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    Credito e Finanza, ABI: “Necessario mercato finanziario unico europeo”

    (Teleborsa) – Un vero mercato finanziario unico europeo del risparmio e degli investimenti, che favorisca la partecipazione degli investitori al dettaglio nei mercati finanziari in linea con la Strategia indicata dalla Commissione Europea per favorire gli investimenti produttivi, e un quadro normativo regolamentare, efficiente e flessibile, anche grazie ad una sostanziale e ben calibrata semplificazione della regolamentazione prudenziale e macroprudenziale. Sono questi – fa sapere l’ABI in una nota – i fattori strategici emersi durante i lavori del convegno “Credito e Finanza” e indicati come indispensabili per consentire al settore bancario di continuare a sostenere l’economia nazionale ed europea, attraverso misure che possano rafforzarne la competitività nei mercati globali. Al convegno, promosso da Abi e organizzato da ABI Servizi a Milano, istituzioni, banche, imprese e operatori si confrontano sui temi del credito, con l’obiettivo di delineare strategie concrete e valorizzare il sistema finanziario come leva di sviluppo e stabilità. Il mondo del credito e della finanza, infatti, si trova ad un punto di svolta. Le dinamiche demografiche in atto, l’innovazione digitale, l’evoluzione dei processi di investimento e la nuova fase della transizione ESG richiedono un cambio di prospettiva che punti a costruire un ecosistema integrato per sostenere le imprese, le famiglie ed un futuro più competitivo, resiliente e sostenibile per l’Italia e l’Unione europea.”È fondamentale mobilizzare i risparmi improduttivi delle famiglie, come indicato anche dal Rapporto Draghi sulla competitività dell’Europa – ha detto il vicedirettore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, nell’intervento di apertura dei lavori del convegno – stimolando gli investitori al dettaglio a investire in prodotti che canalizzino le risorse verso l’economia reale. In questa direzione, è importante incentivare gli investimenti a lungo termine del risparmio tramite un meccanismo di tassazione basato su un’aliquota che decresce all’aumentare del periodo di detenzione del titolo”. Nel suo intervento, Torriero ha sottolineato anche “la necessità di rilanciare il mercato dei capitali, rendendolo più efficiente, integrato e appetibile per le imprese e gli investitori, semplificando l’attuale quadro normativo e garantendo il giusto equilibrio tra azioni legislative e non”.Domani, la giornata conclusiva del convegno approfondirà altri temi strategici come: gli incentivi per l’accesso al credito e al mercato dei capitali; la necessità di un nuovo equilibrio tra regolamentazione, innovazione e crescita sostenibile; i cambiamenti dei comportamenti di acquisto e dei modelli di business nel credito ai consumatori; l’evoluzione della domanda di finanziamento di famiglie e aziende; le sfide per le imprese tra crescita patrimoniale, raccolta di capitali e transizione ecologica, sostenibile e digitale. LEGGI TUTTO

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    Banche, Fitch: ondata di consolidamento potrebbe essere credit-positive per settore

    (Teleborsa) – L’ondata di attività di consolidamento tra le banche italiane potrebbe essere credit-positive per il settore, rafforzando potenzialmente i profili aziendali e finanziari delle banche se gli accordi andassero a buon fine. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo rapporto sul tema. Tuttavia, le banche dovranno superare significative sfide di integrazione prima di poter realizzare appieno qualsiasi vantaggio strategico.Le potenziali fusioni e acquisizioni che coinvolgono diverse delle più grandi banche italiane, che promettono di aumentare la scala, diversificare i flussi di entrate e migliorare l’efficienza dei costi, “fanno parte di una risposta strategica al calo del reddito netto da interessi e alle limitate opportunità di crescita organica”, viene sottolineato. Cinque delle otto più grandi banche italiane fanno attualmente parte di potenziali transazioni di M&A (Banco BPM su Anima, UniCredit su Banco BPM, Banca Ifis su illimity, MPS su Mediobanca, BPER su Banca Popolare di Sondrio).Secondo Fitch, il consolidamento potrebbe portare a un mercato più concentrato, con le cinque più grandi banche che potenzialmente detengono circa la metà delle attività del settore, rispetto a poco più del 40%. Una maggiore scala potrebbe consentire alle banche di supportare meglio i grandi investimenti aziendali, compresi quelli legati alle iniziative del settore della difesa europeo e italiano. Tuttavia, il settore sarebbe ancora più frammentato di quelli in Francia o Spagna, il che suggerisce ulteriore spazio per il consolidamento.”Tuttavia, potrebbero esserci rischi di integrazione significativi, in particolare con offerte indesiderate o ostili – scrive Fitch – I rischi includono disallineamenti culturali, integrazione IT legacy complessa e potenziale abbandono del personale o dei clienti. Transazioni fallite o revisioni significative delle offerte potrebbero minare la credibilità degli offerenti. Nessuna delle offerte attuali è stata concordata, lasciando incerti i risultati. Un’integrazione di successo sarà fondamentale per realizzare sinergie e mantenere la qualità del credito. Le banche più grandi potrebbero emergere più forti dopo il consolidamento, ma il processo potrebbe anche offrire opportunità alle banche regionali più piccole di espandere le loro posizioni di mercato capitalizzando qualsiasi abbandono dei clienti da parte di istituzioni più grandi”. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, iscritto al registro imprese verbale su aumento

