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    Banca MPS traina al rialzo bancari

    (Teleborsa) – Ottima giornata per Banca Monte Paschi Siena, che si avvia a chiudere gli scambi in rialzo del 2,46%, premiata dal miglioramento del rating da parte di Moody’s.Acquisti anche su altre popolari, compresa BPER, che svetta nel paniere del FTSE MIB, con una risalita del 3% circa, dopo aver annunciaro ieri sera i successo del collocamento di un nuovo green bond, molto apprezzato all’estero. Ben impostati Banco BPM (+0,77%) e Finecobank (+1,59%), mentre restano nelle retrovie le big come Intesa Sanpaolo e Unicredit. LEGGI TUTTO

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    Borsa, su azioni BFF BANK tornano ordini senza limite prezzo

    (Teleborsa) – Da domani, 15 maggio 2024, sulle azioni ordinarie BFF BANK sarà ripristinata la possibilità di immissione di ordini senza limite di prezzo. Lo rende noto Borsa Italiana nella sezione “comunicati urgenti”.Oggi i titoli BFF Bank mostrano un calo del 2% circa dopo la rimonta messa a segno la vigilia, su ricoperture e sulle rassicurazioni giunte dal CdA che, a seguito della notizia choc e della reazione della Borsa, ha affermato di aver avviato un “franco e costruttivo” dialogo con la Vigilanza, al fine di arrivare a una pronta risoluzione dei rilievi.Il crollo in BorsaLe azioni hanno perso la scorsa settimana circa un terzo del proprio valore in sole due giornate di borsa aperta, risentendo dello stop di Bankitalia alla distribuzione del dividendo dopo una indagine condotta presso gli uffici della banca. LEGGI TUTTO

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    Fitch: natura ostile dell’OPA di BBVA su Sabadell rischia di distrarre entrambe

    (Teleborsa) – L’offerta pubblica di acquisto (OPA) ostile del Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) sul Banco de Sabadell, senza il supporto del consiglio di amministrazione di Sabadell, aumenta i rischi di esecuzione. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema, sottolineando che il periodo relativamente lungo fino alla potenziale data di approvazione (da sei a otto mesi) aggiunge incertezza e può rappresentare una distrazione per entrambe le banche.Secondo l’agenzia di rating, BBVA beneficerebbe di una scala più ampia e di un franchising nazionale, in particolare nel segmento delle PMI, di potenziali sinergie di costo (850 milioni di euro al lordo delle imposte o 13% della base di costo dell’entità combinata in Spagna) e di una maggiore esposizione geografica ai mercati sviluppati.BBVA stima che l’impatto negativo iniziale sul CET1 sarà gestibile tra 30 e 44 punti base a seconda del tasso di accettazione (coefficiente CET1 al 12,8% alla fine del 1trim24), sebbene vi siano ancora incertezze riguardo all’impatto finale. BBVA ha ribadito i suoi piani di capitale indipendentemente dall’esito dell’offerta, che include la sua intenzione di distribuire ai suoi azionisti qualsiasi capitale in eccesso superiore al 12% del CET1.Se l’offerta non dovesse procedere, Fitch non prevede implicazioni creditizie negative per le due banche. Fitch si aspetta comunque che BBVA e Sabadell continuino a beneficiare del contesto operativo favorevole in Spagna, del ciclo positivo dei tassi di interesse e, per BBVA, delle opportunità di crescita in Messico. Le aspettative di Fitch di un miglioramento strutturale della redditività di Sabadell grazie all’aumento dei tassi di interesse, al contenimento degli oneri di svalutazione del credito e al miglioramento delle prestazioni della filiale britannica della banca si riflettono nell’outlook positivo sul rating della banca, in vigore da giugno 2023. LEGGI TUTTO

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    Banca di Credito Popolare, Bankitalia impone commissari per ripristinare sana e prudente gestione

