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    Bankitalia, Ignazio Visco nominato Governatore onorario

    (Teleborsa) – Il Consiglio Superiore della Banca d’Italia ha conferito a Ignazio Visco, che ha concluso il suo mandato lo scorso 31 ottobre, il titolo di Governatore onorario.Visco, in Bankitalia dal 1972 a parte una parentesi all’OCSE, ha ricoperto da carica di Governatore da novembre 2011 a ottobre 2023. LEGGI TUTTO

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    Banca AideXa, lascia l’AD Federico Sforza. Al suo posto Marzio Pividori

    (Teleborsa) – Banca AideXa ha comunicato che Federico Sforza lascerà la carica di amministratore delegato dopo aver portato a termine con successo la prima fase di sviluppo della fintech italiana dedicata alle piccole e medie imprese. Il CdA ha individuato in Marzio Pividori il nuovo amministratore delegato, che prenderà servizio successivamente alle delibere assembleari indicativamente a far data dal 1° febbraio 2024, si legge in una nota.Sforza ha detto di essere “pronto per nuove sfide future”, ma che rimarrà comunque vicino alla banca in qualità di azionista e promotore. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, nessun gruppo italiano a rilevanza sistemica globale

    (Teleborsa) – Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2022, nessuna istituzione finanziaria autorizzata in Italia viene identificata come GlobalSystemically Important Institution (G-SII), ovvero istituzione finanziaria a rilevanza sistemica globale. Lo comunica la Banca d’Italia, affermando che il gruppo UniCredit, che era stato identificato come G-SII lo scorso anno, non è quindi più tenuto a mantenere la riserva di capitale prevista per le G-SII (precedentemente fissata all’1 per cento delle esposizioni complessive ponderate per il rischio, RWA). Il gruppo, in quanto identificato come istituzione a rilevanza sistemica nazionale dalla Banca d’Italia, rimane tuttavia tenuto a mantenere la riserva di capitale prevista per le O-SII, che dal prossimo 1° gennaio sarà pari all’1,50 per cento degli RWA. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank, rumors: contatti con fondi sovrani per ingresso con quota fino al 9,9%

    (Teleborsa) – Commerzbank, una delle principali banche tedesche con una radicata presenza nel mercato europeo, sta trattando con diversi fondi sovrani per la possibilità di farli entrare nel capitale, anche rafforzando le sue difese contro potenziali takeover. Lo ha scritto Bloomberg, citando persone a conoscenza della questione.Secondo il resoconto, nelle ultime settimane l’amministratore delegato Manfred Knof si è rivolto ai fondi sovrani in Asia e Medio Oriente per valutare il loro interesse ad acquistare una quota fino al 9,9%.Dopo l’uscita della notizia, il titolo è scattato fino a 11,495 euro per azione, prima di rintracciare. Commerzbank si attesta ora a 11,34 euro, con un aumento dello 0,84%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 11,5 e successiva a 11,83. Supporto a 11,17. LEGGI TUTTO

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    BCC, rinnovato dopo 15 anni contratto nazionale per i dirigenti

    (Teleborsa) – Federcasse e le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo hanno sottoscritto l’Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro dei Dirigenti delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali Artigiane – Casse Raiffeisen, dopo 15 anni dall’ultimo rinnovo del 2008. “Abbiamo ritenuto maturo il momento affinché Federcasse e le Organizzazioni sindacali di Categoria aggiornassero la disciplina collettiva destinata ai Dirigenti delle BCC, ferma oramai da troppo tempo – dice Matteo Spanò, presidente della delegazione sindacale di Federcasse – È un risultato che ha richiesto un grande impegno e che mette in luce dinamiche sindacali complessivamente positive, con la capacità delle parti di fare sintesi e di individuare soluzioni originali e sempre più a misura di Credito Cooperativo”.L’Accordo prevede un sistema di aumenti economici “a doppio binario”, spiega una nota di Federcasse: aumenti tabellari, a regime, per tutti i Dirigenti pari a circa il 12% dell’attuale retribuzione e introduce l’Elemento distinto della retribuzione (EDR) nel caso di non raggiungimento del limite retributivo lordo annuo. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo rispetta ampiamente requisito patrimoniale BCE

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha ricevuto la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2024 a livello consolidato, a seguito degli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP). Il requisito patrimoniale da rispettare complessivamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio risulta pari a 9,32%.I coefficienti patrimoniali di Intesa Sanpaolo a livello consolidato al 30 settembre 2023, deducendo dal capitale circa 4,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi del 2023 (di cui circa 2,6 miliardi distribuiti come acconto dividendi a novembre 2023) e le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1, risultano pari a: 13,6% per il Common Equity Tier 1 ratio e pro-forma 14,9% per il Common Equity Tier. LEGGI TUTTO

