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    BFF Bank, J.P. Morgan lima partecipazione al 2,992%

    (Teleborsa) – J.P. Morgan Asset Management ha una partecipazione pari al 2,992% nel capitale sociale di BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale 31 ottobre 2023, rispetto al 3,027% del 28 settembre. LEGGI TUTTO

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    Da Banca MPS un aiuto per famiglie e imprese colpite dal maltempo

    (Teleborsa) – La Monte Paschi ha stanziato un plafond di 200 milioni di euro per un primo intervento a supporto di famiglie e imprese residenti o con sede in Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia che hanno subito gravi danni a causa degli eccezionali eventi atmosferici che si sono verificati negli ultimi giorni. La Banca MPS ha previsto, inoltre, la possibilità di sospendere per 12 mesi i pagamenti delle rate dei mutui per privati e aziende che hanno subito danni e che ne faranno richiesta.Le misure straordinarie prevedono la concessione di finanziamenti alle imprese, ai commercianti, agli artigiani, per ripristinare nel più breve tempo possibile le attività produttive, così come alle famiglie le cui abitazioni sono state danneggiate dal forte vento e dalle insistenti piogge. Dedicati interventi sono previsti per tutte le filiere agricole. I finanziamenti beneficeranno di condizioni di particolare favore e seguiranno un iter istruttorio prioritario per accelerare i tempi di concessione. Tutte le filiali e i centri imprese della Banca sono a disposizione per accogliere le richieste, per fornire assistenza e ogni ulteriore informazione. LEGGI TUTTO

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    Messina (Intesa): isybank è un chiaro successo, possiamo raggiungere target

    (Teleborsa) – isytech, la nuova piattaforma digitale cloud native di Intesa Sanpaolo, “è chiaramente il punto focale per la riduzione dei costi e il miglioramento tecnologico” del gruppo, ed è già utilizzata con successo attraverso isybank e verrà estesa gradualmente a tutto il gruppo. Lo ha affermato il CEO Carlo Messina durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”isybank è un chiaro successo, in quanto abbiamo registrato risultati positivi in termini di migrazione, con 300.000 clienti trasferiti e solo 1.500 richieste di rientro in Intesa Sanpaolo – ha spiegato – in altre parole, di circa 1,7 miliardi di raccolta diretta, solo 6 milioni di euro vogliono tornare indietro”.Inoltre, “abbiamo avuto circa 50 mila clienti che sono arrivati da altre banche, che sono contenti del servizio che diamo loro con isybank”.”Per isybank pensiamo sia fondamentale raggiugere il 1 milione di clienti durante il periodo che abbiamo dato al mercato, e il trend di migrazione e nuovi clienti, e la soddisfazione da parte dei clienti che stiamo osservando, sono tali che possiamo raggiungere questo obiettivo”, ha concluso Messina. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: abbiamo chiaramente capitale in eccesso, faremo buyback

