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    UniCredit, nuove precisazioni su richiesta CONSOB. Critica BPM su calcolo premio/sconto

    (Teleborsa) – Arrivano nuove precisazioni da parte di UniCredit, su richiesta della CONSOB, con riferimento all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco BPM, annunciata a fine novembre.Nella condizione di efficacia “Condizione Atti Rilevanti” si considerano compresi, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli atti e/o le operazioni non rientranti nella normale attività quotidiana e rispettosa dei canoni di sana e prudente gestione, da cui possa derivare una diminuzione o un aumento, non fisiologici e non previsti dall’attuale piano strategico dell’emittente denominato “Piano Strategico 2023- 2026” in ottica stand-alone, del perimetro e/o dell’attività della rete distributiva, del perimetro del Gruppo BPM, degli assetti organizzativi e di controllo dell’emittente e delle sue controllate, e/o delle modalità di esercizio della direzione e coordinamento nel Gruppo BPM. Tale indicazione riflette il quadro informativo a disposizione del mercato al momento del comunicato, ferma la possibilità per l’offerente di apportare nel corso dell’istruttoria relativa al documento di offerta e nel rispetto delle disposizioni applicabili, eventuali aggiornamenti, modifiche e/o precisazioni in funzione degli sviluppi del contesto di riferimento.Le richieste delle autorizzazioni di settore (Banca d’Italia) in relazione ad Anima e alle società del gruppo Anima hanno ad oggetto anche le eventuali partecipazioni indirette qualificate o di controllo che, in esito all’offerta, UniCredit potrebbe acquisire a seconda degli esiti dell’offerta pubblica di acquisto promossa da Banco BPM e Banco BPM Vita su Anima.I premi impliciti del corrispettivo sono stati calcolati sulla base del confronto tra una valorizzazione implicita del corrispettivo e un prezzo ufficiale dell’emittente riferibili in tutti i casi alla medesima data e ad orizzonti temporali omogenei e, pertanto, coerenti tra loro. In particolare: la valorizzazione implicita del corrispettivo basata sul prezzo ufficiale al 22 novembre 2024 (ultimo giorno di borsa aperta anteriore alla data di annuncio) e sul prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi precedenti a tale data (inclusa) di UniCredit è stata confrontata, rispettivamente, con il prezzo ufficiale al 22 novembre 2024 e con il prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi precedenti a tale data (inclusa) di BPM; la valorizzazione implicita del corrispettivo basata sul prezzo ufficiale al 6 novembre 2024 (ultimo giorno di borsa aperta anteriore all’annuncio dell’offerta BPM) e sul prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 settimana, a 1 mese e a 2 mesi precedenti a tale data (inclusa) di UniCredit è stata confrontata rispettivamente con il prezzo ufficiale al 6 novembre 2024 e il prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 settimana, a 1 mese e a 2 mesi precedenti a tale data (inclusa) di BPM.L’offerente ha fornito indicazione anche del premio del corrispettivo con riferimento al prezzo ufficiale delle azioni dell’offerente medesimo e a quello dell’emittente rilevati al 6 novembre 2024 (prezzo undisturbed), avendo ritenuto che i prezzi formatisi successivamente all’annuncio dell’offerta BPM (i) incorporassero delle prese di valore basate sull’aspettativa di successo di tale offerta, che, di contro, era (ed è tuttora) un evento futuro e incerto, anche alla luce delle condizioni indicate nell’offerta BPM (tra le quali, a titolo di esempio, quella concernente il Danish compromise) e (ii) fossero influenzati dai numerosi articoli di stampa e rumours relativi a potenziali scenari di consolidamento del mercato bancario italiano riferibili anche a BPM.Unicredit fa anche presente che BPM ha diffuso una rappresentazione del premio/sconto della valorizzazione implicita del corrispettivo rispetto al prezzo delle azioni BPM oggetto dell’offerta calcolato con riferimento ad una data (il 16 dicembre 2024) che (i) non presenta (in quanto successiva al comunicato) alcuna attinenza con il calcolo del corrispettivo (e del relativo premio) rappresentato nel comunicato e (ii) non è associabile ad alcun evento rilevante per l’emittente, né per l’offerta.Inoltre, per il solo calcolo del premio rispetto al prezzo undisturbed (il prezzo al 6 novembre 2024), BPM confronta i prezzi delle azioni BPM e delle azioni UniCredit in date tra loro diverse (il 6 novembre per BPM e il 22 novembre per UniCredit). UniCredit ritiene appropriato che il confronto tra i prezzi di mercato debba essere effettuato su basi omogenee, utilizzando riferimenti temporali univoci, in coerenza con le corrette metodologie valutative e la prassi di mercato. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, OPS Unicredit al 16 dicembre dà un premio del 14%