    (Teleborsa) – Banca d’Italia ha adottato una misura di intervento precoce nei confronti di Banca di Credito Popolare (BCP) con sede a Torre del Greco (NA). Lo si legge in una nota dell’istituto di credito, la quale spiega che è stata disposta la nomina di Francesco Fioretto e Dino Donato Abate in qualità di commissari in temporaneo affiancamento al consiglio di amministrazione attualmente in carica, a far data dal 10 maggio 2024.I due commissari coadiuveranno gli organi sociali nella “realizzazione delle iniziative funzionali al pieno ripristino di un’operatività improntata ai principi di sana e prudente gestione”. La gestione della Banca di Credito Popolare rimane affidata agli organi aziendali, con l’istituto che prosegue la propria attività.Lo scorso 6 maggio l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2023, chiuso con un totale dell’attivo che si è attestato a 3,5 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto ai 3,4 miliardi del 2022. I ricavi da attività caratteristica hanno superato gli 86 milioni circa con il margine di interesse che si è attestato a 76,6 milioni (+11,42%) e il margine di intermediazione pari a 96,9 milioni in aumento del 23,20%.L’esercizio è stato caratterizzato da interventi una tantum e a carattere non ricorrente di riclassificazione contabile e di svalutazione di alcuni titoli in portafoglio, che hanno rideterminato i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per l’esercizio 2023; in ragione di ciò il bilancio 2023 ha chiuso con un risultato netto negativo per 16,6 milioni di euro e un patrimonio netto di 166 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, CEO Massimiliano Belingheri acquista 64 mila azioni

    (Teleborsa) – Il CEO Massimiliano Belingheri ha acquistato 64.102 azioni di BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, nella seduta odierna. Gli acquisti sono stati fatti a 7,775 euro per azione, secondo quanto emerge da un internal dealing, per un controvalore di oltre 498 mila euro. Oggi il titolo ha chiuso con un ribasso di 26,28% a quota 8,08 euro per azione, dopo che ieri Banca d’Italia ha disposto la sospensione temporanea della distribuzione di utili. Oggi il CdA ha confermato la piena fiducia al CEO e ha avviato un “franco e costruttivo” dialogo con la Vigilanza, al fine di arrivare a una pronta risoluzione dei rilievi. L’attuale politica di BFF in materia di dividendi sarà ripresa dopo la revoca da parte della Banca d’Italia della sospensione temporanea del pagamento dei dividendi. LEGGI TUTTO

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    BFF perde il 34% in due giorni in attesa di maggior chiarezza su rilievi Bankitalia

    (Teleborsa) – A fine giornata il titolo BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, segna -26,28% a quota 8,08 euro per azione, recuperando dal minimo di 6,98 euro toccato nella prima parte di seduta. Nelle scorse ore dalla banca guidata da Massimiliano Belingheri sono arrivati ulteriori chiarimenti sul provvedimento con cui Banca d’Italia ha disposto la sospensione temporanea della distribuzione di utili.In particolare, il CdA ha confermato la piena fiducia al CEO e ha avviato un “franco e costruttivo” dialogo con la Vigilanza, al fine di arrivare a una pronta risoluzione dei rilievi. L’attuale politica di BFF in materia di dividendi sarà ripresa dopo la revoca da parte della Banca d’Italia della sospensione temporanea del pagamento dei dividendi.Rispetto ai 12,22 euro dell’8 maggio, prima che la banca diffondesse la trimestrale e rendesse noto al mercato il procedimento aperto da Bankitalia, il titolo mostra un calo del 33,9% in due giorni.Oggi sono arrivati una sfilza di downgrade da parte degli analisti, con alcune case d’affari che hanno messo i rating “under review” per aspettare di saperne di più sulla vicenda.”Sebbene non venga messa in discussione la qualità del credito, i rilievi di Bankitalia probabilmente comporteranno un incremento dei RWA su parte del portafoglio crediti e quindi un maggiore assorbimento di capitale – scrive Equita – Questo a nostro avviso pone un potenziale rischio non solo sulla capacità di breve termine di distribuire dividendi, ma anche di perseguire la stessa traiettoria di crescita con i medesimi ritorni”.”Sebbene apprezziamo la reiterazione degli utili, dei dividendi e degli obiettivi CET1 e riconosciamo che il pagamento della cedola AT1 è consentito e che alla società è stato consentito di distribuire il suo ultimo dividendo 2023 ad aprile, riteniamo che tale questione meriterebbe maggiore chiarezza e una migliore quantificazione, per rassicurare il mercato sulla sostenibilità del modello di business come lo conosciamo (alta redditività, alto dividendo)”, ha fatto notare Intesa Sanpaolo. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, solido 1° trimestre indica che rischi al ribasso sono sotto controllo

