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    Goldman Sachs supera target di raccolta per Alternatives con un anno di anticipo

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha superato il suo target di raccolta per gli Alternatives con un anno di anticipo, raccogliendo 251 miliardi di dollari dalla fine del 2019 rispetto a un obiettivo di 225 miliardi di dollari. È quanto emerge dalla presentazione della trimestrale al 31 dicembre 2023, che ha visto un aumento del 51% degli utili negli ultimi tre mesi dell’anno.Oggi Goldman Sachs detiene oltre 450 miliardi di dollari di asset alternativi, con un’offerta scalabile nei settori del private credit, del private equity, delle infrastrutture, del real estate, degli investimenti sostenibili, dei secondari, delle partecipazioni alternative e della selezione di gestori terzi.Un dato sottolineato dalla banca d’affari è che, dei 250 miliardi di dollari raccolti dalla fine del 2019, circa il 40% è stato raccolto attraverso il canale Ultra High Net Worth. Goldman Sachs ha un’attività di Private Wealth Management da oltre 1.000 miliardi di dollari focalizzata esclusivamente sullo spazio Ultra High Net Worth, con 16.000 clienti. “Il contesto nel 2024 rimane incerto, ma siamo fiduciosi nello stato delle nostre società in portafoglio e rimaniamo fermamente concentrati sui principi fondamentali della creazione di valore, della buona gestione e della ponderazione delle exit-opportunity”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, utili 4° trimestre in calo per oneri una tantum

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha registrato ricavi netti pari a 12,9 miliardi di dollari per il quarto trimestre terminato il 31 dicembre 2023, rispetto ai 12,7 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 1,5 miliardi di dollari, ovvero 0,85 dollari per azione, rispetto ai 2,2 miliardi di dollari, ovvero 1,26 dollari per azione, dello stesso periodo di un anno fa.L’utile ante imposte per il quarto trimestre comprende 535 milioni di dollari di oneri o 0,28 dollari per azione, con 286 milioni di dollari che sono relativi alla ricostituzione del fondo della FDIC (collegato alle crisi bancarie della scorsa primavera) e oneri legali di 249 milioni di dollari relativi a una questione specifica.I ricavi netti dell’intero anno sono stati di 54,1 miliardi di dollari, rispetto ai 53,7 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 9,1 miliardi di dollari, ovvero 5,18 dollari per azione, rispetto agli 11 miliardi di dollari, ovvero 6,15 dollari per azione, di un anno prima.”Nel 2023, la società ha registrato un solido ROTCE in un contesto di mercato misto e una serie di venti contrari – ha commentato il CEO Ted Pick – Iniziamo il 2024 con una strategia aziendale chiara e coerente e un team di leadership unificato. Siamo concentrati sul raggiungimento dei nostri obiettivi finanziari a lungo termine e sul continuo impegno a favore degli azionisti”All’interno della divisione Institutional Securities, i ricavi da Investment Banking sono stati in aumento del 5% nel quarto trimestre (i ricavi da Advisory sono rimasti sostanzialmente invariati riflettendo il completamento dell’attività di M&A nel trimestre, i ricavi da Equity underwriting sono rimasti sostanzialmente invariati, i ricavi da Fixed income underwriting sono aumentati del 25% su emissioni investment grade più elevate). LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo sostiene il concerto inaugurale del World Economic Forum di Davos

    (Teleborsa) – “Ringrazio il World Economic Forum, Klaus e Hilde Schwab che ogni anno ci permettono di essere sponsor di questo concerto. È molto importante per noi di Intesa Sanpaolo, perché oltre a essere soltanto un forte creatore di valore del settore bancario siamo un importante operatore del sociale. Abbiamo deciso di impegnare 1,5 miliardi di euro in un programma ad alto impatto sociale per contrastare la povertà e per ridurre le disuguaglianze per essere la prima impact bank al mondo”. È quanto ha affermato ieri sera Carlo Messina, consigliere delegato e CEO Intesa Sanpaolo, introducendo il concerto inaugurale del World Economic Forum di Davos di cui la Banca è sponsor da diversi anni. “Gli investimenti che stiamo facendo in questo ambito – ha detto Messina – sono secondi solo ai nostri investimenti in tecnologia, intelligenza artificiale, banca digitale. Allo stesso tempo, grazie alle attività nel sociale diamo lavoro a persone che possono trovarsi in situazioni difficili a causa degli impatti sul lavoro dell’intelligenza artificiale: su centomila persone che lavorano in Intesa Sanpaolo, mille lavorano nel sociale. Ritengo che lavorare per la Corporate social responsibility e per chi ha bisogno possa essere una via anche per altre società che potrebbero così sviluppare tecnologia senza ridurre i livelli dell’occupazione. Per noi la cultura è importante, è un’area di investimento, abbiamo quattro musei in Italia, e questo spiega la nostra vicinanza al World Economic Forum che sta facendo un lavoro fantastico e siamo davvero orgogliosi di essere nuovamente sponsor di questo concerto”. LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs, utili in crescita nel 4° trimestre grazie a segmento Equities

