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    Credem, Equita incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato a 12,50 euro per azione (+2%) il target price su Credem, confermando la raccomandazione “Buy”, dopo la pubblicazione della semestrale e la call con gli analisti.Tra i principali spunti dalla conference call, margine d’interesse 2024 è atteso più vicino ai livelli del 2023; livello complessivo di DPS del 2023 (0,65 euro per azione o yield 7%) potrebbe essere il punto di partenza, con possibilità di ulteriore miglioramento per il 2024; costo del rischio 2024 è atteso sui livelli del FY23; non si registrano segnali significativi di deterioramento del credito; si prevede un ulteriore miglioramento della raccolta netta gestita nei prossimi mesi.Il broker ha quindi aggiornato le stime, principalmente per catturare: i) un maggior margine d’interesse; ii) maggiori commissioni; iii) un minor costo del rischio. Sul 2024-25-26 stima ora un utile a 567-474-447 milioni di euro. “La banca resta ben posizionata anche in una fase di normalizzazione dei tassi”, si legge nella nota. LEGGI TUTTO

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    BPER, utile semestrale sale a 724 milioni di euro. Rivede guidance

    (Teleborsa) – BPER Banca ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile di periodo di pertinenza della Capogruppo pari a 724,2 milioni di euro, in aumento del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (dopo aver spesato nel semestre 109,6 milioni relativi ai contributi ai fondi sistemici). Il margine di interesse si attesta a 1.682,5 milioni di euro, in crescita dell’8,9% sem/sem, grazie in particolare al livello dello spread commerciale conseguente l’andamento dei tassi di interesse. Le commissioni nette sono pari a 1.014,7 milioni di euro (+4,0% sem/sem) con commissioni relative ai servizi di investimento che si assestano a 427,1 milioni (+8,2% sem/sem), le commissioni del comparto assicurativo nel ramo danni sono pari a 49,9 milioni (+37,8% sem/sem) e le commissioni relative all’attività bancaria tradizionale ammontano a 537,8 milioni (-1,3% sem/sem).Gli oneri operativi sono pari a 1.569,7 milioni di euro, rispetto a 1.340,2 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Il cost income ratio ordinario del primo semestre 2024 è pari al 50,6%, in linea sem/sem. Il costo del credito annualizzato si attesta a 41 p.b., in calo rispetto al 2023 pari a 48 p.b.La raccolta complessiva si è attestata a 298,7 miliardi di euro, in rialzo del 2,9% da fine 2023. I crediti netti verso la clientela sono pari a 89,0 miliardi di euro (90,9 miliardi i crediti lordi) in aumento dello 0,8% rispetto al dato di fine 2023.Di seguito i ratios patrimoniali al 30 giugno 2024 che risultano: Common Equity Tier 1 (CET1) ratio pari a 15,3% (14,5% al 31 dicembre 2023); Tier 1 ratio pari a 16,5% (14,7% al 31 dicembre 2023); Total Capital ratio pari a 19,8% (18,1% del 31 dicembre 2023).”L’attività del semestre conferma l’impegno di tutti i colleghi rivolto ad una continua e costante generazione di valore – ha commentato l’AD Gianni Franco Papa – Tutte le divisioni hanno contribuito, sia sotto il profilo dei ricavi, sia grazie ad una rigorosa disciplina sui costi. Gli indicatori di rischio di credito continuano ad attestarsi su livelli contenuti. La posizione patrimoniale della Banca e i livelli di liquidità rimangono solidi, grazie anche alla continua generazione di capitale, rendendoci in grado di gestire con fiducia uno scenario macroeconomico caratterizzato da grande incertezza. Stiamo lavorando per definire il nostro nuovo piano industriale che, insieme al team manageriale, presenteremo il prossimo 10 ottobre a Milano. Un piano orientato alla crescita che ci permetterà di continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.Per l’esercizio 2024 la banca ha aggiornato la propria guidance rispetto ai risultati di fine 2023, presentando un margine di interesse stabile (vs in leggero calo), commissioni nette con una dinamica positiva grazie allo sviluppo dei ricavi da gestione e intermediazione del risparmio e consulenza, oneri operativi in leggero aumento (vs in linea) rispetto a quelli del 2023. Lato qualità degli attivi, si prevede di mantenere un costo del credito in leggero miglioramento (vs stabile) rispetto al 2023. La redditività netta ordinaria si ritiene possa prevedibilmente essere in linea con quella del 2023, al netto dell’effetto della fiscalità differita. Si prevede una conferma ed un rafforzamento della solidità patrimoniale della banca. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Castagna: utile 2024 nuova prospettiva di redditività