    (Teleborsa) – Il premio che Unicredit offre per le azioni Banco BPM al 16 dicembre è pari a 14,2% ed è stato calcolato prendendo il prezzo ufficiale Unicredit a quella stessa data, pari a 39,026 euro, e dividendolo per il prezzo ufficiale di Banco BPM pari a 7,963 euro. Lo precisa il Gruppo bancario di Piazza Meda, su richiesta di Consob.La banca riporta anche il premio calcolato “sulla base del prezzo ufficiale di Unicredit al 22 novembre rispetto al prezzo ufficiale delle azioni del Banco al 6 novembre” pari al 3,9%. LEGGI TUTTO

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    MPS-Mediobanca: Scope Ratings, offerta potrebbe ridisegnare panorama finanziario italiano ma deve affrontare ostacoli

    (Teleborsa) – “Dal punto di vista del credito, l’entità combinata beneficerebbe di una base di ricavi altamente diversificata in tutti i principali segmenti finanziari: banche, gestione patrimoniale e assicurazioni”. E’ il giudizio di Scope Ratings all’offerta di MPS su Mediobanca che “porterebbe inoltre nel proprio bilancio 2,9 miliardi di euro di imposte differite attive, che verrebbero rilasciate nell’arco di sei anni, con un beneficio sul conto economico al netto delle imposte di 500 milioni”. “Il management – sottolinea Alessandro Boratti, analista di Scope Ratings – stima sinergie annue di circa 700 milioni di euro, grazie all’aumento dei ricavi attraverso il cross-selling e la penetrazione del mercato, alla riduzione dei costi grazie all’ottimizzazione dei costi fissi e alla riduzione dei costi di finanziamento. Tuttavia, il raggiungimento di queste sinergie potrebbe essere difficile a causa delle differenze significative tra le due entità”. Pertanto, “il sostegno dei due maggiori azionisti di Mediobanca, Delfin e il Gruppo Caltagirone, che insieme detengono il 27,7% del capitale della banca e il 14,8% di MPS, è fondamentale per l’operazione. Se l’operazione dovesse andare in porto, la loro partecipazione nell’entità risultante dalla fusione salirebbe a circa il 22%” osserva l’analista, secondo il quale “il principale motore dell’operazione è la creazione di un terzo operatore forte nel settore bancario italiano dietro ai due leader di mercato, Intesa e UniCredit. Si tratta di un’operazione da tempo auspicata dal governo italiano. L’entità combinata deterrebbe una quota significativa di Assicurazioni Generali e potrebbe rafforzare ulteriormente la sua posizione di mercato attraverso future acquisizioni” LEGGI TUTTO

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    OPS MPS-Mediobanca, Sileoni (Fabi): azione strategica di chi ha visione chiara del futuro

