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    Credem, Morellini: “Percorso di crescita Gruppo nel segno della continuità”

    (Teleborsa) – “Confermo che daremo continuità a percorso crescita gruppo, anche perché nostra squadra è in grado di produrre risultati eccellenti” come quelli del primo semestre dell’anno. Lo ha sottolineato il Direttore generale di Credem Stefano Morellini, dopo aver ricordato la scomparsa del suo predecessore Angelo Campani e ricordando che lo “scenario è stato caratterizzato da incertezza per l’economia globale con l’aggiunta dei dazi alle preesistenti tensioni geopolitiche”.”Nonostante questo scenario – ha spiegato – Credem ha evidenziato una elevata redditività che “anche normalizzata si conferma a doppia cifra”.”La qualità credito resta ai vertici del sistema italiano, non solo su scala italiana ma anche su scala europea”, ha proseguito il DG, confermando anche un “livello patrimonializzazione elevato che ci permette di realizzare con molta tranquillità il nostro percorso di crescita”. “Proseguiamo con molta determinazione nella nostra strategia, generando overperformance marcate rispetto al settore bancario. Questo dimostra la nostra capacità di execution in qualsiasi fase del ciclo economico”, ha sottolineato Morellini, facendo cenno anche all’aumento del margine da servizi, che ha più che compensato l’andamento del margine finanziario, legato alle dinamiche dei tassi. “Sono fiducioso che anche nei prossimi mesi – ha ribadito – il lavoro delle nostre fabbriche e reti dia un contributo positivo a risultati in diversi cicli e scenari economici”.Sul fronte impieghi, il DG di Credem ha confermato il buon andamento di mutui e credito al consumo, confermando “contiamo di registrare anche nel resto dell’anno un aumento dei volumi grazie alla forza del nostro modello”. Quanto alla raccolta del risparmio gestito, il manager ricorda che si è già spinta vicino all’obiettivo prefissato a inizio anno. Morellini ha risposto anche ad una domanda sul dividendo, ricordando che è competenza del CdA, che ha mostrato una “certa sensibilità all’aumento del dividendo”. Il manager ha poi anticipato che, pur non arrivando “ai picchi dello scorso anno”, il dividendo quest’anno sarà almeno “sui livelli del 2024” e dipenderà anche dai “risultati che saranno conseguiti nel 2025”. LEGGI TUTTO

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    MediaWorld e Banca Ifis: partnership per estendere accesso alla tecnologia

