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    MPS, nuova composizione di comitati endoconsiliari

    (Teleborsa) – Il CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena, a seguito delle dimissioni di Marco Giorgino, ha nominato quali nuovi componenti del Comitato Rischi e Sostenibilità e del Comitato Remunerazione, i seguenti amministratori indipendenti: per il Comitato Rischi e Sostenibilità, Laura Martiniello, che contestualmente cessa di essere componente del Comitato Remunerazione; e per il Comitato Remunerazione Paola De Martini e Lucia Foti Belligambi.Il Comitato Rischi e Sostenibilità ha provveduto a nominare quale proprio Presidente – in sostituzione di Marco Giorgino – Alessandra Giuseppina Barzaghi, amministratore indipendente già componente del medesimo Comitato.Sono in corso di avvio le attività istruttorie dirette a valutare l’integrazione del CdA, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Gruppo BCC Iccrea supera ampiamente requisiti patrimoniali BCE per 2024

    (Teleborsa) – Il Gruppo BCC Iccrea “supera ampiamente” tutti i requisiti prudenziali assegnati dalla Banca centrale europea (BCE) nell’ambito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP). La BCE ha determinato per il 2024, per il Gruppo BCC Iccrea, un Pillar 2 Requirement pari a 2,53%, in miglioramento di 27 bps rispetto al 2,80% calcolato per il 2023. Si tratta di una riduzione significativa in relazione alla diminuita rischiosità del gruppo.Per effetto di tale decisione prudenziale il requisito di Common Equity Tier 1 ratio da rispettare su base consolidata sarà pari a 8,55%. Inoltre, gli ulteriori requisiti che il Gruppo BCC Iccrea deve rispettare sono i seguenti: 10,52% in termini di Tier 1 capital ratio; 13,16% in termini di Total capital ratio.Il Gruppo BCC Iccrea supera ampiamente tutti i requisiti prudenziali assegnati e, al 30 settembre, i coefficienti patrimoniali su basi stated erano i seguenti: 20,78% Common Equity Tier 1 ratio, 20,83% Tier 1 ratio, 21,94% Total Capital ratio. LEGGI TUTTO

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    Banca Investis, Vecchi: con nuovo piano più attrattività per banker ed esclusività per clienti

    (Teleborsa) – Banca Investis, che fornisce servizi di advisory finanziaria e patrimoniale con particolare attenzione al segmento dei clienti High Net Worth Individual (HNWI), è impegnata in un turnaround “di ricavi e non di costi”, che passa da un “posizionamento diverso ed esclusivo” nei confronti della clientela e da una accresciuta attrattività nei confronti di senior banker, che possono essere protagonisti nel rilancio di uno storico istituto grazie al convinto sostegno dell’azionista di riferimento. Lo ha spiegato a Teleborsa il CEO Stefano Vecchi, a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano industriale.La base di partenza è un risultato della gestione operativa al 30 settembre 2023 negativo per 10 milioni di euro, con una realtà “che ha sofferto di uscite di clientela di banker negli ultimi anni perché la Banca Intermobiliare (il nome precedente del gruppo, ndr) che è stata comprata dal fondo Attestor circa cinque anni fa aveva una serie di problemi connessi agli NPL e usciva tra l’altro dal mondo Veneto Banca, per cui l’azionista, attraverso gli amministratore delegati precedenti, ha intrapreso delle misure di costo che hanno chiaramente anche fatto perdere persone di valore che contribuivano ai ricavi”. Ora però Vecchi, entrato in carica a maggio 2023, intende mettere a terra un “piano di cambiamento e di evoluzione”, che “necessariamente passa da professionisti di alta gamma, che portano idee e soluzioni diverse, e che consentono alla banca di riposizionarsi in maniera diversa”.Banca Investis nelle scorse settimane ha annunciato l’ingresso di diversi professionisti (Matteo Gnocchi e Riccardo Tedeschi nella Direzione Markets, Simone Alfredo Garofalo come Chief Investment Officer Alternative, Samanta Lombardi come Wealth Planner), e non ha intenzione di fermarsi. Secondo il CEO, la leva più interessante che oggi la banca ha per attirare banchieri di primo piano “è quella di consentire a professionisti esperti e capaci nelle loro singole aree di competenza di trovarsi nella possibilità di mettere a disposizione della banca la loro esperienza di tanti anni, disegnando molto spesso da una bozza quello che è il business model nuovo della banca”. Inoltre, “l’essere piccoli e flessibili, non avendo quelle classiche caratteristiche di matrice organizzativa complessa che hanno le banche internazionali, ci consente di essere attrattivi per quei professionisti che hanno una forte attitudine imprenditoriale”.Uno dei prossimi obiettivi è la nomina, prevista a gennaio, del nuovo CEO della SGR, con qualche altro innesto che rafforzi il team, mentre nel primo trimestre entreranno nuovi professionisti sul fronte degli Alternative Assets, con la preferenza per profili che hanno una significativa esperienza all’estero. “Ma oggi cerchiamo veramente su tutte le nostre business line, perché il piano industriale ha un focus primario nelle aree Asset Management e Private Banking, ma anche gli altri servizi sono importanti fattori di crescita”. Il riferimento è alle cinque linee di business: Private Banking, Asset Management, Global Markets, M&A e Advisory, Alternative Assets. LEGGI TUTTO