    (Teleborsa) – “L’offerta pubblica di scambio del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca rappresenta un’azione strategica di grande rilevanza, decisa, da chi ha una visione chiara del futuro del settore, della finanza e del Mondo, anche al di fuori dei soliti schemi e rituali”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.”L’operazione potrebbe contribuire a completare le dinamiche del sistema finanziario italiano, in un contesto di forte consolidamento – ha detto – MPS, storicamente al centro di vicende complesse, ora si muove in una direzione ambiziosa. L’operazione conferma, tra altro, che MPS, completamente risanata grazie all’indispensabile contributo delle lavoratrici e dei lavoratori oltre che all’ottimo lavoro dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio e del consiglio di amministrazione, può proseguire in un percorso che preservi la sua storia e la sua autonomia, come ho auspicato più volte, pubblicamente, negli ultimi anni”. “Un’operazione di questa portata, in ogni caso, non può essere valutata solo sul piano economico e strategico, ma vanno considerati con attenzione gli impatti politici e sociali – ha aggiunto – La tabella di marcia indicata dal Monte dei Paschi conferma la determinazione nel completare rapidamente gli obiettivi prefissati. I tempi relativamente brevi delineati da MPS fanno emergere la necessità di avviare fin da subito un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte, incluse istituzioni, azionisti e organizzazioni sindacali, per garantire che il percorso sia socialmente sostenibile e condiviso. La gestione dell’integrazione di due realtà di rilievo come MPS e Mediobanca richiederà un piano industriale chiaro e trasparente, che tuteli le lavoratrici e i lavoratori, la clientela e i territori”. LEGGI TUTTO

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    OPS MPS-Mediobanca, Unimpresa: rafforza sistema nazionale e garantisce tutela risparmio

    (Teleborsa) – “L’offerta pubblica di scambio lanciata dal Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca rappresenta una svolta rilevante per l’intero assetto della finanza italiana. Non possiamo che accogliere con favore un’operazione che non solo rafforza il sistema bancario nazionale, ma che indirettamente garantisce la tutela del risparmio degli italiani, un pilastro fondamentale per il nostro Paese. Un effetto positivo di questa iniziativa, infatti, è il possibile blocco dell’accordo tra Generali e il gruppo francese Natixis nell’ambito dell’asset management, preservando così il controllo su uno dei settori più strategici per il futuro dell’economia italiana”. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.”Un risultato che, oltre a difendere il risparmio privato, contribuisce a orientare gli investimenti verso l’economia reale, con benefici tangibili per le imprese e per il tessuto produttivo nazionale – prosegue – In particolare, l’operazione rappresenta un segnale fondamentale per le piccole e medie imprese, il vero cuore pulsante dell’economia italiana. Avere grandi gruppi bancari italiani significa garantire un sistema finanziario solido, capace di sostenere le necessità di credito e investimento delle pmi. Questi istituti, grazie alla loro capacità di operare a livello nazionale e internazionale, possono veicolare risorse e competenze strategiche verso le aziende più piccole, facilitando non solo la loro crescita, ma anche l’accesso a nuovi mercati”. “È cruciale, infatti, che il sistema bancario italiano rimanga radicato nel territorio, preservando una visione di sviluppo che tenga conto delle esigenze specifiche del tessuto imprenditoriale locale, evitando il rischio che logiche finanziarie internazionali penalizzino la competitività delle nostre imprese”, sottolinea Ferrara.”L’operazione, peraltro, sottolinea un importante valore politico – conclude – Il governo ha dimostrato grande attenzione e lungimiranza nel gestire una partita così complessa, confermando la volontà di proteggere gli interessi del Paese in un settore vitale come quello finanziario. Si tratta di una scelta strategica che pone l’Italia in una posizione di forza e garantisce maggiore stabilità al sistema bancario, rafforzando la capacità di sostenere la crescita economica”. LEGGI TUTTO

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    MPS, OPS da 13,3 miliardi di euro su Mediobanca per creare terzo polo bancario

