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    Banca Generali, nel 2023 utile record di 326 milioni. Pay-out dividendo al 77%

    (Teleborsa) – Banca Generali ha chiuso il 2023 con un utile netto consolidato di 326,1 milioni di euro, in aumento del 53,1% rispetto ai 213 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato è stato trainato dal forte progresso dei profitti ricorrenti che sono saliti del 45% a 320,3 milioni. Questa crescita risulta nettamente superiore all’obiettivo del piano triennale (+10%-15%), segnando un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo sostenibile della banca.La crescita degli utili si è accompagnata ad un ulteriore espansione dimensionale – con masse totali che si sono attestate a 92,8 miliardi di euro (+11,8%), il valore più elevato di sempre – e ad un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale e del profilo di liquidità, già ampiamente superiori ai requisiti regolamentari.Il margine di intermediazione è salito del 23,2% a 788,2 milioni di euro, trainato dal balzo del margine finanziario (321,3 milioni, +90,9%) e dalla tenuta delle commissioni nette ricorrenti (459,3 milioni, +1,2%, al netto della quota di commissioni passive relative al margine d’interesse).Il CdA ha deliberato di presentare all’assemblea la proposta di distribuire dividendi per 251,2 milioni di euro, pari a 2,15 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge) per ognuna delle 116.851.637 azioni emesse e corrispondenti ad un pay-out totale del 77% dell’utile consolidato dell’esercizio 2023. Al prezzo di chiusura del titolo Banca Generali del 5 febbraio 2024 di 35,5 euro per azione, il dividendo proposto (accounting view) configura un rendimento del 6,1%.La raccolta di gennaio è stata pari a 323 milioni di euro evidenziando un aumento degli Assets under Investment, la componente a maggiore valore aggiunto dell’offerta. Tale componente ha raggiunto i 99 milioni di euro in netto progresso rispetto ai deflussi per 7 milioni di euro realizzati nell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Furstenberg Fassio: profitti si accompagnano a impatti positivi su società

    (Teleborsa) – “Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro”. Lo dichiara Ernesto Furstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, commentando i risultati 2023.”Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l’accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità, in particolare sociale, incrementando gli investimenti previsti e realizzando oltre 30 progetti a elevato impatto per il benessere della comunità e la sostenibilità individuale e sociale del Paese, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos”, ha aggiunto.”Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società – ha spiegato – Grazie a questo approccio, la Banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Geertman: utile record, in anticipo rispetto al piano industriale

    (Teleborsa) – “Abbiamo chiuso il 2023 con un utile netto di 160 milioni di euro che, al netto della PPA, rappresenta il massimo storico per Banca Ifis e ha beneficiato principalmente dell’andamento favorevole dei ricavi e del modesto rischio di credito. Raggiungiamo così con un anno di anticipo il risultato previsto per il terzo anno di Piano Industriale”. Lo dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, commentando i risultati 2023.”Nel periodo, abbiamo proseguito il processo di trasformazione operativa e digitale tracciata nel Piano Industriale con soluzioni innovative, da un lato per efficientare i processi, dall’altro per migliorare i servizi e il supporto ai clienti. La prudenza nella gestione dei rischi, unita alla trasformazione digitale ormai avanzata del modello di business e all’autorevolezza nei nostri mercati di riferimento, basata sulla competenza delle Ifis People, ci consentono di guardare avanti con fiducia”. “Confermiamo quindi l’obiettivo di circa 160 milioni di euro di utile per l’esercizio 2024, in assenza di shock macroeconomici, pur in un contesto caratterizzato dal rallentamento della crescita e un costo della raccolta più elevato”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, utile 2023 sale a 160 milioni. Dividendo totale di 2,1 euro

