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    Banca Mediolanum, raccolta netta da 721 milioni di euro a giugno

    (Teleborsa) – Banca Mediolanum, big italiano del risparmio gestito, ha chiuso giugno 2025 con risultati commerciali pari a 1,09 miliardi di euro, di cui: raccolta netta totale a 721 milioni di euro, 6,10 miliardi YTD, raccolta netta in risparmio gestito a 762 milioni di euro, 4,54 miliardi YTD, nuovi finanziamenti erogati a 350 milioni di euro, 1,86 miliardi YTD, premi polizze protezione a 21 milioni di euro, 114 milioni YTD.”Anche giugno conferma i solidi trend rilevati nella prima parte di questo 2025 così positivo: forte raccolta totale e gestita di alta qualità, trainata dalla continua trasformazione di risparmio amministrato – questo mese fortemente impattato da scadenze fiscali – verso le nostre soluzioni di investimento”, ha commentato l’AD Massimo Doris. “Sono molto soddisfatto dei risultati di questi primi sei mesi che, seppur connotati da alcune fasi di instabilità e incertezza, ci consentono di chiudere il semestre con 6,1 miliardi di raccolta totale e 4,5 miliardi di gestita, quest’ultima in crescita del 47% rispetto allo scorso anno, e con 106.100 clienti acquisiti – ha aggiunto – Resteremo fortemente focalizzati sul nostro percorso di crescita organica anche nella seconda parte dell’anno, che sono certo ci vedrà sempre più protagonisti sia per lo sviluppo della nostra rete di Family Banker sia con importanti iniziative per i nostri clienti”. LEGGI TUTTO

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    Credem, morto DG Angelo Campani per improvviso malore

    (Teleborsa) – Credem ha reso noto che, nel corso della mattinata, il Direttore Generale Angelo Campani è mancato a seguito di un improvviso malore. Il Consiglio di Amministrazione è stato convocato per il prossimo 9 luglio al fine di assumere le conseguenti decisioni. “La continuità operativa della Banca e del Gruppo è nel frattempo garantita dalle deleghe in essere e dal presidio che tutti i componenti della Direzione Generale esercitano sulle diverse aree aziendali”, si legge in una nota.Campani era Direttore Generale di Credem da febbraio 2023, dopo una carriera all’interno del gruppo iniziata nel 1981 e sviluppata principalmente nell’area commerciale, del people management e dei crediti. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, accordo di consultazione tra soci scende al 7,88% del capitale

    (Teleborsa) – L’accordo di consultazione tra sociMediobanca si riduce da 11,61% a 7,88% del capitale sociale. Lo fa sapere Piazzette Cuccia, dopo la cessione da parte del Gruppo Mediolanum, effettuata il 1° luglio 2025, dell’intera partecipazione in Mediobanca (29,1 milioni di azioni Mediobanca, 3,49% del capitale sociale) e delle vendite di Aurelia e Beniamino Gavio (Gruppo Gavio), rispettivamente di 925 mila azioni e 993,8 mila azioni Mediobanca (0,11% e 0,12% del capitale sociale).Ora FIN.PRIV. (detenuta da Generali, Italmobiliare, Pirelli, Stellantis, Telecom, Unipol) ha l’1,72% del capitale sociale. Monge & C. 1,16%, Finprog Italia (Gruppo Doris) 0,96%, Sereco RE S.A.(Gruppo Ferrero) 0,69%, Gruppo Gavio 0,39%, Gruppo Lucchini 0,56%, Gruppo Pecci 0,56%, PLT Holding (fam. Tortora) 0,48%, Fin. Fer. (Gruppo Pittini) 0,42%, Gruppo Aspesi 0,33%, MAIS 0,23%, Valsabbia Investimenti 0,14%, AFL (Federico Falck) 0,13%, Romano Minozzi 0,11%. LEGGI TUTTO

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    MPS fissa al 35% la soglia dell’OPS su Mediobanca. Valuterà offerta per Banca Generali