    (Teleborsa) – Le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER Banca e MPS) hanno registrato un utile netto aggregato di 6 miliardi di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento del 25% su base annua (YOY) ma in calo del 4% trimestre su trimestre (QOQ). L’utile netto è aumentato del 22% su base annua se si esclude la plusvalenza derivante dal completamento di una partnership strategica tra BPER e Gardant nel primo trimestre del 2024 e del 3% su base trimestrale escludendo la plusvalenza nel primo trimestre del 2024 e un rilascio netto di disposizioni legali e impatto fiscale positivo per MPS e costi di ristrutturazione per BPER nel quarto trimestre 2023.I risultati del primo trimestre riflettono ricavi più elevati, un buon controllo dei costi e accantonamenti per perdite su crediti (LLP) inferiori, la cui combinazione ha portato a un Return on Equity (ROE) annualizzato di circa il 14%, in aumento rispetto al 12% nel primo trimestre del 2023.”La solida performance nel primo trimestre del 2024 suggerisce che i rischi al ribasso appaiono sotto controllo, tuttavia permane l’incertezza data la prevista crescita modesta del PIL nel paese e il livello dei tassi di interesse che rimarranno elevati per qualche tempo, anche tenendo conto dei successivi tagli dei tassi attesi nel corso dell’anno – ha affermato Andrea Costanzo, Vice President del team European Financial Institution Ratings di Morningstar DBRS – Ci aspettiamo che le banche con un mix di ricavi più diversificato continuino a ottenere buoni risultati in un contesto di tassi di interesse probabilmente più bassi in futuro”.Nel primo trimestre, il NII aggregato è aumentato del 15% su base annua ma è sceso dell’1% su base trimestrale, dopo una crescita trimestrale per sette trimestri consecutivi. La rivalutazione delle attività è stata sostanzialmente completata in un contesto di volumi di prestiti fiaccati, mentre i costi di finanziamento e gli oneri di copertura sono aumentati in un contesto di tassi più bassi previsti. Ciononostante, l’NII dovrebbe rimanere robusto nel 2024 poiché gli spread commerciali medi rimarranno probabilmente più elevati rispetto al 2023 anche tenendo conto dei tagli dei tassi attesi.Nel primo trimestre, le commissioni nette sono aumentate del 5% su base annua e del 10% su base trimestrale, poiché le commissioni derivanti dalla gestione patrimoniale, dagli investimenti e dalla bancassicurazione hanno registrato una ripresa, mentre le commissioni dei servizi bancari tradizionali sono state principalmente limitate da un’attività di prestito modesta e da una riduzione delle commissioni addebitate sui conti correnti di alcune banche.Il costo del rischio (CoR) medio annualizzato è stato di 32 pb nel primo trimestre del 2024, in calo rispetto a 41 pb nel 2023 e inferiore ai livelli riportati nel 2019-2022. Le banche si sono orientate verso un CoR medio di circa 40-50 pb nel 2024, tuttavia a tale riguardo potrebbero verificarsi alcuni aspetti positivi, compreso il rilascio di alcune coperture, qualora non emergessero rischi sostanziali sulla qualità degli attivi.Il tasso di default medio annualizzato è rimasto contenuto intorno all’1% nel primo trimestre del 2024, e lo stock aggregato di NPE lordi è aumentato del 2% a fine marzo 2024 rispetto a fine 2023, poiché alcune banche hanno registrato nuove afflussi NPE, anche se ancora limitati, in alcuni casi dovuti al default di singoli nomi che beneficiano di garanzie statali. Ciononostante, la riduzione cumulata dello stock aggregato di NPE lordi dalla fine del 2019 è stata del 63%, con un rapporto medio di NPE lordi sceso al 3,1% a fine marzo 2024 dal 9% di fine 2019, e rimasto invariato rispetto a fine 2023. LEGGI TUTTO

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    Barclays, Gian Marco Martino nominato CFO per Barclays Europe

    (Teleborsa) – Barclays, colosso bancario britannico, ha annunciato la nomina di Gian Marco Martino come Chief Financial Officer per Barclays Europe, previa approvazione da parte delle autorità competenti.Con oltre 30 anni di esperienza nel settore finanziario e un decennio di competenze specifiche in contabilità finanziaria e controllo, Gian Marco Martino ha di recente ricoperto il ruolo di CFO presso la società capogruppo di Credit Suisse, dopo l’acquisizione da parte di UBS. La sua carriera include incarichi di rilievo presso Credit Suisse, quali Tesoriere di Gruppo, Responsabile Globale della Gestione del Rischio Aziendale e Responsabile della Gestione del Capitale di Gruppo. Inizialmente ha lavorato come revisore esterno presso l’ufficio di Ginevra di Deloitte.”La vasta esperienza e il consolidato track record di Gian Marco rafforzeranno ulteriormente le operazioni di Barclays Europe”, ha affermato Francesco Ceccato, CEO di Barclays Europe. Gian Marco Martino sarà basato a Dublino e riporterà direttamente a Francesco Ceccato e Aunoy Banerjee (CFO di Barclays Bank PLC). LEGGI TUTTO