    (Teleborsa) – L’utile di circa 1,5 miliardi di euro atteso dal Banco BPM quest’anno “ci dà molta fiducia” nell’obiettivo di oltre 1,5 miliardi al 2026 e questo livello può rappresentare “la prospettiva di una redditività sostenibile a lungo termine a partire da quest’anno”. Lo ha detto il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, durante la conference call sui risultati semestrali della banca. Il rialzo delle previsioni di utile 2024, da 0,9 a 0,95 euro, del dividendo 2023 da 750 a 850 milioni e dell’interim dividend 2024, da 550 a 600 milioni di euro, aprono alla “possibilità di eccedere la previsioni di remunerazione dei soci di 4 miliardi di euro” tra il 2023 e il 2026.Molti soldi per far felici gli azionisti”Nella prima parte del 2025 daremo una migliore comprensione della nostra strategia per la remunerazione degli azionisti” ma grazie alla generazione di capitale e alla redditività raggiunta “ci sono più soldi per far felici i nostri azionisti”, ha aggiunto Castagna, rispondendo in conference call a un analista che chiedeva se la banca stesse pensando a introdurre un buyback azionario. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Castagna: conti solidi, consentono di alzare la guidance

    (Teleborsa) – Banco BPM ha realizzato “un solido insieme di risultati che portano a un doppio rialzo della guidance sia in termini di utile per azione che in termini di interim dividend, grazie sia a un utile adjusted cresciuto del 19% a 776 milioni di euro, sopra la traiettoria del piano strategico che a una crescita molto promettente del Cet1 al 15,2%, livello record dalla fusione e ben al di sopra delle linee strategiche del piano”. Lo ha detto il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, aprendo la conference call sui risultati semestrali della banca. LEGGI TUTTO

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    Popolare Sondrio: Pedranzini, giunto il momento di rivedere il piano industriale

    (Teleborsa) – La Banca Popolare di Sondrio ritiene “sia giunto il momento di rivedere anche il nostro piano industriale per stabilire un nuovo punto di partenza su cui confrontarci”. Lo ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, nel corso della conference call di presentazione dei conti semestrali. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM: utile semestre sale a 750 milioni, cresce cedola. Aumenta guidance

