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    Banca Sistema, utile netto sale a 11,6 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Banca Sistema, quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con utile netto pari a 11,6 milioni di euro, rispetto ai 4,1 milioni dello stesso periodo del 2024, +180% a/a (ovvero +13% a/a escludendo l’incremento della componente accrual su interessi di mora relativi a esposizioni oggetto di sentenze CEDU pubblicate da inizio anno).Il margine di intermediazione, pari a 42,8 milioni, è cresciuto del 60% a/a (ovvero +21% a/a al netto di maggiore accrual di interessi di mora legati alle sentenze CEDU) grazie al forte incremento del margine d’interesse (+108% a/a ovvero +20% al netto dell’accrual sentenze CEDU) che ha più che compensato il calo delle commissioni.Le commissioni nette, pari a 5,7 milioni, sono in calo del 34% a/a (8,6 milioni al 31 marzo 2024) quasi totalmente a causa della componente legata al factoring (-4,8 milioni a/a) per una operazione con alta componente commissionale realizzata alla fine del 2023. Bene l’andamento delle commissioni sul pegno (+1,5 milioni a/a) e quelle inerenti all’attività di collection (+0,7 milioni), mentre leggermente negative le commissioni del banking business legate alla raccolta (-0,3 milioni a/a) e stabili quelle inerenti ai finanziamenti garantiti.Con riferimento ai trend commerciali, il factoring presenta un turnover pari a 1.089 milioni di euro (turnover verso PA stabile a/a, turnover verso Privati -21%, turnover relativo a Ecobonus -87% essendo esaurita questa tipologia di credito); complessivamente turnover -20% a/a; il CQ vede nuovi volumi pari a 29 milioni di euro, -48% a/a, stock impieghi pari a 675 milioni di euro, -16% a/a; il credito su pegno ha impieghi pari a 153 milioni di euro, +25% a/a (+10% a/a al netto dell’acquisizione in Portogallo).La raccolta, al 31.03.2025, ha confermato i recenti trend con la raccolta retail che rappresenta il 75% del totale (76% al 31.03.2024 e 70% al 31.12.2024). LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Mossa: combinazione con Mediobanca può avere senso industriale

    (Teleborsa) – “Le nostre priorità sono il punto di partenza di ogni possibile transazione”. Lo ha detto l’AD di Banca Generali, Gian Maria Mossa, durante la call sui conti del primo trimestre 2025.In primis, c’è il fatto che Banca Generali è “il più importante pure player nel Wealth Management in Italia con un obiettivo chiaro: proteggere e valorizzare i risparmi e gli investimenti dei nostri clienti. Sabbiamo come farlo, è la nostra missione e siamo un player eccezionale, dedicato al 100% ai clienti”.Mossa ha sottolineato che qualità del servizio, innovazione e sostenibilità sono fondamentali e sono i pilastri delle nostre scelte passate e future, che gli straordinari risultati raggiunti sono dovuti al rapporto duraturo tra clienti e consulenti finanziari con i professionisti che rappresentano il patrimonio più prezioso, e che “Banca Generali è un’azienda di persone e il successo di ogni operazione dipende dal rispetto di tutte le persone che contribuiscono alla sua crescita”.”Per noi è di fondamentale importanza rappresentare gli interessi di tutti i nostri azionisti che nel corso degli anni hanno riposto la loro fiducia nella banca – ha evidenziato – Abbiamo grande rispetto per gli azionisti, e in particolare per gli azionisti di minoranza, per i consulenti finanziari e per i dipendenti.La combinazione con Mediobanca “potrebbe avere senso da un punto di vista industriale, i due business potrebbero essere complementari, con Banca Generali concentrata sul Wealth Management e Mediobanca sul Corporate e Investment Banking”, ha detto durante la call. Tuttavia “è cruciale stabilire governance, modello operativo e prospettive finanziarie, in particolare le sinergie e le logiche finanziarie dell’operazione – ha continuato – È un viaggio lungo: da oggi dopo avere ricevuto il mandato dal CdA, proveremo a capire meglio le logiche e le implicazioni dell’offerta”.Banca Generali, ha detto Mossa in call, ha deciso di sospendere la presentazione del nuovo piano industriale prevista a fine giugno, in attesa di sviluppo dell’OPS lanciata da Mediobanca. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, nuova emissione di Certificate Cash Collect su panieri di azioni e indici