    (Teleborsa) – Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, ha chiuso il 2023 con un utile netto di pertinenza del Gruppo pari a 160,1 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto ai 141,1 milioni di euro del 2022. L’utile, al netto della PPA, rappresenta il record storico per la banca ed è superiore del 16,8% rispetto all’obiettivo di 137 milioni di euro di utile previsto per il 2023 nel Piano Industriale.Il margine di intermediazione, in crescita del 3,5% a 704,6 milioni di euro rispetto ai 680,5 milioni di euro del 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking (+8,2% rispetto al 2022) al rialzo dei tassi di interesse. Salgono a 397 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% rispetto al 2022 a conferma della resilienza della raccolta nonostante il rialzo dell’inflazione.Il costo del credito è pari a 52,4 milioni di euro, in riduzione di oltre il 32% rispetto al 2022, e include 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici. Il CET1 ratio si è attestato al 14,87% ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari al 9,0%.Confermato il target di utile netto per il 2024 di circa 160 milioni di euro, in linea con le previsioni contenute nel Piano Industriale 2022-24.Il CdA ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo a saldo relativo all’anno 2023 per un totale di 47 milioni di euro, pari a 0,9 euro per azione in circolazione. In occasione della presentazione dei risultati relativi ai 9 mesi del 2023, la banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni di euro, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge. Per l’intero 2023, la banca ha in previsione di distribuire 110 milioni di euro di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione (superiore del 60% agli obiettivi del Piano industriale), coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno.Il board ha anche preso atto delle dimissioni rassegnate dalla sola carica di amministratore dal fondatore Sebastien Egon Furstenberg, che ha dichiarato di volersi dedicare a tempo pieno alla presidenza onoraria attribuitagli il 20 aprile 2023. La sostituzione sarà oggetto di prossime deliberazioni, con il supporto e le preventive valutazioni del Comitato Nomine. LEGGI TUTTO

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    Banca Mediolanum, utile record di 822 milioni di euro nel 2023

    (Teleborsa) – Banca Mediolanum ha chiuso il 2023 con un Utile Netto pari a 821,9 milioni di euro, in aumento del 62% rispetto allo scorso anno. Il Margine di Contribuzione è aumentato del 30% a 1,77 miliardi mentre il Margine Operativo, pari a 987,7 milioni, è cresciuto del 49% rispetto al 2022. Le Commissioni Nette hanno raggiunto 1,03 miliardi di euro, +6% anno su anno, grazie al positivo andamento dei mercati e del significativo contributo della raccolta netta gestita. Il Margine da Interessi, pari a 752,4 milioni di euro, è cresciuto dell’85% rispetto al 2022.Il totale delle Masse Gestite e Amministrate ha raggiunto 118,07 miliardi di euro, in aumento del 14% rispetto al 31 dicembre 2022. Gli Impieghi alla clientela retail del Gruppo si attestano a 17,03 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 31 dicembre 2022.”Sono veramente felice di commentare i risultati che Banca Mediolanum ha conseguito nel 2023 – ha commentato l’AD Massimo Doris – Un anno che definisco semplicemente straordinario, in particolare per il record di utile di esercizio di 822 milioni di euro. In questa sede mi preme sottolineare alcuni punti chiave. Come tutto il settore bancario, nel 2023 abbiamo beneficiato del repentino rialzo dei tassi e del conseguente contributo derivante dal margine da interessi. Il 2023 di Banca Mediolanum peraltro non va osservato in modo isolato, ma deve essere analizzato in sequenza con gli esercizi precedenti, come un anno di ulteriore conferma di un trend di crescita strutturale che parte da lontano, attraversando in aggiunta anni difficili come quelli della pandemia e delle tensioni geopolitiche”.”Questa espansione di lungo corso, generata da un modello di business ampiamente diversificato e fedelmente in linea con la consueta strategia di consulenza omnicomprensiva al cliente, ha condotto all’attuale salto dimensionale – ha aggiunto – Una nuova base per gli anni a venire, un nuovo ordine di grandezza in termini di risultati economici, solidità patrimoniale, remunerazione degli azionisti, masse in gestione, capacità occupazionale e, più importante di tutti, una customer base di 1 milione e 800mila clienti che quotidianamente ci accorda la propria fiducia e ci affida i propri risparmi. Ne è riprova il primo mese del 2024, con oltre 18mila nuovi clienti che hanno già scelto il Gruppo Mediolanum”.Il Consiglio d’Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti un saldo dividendo di 0,42 euro per azione, pari a circa 311 milioni di euro. Considerando l’acconto di 0,28 euro distribuito a novembre, il dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2023 ammonta a 0,70 euro per azione, per un totale di circa 519 milioni di euro, il 40% in più rispetto al 2022.Il numero dei Family Banker è pari a 6.216, in crescita del 3%, mentre il totale dei Clienti bancari si attesta a 1.799.100, in aumento del 7% anno su anno. LEGGI TUTTO

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    BPER, Montani: piano verrà rivisto quest’anno dopo rinnovo del consiglio

