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    UniCredit, Orcel: fusione con Commerzbank creerebbe valore per tutti stakeholder

    (Teleborsa) – “Ora abbiamo investito in un blocco di azioni della Commerzbank. Vogliamo realizzare un buon investimento. Se vogliamo che questa fusione si realizzi, gli stakeholder devono essere convinti che creeremmo valore per loro e che la seguiremo. Ma l’Europa, e anche la Germania, hanno bisogno di banche più forti. Le banche devono finanziare la crescita e l’enorme trasformazione che ci aspetta”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, in un’intervista con l’Handelsblatt.”Per ora siamo solo azionisti – ha spiegato – Ma una fusione di entrambe le banche potrebbe portare a un notevole valore aggiunto per tutti gli stakeholder e creerebbe un concorrente molto più forte sul mercato bancario tedesco. I clienti privati ??potrebbero essere meglio supportati e le medie imprese tedesche potrebbero essere rafforzate con finanziamenti e sostenute in modo più completo a livello internazionale. Nei quasi 20 anni trascorsi da quando abbiamo rilevato HVB, abbiamo dimostrato, nonostante tutte le crisi economiche, di essere un partner affidabile per i nostri clienti in Germania”.Alla domanda su quando UniCredit terrà ulteriori colloqui con Commerzbank, il banchiere non ha fornito una tempistica precisa. Se “arrivassimo alla conclusione che una fusione è la cosa migliore per entrambi, sarebbe fantastico, ma come importante azionista devo prima assicurarmi che il nostro investimento si sviluppi bene”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    UniCredit avvia l’anticipo del buy-back 2024

    (Teleborsa) – UniCredit ha comunicato l’avvio del programma di buy-back a titolo di anticipo delle distribuzioni attese sull’esercizio 2024 per un ammontare pari a 1.700.000.000 euro. Come comunicato lo scorso 13 settembre, l’anticipo è stata autorizzato dalla BCE. UniCredit ha conferito incarico a Morgan Stanley in qualità di intermediario incaricato.Gli atti di acquisto saranno effettuati, anche in parte e/o in via frazionata, per un esborso complessivo di massimi 1.700.000.000 euro e, in ogni caso, non superiore a n. 112.897.854 di azioni UniCredit (pari a circa il 7% del capitale sociale di UniCredit). LEGGI TUTTO

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    Intermonte, Banca Generali lancia OPA finalizzata al delisting

    (Teleborsa) – Banca Generali ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Intermonte Partners SIM, investment bank indipendente quotata su Euronext Growth Milan, con l’obiettivo di revocare le azioni della target da Piazza Affari.L’offerente pagherà un corrispettivo pari a 3,04 euro per ciascuna azione (cum dividendo, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi, ordinari o straordinari, distribuiti dall’emittente) portata in adesione all’offerta. Il corrispettivo incorpora:(i) un premio pari al 21,9% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di Intermonte alla data del 13 settembre 2024 (ultimo giorno di borsa aperta prima della data della comunicazione); (ii) un premio pari al 22,4%, 24,0%, 17,3% e 18,9% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni di Intermonte, rispettivamente in ciascuno dei precedenti 1, 3, 6 e 12 mesi prima della data di riferimento.Banca Generali, quotata su Euronext Milan e controllata da Assicurazioni Generali, è una banca private, leader nella pianificazione finanziaria e nella tutela patrimoniale, che, tramite i propri consulenti finanziari, assiste i propri clienti nella gestione e protezione dei patrimoni con soluzioni innovative e orientate alla sostenibilitàL’offerente confida di poter creare valore e conseguire benefici per tutti gli stakeholder dell’emittente ed intende perseguire, in un’ottica di sostanziale continuità con la gestione attuale, l’incremento delle potenzialità dell’emittente. In particolare, la complementarietà del modello di business di Intermonte con quello di Banca Generali consentirebbe di (i) dare valore e creare nuovi ambiti di utilizzo all’attività di research nel mercato Italiano delle SMI, in cui la società è leader, (ii) utilizzare le competenze distintive nell’ambito della sala di negoziazione con particolare riferimento alla componente equity ed ETF, (iii) utilizzare e sviluppare le competenze distintive della società nell’ambito del desk derivati, anche con riferimento alla strutturazione di certificati con sottostanti titoli italiani ed europei, (iv) rafforzare in modo significativo l’offerta verso imprenditori e PMI, segmento fondamentale per il private banking, e principale motore di generazione di nuova ricchezza nel Paese, sempre più soggetto a un tema di passaggio generazionale e (v) differenziarsi ulteriormente sul mercato delle reti.L’emittente continuerebbe ad operare come controparte di mercato generando business autonomamente, seguendo le attuali direttrici, ferme restando le prerogative di Banca Generali quale azionista di controllo e ultima società controllante italiana. A questo si aggiungerebbe il potenziale rappresentato dalla forza distributiva di un operatore leader nel mercato italiano del private banking, che ha saputo nel tempo accrescere la sua quota di mercato grazie alla professionalità dei suoi consulenti ed alla relazione fiduciaria con i propri clienti, molti dei quali imprenditori. Sulla base di proiezioni prudenziali, inoltre, Banca Generali si attende di poter generare un volume di sinergie di ricavo e di costo tali da consentire un ritorno stimato sull’investimento (ROI) superiore al costo del capitale della banca.Sono stati siglati accordi che prevedono l’adesione all’OPA da parte di azionisti che rappresentano circa il 52% delle azioni dell’emittente in circolazione (Alessandro Valeri, Guglielmo Paolo Manetti, Fabio Pigorini, Eugenio Anglani, Andrea Lago, Andrea Bottaro, Guido Pardini, Pier Andrea Randone, Dario Grillo, Alessandro Lorenzon, Walter Azzurro, Gian Luca Bolengo anche in nome e per conto di PER ASPERA S.r.l., Emiliano Brioschi, Maurizio Pinelli, Luca Cerutti, Renzo Cavatorta, Paolo Pascarelli, Roberto Tortini, Alberto Villa, Gianluca Giuliano Parenti e Stefano Alberti).Sono stati anche siglati accordi, condizionati al buon esito dell’offerta, con il Chief Executive Officer e il Chief Executive Officer Investment Banking, nella prospettiva della continuità manageriale e per facilitare l’integrazione della società nell’offerente. LEGGI TUTTO