    (Teleborsa) – UniCredit ha emesso sul mercato una nuova serie di 12 Cash Collect Worst-Of con effetto memoria su panieri di azioni e indici, che arricchiscono la gamma di prodotti già portati in negoziazione sugli MTF di Borsa Italiana nel 2025.I dodici prodotti prevedono come sottostanti panieri di azioni italiane, europee e americane, e panieri di indici. Hanno una scadenza a tre anni (maggio 2028) e pagano un premio trimestrale condizionato con effetto memoria che va da un minimo dell’1,41% (5,64% annualizzato) a un massimo del 7,05% (28,20% annualizzato) a seconda dei sottostanti. Le barriere sono fissate al 55% del Valore Iniziale.I panieri emessi permettono di prendere un posizionamento su indici e titoli di diversi settori del panorama dei mercati mondiali ed europei, adattandosi a profili ed esigenze differenti. A titolo di esempio, è presente un paniere tematico (DE000UG64172) sul settore bancario (Montepaschi, BBVA, Barclays e Intesa Sanpaolo) che paga un rendimento del 3,54% trimestrale (14,16% annuo) a fronte di una barriera posta al 55% del valore iniziale, oppure un paniere più dinamico (DE000UG64115) con titoli appartenenti al settore tecnologico (Nvidia, Tesla, Microsoft, Intel) che paga un rendimento del 5,30% trimestrale (21,36% annuo).I Cash Collect Certificate permettono agli investitori di ricevere premi periodici condizionati all’andamento del sottostante nelle date di osservazione trimestrali e prevedono la possibilità di rimborso anticipato a partire dal terzo trimestre: a partire da febbraio 2026, infatti, se il valore dell’azione sottostante che, all’interno del paniere, ha registrato il rendimento peggiore sarà pari o superiore al valore di rimborso, il Certificate scadrà anticipatamente rimborsando il valore nominale pari a 100 EUR.Sul valore di rimborso, vi è una novità rispetto alle ultime emissioni di Cash Collect Worst-of. Per la prima volta, infatti, il primo trigger di Autocall è posizionato al 110% del Valore Iniziale, e quindi ad un livello superiore al prezzo iniziale. Questo tipo di struttura è stata pensata per abbassare inizialmente la probabilità di un rimborso veloce nel caso in cui il sottostante peggiore abbia un moderato rialzo, con la possibilità di allungare il periodo in cui le cedole vengono incassate. Allo stesso tempo, in queste emissioni è presente l’effetto Step-Down, caratteristica che rende il rimborso anticipato progressivamente più probabile, riducendo la soglia del 5% ogni due date di osservazione: tale soglia parte infatti dal 110% dello Strike a novembre 2024, dopo due trimestri sarà pari al 105%, quindi si ridurrà progressivamente sino ad arrivare ad un livello pari al 90% dello Strike, corrispondente quindi ad una potenziale performance del sottostante peggiore pari al -10% rispetto al Valore Iniziale.Se al momento della scadenza – ovvero maggio 2028 – per i Certificate che non dovessero essere scaduti anticipatamente sono possibili due scenari: a) se il sottostante con la performance peggiore all’interno del paniere ha un valore pari o superiore al valore della barriera capitale, posta per questa emissione al 55% del Valore Iniziale, il Certificate rimborsa 100 EUR, oltre all’ultimo premio e tutti i premi non pagati in precedenza; b) se il sottostante con la performance peggiore all’interno del paniere ha un valore inferiore al livello della barriera, il Certificate rimborsa un valore inferiore a 100 EUR, pari alla performance del sottostante peggiore, con una perdita sul capitale investito. LEGGI TUTTO

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    MPS, OPS su Mediobanca coerente anche con operazione Banca Generali

    (Teleborsa) – “Con il forte sostegno degli azionisti in occasione della scorsa assemblea, MPS prosegue in linea con la tempistica prevista nell’esecuzione del percorso verso l’OPS su Mediobanca, il cui razionale industriale è potenzialmente anche coerente con l’operazione annunciata su Banca Generali”. Lo scrive MPS nella nota dei conti del primo trimestre dopo l’OPS lanciata da Piazzetta Cuccia su Banca Generali. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca: valore con Banca Generali, rischi con MPS

