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    Pop Sondrio, Pedranzini: anno eccezionale, giusto premiare azionisti

    (Teleborsa) – “Gli utili sono stati buoni, l’anno è stato eccezionale, e la nostra valutazione a livello di consiglio è stata quella di premiare l’azionista fedele, che segue la banca nella propria attività e sviluppo, migliorando il pay-out, che va oltre il 50% che avevamo rappresentato nel piano industriale”. Lo ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale della Banca Popolare di Sondrio, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.”Gli investitori ci danno fiducia, ma il capitale deve essere remunerato anche col dividendo – ha spiegato – Nella nostra storia abbiamo sempre distribuito il dividendo, anche quando era poco, perché in caso contrario avremmo indotto i nostri investitori a mettere in dubbio la solidità della banca. Abbiamo cercato di fare sempre il massimo del possibile, in questi ultimi anni abbiamo un po’ sofferto nel limitare il pay-out per far fronte al derisking e alle difficoltà del momento, ma in questa annata buona riteniamo che sia bene tornare alle vecchie regole: quando c’è la possibilità è giusto e doveroso dare un riconoscimento, abbiamo ritenuto che quest’anno avendo un buon utile fosse doveroso dare un segnale di riconoscimento ai nostri investitori”.Pedranzini non ha risposto direttamente alla domanda di un analista che gli chiedeva se il nuovo dividendo possa essere ipotizzato anche per i prossimi anni, ma ha affermato: “Quest’anno è andata così e auspichiamo di ripetere il successo di quest’anno, e quindi non penso che potremmo smentirci anche nel livello del dividendo. Però ogni cosa deve essere contestualizzata e la nostra guidance di lungo corso ci ha sempre permesso di soddisfare gli stakeholder, in particolare in questo caso gli shareholder”. LEGGI TUTTO

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    Banca Cesare Ponti (gruppo BPER), nel 2023 utile di 2,9 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Cesare Ponti (appartenente al gruppo BPER) ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 2,9 milioni di euro. La redditività operativa ammonta a 15,5 milioni di euro, rispetto ai 12,9 milioni di euro del 2022; in dettaglio, il margine di interesse ammonta a 8,8 milioni di euro, dato raddoppiato rispetto ai 4,4 milioni di euro del 2022, mentre le commissioni sono pari a 10,2 milioni di euro, rispetto ai 5,7 milioni di euro dello scorso anno.”Siamo molto soddisfatti per la dinamica dei rapporti con la clientela della banca, che ha comportato buoni risultati in termini di raccolta indiretta, con tutti gli aggregati che si sono mossi in direzione positiva – ha commentato l’AD Fabrizio Greco – L’integrazione nell’ultimo trimestre dell’anno di Optima SIM, in linea con le previsioni del piano industriale di concentrare in Banca Cesare Ponti tutta l’attività d’investimento del gruppo riferita alle gestioni patrimoniali e ai servizi di advisory, è avvenuta con successo; ciò ha permesso di chiudere il 2023 con una raccolta netta sulle gestioni patrimoniali di quasi 600 milioni di euro”. “Il risultato conseguito fornisce il giusto slancio nella prosecuzione del percorso di valorizzazione della banca come motore dell’attività di Private Banking e Wealth Management del gruppo, tracciato nel piano industriale di BPER”, ha aggiunto.La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a 257,8 milioni di euro, in diminuzione del 10,9% per il forte impulso, nell’anno, verso soluzioni di risparmio amministrato e, soprattutto, gestito. La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a 257,8 milioni di euro, in diminuzione del 10,9% per il forte impulso, nell’anno, verso soluzioni di risparmio amministrato e, soprattutto, gestito. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, nel 2023 utile record di 461 milioni. Payout rivisto in rialzo