    (Teleborsa) – “Nei primi nove mesi del 2023, Intesa Sanpaolo ha registrato un risultato netto di 6,1 miliardi di euro, in aumento dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2022 e il miglior risultato dal 2007. Sono anche stati i migliori 9 mesi di sempre per proventi operativi netti, risultato della gestione operativa e risultato corrente lordo”. Lo ha affermato il CEO Carlo Messina durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”Abbiamo quindi aumentato la guidance di risultato netto per il 2023 a oltre 7,5 miliardi di euro, e ci aspettiamo un risultato netto 2024 2025 in crescita rispetto al 2023″, ha aggiunto, sottolineando che “abbiamo sempre superato quello che sono state le nostre promesse”.”Abbiamo un dividend yield superiore al 11,5%, il più alto in Europa, e un cash payout ratio del 70% – ha spiegato il CEO – E la distribuzione addizionale per il 2023 sarà quantificata all’approvazione dei risultati di fine anno, ma questo significa che abbiamo già deciso di attuarla”. “Eventuali ulteriori distribuzioni per il 2024 e 2025 saranno valutate di anno in anno”, ha sottolineato.Messina ha parlato di una “ulteriore forte accelerazione degli interessi netti nel terzo trimestre grazie alla componente commerciale che continuerà ad alimentare la crescita”. Gli interessi netti previsti sono ben superiori a 14 miliardi di euro nel 2023, con ulteriore crescita attesa nel 2024 e nel 2025 anche grazie al maggior contributo dell’hedging delle poste a vista.Il Cost/Income ratio dei 9 mesi è “il più basso di sempre con costi operativi essenzialmente stabili nonostante l’inflazione e i forti investimenti in tecnologia e crescita”. Intesa prevede una riduzione del personale di 1.360 su base annuale, con ulteriori circa 2.100 uscite volontarie entro il primo trimestre del 2025, già concordate con i sindacati e con relativi oneri già pienamente accantonati. La banca ha sottolineato di aver attuato circa 2.600 assunzioni nel 2021, 2022 e 9 mesi del 2023, e ulteriori 2.000 assunzioni sono previste entro il 2025.Messina ha detto che Intesa “è meglio preparata rispetto ai concorrenti europeei grazie ad un eccellente profilo di rischio, una patrimonializzazione elevata ed un modello di business ben diversificato e resiliente” e spiegato che “la realizzazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con le iniziative industriali chiave ben avviate e isybank operativa con successo”.Il CEO ha sottolineato che la banca è “pronto ad avere successo in qualsiasi scenario di tassi” e che ha “chiaramente capitale in eccesso da distribuire agli azionisti”, ribadendo che “la distribuzione addizionale per il 2023 che sarà quantificata all’approvazione dei risultati di fine anno ed eventuali ulteriori distribuzioni per il 2024 e 2025 saranno valutate di anno in anno”. In merito alla distribuzione del capitale in eccesso, “la mia intenzione è di procedere con un buyback, è la proposta che farò al board quando approveremo i risultati annuali”. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: nei prossimi due anni utile superiore a quello 2023

    (Teleborsa) – “I primi nove mesi del 2023 di Intesa Sanpaolo sono la dimostrazione della nostra capacità di proseguire nello sviluppo di una banca dalla profittabilità elevata e sostenibile, promotrice del più importante progetto per la coesione sociale nel paese, impegnata nel disegnare le nuove strategie di leader europeo. Ne traggono e ne trarranno rilevante beneficio tutti gli stakeholders”. Lo ha affermato il CEO Carlo Messina commentando i risultati al 30 settembre 2023.”Nei primi nove mesi dell’anno la crescita dei ricavi da interessi ha reso possibile un deciso aumento della redditività, di conseguenza i dividendi maturati sono pari a 4,3 miliardi di euro, dei quali 2,6 miliardi saranno pagati il 22 novembre come interim dividend – ha spiegato – La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield; è da sottolineare che di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza.Inoltre, “la stima di utile netto 2023 si colloca oltre i 7,5 miliardi; le previsioni per il 2024 e 2025 sono di un utile netto superiore a quello del 2023”.Messina ha sottolineato che “è pienamente operativa isybank, elemento qualificante del nostro Piano d’Impresa che ci colloca all’avanguardia in termini di offerta interamente digitale alla nostra clientela. I clienti passati da Intesa Sanpaolo a isybank sono circa 300.000, con un indice di soddisfazione assai elevato, così come è positiva l’adesione a isybank di oltre 50.000 clienti provenienti da altre banche”.”L’impegno per il paese nasce dalla comunità di Intesa Sanpaolo e dalle sue 100 mila persone – ha detto il CEO – In una situazione caratterizzata da un forte aumento del costo della vita, non solo confermiamo l’intenzione di procedere con l’aumento richiesto di 435 euro mensili per il 2024 ma vogliamo anticipare entro la fine del 2023 gli incrementi retributivi a valere sul quarto trimestre dell’anno, procedendo anche al ripristino della base piena di calcolo del TFR, in attesa degli esiti della contrattazione nazionale di settore. La tutela dell’occupazione rimane la nostra priorità assoluta, anche nel contesto a forte spinta tecnologica”. LEGGI TUTTO

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    ING, utile balza a 1,9 miliardi. Buyback da 2,5 miliardi

