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    illimity, Equita abbassa target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 6,5 euro per azione (-7%) il target price su illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, e ha confermato la raccomandazione a “Hold” in vista della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre attesa per il prossimo 10 novembre.Gli analisti scrivono che, dopo un 1H23 non particolarmente brillante, si aspettano che nel 3Q illimity mostri segnali di ripresa grazie a: accelerazione della performance operativa specialmente grazie al buon andamento del Growth Credit e al recupero della divisione Distressed Credit; miglioramento nella gestione dei costi operativi; costo del rischio atteso rimanere sotto controllo.Nonostante la ripresa che si aspetta per il 3Q, secondo Equita sarà comunque necessaria un’ulteriore accelerazione nel 4Q per raggiungere la guidance di utile netto superiore a 100 milioni di euro, “che continuiamo a ritenere sfidante alla luce di un mercato degli NPL che rimane asfittico (soprattutto il primario, nonostante la tipica stagionalità favorevole del 4Q) e di un contesto di tassi sfavorevole sul costo del funding”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Banca d’Italia autorizza fusione tra Cherry Bank e Banca Popolare Valconca

    (Teleborsa) – Cherry Bank, challenger bank guidata da Giovanni Bossi, e Banca Popolare Valconca, istituto in amministrazione straordinaria, hanno comunicato che la Banca d’Italia ha autorizzato l’operazione di fusione tra le due banche. L’autorizzazione conferma termini e condizioni della fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca in Cherry Bank, concordati tra le due banche nell’accordo quadro del 1° giugno 2023.Contestualmente la Banca d’Italia ha rilasciato l’autorizzazione alla convocazione, da parte dei Commissari straordinari, dell’assemblea dei soci di Banca Valconca che dovrà approvare la fusione e che si terrà indicativamente entro la fine del prossimo novembre. La fusione con Cherry Bank consentirà a Banca Popolare Valconca di recuperare redditività e sostenibilità e di ripristinare i buffer patrimoniali, ad oggi erosi sotto i limiti regolamentari. Per Cherry Bank l’operazione, che nasce da motivazioni di carattere industriale, rappresenta una accelerazione del percorso avviato con l’integrazione del Banco delle Tre Venezie avvenuta nel 2021, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, utile trimestrale in calo per crollo investment banking

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha riportato ricavi netti pari a 13,3 miliardi di dollari per il terzo trimestre 2023, rispetto ai 13 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 2,4 miliardi di dollari, o 1,38 dollari per azione, rispetto all’utile netto di 2,6 miliardi di dollari, o 1,47 dollari per azione, per lo stesso periodo di un anno fa.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati LSEG, un utile per azione di 1,28 dollari su ricavi per 13,2 miliardi di dollari.”Sebbene il contesto di mercato sia rimasto contrastante in questo trimestre, l’azienda ha prodotto risultati solidi con un ROTCE del 13,5% – ha commentato il CEO James Gorman – Le nostre attività azionarie e obbligazionarie hanno navigato bene nei mercati e sia la gestione patrimoniale che quella degli investimenti hanno prodotto ricavi e profitti più elevati anno su anno”.”Abbiamo completato l’integrazione di E*TRADE nel trimestre, portando avanti ulteriormente la nostra strategia di creare sinergie di ricavi tra i canali e attirare clienti verso la nostra offerta di consulenza migliore della categoria – ha aggiunto – La nostra capacità di raccogliere risorse, insieme alla nostra solida posizione patrimoniale e ai principali clienti in franchising, ci posiziona per garantire una crescita continua e forti rendimenti per gli azionisti in futuro”.All’interno della divisione Institutional Securities, i ricavi dell’Investment Banking sono diminuiti del 27% rispetto a anno fa (a causa della debolezza di IPO ed M&A), i ricavi Equity sono stati in crescita del 2% e quelli Fixed Income in calo dell’11% rispetto. LEGGI TUTTO

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    Jochnick (BCE): banche ben posizionate per affrontare prospettive deteriorate

