(Teleborsa) – Scope Ratings ha confermato il rating di Banca Popolare di Sondrio al livello investment grade “BBB” con outlook – pure invariato – stabile. L’agenzia sottolinea che la banca ha un consolidato franchising commerciale e al dettaglio, con solide quote di mercato nella ricca regione italiana della Lombardia. Nonostante la sua quota di mercato nazionale sia bassa, gode di una posizione dominante nella sua provincia di Sondrio e ha una presenza significativa sul mercato nelle province di Lecco e Como. Ciò favorisce ricavi e utili moderatamente stabili e prevedibili nel corso del ciclo.Inoltre, Banca Popolare di Sondrio ha dimostrato la capacità di generare utili durante tutto il ciclo. Sebbene bassa rispetto agli standard internazionali, la redditività è stata migliore della media delle banche italiane negli ultimi dieci anni grazie alla stabilità dei ricavi, alla buona efficienza dei costi, alle moderate perdite sui prestiti e all’assenza di grandi costi di ristrutturazione. Anche la qualità degli attivi del gruppo è migliorata sostanzialmente dal 2017, con parametri principali ora vicini a quelli dei concorrenti nazionali ed europei.In un contesto di tassi di interesse più elevati, gli utili del gruppo sono aumentati in modo significativo grazie agli spread commerciali più ampi. Inoltre, a differenza della maggior parte dei concorrenti nazionali, Banca Popolare di Sondrio ha registrato una crescita costante dei ricavi da commissioni. Le perdite su crediti sono rimaste sotto controllo con un tasso di default intorno all’1%, mentre l’impatto delle cessioni di NPL è stato limitato. Nel 2023, BPS ha registrato un return on average equity proprio del 13,8%, ben al di sopra del suo obiettivo per il 2025.Scope prevede che il return on average equity del gruppo rimarrà a due cifre nel 2024 e nel 2025, nonostante un calo del reddito netto da interessi poiché la BCE inizierà a ridurre i tassi di riferimento a partire dalla seconda metà di quest’anno. Mentre si prevede che il tasso di default aumenterà rispetto ai minimi storici, il gruppo dispone di un cuscinetto di 200 milioni di euro in coperture (circa 50 punti base di prestiti ai clienti) che potrebbero essere utilizzati per assorbire maggiori perdite su crediti. Il management ha portato ad un costo del rischio di 50-60 pb, in linea con i concorrenti del Sud Europa. LEGGI TUTTO