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Sondrio ha chiuso il 2023 con risultato netto record per 461,2 milioni di euro (+83,5% a/a), riflette il forte balzo dell’attività bancaria caratteristica i cui proventi si attestano a 1.340 milioni di euro (+26,2% rispetto al 31 dicembre 2022; margine di interesse +37,6% e commissioni nette +5,8%). Contribuisce al risultato complessivo pure il significativo apporto derivante dalle attività finanziarie per 123 milioni di euro.L’incidenza dei crediti deteriorati lordi, come sintetizzato dal NPL ratio lordo, si riduce al 3,7% dal 4,3% del dicembre 2022. Tenendo conto delle coperture particolarmente elevate, l’incidenza delle esposizioni deteriorate nette si attesta all’1,6%. Il costo del rischio si attesta a 65 punti base. La raccolta diretta da clientela risulta pari a 42.393 milioni di euro, (+1,5% rispetto a fine 2022; +6,9% rispetto a fine settembre).”Abbiamo archiviato il 2023 con ottimi risultati – ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale – L’attività del quarto trimestre ha rafforzato il trend positivo dei mesi precedenti, permettendoci di conseguire complessivamente euro 461,2 milioni di utile netto, il più alto mai registrato in oltre 150 anni di storia, quindi di proporre un raddoppio del dividendo per azione. Il rilevante incremento dell’attività bancaria caratteristica, garanzia di solidità dei risultati, è sostenuto da una rete commerciale in crescita, sempre prossima alla clientela, e da strutture centrali su cui continuiamo a investire per lo sviluppo delle competenze e delle dotazioni tecnologiche, a supporto dell’innovazione”.”La crescita dell’attività caratteristica, che incorpora la diversificazione del business, alimenta i risultati e conferisce valore strutturale al buon andamento del titolo, che negli ultimi mesi è stato oggetto di particolare apprezzamento del mercato – ha aggiunto – Proseguiremo nel nostro percorso di sviluppo, convinti di poter generare ancor più valore tramite la crescita del business commissionale, l’espansione nel nord-est del Paese, il sostegno alle imprese italiane, in specie quelle che operando nei mercati internazionali sono in grado di trarre vantaggio pure dai nuovi contesti, compresi gli equilibri geopolitici”.Il CdA ha deciso di rialzare il payout ratio al 55%, rispetto al 50% previsto dal Piano strategico, corrispondente a un monte dividendi di circa 254 milioni di euro, con una redditività calcolata sul prezzo medio di mercato dell’anno 2023 pari al 12,4% e sul prezzo di chiusura del mese di gennaio u.s. pari al 7,9% (dividendo unitario pari a 0,56 euro).L’evoluzione attesa 2024 dell’attività bancaria caratteristica è “in continuità con i risultati 2023”. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: interessi netti previsti in crescita anche nel 2024

