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    Banco BPM, Credit Agricole sale al 15%. Richiesta per arrivare al 19,99%

    (Teleborsa) – Crédit Agricole, colosso bancario francese, ha notificato all’Autorità italiana e a Banco BPM di aver sottoscritto strumenti finanziari relativi al 5,2% del capitale sociale di Banco BPM, che possono essere fisicamente regolati previa approvazione delle autorità di regolamentazione. Considerando la quota del 9,9% già detenuta, la posizione aggregata risultante in Banco BPM notificata da Crédit Agricole ammonta al 15,1%.Crédit Agricole richiederà l’autorizzazione dell’autorità di vigilanza per aumentare la propria quota nel capitale sociale di Banco BPM oltre il 10% e fino al 19,99%.”Questa transazione è coerente con la strategia di Crédit Agricole come investitore a lungo termine e partner di Banco BPM: rafforza le solide partnership industriali nel settore del credito al consumo e della banca-assicurazione (danni PPI e CPI), nonché testimonia l’apprezzamento di Crédit Agricole per le qualità intrinseche di Banco BPM, come una solida posizione di mercato e positive prospettive finanziarie”, si legge in una nota.Crédit Agricole non intende lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) per le azioni di Banco BPM.Si prevede che la transazione non avrà un impatto significativo sul coefficiente CET 1 di Crédit Agricole. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,09%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha una quota potenziale del 6,09% in UniCredit. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 29 novembre 2024.Scendendo nei dettagli, lo 0,68% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,73% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento, lo 0,346% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e obbligazioni convertibili con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 ed il 15/12/2050.Il rimanente 4,34% è così suddivido: 1,15% in contratto Future con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 e il 16/12/2033; 1,57% in contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 6/12/2024 ed il 31/03/2035; 1,62% in altri contratti di opzione “Put”, “Forward”, “Swap” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 2/12/2024 e l’8/01/2035. LEGGI TUTTO

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    MPS, Barclays ha quota potenziale del 5,027%

    (Teleborsa) – Barclays ha una quota potenziale pari al 5,027% in Banca Monte dei Paschi di Siena. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 29 novembre 2024.In particolare, l’1,132% sono diritti di voto riferibili ad azioni, il 3,843% è “Right to recall” ed opzione put senza data di scadenza, lo 0,052% è “Portfolio Swap” con data di scadenza 29/04/2025; Contract for difference senza data di scadenza.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Barclays Capital Securities Limited, Barclays Bank PLC e Barclays Capital Inc. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, perquisizioni in controllata tedesca per indagine su frode IVA. Banca: caso vecchio e segnalato

    (Teleborsa) – La Procura pubblica europea (EPPO) di Berlino ha condotto perquisizioni presso una banca di Monaco di Baviera nell’ambito di un’indagine su una possibile frode IVA da 200 milioni di euro. Sotto inchiesta è l’amministratore delegato di una società, sospettato di aver fondato la società con l’unico scopo di creare un’identità aziendale fittizia per elaborare transazioni tramite i conti bancari della sua azienda.EPPO non ha nominato la banca, ma Bloomberg ha scritto che le perquisizioni hanno riguardato HypoVereinsbank, controllata tedesca di UniCredit. “L’indagine è legata a un caso storico che coinvolge un singolo cliente e più di una banca europea”, ha detto un portavoce di UniCredit, aggiungendo che il rapporto con il cliente è terminato. “Questo problema è stato precedentemente segnalato dalla banca alle autorità e la banca sta lavorando con loro, fornendo tutte le informazioni necessarie per supportare questa indagine in piena trasparenza”, ha spiegato.Secondo l’indagine dell’EPPO, il sospettato ha ricevuto bonifici bancari per un totale di oltre 200 milioni di euro da 127 diverse società in Italia e Slovacchia sui suoi conti in Germania tra il 2016 e il 2022. Si ritiene che il denaro provenga principalmente da una frode carosello IVA, un complesso schema criminale che sfrutta le norme dell’UE sulle transazioni transfrontaliere tra i suoi Stati membri, in quanto esenti dall’imposta sul valore aggiunto.Sulla base delle prove, non appena i trasferimenti arrivavano sui suoi conti aziendali, il sospettato prelevava somme sostanziali fino a diverse centinaia di migliaia di euro in contanti quasi ogni giorno. Tra il 2017 e il 2022, uno dei suoi conti bancari ha ricevuto pagamenti per un importo di 188 milioni di euro, quasi tutti prelevati in contanti fino ad oggi. Solo nel 2021 e nel 2022, ha raccolto oltre 80 milioni di euro in contanti.”Si ritiene che quando una banca a cui si rivolgeva ha segnalato un sospetto di riciclaggio di denaro, il sospettato sia passato alla banca che viene perquisita oggi – si legge nella nota dell’EPPO – Secondo le prove, il denaro è stato erogato da dipendenti della banca e i pagamenti erano stati autorizzati ai sensi degli obblighi di monitoraggio interno pertinenti, anche se l’elevato numero di transazioni avrebbe dovuto far sorgere sospetti. A questo proposito, si sta attualmente valutando se la banca abbia eseguito le necessarie misure di due diligence ai sensi della legge antiriciclaggio”. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, raccolta netta totale di 510 milioni di euro a novembre