    (Teleborsa) – Ing, il gruppo bancario olandese, chiude il terzo trimestre con un utile netto più che raddoppiato rispetto al primo trimestre 2022 a 1.982 milioni di euro, guidato da forti ricavi sia nel Retail Banking sia nel Wholesale Banking. Sono 181mila i nuovi clienti primari nel terzo trimestre, con crescita in quasi tutti i mercati. Annunciato un programma di buyback da 2,5 miliardi di euro di azioni per allineare il capitale ai livelli obiettivo. In Italia ha acquisito nel retail banking 66mila i nuovi clienti da inizio anno, che portano il totale a 1.211.000 al 30 settembre. L’utile ante imposte cresce in maniera significativa anno su anno a 2.866 milioni di euro, il CET1 ratio aumenta al 15,2%. Nei primi 9 mesi del 2023 si segnala anche che il Gruppo ING ha siglato 507 operazioni di sustainable finance per un volume pari a 73,9 miliardi di euro. I primi nove mesi del 2023 sono positivi per ING in Italia sia in ambito Retail che Wholesale. Crescita a doppia cifra per Mutuo Arancio, con un nuovo erogato pari a 1,6 miliardi, per un incremento dell’83% rispetto ai primi 9 mesi del 2022. In ambito finanziamenti bene anche Prestito Arancio con 129 milioni di nuovi prestiti (+15% vs 9M22). Continua anche la crescita delle masse gestite e amministrate, che complessivamente hanno visto un aumento del 30% rispetto all’anno precedente (€ 3,5 miliardi il totale al 30 settembre 2023). Per quanto riguarda invece la divisione Wholesale Banking, Ing “ha continuato a sostenere l’economia italiana e la transizione green del Paese attraverso 16 operazioni di sustainable finance, tra cui 10 green & sustainable loans e 3 finanziamento nel settore delle rinnovabili. Collocati anche 3 green e SDG-linked bonds”. LEGGI TUTTO

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    BCC Iccrea, collocato covered bond per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – Iccrea Banca, Capogruppo del Gruppo BCC Iccrea, ha concluso con successo il collocamento di una nuova emissione di Covered Bond destinata a investitori istituzionali per un ammontare di 500 milioni di euro e scadenza 4 anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi di euro. Si tratta della seconda emissione di European Covered Bond (Premium) realizzata dal Gruppo in conformità alla nuova direttiva europea il cui recepimento si è perfezionato in Italia lo scorso 30 marzo 2023. Il titolo, quotato presso il Luxembourg Stock Exchange, ha un rating atteso di Aa3 (Moody’s), una cedola a tasso fisso pari al 4,00% e scadenza Novembre 2027. L’emissione ha ricevuto ordini superiori ai 700 milioni di euro da più di 40 investitori istituzionali a livello globale ed ha avuto la seguente ripartizione geografica: Paesi Nordici (29%), Germania-Austria-Svizzera (23%), Italia (22%), Regno Unito (10%), Spagna (9%), Asia (4%) e Benelux (3%). In termini di tipologia di investitori il 52% è stato allocato a fondi, il 34% a banche, il 10% a istituzioni e banche centrali, il 2% ad assicurazioni e fondi pensione ed il 2% ad altri investitori.”Siamo soddisfatti di aver concluso con successo questa nuova operazione di raccolta sul mercato istituzionale – ha commentato Mauro Pastore, Direttore Generale del Gruppo BCC Iccrea – L’elevata partecipazione da parte di investitori esteri pari a circa l’80% della domanda, ci dimostra come il percorso intrapreso dal Gruppo BCC Iccrea trovi sempre maggiore riconoscimento anche al di fuori dei confini nazionali. Si tratta di un segnale importante che testimonia la crescente presenza del Gruppo nel contesto del mercato finanziario europeo e la progressiva diversificazione delle nostre fonti di raccolta così come previsto dal piano strategico”.Il collocamento è stato curato in qualità di Joint Bookrunners da Barclays (co-arranger del Programma insieme ad Iccrea Banca), ABN Amro, Citi, Commerzbank e Unicredit. Helaba ha agito in qualità di Co-Manager. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis e Mediobanca perfezionano partnership industriale negli NPL

    (Teleborsa) – Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno perfezionato la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio per la gestione dei crediti deteriorati (NPL). In particolare, a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l’acquisto da Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, di Revalea, società nata nel 2022 dallo scorporo di NPL derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e netto di bilancio di 232,1 milioni.L’operazione – si legge in una nota – consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del NPL, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell’attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni.Con il perfezionamento dell’operazione è entrato, infatti, in vigore l’accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell’attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell’acquisizione, 18 dipendenti di Revalea andranno a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis. LEGGI TUTTO