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    BNP Paribas-AXA IM, rumors: parere negativo BCE su Danish Compromise

    (Teleborsa) – La Banca centrale europea (BCE) ha espresso parere negativo sull’applicazione del cosiddetto Danish Compromise sulla prevista acquisizione da parte del colosso bancario francese BNP Paribas del gestore patrimoniale di AXA Investment Manager. Lo ha scritto Bloomberg, citando fonti a conoscenza della situazione.Opponendosi all’applicazione della norma, la vigilanza bancaria della BCE intende garantire parità di trattamento in tutto il settore, hanno riferito le fonti. L’autorità di vigilanza ha recentemente espresso parere negativo su un’operazione simile ma non correlata in Italia (Banco BPM-Anima). LEGGI TUTTO

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    Buch (BCE): frammentazione rende settore bancario UE più vulnerabile a shock e instabilità

    (Teleborsa) – “Le speranze che l’unione bancaria avrebbe portato a una maggiore integrazione dei mercati bancari in tutta Europa non si sono ancora pienamente concretizzate. Le fusioni transfrontaliere sono rimaste relativamente rare, circa il 75% dei portafogli prestiti delle banche è investito nei mercati nazionali e poche banche hanno modelli di business autenticamente europei”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un post sul blog dell’istituto, a Varsavia.”Nonostante l’armonizzazione delle normative bancarie, la distanza geografica e culturale rimane un fattore importante per l’integrazione dei mercati bancari europei – ha aggiunto – Studi empirici hanno ripetutamente dimostrato che la distanza geografica è un fattore determinante per la solidità di un rapporto di credito, sia a livello nazionale che internazionale. La digitalizzazione dei servizi finanziari potrebbe rappresentare un punto di svolta in questo senso, ma resta da vedere se la distanza geografica alla fine perderà importanza”.Inoltre, “le differenze giuridiche tra gli Stati membri rappresentano un altro fattore di “distanza”. L’attività bancaria transfrontaliera non è influenzata solo dalle normative bancarie. È l’intero spettro della legislazione nazionale a essere rilevante. Esistono ancora molte differenze in settori come il diritto fallimentare, il mercato dei mutui ipotecari e le strutture di corporate governance, che incidono sulla valutazione delle attività e sulla capacità di esigere garanzie”.Secondo Buch, “le differenze tra le legislazioni nazionali rappresentano una delle principali fonti di complessità nella regolamentazione bancaria. Il quadro normativo per le banche applicato dalla BCE include non solo norme armonizzate dell’UE, ma anche leggi nazionali che recepiscono le direttive UE. Inoltre, la legislazione prudenziale europea prevede anche opzioni e discrezionalità per gli Stati membri, ovvero disposizioni che consentono alle autorità nazionali di scegliere come applicare determinate norme. Ciò aggiunge livelli di complessità per i gruppi bancari transfrontalieri. Un’ulteriore armonizzazione delle norme pertinenti attraverso l’Unione del risparmio e degli investimenti sarebbe pertanto altamente auspicabile”.”Permangono numerose differenze tra i quadri giuridici nazionali che ostacolano la capacità delle banche di sviluppare modelli di business autenticamente europei – ha sottolineato la presidente della Vigilanza BCE – Di conseguenza, i sistemi bancari nazionali rimangono segmentati, limitando i benefici di un mercato bancario realmente unificato. Una maggiore integrazione finanziaria rimane limitata e il pieno potenziale del Mercato Unico non viene sfruttato. Questa frammentazione non solo limita i guadagni di efficienza, ma rende anche i sistemi finanziari più vulnerabili a shock asimmetrici e instabilità”. LEGGI TUTTO

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    Risultati OPA Anima, Banco BPM: raggiunto l’89,949%. Piazza Meda valuta ogni opzione su restante quota