    (Teleborsa) – Per quanto riguarda liquidità e finanziamenti delle banche dell’eurozona, la Banca centrale europea (BCE) ha chiesto alle banche di prepararsi tempestivamente alla scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO) della stessa BCE, come ampiamente previsto dal mercato, in modo che l’aumento dei costi di finanziamento venga debitamente contabilizzati nei piani individuali delle banche. “Il lavoro svolto finora in questo ambito mostra che le banche hanno una strategia di uscita per sostituire i finanziamenti TLTRO, ma che alcune di loro potrebbero comunque trovare difficile l’attuale contesto dei mercati finanziari”, ha affermato Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di Vigilanza della BCE, ad un evento della BaFin a Berlino.In generale, il settore bancario sembra comunque “ben posizionato per affrontare le sfide poste da prospettive leggermente deteriorate” e le banche vigilate dalla BCE dispongono di “ampie riserve di capitale e di liquidità”, ha detto la banchiera svedese.Sebbene “sia prevedibile un certo peggioramento della qualità degli attivi nel periodo a venire, non vediamo ancora alcun segno di ciò in termini principali, con il tasso di prestiti in sofferenza delle banche vigilate dalla BCE che si attesta al minimo record dell’1,9% nel secondo trimestre di quest’anno – ha evidenziato af Jochnick – Inoltre, la redditività è migliorata costantemente negli ultimi trimestri, sostenuta dalla normalizzazione della politica monetaria, con il rendimento del capitale proprio delle banche che è salito fino al 10% nel secondo trimestre di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs, utili 3° trimestre in calo del 33%. Pesano svalutazioni

    (Teleborsa) – Goldman Sachs Group ha riportato ricavi netti di 11,82 miliardi di dollari (-1% rispetto allo stesso periodo 2022) e utili netti di 2,06 miliardi di dollari (-33%) per il terzo trimestre 2023. L’utile per azione (EPS) è stato di 5,47 dollari, rispetto a 8,25 dollari per il terzo trimestre del 2022 e 3,08 dollari per il secondo trimestre del 2023. Il ROE è stato del 7,1% e il ROTE del 7,7%.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati LSEG, un utile per azione di 5,31 dollari su ricavi per 11,19 miliardi di dollari.”Continuiamo a compiere progressi significativi nell’attuazione delle nostre priorità strategiche e siamo fiduciosi che il lavoro che stiamo svolgendo ora ci fornisca una piattaforma molto più forte per il 2024 – ha commentato il CEO David Solomon – Mi aspetto anche una ripresa continua sia dei mercati dei capitali che dell’attività strategica se le condizioni rimangono favorevoli. In qualità di leader nella consulenza su fusioni e acquisizioni e nella sottoscrizione di azioni, una ripresa dell’attività sarà senza dubbio un vantaggio per Goldman Sachs”.Le spese operative sono state di 9,05 miliardi di dollari per il terzo trimestre del 2023, il 18% in più rispetto al terzo trimestre del 2022, riflettendo maggiori spese per compensi e benefici, una svalutazione di beni immateriali di 506 milioni di dollari relativi a GreenSky e svalutazioni di 358 milioni di dollari relative a investimenti immobiliari. I ricavi netti nella divisione Global Banking & Markets sono stati di 8,01 miliardi di dollari, il 6% in più rispetto al terzo trimestre del 2022. All’interno di essa, i ricavi netti in FICC sono stati di 3,38 miliardi di dollari, il 6% in meno, mentre i ricavi netti in Equities sono stati di 2,96 miliardi di dollari, l’8% in più.I ricavi netti nella divisione Asset & Wealth Management sono stati di 3,23 miliardi di dollari, inferiori del 20% rispetto al terzo trimestre del 2022. LEGGI TUTTO

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    BNY Mellon, trimestrale sopra le attese grazie ad aumento tassi

    (Teleborsa) – Bank of New York Mellon ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con un fatturato totale di 4,4 miliardi di dollari, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2022, con ricavi netti da interessi in crescita del 10% ed entrate derivanti dalle commissioni sono rimaste stabili. L’utile netto rettificato è stato pari a 992 milioni di euro, in crescita dell’1%. L’EPS rettificato è stato di 1,27 dollari, in aumento del 5% e superiore agli 1,15 dollari attesi dal mercato (secondo dati LSEG).”BNY Mellon ha ottenuto solide prestazioni finanziarie e continui progressi nella costante trasformazione della nostra società – ha commentato il CEO Robin Vince – Abbiamo generato un return on tangible common equity del 20% su 4,4 miliardi di dollari di ricavi, in crescita del 2% su base annua, e un margine ante imposte del 29% nel terzo trimestre”.”I nostri risultati finanziari evidenziano ancora una volta l’efficacia del nostro prudente e proattivo asset- e liability-management – ha aggiunto – In un ambiente operativo in rapida evoluzione, abbiamo continuato a offrire redditività e rendimenti di capitale interessanti ai nostri azionisti, rafforzando ulteriormente il nostro capitale regolamentare e i nostri coefficienti di liquidità”. LEGGI TUTTO

