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    MPS, utile a +87% nel primo semestre. Excess capital di 2 miliardi di euro nel nuovo piano

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi complessivi per 2.031 mln di euro, in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è risultato pari a 1.172 mln di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+8,3%, pari a 89,4 mln di euro). Le commissioni nette, pari a 736 mln di euro, evidenziano una crescita del 9,8%).L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 1.159 mln di euro al 30 giugno 2024 (+87,3% a/a), quasi raddoppiato rispetto all’utile di 619 mln di euro conseguito nel primo semestre del 2023, di cui 827 milioni di euro nel secondo trimestre che includono un positivo effetto netto delle imposte per 457 milioni di euro.CET1 ratio fully loaded confermato ai vertici del sistema bancario: 18,1%, includendo l’utile del primo semestre al netto dei dividendi, con payout ratio aumentato dal 50% della precedente guidance al 75%. Costi operativi a 925 milioni di euro, +1,2% a/a, con la continua ottimizzazione dei costi non HR (-6,7% a/a) che in gran parte compensa l’impatto dei costi HR (+5,9%) per il nuovo contratto nazionale. Cost/income del semestre al 46% (49% al 30 giugno 2023). Stock dei crediti deteriorati lordi a 3,7 miliardi di euro, con NPE ratio lordo al 4,6% e NPE ratio netto al 2,4%; copertura complessiva dei crediti deteriorati al 49,8% (+70 punti base da dicembre 2023).Il CdA ha approvato il Piano Industriale 2024-2028 con un aggiornamento dei target finanziari, a seguito del superamento dei principali obiettivi del precedente Piano 2022-2026, e delle linee guida strategiche per rafforzare il posizionamento di “Clear and Simple Commercial Bank” attraverso una trasformazione digital-driven e una crescente specializzazione del modello di servizio per famiglie e imprese.Il Piano si articola attorno a cinque pilastri cardine: 1. Evoluzione della proposta di prodotti e servizi “fee-based”; 2. Nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto; 3. Potenziamento dell’offerta dei prodotti di finanziamento per le famiglie e sviluppo di nuove verticali per le piccole e medie imprese; 4. Rinnovamento e ottimizzazione della piattaforma; 5. Approccio “zero-based” alla gestione del rischio.Prevosto un piano completo di sviluppo IT, supportato da investimenti di 500 milioni di euro nel periodo 2024-2028 (di cui 420 milioni di euro di Change Capex e 80 milioni di euro Run Capex). Il Piano prevede inoltre l’assunzione di circa 800 risorse con distinte competenze in ambiti ad alta priorità quali IT e Advanced Analytics/GenAI.Dall’implementazione delle iniziative di Piano, è attesa una evoluzione del Pre-tax Profit da 1.300 milioni di euro nel 2024, a 1.420 milioni di euro nel 2026 e 1.657 milioni di euro al 2028.Ricavi commerciali (margine di interesse relativo ad attività commerciali e commissioni nette) attesi in leggera contrazione tra 2024 e 2026, pari a circa -14 milioni di euro, mentre in espansione tra 2024 e 2028, pari a circa 260 milioni di euro. Cost/income ratio pressoché stabile in arco piano, dal 49% nel 2024 al 51% nel 2026 e al 50% nel 2028, per effetto delle iniziative di risparmio costi di Piano a mitigazione dell’incremento della base costi risultante da inflazione, rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro e costi di trasformazione. Costo del rischio in significativa e costante contrazione da 54 punti base nel 2024E, a 44 punti base al 2026 e 34 punti base al 2028.Il CET1 Ratio è atteso rimanere al di sopra del 18% in arco Piano, assumendo illustrativamente un livello di distribuzione di dividendi in linea con quanto previsto per il 2024E, risultando in una dotazione di excess capital superiore ai 2 miliardi di euro nel periodo 2025-2028E, sulla base del target CET1 Ratio del 14%. “Ciò offre alla Banca la possibilità di perseguire varie alternative strategiche finalizzate alla creazione di valore”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Credemholding, l’utile aumenta a 255,6 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – Credemholding, società che controlla il 79,47% del capitale di Credito Emiliano, ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto consolidato pari a 255,6 milioni di euro, in crescita dell’8,1% rispetto a 236,4 milioni di euro a fine giugno 2023.Credem ha chiuso il primo semestre con un utile netto consolidato pari a 323,8 milioni di euro (+8,4%), dopo aver spesato 33 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà e oltre 4 milioni di euro di accantonamenti per il Fondo di garanzia per le polizze vita. LEGGI TUTTO

