More stories

  • in

    UniCredit completa l’acquisto della maggioranza in Alpha Bank Romania

    (Teleborsa) – Il gruppo bancario italiano UniCredit e quello greco Alpha Bank hanno annunciato che, dopo aver ricevuto le approvazioni da parte di tutte le autorità competenti e a seguito del completamento del processo di due diligence, UniCredit ha acquisito dalla controllata Alpha International il 90,1% di Alpha Bank Romania in cambio del 9,9% del capitale di UniCredit Romania e circa 255 milioni di euro in contanti.L’operazione rientra nella partnership strategica tra UniCredit e Alpha Services and Holdings annunciata il 23 ottobre 2023. L’acquisizione avvia il processo di graduale integrazione di Alpha Bank Romania nel Gruppo UniCredit. L’integrazione sarà completata con la fusione per incorporazione di Alpha Bank Romania in UniCredit Romania, che si prevede avverrà nella seconda parte del 2025.Il Gruppo UniCredit salirà quindi al terzo posto nel mercato rumeno – incluse le controllate – con una quota di mercato combinata di circa il 12% in termini di attività totali. Alpha manterrà la sua presenza di lunga data nel paese avendo, dopo il completamento della fusione, il 9,9% di UniCredit Romania.UniCredit ha incaricato Antoaneta Curteanu, in qualità di nuovo presidente esecutivo di Alpha Bank Romania, di coordinare il processo di integrazione in UniCredit Romania. Anche Andrei Bratu entrerà a far parte di Alpha Bank Romania, per conto di UniCredit, in qualità di vicepresidente esecutivo, coordinando la divisione wholesale responsabile della gestione dei clienti aziendali.Sergiu Oprescu, presidente esecutivo di Alpha Bank Romania prima del cambio di azionariato, entrerà nel periodo successivo a far parte del management di UniCredit Romania, a livello di Consiglio di Sorveglianza, dopo l’approvazione della Banca Nazionale di Romania per il nuovo ruolo. Allo stesso tempo, Alpha Services and Holdings ha designato due membri all’interno del Consiglio di sorveglianza di UniCredit Romania.”Questo è un passo decisivo nella nostra partnership strategica con Alpha, che ci permette di rafforzare ulteriormente la nostra presenza nel Paese a beneficio dei clienti e dei nostri stakeholder – ha commentato Andrea Orcel, CEO di UniCredit – La Romania riveste per noi un’importanza strategica all’interno della regione, in crescita, dell’Europa orientale. Con una banca più forte ed efficiente, dotata di prodotti innovativi resi disponibili a una base di clienti più ampia, saremo in grado di aumentare il sostegno ai privati, alle PMI e alle comunità locali. La banca che ne risulterà sarà ben posizionata per cogliere le opportunità di crescita del mercato e per sviluppare il potenziale di tutti i dipendenti, in Romania e in tutto il Gruppo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Commerzbank avvierà buyback da 600 milioni di euro dopo la trimestrale

    (Teleborsa) – Il board di Commerzbank, importante banca tedesca, ha deciso di avviare il programma di riacquisto di azioni pianificato, dopo aver ricevuto l’approvazione della Banca centrale europea (BCE). Si tratta del terzo programma di riacquisto dal 2023.Il riacquisto della prima tranche, che vale circa 600 milioni di euro, inizierà dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre (prevista per il 6 novembre). Si prevede che il riacquisto sarà completato entro metà febbraio 2025 al più tardi. Commerzbank riscatterà le azioni riacquistate. Il riacquisto fa parte del ritorno di capitale per l’esercizio finanziario 2024, che consisterà nel pagamento di un dividendo e nel riacquisto di azioni in due tranche.”I nostri azionisti possono contare su di noi – ha affermato la CEO Bettina Orlopp – Restituiremo almeno il 70% del nostro risultato netto per l’anno finanziario 2024, ma non più del risultato netto dopo la deduzione dei pagamenti delle cedole AT1. Implementando costantemente la nostra strategia, stiamo creando un valore significativo a lungo termine per i nostri azionisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Intesa, Messina: obiettivo di utile aumentato per elevato potenziale di redditività organica

    (Teleborsa) – “I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra”. Lo ha affermato Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, commentando i risultati dei primi nove mesi dell’anno.”Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica”, ha aggiunto.”Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023 – ha detto Messina – Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi”.Secondo il CEO, la forza del gruppo “è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione operativa delle fabbriche prodotto”.Inoltre, “la forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%. Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture”.”La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30 settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Intesa alza guidance su utile 2025 a 9 miliardi. CdA delibera acconto dividendo