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    Banca Profilo, Arepo e TFC concordano proroga per compravendita 29% capitale

    (Teleborsa) – Banca Profilo ha reso noto che Arepo e Twenty First Capital hanno concordato una proroga al 20 marzo 2024 del termine di avveramento delle condizioni sospensive previste nel contratto preliminare di compravendita del 29% del capitale. Arepo è l’azionista di controllo di Banca Profilo, mentre Twenty First Capital è una società di gestione francese di fondi di investimento alternativi e limited partner e portfolio manager del fondo di diritto francese Fonds Archimedes.Lo scorso 22 maggio, Arepo aveva comunicato il raggiungimento di un accordo vincolante condizionato con TFC per la compravendita della Partecipazione, a fronte di un corrispettivo pari a 50,4 milioni di euro, corrispondente a 0,2637 euro per azione (al netto delle azioni proprie in portafoglio), da versare in due tranche di pari importo, rispettivamente alla data di esecuzione della compravendita e un anno dopo la stessa.Nel contesto delle discussioni riguardanti la proroga del suddetto termine, TFC ha comunicato che “sulla base del Piano industriale 2024-26 recentemente approvato da Banca Profilo, unendo l’esperienza, le competenze e la disponibilità di risorse finanziarie del gruppo con l’attuale management della banca, si prevede un importante sviluppo degli aggregati economici e patrimoniali, ordinato e sostenibile nel lungo termine”. “Particolare focus – si legge in una nota – sarà dedicato all’ulteriore sviluppo della rete di private banking con mirati inserimenti e sviluppi territoriali, alla componente assicurativa vita e danni tramite una rinnovata offerta di prodotti e l’inserimento di risorse specializzate dedicate alla consulenza assicurativa, alla crescita per linee esterne con possibili acquisizioni di realtà operanti nel mondo del private banking e wealth management, e all’evoluzione della piattaforma digitale fintech, anche sfruttando le opportunità attivate dall’intelligenza artificiale”. LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): vigilanza bancaria europea ha portato a banche più solide

    (Teleborsa) – L’istituzione, 10 anni fa, del Single Supervisory Mechanism (in italiano Meccanismo di Vigilanza Unico) “è stato il passo più significativo verso l’integrazione europea dall’introduzione dell’euro”. Lo ha affermato Christine Lagarde, presidente dalla Banca centrale europea (BCE), al 5° Forum della BCE sulla vigilanza bancaria a Francoforte.Lagarde ha citato essenzialmente due ragioni per cui era necessario compiere quel passo. “In primo luogo, avrebbe portato a una supervisione più rigorosa e più uniforme: un unico supervisore che applica un unico insieme di regole per un unico mercato bancario”. “In secondo luogo, la vigilanza unica avrebbe aiutato a rendere la politica monetaria più efficace, perché un sistema bancario debole può complicare il nostro compito di stabilizzare l’inflazione – in entrambe le direzioni”.”Quando le banche centrali allentano la politica monetaria, un settore finanziario fragile può impedire la trasmissione di tassi più bassi all’economia, soprattutto se le banche non sono in grado di concedere prestiti. Lo abbiamo visto dopo la crisi dell’euro, quando le banche stavano riducendo l’indebitamento mentre la BCE tagliava i tassi – ha spiegato – Allo stesso tempo, le banche deboli possono anche interferire con i rialzi dei tassi. Se la politica monetaria attribuisse un peso sproporzionato ai rischi per la stabilità finanziaria, potrebbe inasprirsi meno del dovuto”.Secondo la numero uno della BCE, la vigilanza bancaria europea “ha portato a banche più solide, grazie alle autorità di vigilanza che applicano standard normativi più severi e li integrano dove necessario”.Ha citato anche alcuni numeri a sostegno di questa tesi: nel secondo trimestre di quest’anno il coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) aggregato delle banche vigilate si è attestato al 15,7%, in aumento di 440 punti base dall’inizio della vigilanza europea. Le banche beneficiano di una copertura di liquidità e di coefficienti di finanziamento netti stabili ben al di sopra dei minimi, rispettivamente al 158% e al 126%. E i prestiti in sofferenza sono scesi da circa 1.000 miliardi di euro nel 2014 a meno di 340 miliardi di euro alla fine dello scorso anno.Inoltre – ha spiegato – l’autorità di vigilanza unica “ha reso la vigilanza più uniforme, il che significa che le pratiche di vigilanza sono ora applicate in modo coerente”, e “la vigilanza europea ci ha aiutato a identificare le priorità comuni in termini di gestione del rischio e ad affrontarle in modo lungimirante”. LEGGI TUTTO