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    Credem, utile semestrale sale a 323,8 milioni di euro. Oltre 92 mila nuovi clienti

    (Teleborsa) – Credem ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto consolidato pari a 323,8 milioni di euro (+8,4%), dopo aver spesato 33 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà ed oltre 4 milioni di euro di accantonamenti per il Fondo di garanzia per le polizze vita.A fine giugno 2024 il margine di intermediazione si attesta a 1.029,7 milioni di euro (+8,7% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 570,2 milioni (+13,1% a/a). Il margine da servizi si attesta a 459,4 milioni (+3,6% a/a). Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a 356,4 milioni (+5,6% a/a) di cui 251,4 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+9,3% a/a) e 105 milioni di commissioni da servizi bancari (-2,1% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge 46 milioni (-15,1% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a 41,8 milioni (-8,8% a/a). Il cost/income si attesta a 43,2% rispetto al 43,6% nel primo semestre 2023.I prestiti alla clientela hanno raggiunto 35,2 miliardi di euro (+1,2% a/a), sono stati acquisiti oltre 92 mila nuovi clienti, la raccolta totale da clientela raggiunge complessivamente quota 101,2 miliardi di euro (+8% a/a), il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio) è stato pari a 1,87%, rispetto al 2,72% della media delle banche significative italiane ed al 2,31% medio delle banche europee, il rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti si è attestato a 0,78% e il costo del credito annualizzato è stato pari a 5 bps. A fine giugno 2024 il Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario è pari al 17,1%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 15,7% rispetto a 7,6% minimo assegnato da BCE, il ROTE annualizzato si attesta a 20% e il ROE annualizzato al 17,4%.”Gli ottimi risultati realizzati sia in termini di redditività sia in termini di crescita dei volumi ci confortano da un lato della bontà della strategia e delle scelte sin qui adottate e, dall’altro, ci offrono margine per sviluppare ulteriormente le attività di sostegno a favore di famiglie, imprese e collettività – ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale Credem – Il nostro modello di sviluppo, basato su un’ampia diversificazione delle fonti di ricavo, si conferma ancora una volta capace di rispondere a un contesto in rapida evoluzione e di creare costantemente valore”. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, utile rettificato sale a 71 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Utile Ante Imposte Rettificato di 99,7 milioni di euro, e un Utile Netto Rettificato di 71 milioni di euro, +5% su base annua escludendo 19,8 milioni di euro di plusvalenza realizzata nel primo trimestre 2023 dovuta alla vendita di alcuni Titoli di Stato italiani, -13% anno su anno includendo la plusvalenza del primo trimestre 2023. L’Utile Netto Contabile del primo semestre 2024 è stato di 161,8 milioni di euro.I Ricavi Totali Rettificati al 30 giugno 2024 sono stati pari a 398,4 milioni di euro (+13% anno su anno), di cui 218 milioni di euro provenienti dal dipartimento Factoring, Lending & Credit Management, 32,5 milioni di euro da Payments, 11,8 milioni di euro dai Securities Services e 136,1 milioni di euro da Altri Ricavi, di cui 102,2 milioni di euro relativi al Portafoglio Titoli di Stato. Il Costo del funding del primo semestre 2024 è stato pari a 201,1 milioni di euro e i Ricavi Netti Totali Rettificati pari a 197,3 milioni di euro.A fine giugno 2024, il Portafoglio dei Crediti è pari a 5.612 milioni di euro, in crescita di 360 milioni di euro anno su anno (+7%), con i volumi in crescita del 5% anno su anno a 3.810 milioni di euro. Al 30 giugno 2024, il Portafoglio Titoli di Stato è interamente classificato come Held to Collect or “HTC”. Il portafoglio titoli si attesta a 5 miliardi di euro alla fine di giugno 2024, rispetto ai 5,2 miliardi di euro di fine giugno 2023, con i titoli a tasso fisso pari al 19% del totale portafoglio nel primo semestre 2024, rispetto al 21% nel primo semestre 2023. La vita media residua del portafoglio dei titoli a tasso fisso è pari a 40 mesi, con un rendimento di 0,60%.BFF Bank sottolinea di aver inviato l’11 luglio 2024 il riscontro alla Banca d’Italia relativamente alla classificazione dei crediti, alla governance e alle prassi aziendali in materia di remunerazione. Applicata la riclassificazione ai fini prudenziali del Portafoglio crediti, che genera un’esposizione Past Due aggiuntiva di 1.429 milioni di euro, RWA aggiuntivi per 1.801 milioni di euro e accantonamenti IFRS 9 di 0,7 milioni di euro. Incremento al 65% della percentuale di riconoscimento degli Interessi di Mora e dell’indennizzo forfettario per il recupero del credito ai fini della relativa contabilizzazione per competenza, rimanendo ben al di sotto del livello storico di recupero del 77,5%. LEGGI TUTTO

