrale europea (BCE) in un articolo per la Financial Stability Review.Secondo i ricercatori di Francoforte, le “valutazioni bancarie stagnanti non possono essere completamente spiegate dai fondamentali, ma potrebbero anche essere dovute alla maggiore incertezza sull’accesso degli azionisti ai rendimenti ottenuti dalle banche”.”Il rischio di tassazione del flusso di dividendi incide sulle valutazioni più fortemente rispetto ai titoli growth, che reinvestono internamente i flussi di cassa e dovrebbero restituirli agli investitori in un futuro più lontano”, dice la BCE.”L’incertezza sulle prospettive degli utili bancari e della qualità degli attivi, unita alle preoccupazioni sulla sostenibilità dei pagamenti dei dividendi a seguito degli annunci di tasse bancarie più elevate, sta contribuendo alle valutazioni stagnanti e ai premi per il rischio azionario persistentemente elevati osservati nel settore bancario dell’eurozona”, si legge nel documento. Secondo la BCE, “nel lungo periodo ciò potrebbe incidere negativamente sulla stabilità finanziaria poiché le banche che sono valutate a sconto dagli investitori probabilmente troveranno più difficile raccogliere nuovo capitale quando necessario”. “Poiché il capitale richiesto per sostenere i prestiti è remunerato dai tassi praticati, le valutazioni deboli si traducono direttamente in termini e condizioni più rigorosi per il finanziamento dell’economia reale”, viene aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Citi elimina alcune posizioni senior e continua riorganizzazione

    (Teleborsa) – La CEO Citigroup, Jane Fraser, ha annunciato nuovi cambiamenti nell’organizzazione del colosso bancario statunitense, con l’eliminazioni di posizioni di leadership e funzioni. Secondo quanto appreso da Blooomberg, Citi sta eliminando più di 300 ruoli di senior manager (circa il 10% dei lavoratori di quel livello).”Oggi abbiamo condiviso con i nostri colleghi il livello successivo di cambiamenti in molte delle nostre attività e funzioni mentre continuiamo ad allineare la struttura organizzativa di Citi al nostro nuovo modello operativo semplificato”, si legge in uno statement rilasciato dalla banca, che non fornisce informazioni sul numero di posizioni interessate.”Come abbiamo riconosciuto, le azioni che stiamo intraprendendo per riorganizzare l’azienda comportano alcune decisioni difficili e consequenziali, ma riteniamo che siano i passi giusti per allineare la nostra struttura con la nostra strategia e garantire di fornire costantemente l’eccellenza ai nostri clienti”, ha sottolineato Citi.Inoltre, in una nota seprata, Citi ha annunciato di aver completato con successo la vendita e la migrazione completa delle sue attività consumer indonesiane a UOB Indonesia (UOBI). La vendita comprende attività bancarie retail, carte di credito e prestiti non garantiti, nonché il trasferimento dei dipendenti.Citi e UOB hanno annunciato per la prima volta la transazione nel gennaio 2022 come parte di un accordo di vendita più ampio che copre i servizi bancari al consumo in Malesia, Tailandia, Vietnam e Indonesia. Le vendite in Malesia e Tailandia sono state completate il 1° novembre 2022, mentre la vendita in Vietnam è stata completata il 1° marzo 2023. Si prevede che questa transazione comporterà un modesto vantaggio di capitale regolamentare per Citi. In totale, la vendita di queste quattro attività consumer a UOB ha comportato un beneficio patrimoniale regolamentare di circa 1,1 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, emesso bond AT1 per 300 milioni. Ordini per 1,35 miliardi

    (Teleborsa) – Banco BPM ha emesso uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile “callable” a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a 300 milioni di euro. Gli ordini hanno superato quota 1,35 miliardi di euro. Contestualmente, ha annunciato un’offerta di riacquisto di un prestito obbligazionario perpetuo con un importo nominale complessivo in circolazione di 300 milioni di euro (ISIN XS1984319316).Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato emesso alla pari con cedola fissa al 9,5% fino al 24 maggio 2029, pagabile semestralmente; qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread pari a 667,3 bps e resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo).Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni. Il titolo prevede inoltre la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 del Gruppo scendesse al di sotto del 5,125%.Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente fund managers (86%), banche (6%) e assicurazioni e fondi pensioni (6%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui la Francia con il 27%, Regno Unito e Irlanda con il 15%) e dell’Italia (36%).”Il positivo esito dell’emissione odierna, insieme all’annuncio dell’offerta di riacquisto su titoli AT1, consente alla banca il mantenimento di una struttura di capitale a livelli ottimali che rimane tra le migliori del mercato”, si legge in una nota.Morgan Stanley ha agito in qualità di Sole Global Coordinator; Banca Akros, Barclays, Citigroup, Crédit Agricole, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO