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    Credemleasing punta a +25% di clienti e nuovi contratti entro il 2028

    (Teleborsa) – 18.000 clienti attivi, 113 dipendenti, 220 milioni di euro di utile cumulato negli ultimi 10 anni (dal 1/1/2015 al 31/12/2024). Questi sono i principali indicatori registrati da Credemleasing, società del Gruppo Credem specializzata nel leasing finanziario e guidata dal Direttore Generale Gabriele Decò, nei suoi primi 45 anni di attività. La società, che non ha mai chiuso un bilancio in perdita ed è membro e socio fondatore di ASSILEA ha l’obiettivo di stipulare il +25% di nuovi contratti entro il 2028 puntando a consolidare la propria quota di mercato del 3,38% posizionandosi al 5° posto nella classifica dell’Associazione Italiana Leasing, toccando punte del 5,71% nel leasing finanziario.”Celebrare i 45 anni di Credemleasing è motivo per me di grande orgoglio. Un traguardo figlio dell’impegno e della professionalità di tutte le persone che lavorano e hanno lavorato in azienda, della fiducia dei nostri clienti e del supporto del Gruppo Credem – ha dichiarato Gabriele Decò, Direttore Generale di Credemleasing – In un contesto come quello del 2025, dinamico e in evoluzione, la società saprà accompagnare famiglie e imprese nel raggiungimento dei propri obiettivi, anche attraverso un importante focus sulla digitalizzazione e sostenibilità, con la forza del Gruppo Credem e la capacità di stare vicino agli imprenditori”. “Credemleasing da anni è sinonimo di competenza, una società nella quale si sviluppa un’energia contagiosa grazie all’integrazione tra l’oro dei nostri giovani e il valore dei nostri expert in un’anima unica, a beneficio della customer experience dei nostri clienti”, ha concluso Decò.Credemleasing ha da sempre ricoperto un importante valore strategico per il Gruppo Credem nel sostenere gli investimenti delle imprese attraverso il servizio di leasing finanziario. La sinergia tra Credemleasing e le reti commerciali di Credem, di Credem Euromobiliare Private Banking e delle società specializzate del Gruppo, ha consentito di creare valore sostenibile nel tempo, anche attraverso i canali digitali, per poter supportare le diverse esigenze della clientela con l’obiettivo di ottimizzare la gestione finanziaria, preservare la liquidità e beneficiare di vantaggi fiscali.Con 18 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale e servizi accessibili da remoto, Credemleasing ha consolidato la sua posizione in segmenti chiave come il leasing nautico (raggiungendo il 25% circa di quota di mercato) ed immobiliare. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia: Intesa, UniCredit, BPM, Iccrea e BNL sono istituzioni a rilevanza sistemica nazionale

    (Teleborsa) – Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2024 la Banca d’Italia ha identificato i gruppi bancari Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, ICCREA e Banca Nazionale del Lavoro come istituzioni a rilevanza sistemica nazionale (Other Systemically Important Institutions, O-SII) autorizzate in Italia. Il relativo procedimento amministrativo è stato avviato prima che si perfezionassero le operazioni di aggregazione che hanno recentemente coinvolto i gruppi BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio e i gruppi Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca. Gli effetti delle due operazioni non sono pertanto considerati ai fini di questa decisione. La Banca d’Italia ha già avviato procedimenti nei confronti dei gruppi BPER Banca e Monte dei Paschi di Siena per tenere conto delle nuove configurazioni degli stessi; gli esiti verranno resi noti a conclusione dei procedimenti.Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, ICCREA e Banca Nazionale del Lavoro dovranno mantenere, dal 1° gennaio 2026, una riserva di capitale (buffer) per le O-SII pari, rispettivamente, a 1,25, 1,25, 0,50, 0,25 e 0,25 per cento delle proprie esposizioni complessive ponderate per il rischio. La Banca d’Italia ha esercitato il supervisory judgement per mantenere la riserva di Banca Nazionale del Lavoro allo 0,25 per cento anche per il 2026.La valutazione ha coinvolto tutti i gruppi bancari e le banche non facenti parte di un gruppo bancario operanti in Italia a fine 2024. L’identificazione ha preso in considerazione, per ciascuna banca/gruppo bancario, il contributo dei quattro profili (dimensione, importanza per l’economia italiana, complessità e interconnessione con il sistema finanziario) indicati dalle linee guida dell’EBA.Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2024, il punteggio complessivo che indica la rilevanza sistemica a livello nazionale di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e ICCREA supera la soglia di 300 punti base (pb) utilizzata dalla Banca d’Italia e conforme alle linee guida dell’EBA. Banca Nazionale del Lavoro (BNL) registra invece un punteggio inferiore a quello previsto per l’identificazione automatica come O-SII. La riduzione del punteggio di BNL si è tuttavia concentrata nella seconda parte dello scorso anno ed è stata determinata principalmente dalle due componenti più volatili delle quattro che contribuiscono al punteggio totale: la complessità e l’interconnessione. La diminuzione potrebbe quindi avere natura temporanea. La Banca d’Italia ha pertanto esercitato il supervisory judgement al fine di mantenere la riserva per BNL allo 0,25 per cento. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema incassa 103 milioni di euro da Comune destinatario di sentenza Cedu

