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    Cassa di Risparmio di Orvieto, utile primo trimestre sale a 2,97 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cassa di Risparmio di Orvieto, società del Gruppo Mediocredito Centrale, ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2024 registra un utile netto di 2,97 milioni di euro, rispetto a 2,71 milioni di euro al 31 marzo 2023. +24,2% il Margine di interesse, pari a 10,19 milioni di euro al 31 marzo 2024 (8,21 milioni di euro al 31 marzo 2023), grazie al positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi. +1,4% le Commissioni nette pari a 4,24 milioni di euro al 31 marzo 2024 rispetto a 4,18 milioni di euro al 31 marzo 2023. Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito) passano da 1.198,64 milioni di euro di fine 2023 a 1.204,37 milioni di euro al 31 marzo 2024 (+0,5%). I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 1.177,08 milioni di euro rispetto a 1.170,06 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+0,6%).I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 27,29 milioni di euro (28,58 milioni di euro a fine 2023), con un grado di copertura dei fondi rettificativi pari al 63,2%, in crescita rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (62,6%). Prosegue, inoltre, la flessione dell’NPL ratio lordo e dell’NPL ratio netto, pari, rispettivamente, al 5,9% (6,1% a fine 2023) e al 2,3% (2,4% a fine 2023). Sostanzialmente stabile la raccolta totale da clientela pari a 1,65 miliardi di euro al 31 marzo 2024 rispetto a 1,66 miliardi di euro al 31 dicembre 2023.Ridotta l’esposizione TLTRO-III in seguito ai rimborsi effettuati, nel corso del trimestre, per circa 17 milioni di euro. Solida la posizione di liquidità, con gli indicatori LCR al 284,6% ed NSFR maggiore del 100%. In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale: Cet1, Tier1 e Total capital ratio pari al 14,66% (13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto al 31 marzo 2024 nel capitale primario di classe 1. LEGGI TUTTO

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    BPER, utile primo trimestre sale a 457 milioni di euro. Guidance confermata

    (Teleborsa) – BPER ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile di periodo di pertinenza della Capogruppo pari a 457,3 milioni di euro, contro i 290,7 milioni di euro dello stesso periodo 2023 (+57,3%).Il margine di interesse si attesta a 843,6 milioni in crescita del 16,2% rispetto al primo trimestre 2023, grazie in particolare al livello dello spread commerciale conseguente l’andamento dei tassi di interesse, al limitato impatto sul costo dei depositi e al contributo derivante dal portafoglio di investimenti.Le commissioni nette sono pari a 510,4 milioni in aumento dello 0,9% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio le commissioni riferibili all’attività bancaria tradizionale ammontano a 284,6 milioni (-2,9% a/a), le commissioni relative alla raccolta indiretta si assestano a 173,3 milioni (+10,3% a/a) e le commissioni del comparto bancassurance sono pari a 52,4 milioni (-6,1% a/a).”L’attività del primo trimestre dell’anno ha rafforzato il trend positivo dei trimestri precedenti, permettendo al Gruppo di conseguire 457,3 milioni di utile netto – ha commentato l’AD Gianni Franco Papa – Gli indicatori di rischio di credito si confermano su livelli molto contenuti e i livelli della posizione patrimoniale permangono solidi grazie in particolare all’importante generazione organica di capitale. I risultati sono in linea con il posizionamento di BPER nello scenario economico italiano: una grande banca capace di generare costante valorea beneficio di tutti gli stakeholders”. “L’attuale contesto di mercato, caratterizzato da una perdurante incertezza, ci pone certamente davanti a nuove sfide che sono certo sapremo gestire – ha aggiunto – Personalmente non posso che esprimere il piacere di essere alla guida di questo Gruppo; insieme al team manageriale e a tutti i colleghi lavorerò affinché nei prossimi anni BPER persegua obiettivi di crescita sempre più significativi”.Il costo del credito annualizzato si attesta a 43 p.b., in calo rispetto al dato registrato nell’esercizio 2023 pari a 48 p.b.; il portafoglio crediti è caratterizzato da bassi afflussi netti di esposizioni deteriorate ed elevati livelli di copertura. Il dato relativo agli overlay risulta pari a circa € 202 milioni. Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 93,5 milioni in calo rispetto al dato del primo trimestre 2023 pari a 140,5 milioni.La raccolta diretta da clientela si attesta a 118,1 miliardi (-0,6% da fine 2023). La raccolta indiretta da clientela è in aumento a 180,0 miliardi. All’interno dell’aggregato la raccolta gestita pari a 67,3 miliardi è in aumento del 3,1% e la raccolta amministrata ammonta a € 89,6 miliardi in crescita del 7,0%. I crediti netti verso la clientela sono pari a 87,7 miliardi (89,6 miliardi i crediti lordi) in calo dello 0,6% rispetto al dato di fine 2023.L’incidenza dei crediti deteriorati lordi verso clientela (NPE ratio lordo) è pari al 2,6%, (2,4% a fine 2023), mentre l’incidenza dei crediti deteriorati netti verso clientela (NPE ratio netto) risulta pari all’1,2%, in linea rispetto al dato di fine 2023.Per l’esercizio 2024 si conferma una guidance che presenta un margine di interesse in leggero calo conseguentemente ad una potenziale riduzione della forbice bancaria correlata ad una politica monetaria meno restrittiva, commissioni nette con una dinamica positiva grazie allo sviluppo dei ricavi da gestione e intermediazione del risparmio e consulenza. Lato qualità degli attivi, si prevede di mantenere solidi livelli di copertura e un costo del credito stabile rispetto al 2023. La redditività netta ordinaria si ritiene possa prevedibilmente essere in linea con quella del 2023, al netto dell’effetto della fiscalità differita. Si prevede una conferma ed un rafforzamento della solidità patrimoniale della Banca. LEGGI TUTTO

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    BdM Banca, utile di 8,7 milioni di euro nel primo trimestre grazie a tassi

    (Teleborsa) – BdM Banca (ex Popolare di Bari) ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2024 con un utile netto di 8,72 milioni di euro, rispetto alla perdita di 2,01 milioni di euro al 31 marzo 2023. +19,4% il Margine di interesse, pari a 54,54 milioni di euro al 31 marzo 2024 (45,67 milioni di euro al 31 marzo 2023), grazie al positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi. +3,5% le Commissioni nette pari a 26,00 milioni di euro rispetto a 25,12 milioni di euro al 31 marzo 2023Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito) passano da 5.570,4 milioni di euro di fine 2023 a 5.673,6 milioni di euro al 31 marzo 2024 (+1,9%). I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 5.410,8 milioni di euro, rispetto a 5.313,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+1,8%).Sostanzialmente stabile la Raccolta totale da clientela pari a 10,47 miliardi rispetto a 10,57 miliardi del 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    Wells Fargo, Fernando Rivas nominato Co-CEO dell’Investment Banking

    (Teleborsa) – Wells Fargo, la quarta più grande banca statunitense, ha annunciato che Fernando Rivas è stato nominato SEVP e Co-CEO di Corporate & Investment Banking (CIB), riportando al CEO di Wells Fargo Charlie Scharf ed entrando a far parte dell’Operating Committee della società. Rivas e Jon Weiss, CEO di CIB da febbraio 2020, guideranno insieme l’attività.Rivas si unisce a Wells Fargo dopo una carriera di quasi 30 anni presso JPMorgan Chase (JPMC). Recentemente è stato responsabile dell’Investment Banking nordamericano di JPMC. In precedenza, è stato co-responsabile del Global Financial Institutions Group di JPMC. In questi e altri ruoli presso JPMC, ha creato e guidato franchise di investment banking leader di mercato e ha gestito molte delle più grandi relazioni di investment banking dell’azienda, incluso il coinvolgimento in decine di transazioni strategiche e aumenti di capitale.”Fernando si unisce alla nostra azienda in un momento entusiasmante – ha affermato Scharf – La nostra Corporate and Investment Bank è stata una parte importante dell’azienda per decenni e abbiamo investito con attenzione e metodo sotto la guida di Jon per approfondire e ampliare le nostre capacità. Abbiamo aggiunto oltre 50 banchieri e trader senior dal 2020 e abbiamo visto l’impatto positivo con l’aumento delle entrate e della quota di mercato”.(Foto: Nick Sarvari su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Credemholding, nel primo trimestre l’utile sale del 20,6%

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Credemholding, società che controlla il 79,47% del capitale di Credito Emiliano, ha approvato in data odierna sotto la presidenza di Lucio Igino Zanon di Valgiurata, i risultati al 31 marzo 2024.La Società ha registrato un utile netto consolidato pari a 128,4 milioni di euro, in crescita del 20,6% rispetto ai 106,5 milioni di euro registrati a fine marzo 2023. LEGGI TUTTO

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    Morto il banchiere Fabio Gallia, ex AD di BNL e CDP

    (Teleborsa) – È morto, a causa di un malore improvviso, Fabio Gallia, banchiere e manager italiano di lungo corso.Classe 1963, nato ad Alessandria, con una laurea in Economia e Commercio all’Università di Torino, Gallia ha iniziato la sua carriera nel 1988 in Accenture, occupandosi di servizi di consulenza strategica e organizzativa. Nel 1990 è stato assunto da Ersel Asset Management Sgr, società di gestione del risparmio italiana, appartenente al Gruppo Giubergia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima di diventare Direttore Generale e Partner dal 1999 al 2002.Nel 2002 entra a far parte del Gruppo Capitalia, principale gruppo italiano bancario a tal data, come Vicedirettore Generale e Chief Financial Officer (CFO), con la responsabilità della Finanza del Gruppo e del Wealth Management. Nel 2003 è stato nominato Condirettore Generale con la responsabilità delle Politiche Commerciali del Gruppo; successivamente è stato nominato Amministratore Delegato di Fineco (sub-holding del Gruppo Capitalia) fino all’incorporazione di Fineco in Capitalia. Dal 2005 al 2007 è stato nominato Amministratore Delegato di Banca di Roma e Presidente del Management Committee del Gruppo Capitalia.Nel 2008, è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di BNL, gruppo BNP Paribas, e membro del Comitato Esecutivo di BNP Paribas. Dal 2009 diventa Presidente di Findomestic Banca e, dal 2012 ha diretto il gruppo BNP Paribas in Italia.Dal 2015 al luglio 2018 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti; è stato Vice-Presidente del Fondo Strategico Italiano e consigliere del fondo infrastrutturale europeo Marguerite. È stato membro del Consiglio di amministrazione di Borsa Italiana, MTS, Coesia (Gruppo Seragnoli), Ariston Thermo (Gruppo Merloni), Manifatture Sigaro Toscano e altre società assicurative e di gestione del risparmio. È stato Direttore generale di Fincantieri dal 2020 al 2022. È stato senior advisor di Brookfield Asset Management e senior advisor di Centerview Partners. Sedeva attualmente nel board di Edison. LEGGI TUTTO

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    UBS, primo utile trimestrale dopo l’acquisizione di Credit Suisse

    (Teleborsa) – UBS ha registrato un profitto di 1,76 miliardi di dollari attribuibile agli azionisti nel primo trimestre 2024, più del doppio dell’utile atteso di 602 milioni di dollari previsto dagli analisti in un sondaggio fornito dalla società, e il suo primo profitto trimestrale da quando ha rilevato la rivale Credit Suisse.I ricavi totali hanno raggiunto i 12,7 miliardi di dollari. I ricavi sottostanti del gruppo, pari a 12 miliardi di dollari, sono stati trainati da forti guadagni sequenziali in Global Wealth Management, Investment Bank, Non-core e Legacy, e comprendono un guadagno netto derivante dalla conclusione di accordi relativi all’ex gruppo di prodotti cartolarizzati Credit Suisse. Le spese operative del gruppo sono diminuite dell’11% su base trimestrale a 10.257 milioni di dollari, o del 5% su base trimestrale su base sottostante a 9.236 milioni di dollari, con le maggiori riduzioni in NCL, GWM e IB.La divisione wealth management ha registrato 27 miliardi di dollari di nuovi asset netti per il primo trimestre, rispetto ai 22 miliardi di dollari dei tre mesi precedenti.UBS ha affermato di aver ottenuto un ulteriore risparmio sui costi lordi di 1 miliardo di dollari nel primo trimestre, portando il risparmio totale dalla fusione a 5 miliardi di dollari. L’obiettivo è quello di risparmiare altri 1,5 miliardi di dollari entro la fine dell’anno.”Poco più di un anno fa ci è stato chiesto di svolgere un ruolo fondamentale nella stabilizzazione del sistema finanziario svizzero e globale attraverso l’acquisizione di Credit Suisse e stiamo mantenendo i nostri impegni – ha commentato il CEO Sergio Ermotti – Questo trimestre segna il ritorno agli utili netti e un ulteriore incremento di capitale, una testimonianza della forza della nostra attività e dei nostri clienti e della nostra capacità di realizzare progressi significativi sui nostri piani di integrazione, ottimizzando attivamente le nostre risorse finanziarie” LEGGI TUTTO

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    MPS, utile primo trimestre sale a 333 milioni di euro. Ricavi +15,2%

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi complessivi per 1.013 milioni di euro, in aumento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è risultato pari a 587 mln di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 (+16,4%). Tale crescita è stata guidata prevalentemente dal maggior contributo dei rapporti con banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli. Ciò è stato in parte compensate dal maggior costo delle emissioni obbligazionarie, principalmente a seguito del rinnovato ricorso al mercato istituzionale e, nel comparto commerciale, dall’incremento del costo della raccolta da clientela. Il margine di interesse si pone in calo rispetto al trimestre precedente (-2,8%).Le commissioni nette al 31 marzo 2024, pari a 365 mln di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente (+10,1%). Il positivo andamento è riconducibile soprattutto al comparto delle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+18,3%), che beneficia della ripresa del risparmio gestito (+25 mln di euro).L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 333 mln di euro, a fronte di un utile di 236 mln di euro conseguito al 31 marzo 2023 (+41,2%) e di 1.123 mln di euro conseguito nel trimestre precedente.Al 31 marzo 2024 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 192,8 mld di euro, in crescita di 5,3 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è stata registrata sia sulla raccolta diretta (+2,1 mld di euro) sia sulla raccolta indiretta (+3,2 mld di euro).Al 31 marzo 2024 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 78,4 mld di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (+1,6 mld di euro) principalmente per effetto dell’incremento dei PCT (+1,0 mld di euro) e degli altri finanziamenti (+0,4 mln di euro). Risultano sostanzialmente stabili i conti correnti (-0,1 mld di euro), i mutui (+0,2 mld di euro) e la componente dei crediti deteriorati (+0,1 mld di euro).Al 31 marzo 2024 l’esposizione netta in termini di finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo si è attestata a 1,8 mld di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai livelli registrati al 31 dicembre 2023 (pari a 1,8 mld di euro) e in crescita rispetto al 31 marzo 2023 (pari a 1,6 mld di euro). Al 31 marzo 2024 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,5%, in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (pari al 49,1%). LEGGI TUTTO