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    Intermonte, utile semestrale più che raddoppiato a 2,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Intermonte Partners SIM, investment bank indipendente quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre 2024 con un Risultato Netto Consolidato di 2,5 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al primo semestre 2023 (1,1 milioni di euro). Anche il mese di luglio evidenzia un’ulteriore accelerazione di ricavi e redditività.I ricavi totali netti del Gruppo si sono assestati ad 19 milioni di euro (+28,5% YoY), con l’Area Markets (12,8 milioni di euro) che rappresenta il 67% dei ricavi totali (di cui Sales & Trading il 58% e Global Markets il 42%), la divisione Investment Banking (IB) il 22% (4,1 milioni di euro), e la Divisione Digitale & Advisory (DD&A) l’11% dei ricavi totali (2,1 milioni di euro). Intermonte ha confermato una solidità patrimoniale tra le più alte del settore finanziario, con un Total Capital Ratio pari circa il 491,1%.Grazie a un ulteriore forte contributo delle divisioni Investment Banking e della Digital Division, i dati preliminari al 31 luglio 2024 evidenziano nei primi sette mesi del 2024 ricavi che superano i 25 milioni di euro (+41% YoY).”Siamo soddisfatti dell’andamento di questa prima parte del 2024, che si chiude con un robusto incremento di ricavi e utili, grazie ad un’accelerazione trasversale di tutte le aree di business – ha commentato l’AD Guglielmo Manetti – In un contesto di normalizzazione dei mercati di riferimento, Intermonte è riuscita a consolidare ulteriormente il proprio posizionamento e a sovraperformare nettamente i trend di settore nell’Area Markets, diventando tra l’altro il primo broker indipendente sul mercato EGM”. “Da evidenziare, inoltre, l’ottima performance della divisione Investment Banking, che ha eseguito l’unica IPO dell’anno sul mercato principale MTA, e della Digital Division & Advisory, che sta capitalizzando gli investimenti fatti nell’ultimo anno, registrando una fortissima accelerazione sia nell’attività di Investment Solution, che si rivolge a private bankers e consulenti finanziari, sia nell’attività di Websim Corporate, che si rivolge alle aziende quotate sull’EGM – ha aggiunto – Riteniamo quindi che, in un contesto di business più costruttivo rispetto a quello degli ultimi anni, Intermonte possa tornare a esprimere livelli di redditività in linea con la sua storia e, grazie anche alla sua confermata solidità patrimoniale, il Gruppo possa continuare a mantenere la sua politica di remunerazione degli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank-UniCredit, Nagel (BCE): abbiamo bisogno di banche forti

    (Teleborsa) – “È chiaro che abbiamo bisogno di banche forti e robuste”. Lo ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un’intervista alla Deutschlandfunk, rifiutandosi di commentare nello specifico la possibile acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit.”In una fusione bancaria, qualunque forma essa assuma – ne abbiamo dato un esempio – dipende in ultima analisi dalla complementarietà dei modelli di business e dal fatto che il risultato sia una banca competitiva”, ha aggiunto il banchiere centrale. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM cede asset immobiliari non strumentali per 295 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha deliberato di procedere a un’operazione di cessione mediante cartolarizzazione di un portafoglio di oltre 330 immobili di proprietà ad uso non strumentale, il cui valore di bilancio complessivo è pari a circa 295 milioni di euro (Progetto Square). L’operazione, si legge in una nota, rappresenta un passo avanti per il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale 2024-26, che prevede la dismissione del 50% del patrimonio non strumentale: con il completamento di Square, il valore di bilancio del suddetto patrimonio si attesterà a 479 milioni di euro (valore pro forma in base ai dati al 30.6.2024), a fronte dei 915 milioni di euro al 30.9.2023.La cessione avverrà in più tranches, a partire da fine 2024, al fine di soddisfare le condizioni per addivenire al rogito, a favore di un veicolo di cartolarizzazione gestito, in qualità di Asset Manager, da Phoenix Asset Management – società partecipata dal PIMCO, uno dei primari operatori mondiali nel settore dell’asset management – e da SPF Investment Management, investitore leader nel settore del credito strutturato.L’impatto complessivo dell’operazione sarà rilevato nel terzo trimestre dell’esercizio e comporterà un addebito al conto economico stimato pari a circa 18 milioni, al netto dei correlati effetti fiscali.Alantra è stato advisor finanziario. LEGGI TUTTO