    (Teleborsa) – Banco BPM chiude il primo semestre del 2024 con un utile netto di 750 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto alla prima metà dell’anno scorso. La raccolta diretta bancaria sale a 129,8 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 126 miliardi del 31 dicembre 2023, mentre quella indiretta sale da 106,2 a 111,2 miliardi. In calo del 3,3%, invece, i finanziamenti alla clientela, scesi a 102 miliardi.L’Istituto di Piazza Meda ha alzato la guidance di utile per azione per il 2024 da 0,9 a 0,953 euro e fa sapere che i risultati attesi per il 2024 sono “già prossimi” agli obiettivi di utile netto previsti dal piano per il 2026 e pari a oltre 1,5 miliardi di euro”. L’acconto sul dividendo per il 2024 sale così da 550 a 600 milioni mentre la distribuzione di utili agli azionisti per il 2024 risulta di 150 milioni sulla previsione del piano 2023-2026. Si pongono “le premesse per superare gli obiettivi complessivi di remunerazione dei soci pari a 4 miliardi cumulati 2023-2026”, si legge nella nota sui risultati.I proventi operativi sono saliti dell’8,4% a 2,79 miliardi di euro, spinti sia dal margine di interesse (+10,9%) che dalle commissioni (+4,5%). Il risultato della gestione operativa è cresciuto dell’11,8%, a 1,46 miliardi, assorbendo un aumento dei costi del 5%, a 1,34 miliardi, mentre il cost income si riduce dal 49,5% del primo semestre 2023 al 47,9%. In calo anche le rettifiche su credito, scese del del 25% a 194 milioni, mentre l’utile adjusted sale del 19% a 776 milioni. La posizione patrimoniale della banca si attesta ai massimi storici con un Cet1 ratio del 15,2%, dal 14,2% di fine 2023, mentre migliora la qualità del portafoglio creditizio: la percentuale dei crediti deteriorati netti scende all’1,6%, il costo del rischio annualizzato si riduce dai 53 punti base del 2023 a 38 punti base, i crediti deteriorati lordi sono in calo dai 3,8 miliardi di fine 2023 a 3,4 miliardi, con un rapporto sul totale dei crediti in riduzione dal 3,5% al 3,3%. Per fine anno, “il margine di interesse dovrebbe comunque confermare un trend positivo rispetto al 2023, beneficiando di un livello medio dei tassi superiore, nel complesso dei 12 mesi, a quello dell’anno precedente”. Sul fronte delle commissioni, “l’ottimo semestre appena chiuso fornisce maggiore supporto alle attese di crescita anno su anno supportate, lato investimenti, da masse crescenti che potranno beneficiare di un positivo effetto mercato oltre che della potenziale ripresa della raccolta netta; la ripresa delle erogazioni dovrebbe inoltre ridare smalto alle commissioni legate all’operatività creditizia”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, utile semestrale record di 263,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Sondrio ha chiuso il primo semestre del 2024 con un risultato netto di periodo pari a 263,6 milioni di euro (record nella storia dell’istituto, +27,3% a/a), che riflette il consistente rafforzamento dell’attività bancaria caratteristica i cui proventi si attestano a 750,7 milioni di euro (+20,7% rispetto al 30 giugno 2023; margine di interesse +25,9% e commissioni nette +9,3%). Tale dato beneficia anche del positivo contributo delle attività finanziarie per 69,5 milioni (+15,1%), mentre sconta un incremento dei costi operativi attestatisi a 317,8 milioni di euro (+14,1%), e delle rettifiche di valore nette che hanno cifrato 103,3 milioni di euro (+30,9%); il cost-income ratio evidenzia un ulteriore miglioramento portandosi al 39,1% dal 40,6%. Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a 21,3 milioni di euro, in riduzione dai 40,9 milioni di euro del periodo di confronto, in virtù del venir meno del contributo ordinario al Fondo di Risoluzione Unico.I coefficienti fully phased, al netto di un dividendo maturato nel periodo per complessivi 145 milioni di euro, corrispondenti ad un payout del 55%, segnano 15,8% con riferimento al CET1 ratio e 18,6% per il Total Capital ratio.L’incidenza dei crediti deteriorati lordi, sintetizzata dall’indicatore NPL ratio lordo, si riduce al 3,8% dal 4,2% del giugno 2023 ed è in linea con il 3,7% di fine anno. L’incidenza delle esposizioni deteriorate nette, che riflette gli elevati accantonamenti, si attesta invece all’1,6% dall’1,7% del giugno 2023.Il costo del rischio si attesta a 60 punti base rispetto ai 47 punti base del periodo di confronto, in diminuzione rispetto ai 65 punti base di fine anno.La raccolta diretta da clientela risulta pari a 42.783 milioni di euro, (+0,9% rispetto a fine 2023). I finanziamenti verso clientela cifrano 34.590 milioni di euro, confermandosi sui livelli di fine 2023 (34.480 milioni; +0,3%). Le erogazioni del periodo hanno invece mostrato un buon incremento, attestandosi a circa 2,7 miliardi di euro, rispetto ai 2,5 miliardi del periodo di confronto (+6,3%).”I risultati conseguiti nel secondo trimestre confermano il trend più che positivo di crescita osservato sin da inizio anno, consentendoci di presentare una semestrale proiettata di nuovo verso l’alto, con l’utile netto che si attesta a 263,6 milioni di euro, trainato dallo sviluppo dell’attività bancaria caratteristica in rialzo di oltre il 20% anno su anno – ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale – Notevole la capacità di adattamento del business agli aspetti evolutivi del sistema economico, sia nei territori di radicamento storico sia in quelli in cui ci stiamo espandendo, in una logica di crescita e di sostenibilità dei risultati nel medio-lungo periodo”.”Siamo fiduciosi di poter proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024 – ha aggiunto – I risultati sono il frutto di un modello di business solido, equilibrato e opportunamente diversificato che mira a soddisfare i bisogni e le aspettative della clientela, remunerando appieno il capitale di rischio che Soci e Investitori hanno voluto consegnarci. Lo faremo, come sempre, puntando sullo sviluppo e sulla cura di relazioni di lungo periodo, sugli investimenti atti ad assicurare una macchina operativa sempre più snella, flessibile e resiliente”.Banca Popolare di Sondrio si aspetta di poter conseguire per l’intero esercizio risultati positivi, almeno in linea con quanto realizzato nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Cassa di Risparmio di Fossano, utile semestrale sale a 17,9 milioni di euro

    (Teleborsa) – La Cassa di Risparmio di Fossano, istituto di credito piemontese ,ha chiuso il primo semestre del 2024 con un margine di interesse pari a 34,7 milioni di euro, in crescita dai 30,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. Le commissioni nette sono state pari a 6,3 milioni di euro (uguali all’anno scorso). I costi operativi sono scesi a 11,8 milioni di euro dai precedenti 12,1 milioni di euro. L’utile d’esercizio è stato pari a 17,9 milioni di euro, rispetto agli 11 milioni di euro del primo semestre 2023.Per quanto riguarda i ratio patrimoniali, il CET 1 è al 17,75%, il TIER 1 è al 17,75% e il TOTAL CAPITAL RATIO è al 20,46%. LEGGI TUTTO