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    MPS scatta in Borsa con le assoluzioni di Viola e Profumo

    (Teleborsa) – Strappo a Piazza Affari per Banca Monte dei Paschi di Siena, dopo che la Corte d’Appello di Milano ha assolto dalle accuse di falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Santorini e Alexandria l’ex presidente Alessandro Profumo e l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola “perché il fatto non sussiste”. Si tratta di una sentenza importante perché l’assoluzione permette di ridurre ulteriormente i rischi legali presenti nel bilancio della banca, con il rilascio di riserve a beneficio del capitale. A marzo scorso, la Procura di Milano aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado per Profumo e Viola, arrivata nell’ottobre 2020 e che ha previsto 6 anni di reclusione. LEGGI TUTTO

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    Panetta (Bankitalia): vitalità del Testo unico bancario dipenderà da armonizzazione europea

    (Teleborsa) – Trent’anni dopo l’approvazione del Testo unico bancario, l’impressione che si può trarre è “senz’altro quella di un legislatore lungimirante, che ha saputo definire uno strumento normativo adeguato allo spirito del suo tempo e in grado di coesistere con gran parte degli innesti normativi successivi”. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, intervenendo al convegno “A 30 anni dal Testo Unico Bancario (1993-2023): The test of time”.”L’unione bancaria ha tuttavia fatto emergere temi con cui le legislazioni nazionali si devono confrontare – ha spiegato – La vitalità del Testo unico dipenderà dal processo di armonizzazione europeo: quanto più si procederà nella direzione dell’armonizzazione massima delle regole e della vigilanza, tanto più esso sarà destinato a perdere centralità”. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, investimenti IT sopra 2 miliardi. Maggioranza in area Applicazioni

    (Teleborsa) – Nel 2022 il Total Cost of Ownership – TCO (spese correnti più ammortamenti) complessivamente sostenuto per il comparto IT dal settore bancario italiano è stato pari a 5.871 milioni di euro. È quanto emerge dalla “Rilevazione sull’IT nel settore bancario”, curata annualmente da CIPA (Convenzione interbancaria per l’automazione) e ABI, a cui hanno partecipato 21 gruppi bancari, che rappresentano complessivamente il 92,5% dell’insieme dei gruppi bancari italiani in termini di totale attivo, e 33 banche.Analizzando l’andamento del TCO su un campione costante di 16 gruppi, si osserva una interruzione del trend crescente iniziato nel 2014, che vede per l’esercizio 2022 un calo dello 0,2%. Per il 2023 è previsto un incremento del TCO totale del 2,1%.Investimenti ITGli investimenti IT, che in totale ammontano a 2.082 milioni di euro, si concentrano soprattutto nell’area Applicazioni (62%), seguita da Sistemi periferici (16,2%), Data center (7,1%) e Sicurezza IT (6,1%). In tutte le aree tematiche le spese correnti prevalgono decisamente sugli investimenti, ad eccezione dell’area Applicazioni dove questi ultimi rappresentano il 45% del cash out IT. Il 68,4% degli investimenti interessa il Software e il 26,4% l’Hardware. Per il 2023 è previsto un aumento del 9,4% dell’ammontare degli investimenti IT rispetto al totale investimenti del 2022. LEGGI TUTTO

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    BPPB, nuovo piano al 2025: scenario mercato più favorevole del previsto

    (Teleborsa) – Il CdA della Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB) ha approvato il Piano Industriale 2023-2025, che rappresenta l’aggiornamento ed estensione del Piano Industriale 2021-2024 in corso, il quale registra “uno stato di avanzata realizzazione dei principali cantieri progettuali”. Sotto il profilo degli obiettivi economico patrimoniali, anche grazie ad uno scenario di mercato più favorevole di quanto originariamente previsto, i principali target fissati al 2024 (ROE, Tier 1 ratio fully loaded, NPL ratio netto e lordo) saranno raggiunti già a fine 2023, quindi con un anno di anticipo. LEGGI TUTTO

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    BCE, Elderson: supervisione invasiva ed efficace è più che mai necessaria

    (Teleborsa) – “In quasi dieci anni di vigilanza bancaria europea siamo stati sicuramente efficaci in molti ambiti di rischio”, ma “non c’è motivo di compiacersi” e “ci sono anche ambiti in cui le banche hanno ritardato”. Lo ha affermato Frank Elderson, membro del Comitato esecutivo e vicepresidente del Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un discorso a Bruxelles.”Ciò è particolarmente vero per la governance interna, la gestione del rischio e la sostenibilità del modello di business per i quali troppi risultati di vigilanza non sono stati pienamente affrontati per troppo tempo – ha spiegato – Ad esempio, vi è un elevato numero di risultati eccezionali relativi a debolezze nell’aggregazione e nella rendicontazione dei dati sui rischi, che rappresentava la sottocategoria della governance interna con il punteggio più basso nello SREP 2022″. LEGGI TUTTO