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    Fineco, Equita taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 16,5 euro per azione (-7%) il target price su Fineco, banca inclusa nell’indice FTSE MIB, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy” in vista della pubblicazione dei risultati per il terzo trimestre 2023, attesa per il prossimo 7 novembre.Gli analisti hanno effettuato un aggiornamento del modello, riducendo le stime di raccolta sui depositi 2023 (ora a -3,3 miliardi di euro da precedenti -2,8 miliardi di euro) e la raccolta netta AUM per il 2023 (a 2,9 miliardi di euro da 4 miliardi di euro). L’impatto sul 2023 è contenuto (meno dell’1% a livello di utile netto, a 592 milioni di euro), mentre riducono del 3% le stime 2024-25 (portandole a 597-609 milioni di euro) anche per incorporare il venir meno della remunerazione della riserva obbligatoria da 4Q23.Confermando il Buy, Equita scrive che il momentum sul fronte mix dei flussi presenta ancora delle sfide nel breve, con il mese di ottobre che è caratterizzato dal collocamento del BTP Valore agli investitori retail. Nonostante ciò, il broker ritiene che la piattaforma mantenga una base solida, con una valutazione del titolo particolarmente attraente a 11x il P/E 2023 rispetto a media storia e peer. LEGGI TUTTO

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    Credem, Fitch conferma rating “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Credem a “BBB” con outlook stabile. Fitch ha inoltre confermato il Viability Rating (VR) di Credem a ‘bbb’. Gli analisti dell’agenzia scrivono che i rating di Credem riflettono principalmente la sua posizione di mercato come banca second-tier in Italia, sebbene il suo modello di business abbastanza diversificato e la qualità degli attivi superiore alla media abbiano portato a una generazione di utili più stabile rispetto alla maggior parte dei peer negli ultimi dieci anni.Inoltre, la banca emiliana ha tradizionalmente integrato le attività commerciali tradizionali con attività di gestione patrimoniale, assicurazioni e prestiti specializzati (factoring, leasing e credito al consumo), determinando un mix di ricavi più diversificato rispetto alla maggior parte delle banche nazionali di medie dimensioni.L’esposizione ai rischi di mercato viene descritta come gestibile e adeguatamente tenuta sotto controllo. Tuttavia, la sua propensione al rischio sovrano italiano è superiore a quella delle banche nazionali con rating simile, il che aumenta il rischio di concentrazione, sebbene il rischio di tasso di interesse sia ben gestito sul portafoglio obbligazionario della banca.Il rapporto crediti deteriorati di Credem, pari al 2,1% a fine giugno 2023, è tra i più bassi a livello nazionale e si confronta bene con le medie europee. Anche la copertura dei crediti deteriorati pari al 67% è adeguata. “Ci aspettiamo che la percentuale dei prestiti deteriorati aumenti leggermente nei prossimi due anni a causa del rallentamento economico e delle pressioni sull’accessibilità del debito, ma che rimanga ben al di sotto dei picchi passati e facilmente gestibile”, si legge nel report.Fitch crede che la redditività abbia raggiunto il picco ciclico. L’NII probabilmente diminuirà nei prossimi due anni poiché si prevede che i tassi di interesse di mercato diminuiranno mentre la remunerazione dei depositi, che è in ritardo rispetto ai tassi di mercato, probabilmente aumenterà leggermente. La redditività di Credem dovrebbe comunque stabilizzarsi su livelli strutturalmente superiori a quelli dell’ultimo decennio e continuare ad essere sostenuta dalla diversificazione delle attività della banca, purché i tassi di interesse rimangano stabilmente al di sopra dei minimi storici. LEGGI TUTTO