    (Teleborsa) – “Mi spiace che lei giudichi il dividendo basso. Siamo partiti con 6 centesimi, poi 12 centesimi e ora 30 centesimi. Avevamo fatto un piano con trend di crescita e pay-out del 50% al 2025, e quindi siamo addirittura in anticipo. È stato calcolato con un certo livello di patrimonializzazione, garantendoci la possibilità di sostenere lo sviluppo della banca, che ha fatto un salto importante. Crediamo di aver fatto buon lavoro”. Lo ha detto l’AD di BPER, Piero Luigi Montani, rispondendo alla domanda di un analista durante la conference call sui risultati 2023.”Per il futuro procediamo ancora sulla base del piano del giugno 2022, e quindi continuiamo a seguirlo, per il quale siamo in proiezione lineare – ha aggiunto – Questo piano verrà rivisto quest’anno, è probabile anche abbastanza a breve, dopo il rinnovo del consiglio che scade ad aprile”.”Noi fino ad adesso abbiamo rispettato quanto detto – ha sottolineato Montani – Il nostro intendimento è di favorire i soci, ma dobbiamo avere anche una banca solida che possa guardare al futuro, non vogliamo bruciare tutto ora per fare bella figura”.”Abbiamo un CET1 Ratio al 14,5% – ha aggiunto – che è elevato, ma dobbiamo guardarci in giro: anche le altre banche lo hanno molto alto, anche perché posso aspettarmi che la BCE mi possa fare delle richieste e voglio essere tranquillo. È vero (che è alto, ndr), ma una banca ben patrimonializzata dà sicurezze per il futuro agli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    BPER, Montani: NII 2024 in leggera flessione, utile più o meno in linea

    (Teleborsa) – “Per il 2024, siamo appena all’inizio, la banca ha lavorato molto bene, gettando le basi per un futuro. Ci aspettiamo per il margine di interesse un andamento leggermente in flessione, ma qualora ci fosse una flessione in più dovuta alla curva dei tassi siamo convinti che quello che dovessimo perdere su questo fronte le recupereremo sulle commissioni, specialmente nell’area del gestito. C’è un programma su Banca Cesare Ponti, e comunque sul comparto abbiamo fatto molto bene negli ultimi anni e guadagnato quote di mercato”. Lo ha affermato l’AD di BPER, Piero Luigi Montani, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.”Per quanto riguarda i costi operativi, pensiamo di tenerli in linea, e per l’utile netto – fatta astrazione di 380 milioni di euro di DTA che hanno gonfiato e che non ci saranno più – pensiamo di mantenerci più o meno in linea con quest’anno”, ha spiegato, aggiungendo che “prevediamo il costo del rischio all’interno dei 50 punti base, cercheremo di non superare i 48”.Per quanto riguarda la guidance sul dividendo, Montani ha detto che “stiamo ancora lavorando sul piano industriale che abbiamo presentato, dove avevamo dato un’indicazione a fine 2025; oggi siamo arrivati a un pay-out del 30% e siamo in traiettoria lineare con il piano. Probabilmente sarà nuovo sconsiglio a elaborare un nuovo piano, e allora saremo più precisi”. LEGGI TUTTO

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    BPER, Montani: risultati ben oltre la favorevole congiuntura del sistema bancario

    (Teleborsa) – BPER ha conseguito nel 2023 “risultati eccellenti, che vanno ben oltre la favorevole congiuntura del sistema bancario italiano. E quando dico ben oltre, voglio dire che a differenza delle altre banche noi ci siamo trovati in questi due anni-due anni e mezzo di lavoro a portare avanti lo sviluppo dei risultati mentre abbiamo portato a termine operazioni di M&A importanti”. Lo ha affermato l’AD di BPER, Piero Luigi Montani, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.Montani ha ricordato che il gruppo ha inglobato 988 sportelli, 2,5 milioni di clienti, 8.400 dipendenti, 150 miliardi di masse intermediate. “Abbiamo chiuso il piano in grosso modo due anni scarsi, ne siamo orgogliosi e ringrazio tutta la struttura – sia centrale che sul territorio – che ci ha sorretto con tutta la clientela”, ha detto l’AD.”I risultati sono stati in incremento in ogni comparto e, uniti alla solida posizione patrimoniale, ci permettono di pagare un dividendo di 30 centesimi, che corrisponde a un pay-out del 30%”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO