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    Fondazione Caript, Luca Gori nuovo presidente

    (Teleborsa) – Luca Gori è il nuovo presidente di Fondazione Caript (Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia). Pistoiese, 41 anni, era l’unico candidato al rinnovo della carica ed è stato votato all’unanimità dal Consiglio generale dell’ente (con la sola astensione del candidato stesso). Gori succede a Lorenzo Zogheri ed entrerà ufficialmente in carica lunedì primo luglio 2024 per un mandato di quattro anni. È attualmente il più giovane presidente fra tutte le Fondazioni di origine bancaria in Italia.Nato a Pistoia nel 1983, dopo aver frequentato il liceo classico Forteguerri, si è laureato nel 2007 in Giurisprudenza ed è stato allievo e dottorando della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Attualmente insegna diritto pubblico nella stessa Scuola Sant’Anna. È anche docente di diritto del Terzo Settore nell’Università di Pisa.È responsabile scientifico delle attività di ricerca del Centro di ricerca Maria Eletta Martini, che si occupa di ricerca, formazione e divulgazione nell’ambito del Terzo Settore e volontariato. È autore di molte pubblicazioni nel campo del diritto pubblico e costituzionale.”Sento la grande responsabilità di essere chiamato a guidare la Fondazione, che è uno degli assi strategici dello sviluppo sociale ed economico delle nostre comunità: Pistoia e la piana, la montagna e la Valdinievole – ha dichiarato Luca Gori – Ho cercato di tratteggiare, nel programma che ho illustrato, come immagino il ruolo svolto dalla Fondazione: attore che si fa portatore di una visione moderna della coesione e della solidarietà, con metodo sussidiario e con l’attenzione a generare “valore”. Sono molto grato al presidente Zogheri per il lavoro svolto e per lo stile che lo ha caratterizzato, di cui farò tesoro. Ringrazio il Consiglio generale per la fiducia accordata al più giovane dei suoi membri”. LEGGI TUTTO

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    BPER, nuovo piano a ottobre. Valuta accoglimento di ulteriori 600 richieste di uscita

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha deliberato la chiusura anticipata al 31 dicembre 2024 del Piano Industriale 2022-2025, alla luce del raggiungimento anticipato dei principali obiettivi economico finanziari, anche grazie al favorevole contesto di mercato. Il Consiglio ha quindi dato mandato all’Amministratore Delegato, tenuto conto anche del mutato scenario macroeconomico, di predisporre un nuovo piano industriale 2024-2027, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione e presentare al mercato ad ottobre 2024.Il CdA ha anche valutato la possibilità di favorire, anche attraverso lo strumento del Fondo Solidarietà di Settore, l’accoglimento di circa ulteriori 600 richieste di uscita anticipata pervenute nell’ambito dell’accordo firmato lo scorso 23 dicembre, volto a favorire un ricambio generazionale e professionale. Verranno avviati i necessari tavoli di lavoro con le organizzazioni sindacali del Gruppo.Inoltre, ha deciso di convocare un’Assemblea ordinaria dei soci, da tenersi nella prima settimana del prossimo mese di luglio, al fine di deliberare in merito a una revisione delle Politiche di Remunerazione in ragione dell’anticipata chiusura del Piano Industriale 2022-2025 e con l’obiettivo di definire una politica di remunerazione variabile competitiva, attrattiva e in linea con i benchmark di mercato, che rappresenti una leva fondamentale per sostenere il percorso di crescita e, nel contempo, acceleri l’orientamento verso le direttrici strategiche di sviluppo che saranno compiutamente definite nell’ambito del Nuovo Piano Industriale 2024-2027. LEGGI TUTTO

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    ABN AMRO acquista la tedesca Hauck Aufhauser Lampe per 672 milioni di euro