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    Banca Passadore, utile semestrale record a 44,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Passadore, banca privata indipendente con sede a Genova e 25 filiali in Italia, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto pari a 44,6 milioni di euro (+16,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), con un un ROE – return on equity del 27% che si posiziona ai vertici del settore in ambito sia nazionale che europeo.I depositi della clientela salgono a 4 miliardi e 670 milioni di euro, con un significativo incremento del 9,4% rispetto alla stessa data dell’anno precedente. I titoli amministrati e in gestione crescono del 15,7% a 6 miliardi e 927 milioni.I finanziamenti erogati alla clientela ammontano a 2 miliardi e 87 milioni (+0,4%), con un rapporto tra i crediti deteriorati e il totale degli impieghi in ulteriore discesa all’1,18% ed un coverage ratio di oltre il 61%, valori prudenziali di eccellenza nel panorama bancario italiano, ottenuti senza aver mai ceduto partite deteriorate a terzi.L’indice patrimoniale CET1 è aumentato di quasi 2 punti percentuali, portandosi al 17,5%, valore largamente superiore rispetto al corrispondente parametro richiesto dalla Banca d’Italia. LEGGI TUTTO

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    EQUITA, ricavi e utile in crescita nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – EQUITA, investment bank indipendente quotata su Euronext STAR Milan, ha chiuso il primo semestre 2024 con Ricavi Netti Consolidati pari a 40,9 milioni di euro (-5% vs 1H’23) mentre i ricavi derivanti da attività con i clienti si sono attestati a 36,8 milioni di euro (-6% vs 1H’23). La performance del semestre è stata supportata dalla buona accelerazione del business nel corso del secondo trimestre del 2024, che ha visto aumentare i Ricavi Netti Consolidati a 23,7 milioni di euro, in crescita rispetto al trimestre precedente (+39% vs 1Q’24) e anno su anno (+1% vs 2Q’23).L’area dell’Investment Banking ha visto i Ricavi Netti raggiungere 15,4 milioni di euro in 1H’24 (17,8 milioni di euro in 1H’23, -13%), grazie alla performance positiva delle attività di M&A e di Debt Capital Markets. L’area dell’Alternative Asset Management ha raggiunto Ricavi Netti pari a 4,1 milioni di euro in 1H’24 (4,4 milioni di euro in 1H’23, -6%). Le masse in gestione (AuM) al 30 giugno 2024 erano pari a 1.015 milioni di euro (891 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e 937 milioni di euro al 30 giugno 2023) e gli asset illiquidi proprietari – a maggiore marginalità – rappresentavano il 49% degli AuM,Il Risultato Consolidato Ante Imposte ha superato 11,5 milioni di euro (11,7 milioni di euro in 1H’23, -1%) mentre l’Utile Netto Consolidato si è attestato a 8,1 milioni di euro (8,0 milioni di euro in 1H’23, +1%), con una marginalità del 20% (19% in 1H’23). L’Utile Netto Adjusted, che esclude le voci non ricorrenti al netto del relativo effetto fiscale e gli impatti dei piani di incentivazione di lungo termine rivolti all’Alta Dirigenza (LTIP), è pari a 8,1 milioni di euro (8,7 milioni di euro in 1H’23, -7%), con un margine netto adjusted del 20%, in linea con l’anno precedente.”La performance dei primi sei mesi del 2024 conferma il graduale miglioramento del contesto di mercato e la forza del modello di business di EQUITA”, ha commentato l’AD Andrea Vismara.”Le prospettive per il secondo semestre e per i prossimi anni sono positive, grazie anche alle attese di una normalizzazione dei tassi e alle diverse iniziative a livello comunitario e domestico per favorire lo sviluppo del mercato dei capitali – ha aggiunto – La continua ripresa delle attività di M&A, il ritorno alle operazioni di Capital Markets, il posizionamento di leadership della sala operativa, la raccolta di nuovi prodotti illiquidi proprietari e il consolidamento del 100% degli utili di EQUITA Mid Cap Advisory ci aiuteranno a rafforzare ulteriormente il nostro percorso di crescita e continuare ad offrire ai nostri azionisti una remunerazione premiante”. LEGGI TUTTO