    (Teleborsa) – “Ancora una volta stiamo superando le attese, con i risultati 2023 che sono superiori agli obiettivi del Piano di Impresa 2022-2025. Stiamo procedendo con il piano a ritmo spedito, con il 100% delle iniziative del piano lanciate, e con 90% che procede in anticipo rispetto ai tempi previsti”. Lo ha affermato il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, durante la call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.”Con 7,7 miliardi di euro di risultato netto nel 2023 (+76% vs 2022), la banca ha registrato il miglior anno di sempre (7,9 miliardi di euro escluso il contributo finale al Fondo di Risoluzione) – ha detto – E il miglior risultato netto di sempre, accompagnato da una patrimonializzazione elevata, sta portando a una distribuzione del valore elevata e sostenibile, con un incremento significativo in EPS, DPS e TBVPS”.Tutto ciò porta a prevedere un risultato netto superiore a 8 miliardi di euro nel 2024 e 2025, con un dividend yield al 11% nel 2024-2025. Intesa ha un modello di business ben diversificato per avere successo in ogni scenario di tassi grazie ad un forte contributo del Wealth Management e Protection (in media 56% del risultato corrente lordo negli ultimi sei anni).Messina ha definito “molto importante” il fatto che ci sia stata “un’ulteriore crescita degli interessi netti nel 4° trimestre” per il fatto che è attesa “un’ulteriore crescita nel 2024 anche grazie ad un maggior contributo dell’hedging delle poste a vista”.Il rapporto cost/income è stato “il migliore di sempre a 45,1%” e risulta tra i migliori in Europa (media dei concorrenti al 54,2%).Il CEO ha detto che la banca è “pienamente preparata ad avere successo in futuro – anche con tassi in calo – grazie ad un modello di business ben diversificato e resiliente”.Nel 2024, Intesa si aspetta “una crescita solida dei ricavi grazie ad un ulteriore aumento degli interessi netti e ad una crescita delle commissioni e dell’attività assicurativa, costi operativi stabili nonostante gli investimenti in tecnologia grazie principalmente a spese del personale inferiori, e un risultato netto superiore a 8 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    Banco di Lucca e del Tirreno, utile 2023 sale a 1,87 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banco di Lucca e del Tirreno (appartenente al Gruppo bancario privato ed indipendente La Cassa di Ravenna) ha chiuso l’esercizio 2023 con un utile netto pari a 1,87 milioni di euro (+20,5%). La società afferma che “i dati dell’esercizio risultano ampiamente positivi ed in crescita, malgrado il perdurare di una congiuntura particolarmente difficile”.Il margine di intermediazione è cresciuto a 12,8 milioni di euro (+3,55%); il margine operativo lordo, incluse rettifiche per il rischio di credito particolarmente prudenti, è aumentato a 2,82 milioni di euro (+21,60%) pur comprendendo i costi aggiuntivi per i salvataggi di banche concorrenti.La raccolta diretta è cresciuta del 5% posizionandosi a 426,5 milioni di euro e la raccolta indiretta dell’15,3%, raggiungendo i 260 milioni euro. Gli impieghi alla clientela sono stati sostanzialmente stabili nell’anno, attestandosi a 390 milioni di euro.Il CdA ha stabilito di proporre alla prossima assemblea di accantonare 1.165.000 euro alla riserva indisponibile facoltativa e di distribuire un dividendo pari a 1,55 euro per azione per un totale di 612.721,20 euro.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bibanca (BPER), l’utile raddoppia a 57,5 milioni di euro nel 2023

    (Teleborsa) – Bibanca (parte del Gruppo BPER) ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 57,5 milioni di euro, superiore di 29 milioni di euro (+102%) rispetto al 2022. Il margine di interesse si porta a 108 milioni di euro, aumentando del 20,1% sul 2022 grazie alla crescita dello stock degli impieghi e dei tassi applicati ai finanziamenti, pur con un diverso andamento di interessi attivi (+38,6%) e passivi (+104,1%), questi ultimi determinati dal forte rialzo del costo del funding subito nel corso del 2023.Le commissioni nette sono pari a 57,4 milioni di euro e crescono del 36,3% sul 2022, in relazione all’aumento del numero di carte di pagamento e dell’aumento del transato rispetto al 2022.Le rettifiche nette sui crediti sono pari a 11,9 milioni di euro, contro i 24,1 milioni di euro del 2022 (- 50,6%) portando il costo del credito sull’intero anno a 0,35%, in diminuzione rispetto allo 0,79% del 2022.Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi alla clientela (NPL gross ratio) è pari a 1,87% (1,06% a valori netti), stabile rispetto a dicembre 2022 nonostante l’incremento degli impieghi.Sul fronte volumi, l’erogato complessivo dell’anno di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali è stato pari a 1.327,9 milioni di euro, in aumento di 57,6 milioni di euro (+4,5%) rispetto all’esercizio 2022.”Il risultato di quest’anno batte ogni previsione che Bibanca si era posta all’inizio di questo percorso, nel 2019, su tutte le dimensioni osservate – dichiara Diego Rossi, Direttore Generale di Bibanca – Con il decisivo supporto del Gruppo Bper, le tante crescite a due cifre, frutto di una profittabilità strutturale (sono 12 i trimestri consecutivi in cui la top line del nostro conto economico cresce) sostengono gli investimenti in risorse, tecnologia, innovazione”. “A questo approccio strategico affianchiamo l’attenzione alla qualità del credito che si attesta su valori di eccellenza nel comparto del consumer finance del nostro paese – ha aggiunto – Siamo una società che si è profondamente rinnovata in questi anni, con tanti inserimenti che hanno garantito il ricambio generazionale e culturale che da noi è già realtà: età media inferiore a 43 anni, 70% dei manager donna e 35% dell’energia consumata in autoproduzione da fonti rinnovabili”. LEGGI TUTTO