    (Teleborsa) – Unicredit ha iscritto presso il registro delle imprese di Milano Monza Brianza Lodi il verbale del consiglio di amministrazione tenutosi il 30 marzo 2025, che ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 27 marzo 2025, l’aumento del capitale sociale a pagamento, a servizio dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM.I soci di Unicredit che rappresentino, alla data della delibera, almeno il ventesimo del capitale sociale nell’ammontare precedente l’aumento, possono “esercitare i diritti di cui all’art. 2443, comma 4, c.c., entro trenta giorni dalla predetta iscrizione”, spiega la banca in una nota, in cui precisa che il capitale sociale di UniCredit, sottoscritto e versato, nell’ammontare precedente l’aumento, è pari a 21.453.835.025,48 euro, suddiviso in 1.557.675.176 azioni ordinarie prive del valore nominale. LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni oltre il 37,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, promossa da Banco BPM, risulta che oggi 31 marzo 2025 sono state presentate 8.129.982 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 95.542.816, pari al 37,65% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Symphonia SGR, Vincenzo Marchese nuovo nuovo Head of IT & Operations

    (Teleborsa) – Symphonia SGR, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Investis attiva sul mercato da oltre 25 anni, ha annunciato l’ingresso di Vincenzo Marchese come nuovo Head of IT & Operations.Con una consolidata carriera nella gestione dei progetti e nella guida dei programmi di trasformazione tecnologia e normativa in ambito Asset & Wealth Management, prima di entrare in Symphonia SGR Marchese ha ricoperto ruoli rilevanti in Mediobanca, Accenture, Eurogroup Consulting Italia e KPMG Advisory.”Siamo entusiasti di accogliere Vincenzo all’interno del Gruppo – ha detto Roberto Chiriatti, Head of IT & Operations del Gruppo Banca Investis – Negli ultimi mesi abbiamo accelerato con decisione sull’evoluzione delle attività di Operations e sull’evoluzione dei sistemi di tutto il Gruppo. Abbiamo messo al centro della nostra crescita l’innovazione tecnologica, lavorando a progetti che vanno dalla digitalizzazione dei processi e dei documenti fino alla semplificazione di tutte le attività”. LEGGI TUTTO

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    CBI, assemblea approva aumento di capitale da 24 milioni di euro per rafforzamento