    (Teleborsa) – La banca olandese ABN AMRO ha raggiunto un accordo con Fosun International per l’acquisizione di Hauck Aufhauser Lampe (HAL), una delle principali banche private tedesche. Con l’acquisizione di HAL, Bethmann Bank – il ramo di private banking di ABN AMRO in Germania – diventerà uno dei maggiori fornitori di servizi bancari per facoltosi clienti privati, aziende familiari e clienti istituzionali in Germania.”Questa è una rara opportunità per ampliare le nostre attività in Germania – ha commentato Robert Swaak, CEO di ABN AMRO – Siamo lieti di aver raggiunto questo accordo. HAL è un leader di lunga data nella gestione patrimoniale e ha una forte sintonia con ABN AMRO, sia culturalmente che geograficamente. Condividiamo il desiderio di fornire la migliore soluzione individuale ai nostri clienti. L’acquisizione proposta rafforzerà ulteriormente la nostra posizione e offrirà ai dipendenti del gruppo combinato l’opportunità di svolgere un ruolo di guida nel consolidamento del mercato tedesco”.AMRO pagherà 672 milioni di euro al closing, che verranno adeguati dopo la chiusura sulla base dei dati finanziari certificati. Si prevede che l’acquisizione di HAL apporterà circa 26 miliardi di euro in asset in gestione e 2 miliardi di euro in prestiti. Il completamento della transazione è soggetto alle approvazioni normative pertinenti ed è previsto nel primo trimestre del 2025. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, invariati i requisiti di capitale richiesti dopo revisione SREP

    (Teleborsa) – Banca d’Italia ha comunicato al Banco di Desio e della Brianza e alla capogruppo finanziaria Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado la propria decisione sul capitale a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP), mantenendo invariati rispetto al 2023 i requisiti di capitale richiesti per il Gruppo “CRR” Brianza Unione a livello consolidato nel seguito riportati:Coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari al 7,60%, composto da una misura vincolante del 5,10% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,60% a fronte dei requisiti SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;Coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 9,30%, composto da una misura vincolante del 6,80% (di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,80% a fronte dei requisiti SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;Coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 11,50%, composto da una misura vincolante del 9% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1% a fronte dei requisiti SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo avvia buyback per 1,7 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha comunicato l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento (buyback) per un esborso complessivo massimo di 1,7 miliardi di euro e per un numero di azioni non superiore a 1.000.000.000 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, autorizzato dalla BCE con comunicazione pervenuta l’11 marzo 2024 e approvato dall’assemblea di Intesa Sanpaolo del 24 aprile 2024 come già comunicato al mercato.Il programma di acquisto di azioni proprie, che potrà essere effettuato anche in parte e/o in via frazionata, verrà avviato il 3 giugno 2024 e si concluderà entro il 25 ottobre 2024.Il numero massimo di azioni che verrà acquistato giornalmente non supererà il 25% del volume medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nel mese di aprile 2024, che è stato pari a 80,3 milioni di titoli. LEGGI TUTTO

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    Julius Baer, rumors: valuta acquisizione della rivale EFG

    (Teleborsa) – Julius Baer, importante società svizzera attiva nel wealth management, sta esplorando una potenziale acquisizione della rivale svizzera EFG International. Lo ha scritto Bloomberg citando persone a conoscenza della questione.Julius Baer nelle ultime settimane ha avuto colloqui preliminari con EFG sulla possibilità di una combinazione, secondo le persone. Dall’accordo tra le due banche nascerebbe un gestore patrimoniale con un patrimonio gestito di oltre 500 miliardi di franchi. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, Scope: condizioni operative favorevoli, rischi contenuti da crediti fiscali

    (Teleborsa) – Con condizioni operative migliori del previsto, il 2024 appare favorevole per le banche italiane. Tuttavia, persistono rischi latenti, come evidenziato dagli sviluppi relativi ai crediti fiscali dei bonus. Lo afferma Scope Ratings in un report sul tema.”Le banche italiane hanno mostrato il primo calo trimestrale del margine di interesse netto dal primo trimestre del 2021 poiché l’effetto positivo degli aumenti dei tassi si è affievolito – ha affermato Alessandro Boratti, lead analyst per le banche italiane – Il calo medio è dovuto a una combinazione di margini più bassi e, ancora una volta, di volumi di prestito in calo. Vediamo che questa tendenza continuerà, anche se escludiamo un forte calo nel 2024. Anche se abbiamo superato il picco del margine di interesse, le banche continuano a generare forti profitti”.La crescita dei ricavi nel primo trimestre è stata guidata dal forte rimbalzo delle commissioni attive, che riflette il crescente slancio delle vendite di prodotti di gestione patrimoniale, assicurativi e di pagamenti. La crescita delle spese, nel frattempo, è stata contenuta e il costo del rischio ha raggiunto un nuovo minimo di 33 punti base, riflettendo la solida performance dei prestiti.Le banche italiane del campione – Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio – hanno realizzato nel primo trimestre un ROE del 14,5%. Boratti non si aspetta che le banche raggiungano i risultati del 2023 quest’anno, ma ritiene che potrebbe esserci un vantaggio derivante da una più lenta revisione dei prezzi dei depositi, ritardi nei tagli dei tassi della BCE e un deterioramento meno grave della qualità del credito.Secondo Scope Ratings, la modifica del governo al decreto Superbonus ha fugato i timori di una piena proroga retroattiva della scadenza dei crediti d’imposta legati agli ecobonus. Tuttavia, il rischio di un intervento politico rimane elevato. L’esposizione delle banche a questi crediti d’imposta è significativa in alcuni casi, ma le perdite derivanti da tale esposizione saranno contenute.Ci sono alcuni segnali di deterioramento della qualità degli asset, ma questo rientra nelle aspettative. I parametri relativi alla qualità del credito rimangono solidi a tutti i livelli. I flussi di nuove esposizioni deteriorate (NPE) sono limitati e i tassi di default rimangono al di sotto dei budget delle banche per l’anno fiscale 2024. Il rapporto medio dei crediti deteriorati lordi è rimasto stabile per la maggior parte delle banche; la media è aumentata di soli 10 punti base.”Continuiamo ad aspettarci un graduale peggioramento della qualità degli asset poiché l’impatto dei maggiori pagamenti di interessi inizia a colpire i mutuatari più vulnerabili – ha affermato Boratti – Ma le banche sono ben preparate a questo, poiché tutte hanno previsto tassi di default più elevati rispetto al 2023, prevedendo al contempo un costo del rischio annuale stabile grazie agli accantonamenti preventivi e all’elevata copertura”.Secondo Scope Ratings, le banche italiane hanno continuato ad aumentare le riserve di capitale e ciò potrebbe incoraggiare l’attività di M&A. I coefficienti CET1 sono aumentati ulteriormente al 15,3% nel primo trimestre. Ingenti eccedenze di capitale potrebbero essere utilizzate per rafforzare le posizioni di mercato, anche attraverso fusioni e acquisizioni, anche se Boratti afferma che gli attuali prezzi di mercato hanno reso impraticabili le acquisizioni a buon mercato mentre le autorità di vigilanza chiedono un accumulo di capitale. LEGGI TUTTO

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    BBVA, richiesta autorizzazione a Vigilanza spagnola per OPA su Sabadell

    (Teleborsa) – BBVA, colosso bancario spagnolo, ha richiesto all’Autorità di Vigilanza della Spagna l’autorizzazione all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria sulle azioni della rivale Banco Sabadell.L’offerente ha deciso di lanciare un’OPA ostile per acquisire la totalità delle azioni emesse da Banco de Sabadell. In particolare, l’offerta sarà rivolta a un totale di 5.440.221.447 azioni ordinarie della società target, del valore nominale di 0,125 euro ciascuna, appartenenti ad un’unica classe e serie, rappresentanti il 100% del suo capitale sociale.L’offerta richiederà le seguenti ulteriori autorizzazioni regolamentari: (i) da parte della Banca Centrale Europea in relazione all’acquisizione del controllo indiretto, o all’acquisizione indiretta di una partecipazione significativa nelle, controllate e affiliate estere della società target TSB Bank PLC (Regno Unito), Banco Sabadell, S.A., Institución de Banca Múltiple (Messico), Sabcapital, S.A de C.V., SOFOM, E.R. (Messico), Banco Atlántico (Bahamas), Bank &Trust Ltd. (in liquidazione) (Bahamas) e Financiera Iberoamericana, SA (Cuba); (ii) dalla CNMV in relazione all’acquisizione del controllo indiretto di Sabadell Securities USA, Inc., broker dealer controllata dalla target negli Stati Uniti d’America; e (iii) dalla Banca Centrale del Marocco, in relazione al cambio indiretto di controllo della filiale della target a Casablanca (Marocco). LEGGI TUTTO