    (Teleborsa) – Comunicati i risultati definitivi dell’offerta di Banco BPM Vita sulla totalità delle azioni Anima Holding, che ha portato il gruppo di piazza Meda a raggiungere complessivamente l’89,949% del capitale sociale di Anima. L’offerta, si legge in una nota, “è divenuta efficace e il corrispettivo sarà pagato l’11 aprile 2025”. In base ai dati comunicati da Banca Akros, in qualità di intermediario incaricato, al termine del periodo di adesione, risultano portate in adesione all’Offerta complessive 221.067.954 azioni, pari al 67,976% del capitale sociale di Anima, per un controvalore complessivo di circa 1,547 miliardi. Tenuto conto della partecipazione già detenuta da Banco BPM – che agisce di concerto con l’offerente – nel capitale sociale di Anima (pari al 21,973%), alla data di pagamento del corrispettivo, l’offerente verrà a detenere complessive 292.527.616 Azioni, rappresentative dell’89,949% del capitale sociale di Anima. Poiché non si sono verificati i presupposti per l’esercizio dell’Obbligo di acquisto, l’offerente, “alla luce dei risultati definitivi dell’offerta e tenuto altresì conto dell’attuale pendenza dell’offerta pubblica di scambio sulle azioni Banco BPM promossa da UniCredit, si riserva di valutare in futuro ogni possibile iniziativa relativa alla residua quota di Anima”. LEGGI TUTTO

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    Rabobank non trova accordo stragiudiziale su indagine riciclaggio. Andrà a processo

    (Teleborsa) – Come già annunciato a dicembre 2022, la Procura pubblica olandese ha informato Rabobank di essere considerata sospettata in relazione a violazioni della legge antiriciclaggio e antifinanziamento del terrorismo e che è in corso un’indagine. Rabobank ha discusso con la Procura una soluzione stragiudiziale, ma “sussistono divergenze di opinione in merito a un accordo che al momento non hanno portato a un accordo”. Rabobank ha reso noto che la Procura pubblica presenterà il caso in tribunale. LEGGI TUTTO

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    MPS, ok BCE a computabilità come capitale CET 1 delle nuove azioni per OPS Mediobanca

    (Teleborsa) – Con riferimento all’Assemblea Ordinaria e Straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), convocata per il prossimo 17 aprile, la banca senese ha ricevuto dalla Banca centrale europea (BCE), in merito all’Aumento di Capitale a servizio dell’Offerta Pubblica di Scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Mediobanca, le autorizzazioni relative alla computabilità quale capitale primario di classe 1 (CET 1), delle nuove azioni emesse e alle modifiche statutarie concernenti la delega al Consiglio di Amministrazione per l’Aumento di Capitale, subordinatamente all’approvazione di tali modifiche statutarie da parte dell’Assemblea di MPS. LEGGI TUTTO

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    ABI Trento, Giorgio Fracalossi (Cassa Centrale) confermato presidente

    (Teleborsa) – Si è insediata oggi, a Trento, la Commissione regionale ABI Trento. Nello specifico, Giorgio Fracalossi (Presidente di Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano e della Banca del Trentino-Alto Adige), con delibera del Comitato esecutivo dell’ABI, è stato confermato Presidente di ABI Trento per il prossimo biennio.Oltre al presidente Giorgio Fracalossi, compongono la Commissione regionale Walter Gislimberti (Vicepresidente ABI Trento e Area Manager Corporate – Area Corporate Top Trentino Alto Adige e Verona UniCredit); Massimo Baricelli (BPER Banca); Franca Belli (Mediocredito Trentino-Alto Adige); Enrico Cristoforetti (Credito Emiliano); Andrej Fischnaller (Intesa Sanpaolo); Ivan Galetti (Banca Popolare di Sondrio); Giovanni Silvano (Credit Agricole Italia); Alessandro Toldo (Banca Popolare dell’Alto Adige); Elisabetta Turri (Cassa di Risparmio di Bolzano); Marco Ughes (Banco BPM); Claudio Valorz (Cassa Rurale Val di Sole – BCC); Judith Zanon (Prader Bank).In linea con le tendenze nazionali seguite dal calo della domanda di credito, e sulla base dei più recenti aggiornamenti congiunturali della Banca d’Italia, a fine 2024 i prestiti bancari all’economia locale hanno superato i 16,3 miliardi di euro. Le imprese sono state finanziate con più di 9,3 miliardi e le famiglie con oltre 6,5 miliardi. Per quanto riguarda la rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 171 milioni di euro (pari all’1% del totale dei finanziamenti). Superiori a 22,3 miliardi i depositi da parte della clientela.”Si tratta di valori rilevanti – ha dichiarato Fracalossi – pur in un contesto difficile che pone le imprese in una condizione di vigile attesa. È necessaria un’alleanza ancora più stretta tra mondo bancario e produttivo per affrontare insieme le sfide del cambiamento da cui dipendono i fattori produttivi e la crescita: dal rilancio dei settori strategici al supporto per l’internazionalizzazione; dall’innovazione tecnologica ai criteri di sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    illimity, depositata una sola lista per il rinnovo degli organi sociali