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.Le azioni gestionali includono l’accelerazione del ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica. In particolare, a ottobre è stato firmato l’accordo sindacale che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection, dal quale derivano oneri nell’ordine dei 500 milioni di euro al lordo di imposte e 350 milioni al netto da contabilizzare nel quarto trimestre 2024.Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2024 registra interessi netti pari a 11.917 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 10.691 milioni dei primi nove mesi 2023. Le commissioni nette sono pari a 6.970 milioni di euro, in aumento del 7,9% rispetto ai 6.461 milioni dei primi nove mesi 2023La banca segnala un “significativo” ritorno cash per gli azionisti: 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro concluso a ottobre 2024), di cui 3 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre.Per quanto riguarda la tecnologia, segnala un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025. Al suo interno, guardando ai nuovi canali digitali, Isybank è responsabile di un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 – non previsti nel Piano di Impresa (oltre 400.000 nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350.000 clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti); Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram), può già contare circa 74.200 clienti e 2,84 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela.A fine settembre 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nell’orizzonte compreso tra il quarto trimestre 2024 e il 2025.Il CdA ha deliberato la distribuzione di 17 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2024 (per un totale di 3.027 milioni di euro). L’acconto dividendi verrà messo in pagamento il 20 novembre 2024 (con stacco cedole il 18 novembre e record date il 19 novembre). L’acconto dividendi per azione, rapportato al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri, corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 4,3%.L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede “a pieno ritmo”, con una prospettiva di utile netto per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro (con interessi netti a oltre 15,5 miliardi di euro) e per il 2025 a circa 9 miliardi di euro. Ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, ulteriori distribuzioni future da valutare anno per anno. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche, Perrazzelli (Bankitalia): in caso di problemi prima cosa che guardiamo è governance

    (Teleborsa) – “Quando abbiamo problemi nelle banche, la prima cosa che andiamo a vedere è come è strutturata la governance. In questa era tecnologica e di competenze diverse, sono in realtà le persone che come sempre fanno la differenza. E questo ci spinge ad avere sempre un atteggiamento gentilmente intrusivo, a volte un po’ meno gentilmente, però sicuramente di grandissima attenzione”. Lo ha detto Alessandra Perrazzelli, membro del Direttorio della Banca d’Italia e Vicedirettrice Generale, in occasione dell’evento per i 20 anni di Nedcommunity, l’associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti.”Guardando alle piccole banche, che sono quelle direttamente sorvegliate da noi, l’avvicinamento nel board delle presenze di genere è stato lungo, tortuoso, con una raccomandazione gentile e poi con delle norme per un intervento più risoluto”, ha spiegato.Allargando lo sguardo oltreconfine, Perrazzelli ha detto che “la governance rimane sotto l’attenzione del legislatore europeo. Abbiamo una serie di regole complesse, in continua evoluzione, e lo saranno sempre di più per rispondere in maniera tempestiva e adeguata alle complessità crescenti che stiamo vedendo”.Secondo la funzionaria di Bankitalia, “le misure quantitative continuano ad essere utili per la nostra sorveglianza, però gli interventi qualitativi sono quasi sempre sufficienti in una logica di escalation”.Perrazzelli ha guardato poi all’ambito dei service provider, soprattutto in ambito tecnologico dove accompagnano la trasformazione delle banche: “Quell’ambito lì è un po’ un ambito cieco per la supervisione, con i requisiti di capitale che non sono utili e quindi a maggior ragione tutto quanto è qualitativo”.”A fonte di un aumento della dimensione media delle piccole banche, frutto di aggregazioni, la dimensione media del board è rimasta pressoché invariata, con 8 membri, coerente con l’evitare board pletorici, anche per il fatto che banche piccole hanno difficoltà ad attirare esponenti con adeguate competenze professionali e sostenerne i costi – ha spiegato – La quota di donne è aumentata al 28%, mentre la quota di amministratori presenti nel medesimo board per oltre 9 anni, quindi tre mandati, è scesa sotto il 25%; questo però non è abbastanza, perchè quando questo avviene porta benefici sulla dialettica interna e sulla diversificazione”. LEGGI TUTTO

  • in

    “Build your Future”, UCBM e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro

    (Teleborsa) – Digitalizzazione, dematerializzazione, telemedicina, intelligenza artificiale, big data possono fornire un forte impulso al miglioramento dell’efficienza nei sistemi sanitari in uno scenario di cambiamenti complessi e in rapida evoluzione. Avere tempestivamente accesso alle informazioni necessarie permette di decidere con maggiore consapevolezza: per dare impulso all’innovazione in ambito sanitario, Universita` Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo hanno avviato l’Osservatorio sulla salute globale sostenuto dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Universita` e della Ricerca.L’Osservatorio sara` diretto da Leandro Pecchia, professore ordinario di Ingegneria Biomedica e presidente del’omonimo Corso di Laurea Magistrale all’Universita` Campus Bio-Medico di Roma e ha l’obiettivo di favorire l’adozione sostenibile di innovazioni tecnologiche per la riorganizzazione dei servizi sanitari e contribuire a generare un impatto significativo nei settori della salute e del benessere. A inizio 2025 verra` pubblicato il primo studio sulle possibilita` di adottare le tecnologie da parte del sistema sanitario nazionale per supportare la creazione di una filiera italiana per l’innovazione nella silver economy. Il progetto e` stato presentato di fronte a piu` di 800 studenti durante la tappa in UCBM di Build Your Future, il programma di incontri ideato da Intesa Sanpaolo e realizzato in collaborazione con scuole e universita`, per coinvolgere 10mila studenti di tutta Italia e ispirarli sui grandi processi trasformativi della societa` come digitalizzazione, intelligenza artificiale, blue e space economy, life science e altri.Accanto all’Osservatorio e` stato avviato un Laboratorio di ricerca coordinato da Pecchia con l’obiettivo di identificare le barriere che frenano l’adozione delle tecnologie abilitanti nel Sistema Sanitario Nazionale e coinvolgere aziende, agenzie sanitarie e imprese del settore. Il Laboratorio avra` inoltre il ruolo di incubatore per azioni quali l’educazione e la formazione del personale e l’attivita` di divulgazione dei progetti di ricerca. Osservatorio e Laboratorio coinvolgono sei giovani ricercatori provenienti da Italia, Spagna, Brasile, Etiopia, Benin e UK: un team multidisciplinare con medici, ingegneri, economisti, informatici e una filosofa esperta di bioetica. Il laboratorio ha gia` attratto importanti finanziamenti europei per la progettazione e lo sviluppo di nuovi Proof of Concept per Ebola, il greening degli ospedali, le integrazioni delle cure per pazienti cardiovascolari mettendo in rete centri di eccellenza e territorio, la crescita della cultura della didattica basata sulla ricerca in paesi africani. I progetti hanno un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, dei quali circa il 20% da partner italiani. “Con Build your Future stiamo incontrando giovani in tutta Italia per trasmettere loro una maggior consapevolezza sull’impatto sociale ed economico delle grandi trasformazioni globali e le competenze necessarie per affrontarle. Tra queste, le ‘life science’ – ha dichiarato Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo – hanno un ruolo particolare in un Paese che deve affrontare le sfide demografiche derivanti dall’invecchiamento della popolazione. Grazie alla stretta collaborazione con l’Universita` Campus Bio-Medico, tra le migliori realta` accademiche per l’integrazione tra didattica innovativa e ricerca scientifica, abbiamo promosso un Osservatorio sulla salute globale con ricercatori da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo crede fortemente nel sostegno alla ricerca, alla valorizzazione del talento, agli scambi internazionali e all’attrazione di talenti”.”La nascita dell’Osservatorio e Laboratorio sulla salute globale che abbiamo creato insieme a Intesa Sanpaolo – ha commentato Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale Universita` Campus Bio-Medico di Roma – rappresenta, per l’Universita` Campus Bio-Medico di Roma, un ulteriore passo in avanti verso uno dei nostri obiettivi principali: fornire indicazioni precise rispetto ai bisogni di salute del Paese e avviare forme di studio e sperimentazione di soluzioni concrete a favore del benessere delle persone. La sfida e` per tutti: medici, ingegneri, biologi, nutrizionisti, dirigenti sanitari e professionisti sul campo. Vogliamo essere protagonisti dei grandi cambiamenti dei sistemi sanitari come quello italiano, portando un contributo fattivo affinche´ le tecnologie abilitanti possano sostenere l’efficiente funzionamento di un servizio pubblico che tutto il mondo ci invidia e che ha ancora margini di potenziamento”. La sinergia piu` ampia con Universita` Campus Bio-Medico di Roma rientra nell’impegno di Intesa Sanpaolo che, attraverso la struttura Education Ecosystem and Global Value Programs guidata da Zambito Marsala, promuove – in linea con l’agenda strategica per la Ricerca della UE e la quarta Missione del PNRR – le collaborazioni con universita` e scuole attraverso il sostegno alla ricerca, borse di studio, docenze per favorire l’inclusione educativa, la valorizzazione del merito, l’attrattivita` degli atenei e contribuire alla crescita economica e sociale dei territori e del Paese. Intesa Sanpaolo ha promosso un Osservatorio permanente, Look4ward, che ha l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre piu` caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacita` relazionali.Nel 2023 il Gruppo guidato dal consigliere delegato e CEO Carlo Messina ha coinvolto oltre 2mila scuole e universita`, ne sono previste 4mila nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025. LEGGI TUTTO

  • in

    BFF Bank, JPMorgan AM ha una partecipazione del 2,986%

    (Teleborsa) – JPMorgan Asset Management ha una partecipazione pari al 2,986% in BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 23 ottobre 2024. In precedenza, al 01/10/2024, era pari al 3,127%. LEGGI TUTTO