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    Banche italiane, solido 1° trimestre indica che rischi al ribasso sono sotto controllo

    (Teleborsa) – Le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER Banca e MPS) hanno registrato un utile netto aggregato di 6 miliardi di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento del 25% su base annua (YOY) ma in calo del 4% trimestre su trimestre (QOQ). L’utile netto è aumentato del 22% su base annua se si esclude la plusvalenza derivante dal completamento di una partnership strategica tra BPER e Gardant nel primo trimestre del 2024 e del 3% su base trimestrale escludendo la plusvalenza nel primo trimestre del 2024 e un rilascio netto di disposizioni legali e impatto fiscale positivo per MPS e costi di ristrutturazione per BPER nel quarto trimestre 2023.I risultati del primo trimestre riflettono ricavi più elevati, un buon controllo dei costi e accantonamenti per perdite su crediti (LLP) inferiori, la cui combinazione ha portato a un Return on Equity (ROE) annualizzato di circa il 14%, in aumento rispetto al 12% nel primo trimestre del 2023.”La solida performance nel primo trimestre del 2024 suggerisce che i rischi al ribasso appaiono sotto controllo, tuttavia permane l’incertezza data la prevista crescita modesta del PIL nel paese e il livello dei tassi di interesse che rimarranno elevati per qualche tempo, anche tenendo conto dei successivi tagli dei tassi attesi nel corso dell’anno – ha affermato Andrea Costanzo, Vice President del team European Financial Institution Ratings di Morningstar DBRS – Ci aspettiamo che le banche con un mix di ricavi più diversificato continuino a ottenere buoni risultati in un contesto di tassi di interesse probabilmente più bassi in futuro”.Nel primo trimestre, il NII aggregato è aumentato del 15% su base annua ma è sceso dell’1% su base trimestrale, dopo una crescita trimestrale per sette trimestri consecutivi. La rivalutazione delle attività è stata sostanzialmente completata in un contesto di volumi di prestiti fiaccati, mentre i costi di finanziamento e gli oneri di copertura sono aumentati in un contesto di tassi più bassi previsti. Ciononostante, l’NII dovrebbe rimanere robusto nel 2024 poiché gli spread commerciali medi rimarranno probabilmente più elevati rispetto al 2023 anche tenendo conto dei tagli dei tassi attesi.Nel primo trimestre, le commissioni nette sono aumentate del 5% su base annua e del 10% su base trimestrale, poiché le commissioni derivanti dalla gestione patrimoniale, dagli investimenti e dalla bancassicurazione hanno registrato una ripresa, mentre le commissioni dei servizi bancari tradizionali sono state principalmente limitate da un’attività di prestito modesta e da una riduzione delle commissioni addebitate sui conti correnti di alcune banche.Il costo del rischio (CoR) medio annualizzato è stato di 32 pb nel primo trimestre del 2024, in calo rispetto a 41 pb nel 2023 e inferiore ai livelli riportati nel 2019-2022. Le banche si sono orientate verso un CoR medio di circa 40-50 pb nel 2024, tuttavia a tale riguardo potrebbero verificarsi alcuni aspetti positivi, compreso il rilascio di alcune coperture, qualora non emergessero rischi sostanziali sulla qualità degli attivi.Il tasso di default medio annualizzato è rimasto contenuto intorno all’1% nel primo trimestre del 2024, e lo stock aggregato di NPE lordi è aumentato del 2% a fine marzo 2024 rispetto a fine 2023, poiché alcune banche hanno registrato nuove afflussi NPE, anche se ancora limitati, in alcuni casi dovuti al default di singoli nomi che beneficiano di garanzie statali. Ciononostante, la riduzione cumulata dello stock aggregato di NPE lordi dalla fine del 2019 è stata del 63%, con un rapporto medio di NPE lordi sceso al 3,1% a fine marzo 2024 dal 9% di fine 2019, e rimasto invariato rispetto a fine 2023. LEGGI TUTTO

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    Barclays, Gian Marco Martino nominato CFO per Barclays Europe