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    Cassa di Risparmio di Orvieto, utile semestrale sale a 6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cassa di Risparmio di Orvieto (Gruppo Mediocredito Centrale) ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2024 con un utile netto di 6,04 milioni di euro, rispetto a 3,04 milioni di euro al 30 giugno 2023. +20,8% il Margine di interesse, pari a 20,31 milioni di euro al 30 giugno 2024 (16,81 milioni di euro al 30 giugno 2023), grazie al positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi. +3,7% le Commissioni nette pari a 9,13 milioni di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 8,80 milioni di euro al 30 giugno 2023. +13,7% il Margine di intermediazione pari a 29,46 milioni di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 25,92 milioni di euro al 30 giugno 2023.In riduzione il cost/income, dal 68,4% del 30 giugno 2023 al 63,7% del 30 giugno 2024. +2,5% gli Impieghi netti verso la clientela, pari a 1,23 miliardi di euro rispetto a 1,20 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. Erogati nel semestre 110 milioni di euro di finanziamenti a famiglie e imprese. +2,5% la Raccolta totale da clientela, pari a 1,70 miliardi di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 1,66 miliardi dieuro al 31 dicembre 2023.Il grado di copertura dei crediti deteriorati è al 63,2%, in aumento rispetto al dato di fine 2023 (62,6%). In calo l’NPL ratio lordo e netto, rispettivamente, all’ 5,7% e al 2,2% (6,1% e 2,4% al 31 dicembre 2023). LEGGI TUTTO

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    BdM Banca, utile netto di 11,5 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – BdM Banca (ex Popolare di Bari, parte del Gruppo Mediocredito Centrale) ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2024 con un utile netto di 11,51 milioni di euro, rispetto alla perdita di 3,16 milioni di euro al 30 giugno 2023. +19,1% il Margine di interesse, pari a 111,71 milioni di euro al 30 giugno 2024 (93,79 milioni di euro al 30 giugno 2023), grazie al positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi. +2,5% le Commissioni nette pari a 51,88 milioni di euro rispetto a 50,64 milioni di euro al 30 giugno 2023. +13,4% il Margine di intermediazione pari a 160,80 milioni di euro rispetto a 141,74 milioni di euro al 30 giugno 2023.La banca ha registrato una riduzione del cost/income dall’83,9% del 30 giugno 2023 al 77,9% del 30 giugno 2024. +1,7% gli Impieghi netti a clientela, pari a 5,66 miliardi di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 5,57 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. Erogati nel semestre oltre 500 milioni di finanziamenti a famiglie e imprese. +2,1% la Raccolta totale da clientela, pari a 10,79 miliardi di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 10,57 miliardi di euro al 31 dicembre 2023.Il grado di copertura dei crediti deteriorati è al 52,2%, in aumento rispetto al dato di fine 2023 (51,6%). In calo l’NPL ratio lordo e netto, rispettivamente, all’ 8,8% e al 4,4% (9% e 4,6% al 31 dicembre 2023). LEGGI TUTTO