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha pubblicato il documento di offerta, già approvato da CONSOB, sull’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria sulle azioni Mediobanca. Per ciascuna azione di Mediobanca portata in adesione, MPS riconoscerà un corrispettivo unitario rappresentato da 2,533 azioni ordinarie dell’offerente di nuova emissione. Il periodo di adesione avrà inizio alle 8:30 del 14 luglio 2025 e terminerà alle 17:30 dell’8 settembre 2025 (salvo proroghe) e, pertanto, sarà pari a 40 giorni di borsa aperta.L’efficacia è subordinata al fatto che l’offerente venga a detenere, all’esito dell’offerta, una partecipazione pari ad almeno il 66,67% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee. L’offerente tuttavia si riserva di rinunciare alla condizione di efficacia e di procedere con l’acquisto di tutte le azioni portate in adesione purché la partecipazione che l’offerente venga a detenere all’esito dell’offerta sia comunque almeno pari al 35% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee.L’acquisto di una partecipazione compresa tra il 35% e il 50% del capitale sociale votante di Mediobanca è “idonea a consentire all’offerente di ottenere il controllo di fatto dell’emittente, esercitando un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria di Mediobanca e incidendo sul generale indirizzo della gestione”, si legge nel documento.Le sinergie, l’ampliamento delle fonti di ricavo nonché i benefici e gli obiettivi strategici dell’offerta sarebbero comunque realizzabili negli importi previsti a regime, seppur in un orizzonte temporale più esteso di circa 12-18 mesi, con almeno il raggiungimento di circa il 50% delle sinergie attese nei tre anni successivi al perfezionamento dell’offerta e prevedendone la piena attuazione nella prima parte del 2030.I livelli di CET1 ratio fully loaded consolidati stimati al 31 marzo 2025 per il gruppo risultante ad esito dell’offerta in differenti scenari di adesione all’offerta, tra cui quello con adesione pari al 35% (controllo di fatto) sarebbero: 17,8% nel caso di adesione all’offerta pari al 100%; 16,6% nel caso di adesione all’offerta pari al 66,67%; 16,2% nel caso di adesione all’offerta pari al 50%; 15,6% nel caso di adesione all’offerta pari al 35%.L’operazione mira a consentire un’accelerazione nell’utilizzo di DTA detenute da MPS, facendo leva su una base imponibile consolidata più elevata e iscrivendo a bilancio 1,3 miliardi di euro di DTA (attualmente fuori bilancio), portando il totale a 2,9 miliardi. Nei successivi sei anni, l’utilizzo di tali DTA genererà un significativo beneficio di capitale (0,5 miliardi all’anno), in aggiunta al risultato netto. L’accelerazione nell’utilizzo delle DTA deve intendersi subordinata all’acquisizione da parte dell’offerente di una partecipazione superiore al 50% nel capitale di Mediobanca.In caso di perfezionamento dell’OPS, “non vi saranno impatti sul capitale umano e sui siti operativi esistenti” delle due banche. La banca senese “non prevede di apportare unilateralmente modifiche sostanziali ai contratti di lavoro dei dipendenti di Mediobanca e delle società facenti parte del Gruppo Mediobanca. Pertanto, non si prevede che l’offerta abbia conseguenze negative dirette sul complessivo organico del Gruppo Mediobanca quanto a condizioni di lavoro o di impiego”.Pertanto, poiché alla data del documento di offerta non sono stati resi noti al mercato tutti i termini dell’offerta Mediobanca-Banca Generali, anche alla luce del rinvio dell’assemblea ordinaria di Mediobanca, MPS si riserva di valutare più compiutamente l’offerta Mediobanca-Banca Generali alla luce di tutte le informazioni rilevanti che si renderanno di volta in volta disponibili. Nota anche che mentre l’offerta Mediobanca-Banca Generali sembrerebbe in potenza coerente con il razionale strategico dell’offerta, le informazioni al momento disponibili all’offerente non sono tali da permettere un’analisi compiuta essendo la stessa assemblea di Mediobanca stata rinviata nell’assunto dell’incompletezza del quadro informativo. LEGGI TUTTO

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    BPER aggiunge 1 euro cash all’OPS su Pop Sondrio. Papa: segnale concreto di grande valore