    (Teleborsa) – illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha comunicato che è stata depositata un’unica lista di candidati alla nomina degli organi sociali per l’assemblea ordinaria convocata in unica convocazione per il 29 aprile 2025. La lista è stata presentata da Tetis (veicolo controllato da Corrado Passera) e da una pluralità di altri azionisti rappresentanti complessivamente circa il 27,2% del capitale sociale.La lista per la nomina del Consiglio di Amministrazione è composta da: 1. Rosalba Casiraghi 2. Corrado Passera 3. Elena Cialliè 4. Marcello Valenti 5. Paola Elisabetta Galbiati 6. Massimo Brambilla 7. Francesca Lanza 8. Filippo Annunziata 9. Ivana Bonnet Zivcevic 10. Giovanni Majnoni d’Intignano 11. Laura GrassiLa lista per la nomina del Comitato per il Controllo sulla Gestione è composta da: 1. Marco Bozzola 2. Nadia Fontana 3. Stefano Caringi. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, cartolarizzazione sintetica con BERS in Romania

    (Teleborsa) – La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha firmato un accordo di cartolarizzazione sintetica in ??Romania con UniCredit Bank S.A. (UniCredit Bank). Si tratta della prima transazione di alleggerimento del capitale della BERS in Romania e della prima emissione di cartolarizzazione sintetica di UniCredit Bank.La BERS sta fornendo una protezione del credito fino a 77,5 milioni di euro sulla tranche mezzanine di una cartolarizzazione sintetica sotto forma di garanzia non finanziata. Il portafoglio cartolarizzato sottostante – di circa 775 milioni di euro – è un portafoglio granulare di prestiti alle piccole e medie imprese (PMI) e alle aziende originati da UniCredit Bank.La transazione consente a UniCredit Bank, partner di lunga data della BERS in Romania e banca leader nel paese, di migliorare la propria resilienza patrimoniale ottenendo un alleggerimento dei risk-weighted asset e di espandere la propria capacità di prestito all’economia reale. UniCredit Bank si è impegnata a ridistribuire l’alleggerimento dei risk-weighted asset ottenuto per nuovi prestiti per PMI e aziende nel paese. Un importo pari al 120% della garanzia della BERS sarà dedicato a progetti che supportano l’azione per il clima e la sostenibilità ambientale, in linea con i criteri della Green Economy Transition (GET) della BERD.La transazione è stata strutturata in modo tale da soddisfare i requisiti per il significant risk transfer (SRT) ai sensi del Regolamento sui requisiti patrimoniali dell’Unione europea.L’operazione fa parte del programma UniCredit ARTS relativo alle transazioni SRT. Conferma inoltre la strategia di UniCredit di utilizzare sempre di più SRT come strumento efficace per migliorare l’efficienza del capitale, con l’obiettivo di espanderlo ulteriormente a nuove classi di attività e nuove entità legali nel Gruppo UniCredit nell’Europa centrale e orientale. LEGGI TUTTO