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha riportato ricavi netti di 46,25 miliardi di dollari (-2%) e utili netti di 8,52 miliardi di dollari (-24%) per l’anno terminato il 31 dicembre 2023, con ricavi netti di 11,32 miliardi di dollari (+7%) e utili netti sono stati di 2,01 miliardi di dollari (+51%) nel quarto trimestre.L’utile per azione ordinaria (EPS) è stato di 22,87 dollari per il 2023 e di 5,48 dollari per il quarto trimestre del 2023. Il return on common equity (ROE) è stato del 7,5% per il 2023 e il ROE annualizzato è stato del 7,1% per il quarto trimestre.”Questo è stato un anno di esecuzione per Goldman Sachs – ha commentato il CEO David Solomon – Con tutto ciò che abbiamo ottenuto nel 2023, abbinato alla nostra strategia chiara e semplificata, disponiamo di una piattaforma molto più forte per il 2024. I nostri obiettivi strategici sottolineano il nostro incessante impegno a servire i nostri clienti con eccellenza, rafforzare ulteriormente la nostra clientela leader e continuare a fornire risultati per gli azionisti”.Elementi selezionati relativi all’attuazione del ristretto focus strategico di Goldman Sachs, oltre al contributo per la ricostituzione del fondo della FDIC (collegata alle crisi bancarie della scorsa primavera), hanno influenzato i risultati per l’intero anno e il quarto trimestre. Per il 2023, queste voci hanno ridotto gli utili netti di 2,8 miliardi di dollari, l’EPS di 8,04 dollari e il ROE di 2,6 punti percentuali. Per il quarto trimestre, queste voci hanno ridotto gli utili netti di 283 milioni di dollari, l’EPS di 0,83 dollari e il ROE annualizzato di 1 punto percentuale.L’accantonamento per perdite su crediti è stato di 1,03 miliardi di dollari per il 2023, rispetto a 2,72 miliardi di dollari per il 2022.I ricavi netti nella divisione Global Banking & Markets sono stati di 6,35 miliardi di dollari, il 3% in meno rispetto al quarto trimestre del 2022. All’interno di essa, i ricavi netti in FICC sono stati di 2,03 miliardi di dollari, il 24% in meno, mentre i ricavi netti in Equities sono stati di 2,61 miliardi di dollari, il 26% in più.I ricavi netti nella divisione Asset & Wealth Management sono stati di 4,39 miliardi di dollari, superiore del 23% rispetto al quarto trimestre del 2022. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca Premier punta a 50 miliardi di euro di masse entro il 2026

    (Teleborsa) – Mediobanca ha lanciato oggi Mediobanca Premier, la banca specializzata nella gestione del risparmio e degli investimenti delle famiglie italiane. Il rebranding di CheBanca! si inserisce all’interno del Piano Strategico 2023-26 “One Brand – One Culture”, che vede come obiettivo prioritario lo sviluppo della divisione Wealth Management.Mediobanca Premier, che ha l’ambizione di diventare leader nella fascia medio-alta del mercato, svilupperà un’offerta di consulenza, gestione e protezione dei patrimoni avvalendosi di prodotti di Asset Management e – tratto distintivo sul mercato – dell’offerta unica di prodotti di Capital Market e di Corporate & Investment Banking di Mediobanca. Un’interazione che consentirà di ampliare e rinnovare l’offerta di prodotti e servizi rispondendo ai bisogni finanziari di una clientela con esigenze più evolute. La crescita di Mediobanca Premier darà un impulso allo sviluppo della divisione Wealth Management, di cui fanno parte anche le reti Private (Mediobanca Private Banking in Italia e CMB nel Principato di Monaco) e le fabbriche prodotto, raccolte in Mediobanca Asset Management (Mediobanca Sgr in Italia, Polus Capital Management per il credito illiquido e Ram Active Investment per i fondi equity sistematici). Il Wealth Management, sotto la responsabilità del direttore generale Francesco Saverio Vinci, diventerà entro il 2026 primo contributore per commissioni e secondo in termini di ricavi, con elevati livelli di redditività.Mediobanca Premier farà leva sulle competenze dei circa 1.100 professionisti (equamente divisi tra banker e consulenti finanziari) presenti sul territorio nazionale attraverso circa 200 punti vendita, tra filiali e uffici di consulenza finanziaria. Il rinnovamento dell’offerta e l’utilizzo di un nuovo brand farà da volano a un piano di reclutamento che porterà nell’arco del piano 23-26 le reti di vendita di Mediobanca Premier a crescere da 1.100 a 1.350 professionisti. Tale incremento supporterà l’obiettivo di aumentare del 25% le masse totali: da 39 a 50 miliardi di euro entro la fine del Piano al 2026.”Mediobanca Premier continuerà a gestire i 40 miliardi di euro di raccolta della clientela che ci ha dato fiducia in questi anni e si svilupperà con l’obiettivo di diventare uno dei player più importanti nel segmento Premier, per la gestione di patrimoni sino a 5 milioni di euro – dichiara Lorenzo Bassani, Direttore Generale di Mediobanca Premier – Rafforzare le sinergie con tutte le società del Gruppo, e in particolare con il Corporate & Investment Banking, significa per noi diventare un interlocutore d’eccellenza non solo per il risparmio delle famiglie, ma anche per quello di professionisti e imprenditori”. LEGGI TUTTO