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di BPER ha deliberato di aumentare il corrispettivo dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria sulle azioni di Banca Popolare di Sondrio portate in adesione all’offerta, rappresentato dal corrispettivo in azioni indicato nel documento di offerta, pari a 1,450 azioni BPER di nuova emissione in esecuzione dell’aumento di capitale al servizio dell’offerta, e da un corrispettivo aggiuntivo mediante una componente in denaro pari a 1,00 euro.Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di BPER rilevato alla chiusura della data di riferimento (il 5 febbraio), pari a 6,570 euro, il corrispettivo unitario aumentato esprime una valorizzazione “monetaria” pari a 10,527 euro per ciascuna azione di BP Sondrio e dunque incorpora un premio del 17,8% rispetto al prezzo dell’azione BP Sondrio registrato alla data di riferimento.Anche considerando il riconoscimento del corrispettivo in denaro, viene confermato per il gruppo risultante dall’operazione un coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 ratio a regime pro-forma atteso superiore al 15% nel 2027, come riportato nel Documento di offerta. Viene anche confermato quanto riportato nel Documento di offerta con riferimento alla distribuzione di flussi di dividendi sostenibili nel tempo, supportata dall’elevata profittabilità (RoTE a circa il 15%) e dalla solida capacità di generazione di capitale dell’entità combinata, anche grazie a sinergie a regime stimate fino a 290 milioni di euro ante imposte per anno.”L’incremento del corrispettivo nel contesto dell’offerta su Banca Popolare di Sondrio mediante un rilancio in denaro – dichiara Gianni Franco Papa, AD di BPER – è un segnale concreto che testimonia ulteriormente il grande valore che attribuiamo all’operazione e alla valenza industriale che l’ha sempre caratterizzata. Il miglioramento delle condizioni economiche dell’offerta mediante il riconoscimento di una componente aggiuntiva in denaro – oltre alla prevista componente in azioni – mira a massimizzare le adesioni da parte degli azionisti e, quindi, il pieno successo dell’operazione, senza modificarne gli obiettivi finanziari”. “Vogliamo costruire una banca italiana più forte e resiliente in grado di meglio affrontare le sfide future e generare benefici duraturi per tutti gli stakeholder – ha aggiunto – E lo faremo garantendo la valorizzazione delle comunità locali in cui operiamo e mantenendo il forte radicamento territoriale che Banca Popolare di Sondrio ha sempre avuto. Questo è sempre stato e resta il nostro obiettivo. Contiamo che l’incremento del corrispettivo venga accolto dagli azionisti, dai clienti e dai dipendenti come ulteriore riconoscimento del valore che attribuiamo a Banca Popolare di Sondrio e al progetto di crescita che vogliamo condividere con loro. Con noi i valori e il valore della banca sono più che al sicuro”.Il periodo di adesione terminerà alle ore 17:30 di venerdì 11 luglio 2025. LEGGI TUTTO

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    ESG, Banca Ifis si conferma al vertice in Europa nelle classifiche di Extel