    (Teleborsa) – “L’operazione, che mira all’integrazione di Banca Generali nella divisione wealth management di Mediobanca, imprime una forte accelerazione alla trasformazione del Gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del Piano One Brand – One Culture di affermare definitivamente il Gruppo come Wealth Manager, distintivo per posizionamento (Private & Investment Bank, Pib), brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti. La combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi (210 miliardi di TFA) e rete distributiva (circa 3.700 professionisti), con la maggiore capacità di crescita organica (oltre 15 miliardi di raccolta netta annua) nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano”.Lo ricorda Mediobanca nella nota sui conti dei primi nove mesi, ribadendo che “la combinazione tra Mediobanca e Banca Generali permette di creare valore per tutti i portatori di interesse”.Riguardo all’OPS lanciata da MPS, continua Piazzetta Cuccia, si rileva che “per contro l’offerta di MPS su Mediobanca presenta numerosi fattori di rischio”. In particolare, la realtà aggregata avrebbe un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico, senza rafforzamento in alcuno dei segmenti di attività e rimanendo immutati i rischi insiti nel bilancio di MPS. Inoltre ha c’è un’assenza di track record manageriale di MpS nel wealth management e nel corporate investment banking. LEGGI TUTTO

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    Banco di Desio e Brianza, utile primo trimestre a 37 milioni

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha chiuso il trimestre con l’utile pari a 37 milioni di euro, in diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, confermando la solidità della redditività nonostante il contesto di ribasso dei tassi. Il ROE annualizzato si attesta al 9,9%, mentre il margine operativo è pari a 60,9 milioni di euro, sostenuto dalla crescita delle commissioni nette.Il margine operativo è pari a 60,9 milioni con commissioni nette in aumento (+1,1 milioni di euro e +2,1%) e margine di interesse in riduzione del 6,6% influenzato dalla dinamica negativa dei tassi di interesse.Gli impieghi verso la clientela ordinaria sono in crescita a 12,1 miliardi di euro (+0,2%), la raccolta diretta è pari a 15,4 miliardi (-2,7%) mentre quella indiretta sale dello 0,5% a 22,7 miliardi.I coefficienti patrimoniali evidenziano un ulteriore rafforzamento, con un CET1 al 17,6% e un Total Capital Ratio al 18,3%. LEGGI TUTTO

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    OPS di Unicredit su Banco BPM, 22.862 adesioni all’8 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 8 maggio 2025 sono state presentate 22.862 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 168.084, pari allo 0,011093% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Sella, l’utile sale a 47,8 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Il Gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile netto consolidato di 47,8 milioni di euro, in crescita dell’8,7% rispetto ai 43,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, e un ROE dell’11,3%. L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo, al netto della quota di pertinenza di soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, è stato di 38 milioni di euro, in crescita del 15,7% rispetto ai 32,8 milioni dell’anno precedente.Il margine d’interesse è stato di 136,2 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto ai 137,4 milioni di euro dell’anno precedente. Significativa la crescita dei ricavi netti da servizi, che si sono attestati a 121,6 milioni di euro (+12,1%), trainati principalmente dall’andamento positivo dei servizi d’investimento e dei sistemi di pagamento elettronici. Il Cost to Income è al 69%.La raccolta globale a valore di mercato si è attestata a 68,1 miliardi di euro, in aumento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli impieghi hanno mantenuto il trend di crescita registrato lo scorso anno, nonostante un contesto di mercato particolarmente competitivo, raggiungendo la soglia dei 12,1 miliardi di euro (+8,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e +3,4% rispetto alla fine del 2024), a cui contribuiscono circa 90 milioni di euro relativi a Banca Galileo. L’Npl Ratio netto è stato pari a 1,4% (era 1,7% nello stesso periodo dell’anno precedente) e l’Npl Ratio lordo a 2,8% (era 3,2%).Il Gruppo Sella parla di una “rilevante” crescita dei clienti, 106.000 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (190.000 includendo Hype, detenuta in joint venture paritetica con illimity). Il numero totale dei clienti è pari a 1,45 milioni (3,2 milioni considerando Hype). LEGGI TUTTO