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    BPER e Gardant perfezionano partnership per gestione crediti deteriorati

    (Teleborsa) – BPER Banca e il Gruppo Gardant hanno perfezionato un’operazione finalizzata a costituire una partnership strategica per la gestione di crediti deteriorati di titolarità di BPER Banca e Banco di Sardegna.La partnership tra il Gruppo BPER e il Gruppo Gardant è realizzata mediante: la creazione di una piattaforma di servicing partecipata al 70% da Gardant Bridge, società del Gruppo Gardant, e al 30% da BPER; e la sottoscrizione di due accordi di servicing relativi alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia ad inadempienze probabili (UTP – Unlikely to Pay), sia a sofferenza (NPL – Non Performing Loans) di titolarità di BPER e BdS.La valorizzazione della transazione genererà una plusvalenza complessiva di circa 150 milioni di euro al lordo delle imposte e sarà contabilizzata nel primo trimestre del 2024. LEGGI TUTTO

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    BCC, Fisac Cgil: via ad assemblee lavoratori per rinnovo contratto

    (Teleborsa) – Sono partite le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del Credito cooperativo sulla piattaforma per il rinnovo del contratto, secondo quanto reso noto dalla Fisac Cgil. Dopo l’approvazione della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL degli oltre 36 mila addetti del Credito Cooperativo da parte degli organismi della Fisac Cgil e delle altre organizzazioni, si è svolto oggi l’attivo unitario, alla presenza dei dirigenti sindacali delle organizzazioni di categoria, per dare avvio alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.In estrema sintesi la piattaforma che sarà poi, dopo la validazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, alla base del confronto con Federcasse, prevede: “Oltre al fondamentale recupero salariale – commentano Fabrizio Petrolini, coordinatore nazionale Fisac Cgil BCC, e Riccardo Sanna, segretario nazionale Fisac Cgil -, ovvero 435 euro a regime per la figura media e la rivalutazione di tutte le voci retributive, oltre a due scatti di anzianità e altre richieste economiche, prosegue la volontà di aggiornamento, adeguamento e innovazione che da sempre ha caratterizzato l’impegno delle organizzazioni sindacali verso le peculiarità della cooperazione di credito. I risultati molto positivi del credito cooperativo consentono di svolgere a pieno la trattativa”In tal senso, proseguono i due dirigenti sindacali, “i punti qualificanti sono: la stabilità occupazionale, lo sviluppo professionale, l’ampliamento dell’area contrattuale, la limitazione della esternalizzazione di rami aziendali al fine di difendere la specificità e professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, le politiche di genere, la centralità della persona e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale, la realizzazione della transizione digitale e generazionale con gli adeguati strumenti, a partire dalla formazione continua e certificata e dal riconoscimento di adeguati profili professionali”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, collocato covered bond per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Sondrio ha collocato con successo presso investitori istituzionali una nuova emissione di covered bond per un importo benchmark pari a 500 milioni di euro e durata di 5,5 anni. Il collocamento è stato realizzato nell’ambito del programma di obbligazioni bancarie garantite da 5 miliardi di euro, assistito interamente da mutui residenziali.L’operazione ha riscosso richieste per circa 1 miliardo di euro e sottoscrizioni finali distribuite in maniera pressoché uguale tra gli investitori istituzionali esteri e quelli domestici. Lo spread del prestito obbligazionario, inizialmente annunciato pari a mid-swap +80 punti base, è stato di conseguenza ridotto fino al livello finale di 77 punti base sopra il tasso mid-swap. La cedola fissa annuale è pari al 3,25%, con un prezzo di emissione dell’obbligazione stabilito a 99,533% e scadenza il 22 luglio 2029. Il titolo, riservato agli investitori istituzionali, sarà quotato presso il Luxembourg Stock Exchange.In qualità di Global Coordinator dell’emissione hanno agito Intesa Sanpaolo e UniCredit mentre in qualità di Joint Bookrunners hanno operato Intesa Sanpaolo, LBBW, Raiffeisen Bank, Santander, Societe Generale e UniCredit. LEGGI TUTTO