    (Teleborsa) – Estendere alla clientela privata la possibilità di fruizione della nuova tecnologia. Questo l’obiettivo della partnership avviata da MediaWorld e Banca Ifis. La partnership si esplicita nella prima soluzione in Italia di noleggio operativo di device tecnologici di ultima generazione (smartphone, laptop, tablet, ecc.) che sarà disponibile per clienti privati presso tutti i 144 negozi MediaWorld presenti in Italia.”Siamo estremamente orgogliosi di annunciare il lancio del servizio di noleggio operativo, innovativo e inedito, interamente dedicato all’utenza privata. Questa iniziativa, infatti, incarna la nostra visione strategica di trasformazione di MediaWorld da rivenditore tecnologico a ecosistema omnicanale di servizi e soluzioni. In questo contesto, MediaWorld si posiziona come catalizzatoreper la crescita e il progresso del Sistema Paese, abbattendo le barriere all’accesso e promuovendo l’inclusività digitale. Crediamo fermamente che facilitare l’adozione delle nuove tecnologie sia un fondamentale per incentivare lo sviluppo socio-economico, e con questo servizio intendiamo dare un contributo concreto a tale obiettivo” dichiara Vittorio Buonfiglio, COO MediaWorld.”Il rapido progresso tecnologico e l’elevata frequenza di aggiornamento dei software chiedono aiconsumatori un significativo sforzo economico per avere sempre a disposizione i device digitali di ultima generazione. Per questo motivo, abbiamo voluto mettere a disposizione della clientela privata di MediaWorld la nostra quarantennale esperienza nel campo del noleggio con la prima soluzione in Italia dedicata al rental di strumenti digitali. In questo modo, puntiamo a diffondere un nuovo concetto di utilizzo che superi la logica della proprietà per adottare una metodologia più flessibile e basata sul pay per use. La forte convenienza tecnologica, unita alla semplicità di accesso all’offerta, ci convincono che questo strumento possa rappresentare un ulteriore passo nel percorso del Gruppo Banca Ifis per una proposizione commerciale che sia sempre più digitale, inclusiva e sostenibile. Siamo felici di poter portare la nostra proposta a un pubblico di ampia scala grazie alla partnership con MediaWorld che rappresenta il punto di riferimento europeo nella distribuzione di tecnologia” dichiara Raffaele Zingone, Condirettore Generale e ChiefCommercial Officer di Banca Ifis.Grazie alla partnership con Banca Ifis, MediaWorld diventa il primo grande retailer in Italia a proporre il noleggio operativo anche ai privati, segnando una vera rivoluzione per i clienti e per il mercato. Il servizio di Noleggio Operativo B2C con Banca Ifis è ufficialmente attivo in tutti i 144 negozi MediaWorld in Italia. Nel dettaglio, il nuovo servizio di noleggio operativo per privati sarà erogato da Ifis Rental Services SpA, società controllata dal Gruppo Banca Ifis. La soluzione prevede: nessun esborso iniziale e zero costi di istruttoria/incasso rata: Permette di accedere subito ai prodotti desiderati senza alcun costo anticipato; copertura assicurativa inclusa: protezione completa contro furto e danni accidentali, per una maggiore serenità; durata flessibile: Possibilità di scegliere tra contratti da 12 a 36 mesi, adattandosi alle diverse esigenze di utilizzo; firma digitale al 100%: un processo completamente dematerializzato e veloce, senza documenti cartacei disponibile in tutti i 144 negozi MediaWorld presenti in Italia; diritto di ripensamento: entro 14 giorni dalla sottoscrizione, il cliente può esercitare il diritto di ripensamento; accessori di proprietà del cliente a fine noleggio: al termine del periodo di noleggio, solo i device principali vengono restituiti, mentre gli accessori rimangono di proprietà del cliente. Il cliente potrà inoltre avere un nuovo contratto per una tecnologia successiva più evoluta, proseguendo la logica “pay-per-use” del prodotto; importo minimo: il servizio è disponibile per noleggi a partire da 350 euro iva inclusa.Questo nuovo servizio si affianca alle soluzioni di noleggio già consolidate per il mondo business, rafforzando il posizionamento di MediaWorld come punto di riferimento per ogni esigenza di professionisti e imprese: Noleggio B2B AFS: offerta esclusiva, riservata ai prodotti Apple; Noleggio B2B: Per aziende e partite IVA con almeno 2 anni di attività (durata 12-60 mesi e accesso alle relative detrazioni fiscali).”Il lancio di questa nuova soluzione nasce da un attento ascolto delle esigenze dell’utenza e da una profonda comprensione delle dinamiche di mercato. Siamo ora in grado di offrire un accesso facilitato alla tecnologia, superando l’onere dell’acquisto. Grazie alla collaborazione con Banca Ifis, possiamo offrire all’utenza privata un servizio esclusivo che garantisce flessibilità, trasparenza e tranquillità, in linea con la nostra visione di essere più di un punto vendita, ma un vero e proprio partner per le soluzioni tecnologiche volte a favorire business e sviluppo” conclude Vittorio Buonfiglio COO MediaWorld. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out allo 0,40%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 5 agosto 2025 sono state presentate 2.000 richieste di adesione alla procedura di sell-out. Pertanto, dall’inizio della procedura di obbligo d’acquisto, sono state presentate complessivamente 25.268 adesioni, pari al 0,400107% dell’offerta. La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    OPS MPS su Mediobanca, adesioni allo 0,059%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 5 agosto 2025 sono state presentate 194.490 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 491.434, pari allo 0,0590% delle azioni oggetto dell’offerta (o allo 0,0579% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    UBS, accordo con Dipartimento Giustizia USA per chiudere indagine su Credit Suisse

    (Teleborsa) – UBSha chiuso con il Dipartimento di Giustizia USA una controversia a carico di Credit Suisse, la rivale acquisita nel 2023 per evitarne il fallimento, relativa ai mutui subprime. Il 1° agosto 2025, Credit Suisse Securities (USA) LLC, la controllata americana del gruppo, ha stipulato un accordo con il Deparment Of Justice statunitense, per risolvere tutti gli obblighi di assistenza ai consumatori in essere di Credit Suisse, ai sensi dell’accordo stipulato nel 2017 in relazione alla vendita di titoli garantiti da mutui ipotecari (Mbs, mortgage-backed securities).La banca elvetica si è così impegnata a versare 300 milioni di di dollari ( pari a circa 241 milioni di franchi svizzeri) per chiudere definitivamente la questione. L’accordo siglato nel 2017 da Credit Suisse aveva un valore di 5,28 miliardi di dollari e mirava, come altre banche d’affari USA, a chiudere una indagine che durava da anni, dalla crisi finanziaria del 2008. Con questo accordo, UBS ha risolto un’altra questione pregressa di Credit Suisse, in linea con la sua intenzione di “risolvere rapidamente le questioni rimaste insolute in modo equo ed equilibrato e nel migliore interesse di tutti i suoi stakeholder”. Il gruppo ha precisato che il nuovo accordo avrà un impatto positivo sui risultati del terzo trimestre, grazie alla contabilizzazione di un credito nella divisione non-core. LEGGI TUTTO

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    ABI: si consolida l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie

    (Teleborsa) – Si rafforza l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie nel 2024. È quanto emerge da un’indagine contenuta nel quattordicesimo Rapporto annuale dell’Osservatorio Digital Banking di ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’ABI, che fa il punto sullo sviluppo e sulle potenzialità del digital banking. Nelle banche analizzate la crescita è guidata dal mobile banking con i clienti attivi su app (applicazioni) che aumentano del +5,5% rispetto al 2023. L’80% degli istituti ha un numero di clienti attivi da app superiore a quelli da portale web. In crescita del 16%, rispetto al 2023, anche il volume di operazioni dispositive su mobile banking (406 milioni): tra queste, i bonifici istantanei +50,6% (57,7 milioni).”L’innovazione, unita a un approccio proattivo alla sicurezza, è fondamentale per assicurare alti livelli di affidabilità e rendere l’ecosistema finanziario sempre più resiliente e dinamico – ha dichiarato il direttore generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni –. Le banche operanti in Italia hanno progressivamente aumentato gli investimenti in tecnologia, che nel 2024 hanno raggiunto i 6,3 miliardi di euro. Tra le principali priorità, inoltre, si confermano gli investimenti in cybersecurity, che, tra il 2020 e il 2024, sono stati di oltre 2 miliardi di euro, per tutelare dati e operazioni da minacce sempre più evolute”.Le banche operanti in Italia stanno ampliando la gamma di servizi offerti, ottimizzando il numero di app disponibili, con l’obiettivo di semplificare l’esperienza del cliente e migliorare l’efficienza operativa. Il 68% mette a disposizione più di una app, affiancando soluzioni ad hoc per specifici servizi alle applicazioni classiche che permettono ai clienti di accedere a tutti i servizi bancari. Si consolidano tramite app le funzionalità legate ai pagamenti, tra cui il pagamento con modello F24, offerto dal 91% delle banche rispondenti, il pagamento con fotocamera (77% dei casi), e gli strumenti per la gestione finanziaria personale (50%).Si consolida l’offerta digitale in ambito credito: il 60% delle banche offre in digitale le carte di credito, il 59% la sottoscrizione dei prestiti personali conclusa interamente in digitale (end to end), il 23% il mutuo e il 15% prestiti Green.Secondo l’indagine, si diffondono sempre di più i servizi di assistenza al cliente: il 68% delle realtà offre l’attivazione di chiamata per richiesta di supporto, il 53% la chat con operatore nell’app e il 45% fa ricorso a chatbot basati sull’intelligenza artificiale.L’indagine sottolinea inoltre che le banche stanno ampliando sempre più la propria offerta con prodotti e servizi mirati per specifici segmenti di clientela: il 50% degli istituti proporrà entro il 2025 soluzioni dedicate ai minori di 18 anni, il 41% ai giovani tra i 18 e i 35 anni.Cresce anche l’attenzione verso altre tipologie di clienti, con offerte pensate per i liberi professionisti e per coloro che mostrano una particolare sensibilità verso tematiche ambientali e sociali (previste entro il 2025 rispettivamente dal 37% e dal 32% delle banche). LEGGI TUTTO

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    Stress test, Bankitalia: CET1 banche italiane calerebbe di 1,8 pp in media nello scenario avverso

    (Teleborsa) – Per le banche italiane, il CET1 ratio all’esito dello stress test condotto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) si ridurrebbe nello scenario avverso di 1,8 punti percentuali in media secondo le regole transitorie del Regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR3), attestandosi al 13,9% alla fine del 2027; in base alle regole a regime, che entrerebbero in vigore nel 2033, i valori sarebbero rispettivamente 1,5 punti percentuali e 13,4%. Lo ha reso noto la Banca d’Italia.L’EBA ha reso noti i risultati dettagliati dei 64 maggiori gruppi bancari europei (per l’Italia: UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Iccrea, BPER e Monte dei Paschi di Siena).Con riferimento ai paesi dell’area dell’euro, la BCE ha pubblicato i risultati aggregati per le 96 banche significative coinvolte nell’esercizio; tra queste, per le 45 banche non incluse nel campione EBA (per l’Italia: Mediobanca, Cassa Centrale Banca, Banca Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Mediolanum e Fineco) le informazioni specifiche presentano un minor grado di dettaglio rispetto a quelle pubblicate dall’EBA.Tale approccio si fonda sul principio di proporzionalità e tiene conto delle dimensioni più contenute di questi intermediari rispetto a quelli inclusi nell’esercizio dell’EBA.Il risultato delle banche italiane, evidenzia Bankitalia, “riflette principalmente il positivo contributo della redditività, che più che compensa i costi e contribuisce ad assorbire le perdite derivanti dal rischio di credito e, in misura minore, quelle originate dai rischi di mercato e operativo”. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, via libera dall’Antitrust all’OPS su Banca Generali

    (Teleborsa) – Mediobanca ha reso noto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare un’istruttoria con riferimento all’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria promossa da Mediobanca sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. L’offerta è stata quindi autorizzata senza condizioni, limitazioni e prescrizioni.Inoltre, Mediobanca ha informato che, in data 30 luglio 2025, la Commissione europea ha deciso di non avviare la fase di esame formale in relazione al controllo delle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno, chiudendo la fase di esame preliminare. Ciò ha comportato la cessazione, a partire da quella data, del periodo di sospensione durante il quale l’offerta non poteva essere attuata sotto il profilo del controllo delle sovvenzioni estere. LEGGI TUTTO