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso di lanciare un’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) volontaria su tutte le azioni ordinarie di Mediobanca. Il rapporto di concambio è stato fissato a 2,300 azioni di nuova emissione di MPS per ogni azione esistente di Mediobanca, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a 15,992 euro per azione, e un premio pari al 5,03% rispetto ai prezzi ufficiali del 23 gennaio 2025, per un controvalore di 13,3 miliardi di euro.L’aggregazione con Mediobanca darà vita ad un nuovo campione nazionale che si posizionerà tra i primi tre istituti in termini di totale attivi, impieghi alla clientela, raccolta diretta e total financial assets. L’operazione darà vita a: un primario player di Wealth Management, grazie alla combinazione delle capacità di Mediobanca e MPS nel private banking e di Banca Widiba e Mediobanca Premier nell’asset gathering, anche grazie a circa 1.200 promotori in aggregato; un forte operatore CIB in tutti i prodotti (e.g., consulenza, mercati dei capitali, prestiti alle imprese), con posizione di leadership nel mercato Equity Capital Markets e M&A e una forte complementarità della base clienti (PMI e imprese), con un’opportunità di crescita nel segmento di mercato in via di sviluppo delle medie imprese; il leader nel settore dei finanziamenti al consumo attraverso Compass, già partner scelto da MPS; e un operatore che beneficia di un flusso di cassa sostenibile, derivante dall’investimento assicurativo.La transazione permetterà di beneficiare del valore delle DTA di MPS, facendo leva su una base imponibile consolidata più elevata. Il nuovo Gruppo sarà, infatti, in grado di accelerare l’utilizzo di 2,9 miliardi di DTA nei prossimi sei anni, con 0,5 miliardi all’anno e un significativo beneficio di capitale. Inoltre, il nuovo gruppo beneficerà di sinergie ante imposte a regime per circa 700 milioni all’anno, di cui circa 300 milioni rappresentate da sinergie di ricavo, circa 300 milioni da sinergie di costo e circa 100 milioni da sinergie di funding. Nell’ambito dell’operazione, il gruppo prevede costi di integrazione pari a circa 600 milioni al lordo delle imposte, da sostenere nel primo anno di attività. MPS prevede di mantenere una solida base di capitale (Common Equity Tier 1 ratio pro-forma pari a circa il 16%) al completamento dell’operazione, sostenuta da una maggiore generazione organica di capitale. L’obiettivo dell’offerta è acquisire l’intero capitale sociale e conseguire la revoca delle azioni Mediobanca dalla quotazione su Euronext Milan. Si prevede che l’esecuzione dell’Offerta Pubblica di Scambio sia completata entro il terzo trimestre del 2025. LEGGI TUTTO

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    illimity nomina advisor per OPAS Banca Ifis: non trascura “alcuna opzione”

    (Teleborsa) – Il CdA di illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha nominato quali advisor finanziariJefferies e Wepartners e, quali consulenti legali, gli studi Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (GPBL), Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners (CRCCD) e lo studio del Prof. Avv. Andrea Zoppini per l’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria annunciata da Banca Ifis.Proseguono, quindi, le attività del gruppo illimity come annunciate, anche con il supporto degli advisors, “non trascurando alcuna opzione strategica che possa contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli stakeholders della banca”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Corporate Knights Global 100 Index: Intesa Sanpaolo unica in Italia, prima in Europa e seconda al mondo

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo è l’unica banca in Italia, la prima banca in Europa e la seconda banca al mondo, tra le 100 società quotate più sostenibili al mondo, secondo la classifica di Corporate Knights, società leader nel settore dei media e della ricerca sui temi dell’economia sostenibile, che in occasione del World Economic Forum di Davos, presenta i risultati di un’analisi che quest’anno ha valutato e messo a confronto circa 8.400 grandi aziende globali quotate in Borsa.La classifica prende in esame le aziende con almeno un miliardo di dollari di fatturato, valutate sulla base di 25 indicatori di performance relativi a: gestione del personale e delle risorse, gestione finanziaria, ricavi e investimenti sostenibili, fornitori. Solo le aziende che individuano nelle soluzioni sostenibili una parte fondamentale della propria offerta commerciale e che stanziano investimenti significativi per ridurre le proprie emissioni di carbonio vengono incluse. Le 100 società individuate compongono il Corporate Knights Global 100 Index.Intesa Sanpaolo si è confermata tra i gruppi più attivi al mondo per lo sviluppo sostenibile, un risultato che riflette l’impegno del Gruppo rafforzato nell’ambito del Piano d’impresa 2022-2025, che prevede un posizionamento ai vertici mondiali perimpatto sociale e un grande focus sul clima.A fine 2024 l’impegno di Intesa Sanpaolo nella sostenibilità ha portato alla riconferma – unica banca italiana – nei Dow Jones Sustainability Indices (World e Europe). LEGGI TUTTO