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    Popolare del Frusinate, presidente cessa la carica dopo ispezione Bankitalia

    (Teleborsa) – Nella seduta odierna del CdA di Banca Popolare del Frusinate è stato consegnato il rapporto ispettivo della Banca d’Italia riguardante gli accertamenti avviati in data 15 febbraio 2024 e terminati il 18 giugno 2024. A conclusione di questo iter e in linea con la discontinuità rispetto al passato richiesta dalla Banca d’Italia, il presidente Domenico Polselli ha cessato in data odierna la propria carica.In aggiunta, l’Autorità di Vigilanza ha richiesto di rivedere il modello di business e l’assetto organizzativo e dei controlli, ciò al fine di consentire alla Banca di intraprendere un più equilibrato percorso di sviluppo lungo un livello di rischio sostenibile.Alla luce dei rilievi dell’Autorità di Vigilanza, il Consiglio si è già attivato per predisporre tutte le azioni necessarie per adeguarsi alle prescrizioni ricevute, si legge in una nota. Assumerà le funzioni di presidente l’attuale vicepresidente Marcello Mastroianni. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Geertman: capitale in eccesso per crescita, anche inorganica. Niente maxi dividendo

    (Teleborsa) – “Abbiamo registrato risultati molto incoraggianti nel primo semestre, con ricavi resilienti in ogni divisione. La banca migliora le sue performance nonostante l’aumento del costo del funding”. Lo ha affermato Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2024.”Abbiamo ridotto la sensibilità al reddito da interessi netti aumentando gradualmente la durata del nostro portafoglio di titoli di Stato e tramite la crescita della nuova attività di leasing a tasso fisso – ha aggiunto – In altre parole, stiamo usando il maggior tempo che le banche centrale stanno impiegando per abbassare i costo del denaro per diminuire la nostra esposizione ai tassi di interesse”.Per quanto riguarda l’asset quality, “la performance positiva del rapporto rischio/rendimento del portafoglio prestiti si estende fino al 2024 con un limitato deterioramento della qualità delle attività, limitato a singole esposizioni specifiche. Bisogna sottolineare che non stiamo usando le overlays, quindi i numeri che presentiamo non sono migliorati dal ricorso alle overlays”.Con riguardo all’andamento dell’economia italiana, l’AD ha evidenziato che “al momento non si registrano segnali di rischi macro di credito in atto nel business commerciale di Banca Ifis. Addirittura, abbiamo registrato una diminuzione dei giorni di pagamento nel factoring, che si assestano ai minimi storici, con nessun segnale di stress finanziario nel business”.”Una potenziale revisione della guidance sarà valutata quando presentiamo i risultati del terzo trimestre. Per il momento siamo fiduciosi del suo raggiungimento”, ha detto Geertman rispondendo alle domande degli analisti.Per quanto riguarda potenziali acquisizioni, l’AD ha detto: “Siamo sempre stati aperti all’M&A e l’operazione Revalea lo dimostra, anche perchè non è stata piccola. Continueremo a valutare questo tipo di transazioni, credo più verso la divisione commercial banking che NPL. Se è chiaro che avremo benefici da un’acquisizione, con sinergie, allora saremo sicuramente aperti all’acquisizione. Ma sottolineo la nostra selettività su questo fronte”.Quando gli è stato fatto notare l’alto livello di CET1 e l’opportunità di usare il capitale in eccesso, ha affermato: “Avevamo fornito l’obiettivo di rimanere sopra il 14% nell’arco di piano e stiamo andando meglio di quel livello, quindi abbiamo spazio e stiamo creando capitale. Se assumiamo che ci sarà capitale in eccesso alla fine del piano, questo ci lascerà spazio per metterlo al lavoro. Ciò può essere fatto in varie maniere: non faremo un maxi dividendo, ma lo investiremo nella crescita, anche crescita inorganica, per aumentare il conto economico. Confermiamo il commitment per impiegare il capitale in eccesso e credo che sarà una base importante per la crescita della banca, anche inorganica”. LEGGI TUTTO