    (Teleborsa) – Per il secondo anno consecutivo, Banca Ifis è stata premiata per il “Best ESG Program” a livello europeo nel segmento Small e Mid Cap da Extel, società internazionale di ricerca precedentemente conosciuta come Institutional Investor Research. “Il riconoscimento – spiega la Banca in una nota – è il risultato del percorso di trasformazione sostenibile del modello di business di Banca Ifis tracciato dal presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. Un percorso che si è tradotto in un’ agenda ESG strutturata che interviene in tutte le aree della sostenibilità, in particolare nel sociale attraverso il ‘Social Impact Lab’ Kaleidos che promuove iniziative culturali, sociali e di supporto al territorio e al benessere della collettività”.Oltre al premio per il “Best ESG Program” a livello europeo, Extel ha premiato anche la governance e il management di Banca Ifis. Il Consiglio di amministrazione si è aggiudicato il terzo posto come “Best Company Board” nel settore Financial Institutions, Specialty finance, mentre Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, raggiunge il secondo posto nella classifica europea di “Best CEO” nel settore Financial Institutions, Specialty finance, riflettendo i voti sia degli investitori istituzionali che degli analisti finanziari.Entra in classifica anche il CFO Roberto Ferrari che raggiunge la decima posizione europea nel segmento dedicato ai direttori finanziari.Infine, Extel ha confermato la leadership di Banca Ifis nelle categorie “Best IR Professional” e “Best IR Team in Europe”, oltre a conferire il riconoscimento di “Best IR Program”. “Questi riconoscimenti – prosegue la nota – confermano la trasparenza comunicativa di Banca Ifis e l’apertura al dialogo con analisti, investitori e stakeholder che vede coinvolto direttamente l’intero top management”.I riconoscimenti assegnati da Extel, fornitore di ricerca indipendente che opera sul mercato da oltre 50 anni, saranno consegnati durante una cerimonia di premiazione a Londra e si basano sui risultati di un ampio sondaggio condotto tra circa 1.800 investitori istituzionali e analisti finanziari che sottolineano il forte e crescente apprezzamento della comunità finanziaria internazionale per il Gruppo Banca Ifis, impegnata attivamente su innovazione, impatto sociale e sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    Chesnara acquisterà HSBC Life UK per 260 milioni di sterline

    (Teleborsa) – Chesnara, operatore britannico delle polizze vita e pensioni quotato alla Borsa di Londra, ha stipulato un accordo per l’acquisizione di HSBC Life (UK), un fornitore britannico specializzato in polizze vita e investment bond, per un corrispettivo totale di 260 milioni di sterline, da HSBC.HSBC Life (UK) ha fondi propri ammissibili pari a 314 milioni di sterline al 31 dicembre 2024. Viene prevista una generazione di cassa incrementale per oltre 800 milioni di sterline nel corso dell’anno da parte di HSBC Life (UK), con una generazione di cassa di oltre 140 milioni di sterline nei primi cinque anni successivi all’acquisizione.Chesnara stima un aumento del dividendo finale per l’esercizio 2025 e del dividendo intermedio per l’esercizio 2026 rettificato del 6% e maggiore supporto alla futura traiettoria dei dividendi di Chesnara grazie alla generazione di cassa incrementale. Inoltre, viene segnalato un aumento del flottante e prevista idoneità all’inclusione nel FTSE 250, con conseguente aumento della liquidità delle azioni ordinarie della società.”La proposta di acquisizione di HSBC Life (UK) rappresenta un significativo passo avanti in termini di crescita per Chesnara – commenta Steve Murray, CEO di Chesnara – HSBC Life (UK) è un’azienda di alta qualità che opera in prodotti che conosciamo bene ed è in grado, sotto la nostra proprietà, di generare flussi di cassa sostanziali per molti anni. Questa transazione ad alto valore aggiunto ci consentirà di consolidare il nostro solido track record ventennale di crescita ininterrotta dei dividendi. È anche un ulteriore esempio di come un importante istituto finanziario abbia scelto di collaborare con noi, rafforzando la nostra reputazione di consolidatore leader nel settore vita e pensioni. Continuiamo a vedere una solida pipeline di fusioni e acquisizioni (M&A) in tutto il nostro gruppo, che siamo ben posizionati per sfruttare”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit aggiorna documento di offerta per BPM, rischio sanzioni da Golden power

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di scambio (OPS) promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM, UniCredit ha pubblicato il supplemento al documento di registrazione, alla nota informativa e alla nota di sintesi approvati dalla Consob. Il supplemento al prospetto deve essere letto congiuntamente al documento di registrazione, alla nota informativa e alla nota di sintesi, costituendone parte integrante, sottolinea la banca guidata da Andrea Orcel. L’offerente ha anche pubblicato il supplemento al documento di offerta approvato dalla Consob. Anche il supplemento al documento di offerta deve essere letto congiuntamente al documento di offerta, costituendone parte integrante.Nei documenti, UniCredit fa il punto su quanto successo negli ultimi mesi. L’autorizzazione Antitrust ricevuta è subordinata all’attuazione di misure correttive volte a risolvere le preoccupazioni concorrenziali sollevate dalla Commissione europea. A tal fine è prevista la cessione ad uno o più operatori qualificati di un ramo d’azienda costituito da 209 filiali di Banco BPM.Come già emerso, il 18 aprile 2025 UniCredit ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il decreto Golden Power, che prevede una serie di prescrizioni. Il Decreto Golden Power ha imposto le seguenti condizioni: non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco BPM e UniCredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi a favore delle famiglie e delle PMI nazionali; non ridurre il livello dell’attuale portafoglio di project finance di Banco BPM e UniCredit in Italia; per un periodo di almeno 5 anni: a) non ridurre l’attuale peso degli investimenti di Anima Holding in titoli emessi da soggetti italiani e b) sostenere lo sviluppo della società; cessare ogni attività in Russia (inclusa la raccolta di fondi, l’erogazione di prestiti, il collocamento di fondi e i prestiti transfrontalieri) entro nove mesi dalla data del decreto.Il 26 maggio 2025, UniCredit ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio al fine di ottenere l’annullamento del Decreto Golden Power. Nello stesso ricorso, UniCredit ha inoltre richiesto una misura cautelare volta alla sospensione del Decreto Golden Power. All’udienza del 4 giugno 2025, UniCredit ha rinunciato alla misura cautelare, anche al fine di ottenere una decisione più rapida nel merito. L’udienza per la discussione del merito è fissata per il 9 luglio 2025.L’interlocuzione con il MEF (in qualità di autorità competente per il monitoraggio delle condizioni del Decreto Golden Power) “è ancora in corso”, viene sottolineato.In parallelo UniCredit “mantiene interazioni con le rilevanti autorità”, incluse quelle incaricate del monitoraggio delle prescrizioni contenute nel sopracitato Decreto Golden Power al fine di ottenere una revisione delle prescrizioni e una maggior chiarezza circa la portata di tali prescrizioni e si riserva di assumere ogni decisione al riguardo.Qualora il Decreto Golden Power rimanesse invariato e assumendo che UniCredit rinunci alla relativa condizione su altre autorizzazioni, che le altre condizioni siano soddisfatte o rinunciate e l’Offerta pertanto si completasse, in ogni caso sussiste il rischio che la poca chiarezza circa la portata e l’interpretazione delle prescrizioni contenute nel Decreto Golden Power possa condurre le autorità competenti, in sede di futuro monitoraggio, a comminare una sanzione amministrativa per la violazione di tali prescrizioni. In particolare, l’articolo 2 del D.L. 15 marzo 2012, n. 21 e successive modificazioni prevede una sanzione amministrativa pecuniaria fino al doppio del valore dell’operazione, e comunque non inferiore all’1% del fatturato dell’ultimo esercizio. Inoltre, in caso di violazione delle prescrizioni, sono sospesi i diritti di voto e sono nulle le delibere adottate in violazione delle prescrizioni. A titolo di riferimento, al 31 marzo 2025 il patrimonio netto di Gruppo di UniCredit e Banco BPM era pari rispettivamente a circa 65,3 miliardi e circa 14,9 miliardi di euro.UniCredit ricorda che le prescrizioni contenute nel Decreto Golden Power hanno natura e parametri diversi dagli impegni resi vincolanti dalla Commissione europea in data 19 giugno 2025, i quali sono coerenti con i parametri normalmente applicati dalla Commissione nella valutazione degli aspetti antitrust delle operazioni di M&A. In linea di principio, gli impegni antitrust non dovrebbero incidere sull’attuazione delle prescrizioni Golden Power, ma le incertezze in merito all’ambito di applicazione e all’interpretazione delle prescrizioni Golden Power “non consentono di giungere a una valutazione conclusiva in merito”.UniCredit ha preso atto del fatto che la Commissione europea ha richiesto una serie di chiarimenti al Governo italiano in relazione al Decreto Golden Power e al suo fondamento giuridico (che potrebbe, tra l’altro, violare le libertà garantite dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea e la competenza esclusiva della Commissione europea ad esaminare le operazioni). Di conseguenza, il nulla osta antitrust rilasciato dalla Commissione europea fa espressamente salva qualsiasi valutazione del Decreto Golden Power. LEGGI TUTTO