    (Teleborsa) – Barclays, colosso bancario britannico, ha annunciato la nomina di Gian Marco Martino come Chief Financial Officer per Barclays Europe, previa approvazione da parte delle autorità competenti.Con oltre 30 anni di esperienza nel settore finanziario e un decennio di competenze specifiche in contabilità finanziaria e controllo, Gian Marco Martino ha di recente ricoperto il ruolo di CFO presso la società capogruppo di Credit Suisse, dopo l’acquisizione da parte di UBS. La sua carriera include incarichi di rilievo presso Credit Suisse, quali Tesoriere di Gruppo, Responsabile Globale della Gestione del Rischio Aziendale e Responsabile della Gestione del Capitale di Gruppo. Inizialmente ha lavorato come revisore esterno presso l’ufficio di Ginevra di Deloitte.”La vasta esperienza e il consolidato track record di Gian Marco rafforzeranno ulteriormente le operazioni di Barclays Europe”, ha affermato Francesco Ceccato, CEO di Barclays Europe. Gian Marco Martino sarà basato a Dublino e riporterà direttamente a Francesco Ceccato e Aunoy Banerjee (CFO di Barclays Bank PLC). LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, Caterina Della Mora acquista 2.500 azioni

    (Teleborsa) – Caterina Della Mora ha acquistato 2.500 azioni di BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, nella seduta odierna. Gli acquisti sono stati fatti a 7,90 e 7,895 euro per azione, secondo quanto emerge da un internal dealing. Della Mora, Director di BFF Bank, ha la delega per Investor Relations, Strategy e M&A.Gli acquisti sono arrivati in una giornata di forte pressione sul titolo, dopo che Banca d’Italia ha deciso di sospendere in via temporanea la distribuzione di utili, o altri elementi del patrimonio, dopo l’esito dell’ispezione condotta sull’istituto in merito alla sua gestione dei crediti pubblici.Oggi BFF Bank ha reso noto di aver avviato un dialogo con la Vigilanza per superare in modo rapido i rilievi e poter vedere revocata la sospensione temporanea alla distribuzione dei dividendi, e ha ribadito la piena fiducia al CEO Massimiliano Belingheri. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Sella, utile primo trimestre in leggero rialzo a 32,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile netto consolidato di pertinenza del gruppo pari a 32,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 31,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti, tra cui la plusvalenza derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa. Sul risultato del primo trimestre di quest’anno hanno inciso, inoltre, un aumento dei costi legati alla crescita dell’organico del Team Sella e al nuovo contratto collettivo nazionale dei bancari e minori benefici dai titoli legati all’inflazione.Il trimestre conferma il solido andamento della raccolta netta globale, che è stata positiva per 1,7 miliardi di euro, eguagliando il buon risultato del trimestre scorso e in crescita di 700 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023. Lo stock della raccolta globale si è attestato a 59,1 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto alla fine del 2023 e del 17,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. La crescita di questo trimestre è stata guidata per circa 2 miliardi di euro dall’aumento della raccolta indiretta, per via dell’incremento dell’ammontare complessivo degli investimenti dei clienti, e per circa 1 miliardo di euro dall’effetto corsi. Gli impieghi asupporto delle attività di famiglie e imprese sono cresciuti nel trimestre dell’1,3% (+4,1% a/a), raggiungendo gli 11,2 miliardi di euro. Il gruppo ha mantenuto la crescita del margine di intermediazione che ha raggiunto i 264,2 milioni di euro (+4,5% rispetto allo stessoperiodo dell’anno precedente), con il margine di interesse e i ricavi netti da servizi aumentati rispettivamente del 5,7%, a 137,4 milioni di euro, e del 9% a 110,7 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività finanziaria è diminuito del 24,4%, a 16,1 milioni di euro, principalmente per il risultato dell’attività di trading in conto proprio inferiore rispetto all’anno precedente, per via di una minore volatilità dei mercati e un minor contributo dall’attività di gestione del portafoglio titoli di proprietà, che nel primo trimestre 2023 aveva beneficiato di plusvalenze da cessione titoli.I ricavi del Corporate & Investment Banking si sono attestati a 2,6 milioni di euro (-3,6%), mentre la finanza ha registrato una performance dei margini pari a 23,7 milioni di euro in calo del 38,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che era ancora stato caratterizzato da condizioni di mercato favorevoli quali l’elevata volatilità dei mercati e il contributo dell’inflazione al rendimento del portafoglio titoli. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, utile primo trimestre a 39 milioni di euro grazie a margine di interesse

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile netto consolidato pari a 39,1 milioni di euro, in aumento YoY del 65,2% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -75,3% tenendo anche conto delle poste straordinarie del 1° trimestre 2023 pari a 133,1 milioni di euro.Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un incremento di circa 27 milioni di euro (+20,9%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 156,4 milioni di euro. L’andamento è attribuibile principalmente alla crescita del margine di interesse per 18,3 milioni di euro (+23,4%) e delle commissioni nette per 2,4 milioni di euro (+4,8%), alla crescita del risultato netto delle attività e passività finanziarie per 5,4 milioni di euro (+501,7%) e degli altri proventi ed oneri di gestione per 0,9 milioni di euro.Cost income ratio al 56,7% (60,8% al Q1 2023). Confermata la solidità patrimoniale del Gruppo Banco Desio con CET1 al 17,45%.Impieghi verso la clientela ordinaria pressoché stabili a 11,6 miliardi di euro (-0,8% rispetto a YE 2023) con erogazioni a famiglie e imprese nel corso del periodo di riferimento per 0,5 miliardi di euro. La raccolta diretta è in aumento e pari a 15 miliardi (+1,3%), mentre la raccolta indiretta è pari a 21 miliardi (+4,7%, di cui clientela ordinaria in aumento del 4,6%).Stabile incidenza dei crediti deteriorati: NPL ratio lordo al 3,4% e netto all’1,8% (rispettivamente pari al 3,3% e all’1,7% a YE 2023). Solidi livelli di coverage sui crediti deteriorati al 48,6% e sui crediti in bonis allo 0,94% (coverage sui crediti deteriorati al netto delle garanzie pubbliche pari al 53,4%. LEGGI TUTTO

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    BFF, Borsa: da 10 maggio niente ordini senza limite di prezzo

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che da domani 10 maggio 2024 e fino a successivo provvedimento sulle azioni ordinarie BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.Il provvedimento segue il crollo odierno del titolo (10,96 euro, -10,31%), che non è riuscito a fare prezzo tutto il pomeriggio e in asta di chiusura, dopo che è stato reso noto che la Banca d’Italia ha disposto la sospensione temporanea della distribuzione di utili, o altri elementi del patrimonio, dopo l’esito dell’ispezione condotta sull’istituto in merito alla sua gestione dei crediti pubblici. LEGGI TUTTO

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    Mediocredito Centrale, utile primo trimestre più che triplica a 26,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Mediocredito Centrale ha registrato un aumento del 286% nell’utile netto consolidato nel primo trimestre 2024, pari a 26,6 milioni di euro, rispetto a 6,9 milioni al 31 marzo 2023. Il risultato consolidato rileva la positiva performance di tutte le banche del Gruppo, con la Capogruppo MCC che ha conseguito un utile di 9,3 milioni (rispetto a 3,7 milioni al 31 marzo 2023), BdM Banca ha registrato un utile di 8,7 milioni (rispetto ad una perdita di 2 milioni al 31 marzo 2023) e Cassa di Risparmio di Orvieto ha rilevato un utile di 3 milioni (rispetto a 2,7 milioni al 31 marzo 2023. Al risultato aggregato delle tre banche, pari a 21 milioni, si aggiungono effetti positivi di consolidamento per 5,6 milioni.Cresce del 23% il margine di interesse, pari a 82,5 milioni rispetto a 66,9 milioni al 31 marzo 2023, grazie al positivo andamento dei tassi di interesse di mercato ed alla crescita del portafoglio creditizio. Salgono del 3% le commissioni nette, a 41,6 milioni rispetto a 40,3 milioni al 31 marzo 2023; stabili le commissioni derivanti dalla gestione delle garanzie pubbliche (10,8 milioni rispetto a 10,4 milioni), in crescita le commissioni da consumer finance e da servizi di investimento.Impieghi netti a clientela +1%, pari 9,82 miliardi (rispetto a 9,71 miliardi al 31 dicembre 2023). Continua il supporto all’economia: erogati nel trimestre più di 490 milioni, di cui il 77% a favore di piccole e medie imprese e il 23% delle famiglie.Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata al 43,9% in linea con il dato di fine 2023 (44,1%). Stabili anche l’NPL ratio lordo (7,9% vs 7,8% al 31 dicembre 2023) e netto, pari al 4,6%. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Geertman: 1° trimestre ci mette sulla giusta strada per raggiungere guidance

    (Teleborsa) – “Questa è una banca con basso credit risk e un business che è stato diversificato, che sa adattarsi quando l’ambiente esterno cambia e che ha lavorato molto sul migliorare la performance operativa. Siamo quindi in buona forma per rimanere una banca che sa remunerare adeguatamente gli azionisti”. Lo ha affermato Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024.”Se raggiungiamo la guidance di utile netto a 160 milioni di euro, distribuiremo 110 milioni di euro, come dice la nostra politica di dividendo – ha detto l’AD – E il primo trimestre ci mette nella giusta strada per il raggiungimento della guidance”.A chi gli chiedeva dei cambiamenti in atto nel settore degli NPL, Geertman ha riposto che “differenti player hanno diverse strategie. Ci sono acquisizioni che stanno accadendo o che sono state annunciate, che stanno anche separando diverse tipologie di business. Noi rimaniamo comunque focalizzati su uno specifico segmento”. LEGGI TUTTO