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    Banca Sella, Moody’s assegna rating Baa3 con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato i rating a lungo termine (LT) e breve termine (ST) sui depositi assegnati a Banca Sella Holding rispettivamente a “Baa3” e “Prime3”. L’outlook sul rating a lungo termine resta stabile. L’agenzia di rating ha inoltre assegnato i rating a lungo termine (LT) e a breve termine (ST) sui depositi a Banca Sella pari rispettivamente a “Baa3” e “Prime-3”. L’outlook assegnato al rating a lungo termine è stabile.L’outlook è stabile – spiega Moody’s – sull’aspettativa che la redditività del gruppo nel 2024 probabilmente diminuirà leggermente, poiché l’aumento del costo del rischio e la diminuzione dei margini metteranno pressione sulla generazione di reddito. Moody’s si aspetta inoltre che il capitale rimanga sostanzialmente stabile e che il funding wholesale sostituisca in parte il rimborso completo dei prestiti TLTRO della BCE. LEGGI TUTTO

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    Digitalizzazione, Intesa Sanpaolo premiata come Global Excellence

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo è stata premiata come Global Excellence ai CIO+ Italia Award 2023, la XII edizione dell’evento organizzato dalla business community di CIONET dedicata ai migliori CIO & IT Digital Leader delle aziende italiane. Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi nei giorni scorsi nella prestigiosa cornice di Palazzina Appiani a Milano e che ha visto la partecipazione di 23 aziende finaliste, ilriconoscimento di CIO+ Global Excellence è stato ritirato da Massimo Proverbio, chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer di Intesa Sanpaolo.Intesa Sanpaolo, che ha fatto dell’innovazione e dell’adozione a scala delle nuove tecnologie uno degli aspetti abilitanti del Piano d’Impresa 2022-2025, è stata premiata per il percorso di trasformazione digitale intrapreso dal Gruppo attraverso l’Area di Governo dedicata all’Innovazione e all’Information Technology, C-DAITO.”Questo premio – ha affermato Massimo Proverbio, chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer di Intesa Sanpaolo – rappresenta un ulteriore riconoscimento per il nostro Gruppo come best practice in ambito tecnologico e conferma l’interesse del mercato per il percorso di trasformazione digitale intrapreso da Intesa Sanpaolo. Grazie a IsyTech, la piattaforma digitale all’avanguardia che abbiamo sviluppato, ci proponiamo di soddisfare le esigenze di sempre più famiglie, imprese e colleghi, fornendo servizi in modalità fintech like guidati da logiche di semplificazione ed efficienza. Il potenziamento dell’Area C-DAITO con l’inserimento di 2mila persone ci permetterà, inoltre, di sviluppare e mettere a terra soluzioni sempre più innovative e digitali, in linea con le crescenti esigenze di digitalizzazione del Paese”. L’Area di Governo C-DAITO si propone di valorizzare e rafforzare ulteriormente il rapporto con il business rendendo ancor più efficace, flessibile e integrato lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche, l’adozione di nuove tecnologie quali cloud e AI, ed essere più attrattiva per il mondo del lavoro. LEGGI TUTTO