    (Teleborsa) – L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di CBI, società partecipata da circa 400 banche e altri intermediari che sviluppa infrastrutture critiche per il settore, ha deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione una delega ad aumentare a titolo gratuito e a pagamento il capitale sociale per un importo di circa 24 milioni di euro, a sostegno del Piano Strategico 2025-2028.In particolare, il piano delinea un quadro di azioni strategiche mirate a rafforzare la solidità patrimoniale di CBI e a garantirne un assetto adeguato alle nuove sfide operative e si basa su tre pilastri: Piattaforma infrastrutturale e di Open finance per le banche, ampliando il ruolo di standardizzatore per abilitare nuovi servizi a valore aggiunto; Leader nelle grandi evoluzioni di sistema, facendo leva su evoluzioni regolamentari e tecnologiche; Motore di innovazione in ambito servizi di pagamento, ampliando canali e strumenti di pagamento e guidando l’adozione di pagamenti istantanei. “Questa operazione rappresenta un passaggio chiave per dare concretezza alla nostra visione strategica e assicurare alla società una crescita solida e sostenibile: un sostegno fondamentale al Piano Strategico 2025-2028, che traccia un percorso chiaro per rafforzare il nostro ruolo nel settore, facendo leva sull’innovazione e su un modello di sviluppo equilibrato”, ha detto il presidente Salvatore Maccarone. “In un contesto di mercato in continua evoluzione, questa iniezione di capitale ci consentirà di consolidare l’assetto societario per servire al meglio intermediari finanziari, soggetti tecnologici, pubbliche amministrazioni garantendo investimenti per cogliere nuove opportunità assicurando innovazione nei processi di sicurezza – ha aggiunto – Grazie a un assetto più robusto ed efficiente, saremo in grado di accelerare l’innovazione nei servizi di pagamento, ampliare la nostra offerta e servire i nostri utenti con crescente efficacia nel confronto con le sfide future”.In particolare, l’aumento a titolo gratuito, senza emissione di nuove azioni e mediante parziale imputazione delle riserve da utili iscritte a bilancio, ai sensi dell’articolo 2442 del Codice Civile, permetterà di consolidare il patrimonio netto mediante l’impiego di riserve disponibili. L’aumento a titolo oneroso, con emissione di nuove azioni al valore di parità contabile, senza previsione di soprapprezzo, da offrire in sottoscrizione ai soci e con delega al Consiglio di Amministrazione di richiamare i versamenti in due tranches, consentirà, invece, l’afflusso di nuovi mezzi finanziari destinati agli investimenti previsti nel quadro strategico di lungo periodo, favorendo così la sostenibilità economica e operativa.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    MPS, proxy advisor ISS invita a votare contro AuCap a servizio dell’OPS su Mediobanca

    (Teleborsa) – Il proxy advisor ISS, in vista dell’assemblea del 17 aprile di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), ha dato indicazione agli azionisti dell’istituto senese di votare contro l’aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio (OPS) su Mediobanca.”La banca sta facendo un’offerta per un istituto più grande, senza avere accesso alla due diligence, senza un prezzo finale e senza la certezza della chiusura dell’operazione – si legge nella raccomandazione di voto – Anche se si riuscisse a ottenere il controllo, l’integrazione post-fusione potrebbe rivelarsi una sfida, e il diverso profilo e la diversa cultura aziendale potrebbero incidere significativamente sul potenziale di sinergia. Il raggiungimento del controllo comporterebbe probabilmente il pagamento di un prezzo più alto, ancora sconosciuto”. “Per MPS, considerando che le sue azioni non sono apparentemente valutate appieno dal mercato, qualsiasi aumento del corrispettivo dell’offerta comporterebbe il trasferimento di una parte maggiore delle sinergie agli azionisti di Mediobanca – aggiunge ISS – Sulla base di queste considerazioni, si raccomanda di votare contro l’aumento di capitale al servizio dell’offerta”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, coefficiente di riserva di capitale anticiclica resta a zero

    (Teleborsa) – Banca d’Italia ha comunicato che il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB) resta invariato allo zero per cento per il secondo trimestre del 2025, considerando il coefficiente in vigore per il corrente trimestre, pari allo zero per cento, appropriato al contesto macro-finanziario attuale.Nel quarto trimestre del 2024 lo scostamento del rapporto tra credito totale e PIL dal suo trend di lungo periodo (credit-to-GDP gap), pur migliorando, è rimasto negativo per circa undici punti percentuali se calcolato in base alla metodologia sviluppata dalla Banca d’Italia. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL.La dinamica del credito al settore privato resta debole. L’incidenza del complesso dei finanziamenti deteriorati rimane su livelli storicamente bassi; il tasso di disoccupazione è in rialzo, ma resta ai livelli minimi dal 2007. Nel terzo trimestre del 2024 i prezzi delle abitazioni in termini reali sono aumentati rispetto al trimestre precedente e lo scostamento dal trend di lungo periodo (price gap) è tornato positivo. LEGGI TUTTO