    (Teleborsa) – Banca Generali ha realizzato a novembre 2024 una raccolta netta pari a 510 milioni di euro (+39% a/a), portando il totale cumulato del 2024 a sfiorare i 5,7 miliardi, in crescita del +13% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.Novembre ha evidenziato un’ottima qualità del mix, raccogliendo i frutti del crescente interesse verso le soluzioni gestite ed assicurative, in scia alla revisione della gamma di offerta nel contesto di progressiva discesa dei tassi di mercato. I flussi negli Asset under Investment si sono attestati a 385 milioni di euro nel mese (2,8 miliardi da inizio anno, +218% a/a) spinti dalla forte domanda per le soluzioni gestite (323 milioni nel mese e 2,1 miliardi da inizio anno, +227% a/a), oltre al ritorno della domanda per le polizze vita tradizionali (53 milioni nel mese e 140 milioni da inizio anno).Nel gestito, si sono distinte le soluzioni contenitore che hanno catalizzato importanti flussi sia nelle linee assicurative (185 milioni nel mese, 627 milioni da inizio anno), sia nelle linee finanziarie (119 milioni nel mese, 1,3 miliardi da gennaio). Si conferma solida anche la richiesta di fondi di casa (77 milioni nel mese, 795 milioni da inizio anno).Complessivamente i prodotti di casa (fondi e contenitori finanziari), grazie alla qualità e unicità delle loro linee, hanno raccolto 2,1 miliardi nel periodo (+122% a/a), pari al 73% degli interi Assets under Investments a fine novembre.Gli altri attivi sono risultati pari a 125 milioni di euro a novembre (2,8 miliardi da inizio anno) supportati da 305 milioni di flussi in liquidità, al netto di uscite per le scadenze fiscali della clientela di 168 milioni nel mese (1 miliardo da inizio anno). Come già visto nei mesi precedenti risulta in calo il dato relativo agli attivi in depositi amministrati per le scadenze di titoli obbligazionari.”Ci avviamo verso la chiusura di un anno in decisa crescita, con flussi in aumento a due cifre dove la qualità della gamma d’offerta trova forte riscontro tra la clientela – ha commentato l’AD Gian Maria Mossa – Novembre rafforza non solo il trend dei volumi, ma soprattutto quello delle nostre gestioni finanziarie e assicurative, sempre più riconosciute come un vero e proprio tratto distintivo del nostro brand, come dimostra il dato degli asset under investment più che triplicato quest’anno. L’annuncio del lancio dell’OPA volontaria su Intermonte ha avuto grande riscontro, con crescente attenzione da professionisti d’esperienza del nostro settore ed imprenditori. Siamo fiduciosi di ricevere nelle prossime settimane le autorizzazioni dalle Autorità competenti per potere iniziare a lavorare insieme già nei primi mesi dell’anno nuovo. Le dinamiche più recenti dell’attività commerciale, nonostante le uscite di natura fiscale, ci fanno essere ottimisti in una chiusura d’anno in ulteriore accelerazione”. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza joint venture tra Banco Santander e Pemberton

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, la creazione di una joint venture tra il colosso bancario spagnolo Banco Santander e Pemberton Asset Management, gestore patrimoniale indipendente specializzato nel direct lending per le aziende europee di medie dimensioni.Due giorni fa, le società hanno annunciato una partnership strategica per lanciare Invensa, una nuova società focalizzata sulla fornitura di soluzioni di supply chain inventory a grandi e medie imprese.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che la joint venture ha attività trascurabili nello Spazio economico europeo e in considerazione della limitata posizione di mercato combinata delle società risultante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Banche, modelli interni leggermente meno prudenti rispetto a Banca d’Italia

    (Teleborsa) – I modelli interni delle banche italiane per la valutazione del merito creditizio delle imprese non finanziarie tendono a risultare “leggermente meno prudenti” rispetto al modello della Banca d’Italia. Lo si legge in uno studio della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento” della stessa banca centrale, firmato da Francesco Columba, Federica Orsini e Stefano Tranquillo.I ricercatori hanno utilizzato il sistema di valutazione del merito creditizio delle imprese non finanziarie della Banca d’Italia per valutare i rating assegnati dalle banche commerciali italiane con i loro sistemi interni, usati anche a fini di politica monetaria. Analizzando la distribuzione dei rating delle due fonti per i prestiti stanziati come garanzia nelle operazioni di politica monetaria in Italia, è stata verificata l’esistenza di una eventuale sottostima del rischio da parte delle banche, che potrebbe esporre la banca centrale a rischi indesiderati. “Entrambi i sistemi mostrano un potere discriminante e una capacità predittiva soddisfacenti, indicando una valutazione adeguata del rischio di credito – si legge nelle conclusioni – I modelli interni delle banche tendono a risultare leggermente meno prudenti rispetto al modello della Banca d’Italia per i prestiti idonei come garanzia. Per i prestiti stanziati, rileviamo evidenze deboli e di limitata rilevanza economica di una sottostima strategica del rischio. Non troviamo evidenze che le banche con maggiore utilizzo della liquidità di banca centrale siano più indulgenti verso i loro debitori”. LEGGI TUTTO

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    CaixaBank, Fitch migliora rating ad “A-” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha migliorato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di CaixaBank, una delle più grandi banche spagnole, da “BBB+” a “A-” e il suo Viability Rating (VR) da “bbb+” a “a-“. L’Outlook sul Long-Term IDR è stabile. L’upgrade è guidato dalla migliore valutazione di Fitch dell’ambiente operativo per le banche spagnole da “bbb+” a “a-“, in quanto ciò stava limitando i rating di CaixaBank. Riflette inoltre il profilo finanziario rafforzato di CaixaBank, tra cui redditività core e qualità degli asset migliorate strutturalmente. LEGGI TUTTO