    (Teleborsa) – Banca Sistema, quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha raggiunto con un Comune, destinatario finale di una sentenza resa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e uscito nel frattempo dal dissesto, un’intesa finalizzata all’incasso giudiziale, entro il corrente mese, di un ammontare complessivo pari a 103 milioni di euro, di cui circa 61,7 milioni di euro a titolo di capitale, (ii) circa 40,6 milioni di euro a titolo di interessi oltre (iii) ad una quota residuale a titolo di imposte.Considerando la quota di interessi di mora già contabilizzati in bilancio su base accrual, gli interessi di mora aggiuntivi che transiteranno a conto economico saranno pari a 33,7 milioni di euro.La banca specifica che gli ammontari sopra esposti si riferiscono al medesimo ente territoriale di cui si è data evidenza a gennaio 2025, in relazione alla sentenza pubblicata in pari data dalla Corte EDU. La banca continua ad esperire le azioni inerenti le esposizioni creditorie verso gli altri debitori nazionali destinatari finali di altre sentenze rese dalla Corte EDU o per le quali sono stati depositati ricorsi dinanzi alla Corte EDU come già in precedenza comunicato.Il pagamento della creditoria sopra esposta genererà un impatto positivo stimato in circa 136bps sul CET1 ratio e 136bps sul Total Capital ratio sulla base dei dati pubblicati al 30 settembre 2025. A quella data, i coefficienti patrimoniali della banca erano pari a: CET1 ratio phased in al 13,83%, Total Capital ratio phased in al 16,61%, CET1 ratio fully phased al 13,94%, Total Capital ratio fully phased al 16,72%. LEGGI TUTTO

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    MPS colloca green bond da 500 milioni di euro. Ordini 4 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha concluso con successo il collocamento della prima emissione Green Senior Preferred Unsecured. L’obbligazione a tasso fisso con durata 6 anni e tre mesi (scadenza febbraio 2032) e con opzione di rimborso anticipato dopo il quinto anno, è stata emessa per un ammontare pari a 500 milioni di euro.L’operazione ha riscosso un elevato interesse da parte di primari investitori italiani e internazionali con una raccolta ordini per circa 2 miliardi di euro, 4 volte l’offerta. La cedola fissa annuale è pari a 3,25% e il prezzo di re-offer è di 99,647%, corrispondente ad uno spread di 90 bps sopra il mid-swap, al di sotto dell’indicazione iniziale di 120 bps, e inferiore di 40 bps rispetto alla precedente emissione Senior Preferred Unsecured del maggio di quest’anno con durata leggermente inferiore.La domanda è stata diversificata, sia come tipologia di investitori che come distribuzione geografica, con ordini provenienti, in particolare, da Italia 36%, Germania, Austria e Svizzera complessivamente 17%, Francia 15%, Sud Europa 13% e altri Paesi 19%, con una buona partecipazione da parte di investitori con obiettivi ESG.I titoli saranno emessi in forma dematerializzata e accentrati presso Euronext Securities Milan (Monte Titoli). Il rating atteso è Baa3 da parte di Moody’s, BBB- da parte di Fitch e BBB da parte di Morningstar DBRS e l’obbligazione sarà quotata presso la Borsa di Lussemburgo. Il consorzio di collocamento che ha curato l’operazione è costituito da BBVA, Deutsche Bank, HSBC, JPMorgan, Mediobanca, Natixis e NatWest. LEGGI TUTTO

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    Orcel archivia Banco BPM: “Unicredit con più opzioni di M&A in Europa

    (Teleborsa) – “Siamo la banca con più opzioni di M&A in Europa, perché siamo presenti in 13 mercati”. Così l’AD di UniCredit, Andrea Orcel intervistato nell’ambito del Forum “Finance of Future” organizzato a Milano da Bloomberg che aggiunge: “Siamo disciplinati nel non deludere i nostri azionisti azionisti, quindi non faremo operazioni che non creano valore”.”Direi che probabilmente la cosa per noi più importante è che non possiamo accettare l’affermazione secondo cui saremmo una minaccia per la sicurezza nazionale, perché non lo siamo”, sottolinea il top manager che definisce “quasi un dovere” il ricorso promosso dalla banca al Consiglio di Stato contro il Tar del Lazio sull’utilizzo del Golden Power da parte del Governo per mettere paletti al tentativo di acquisizione di Banco BPM da parte del gruppo di piazza Gae Aulenti. “Il CdA della banca, spiega Orcel, ha un dovere di diligenza nei confronti di UniCredit. Quindi abbiamo il dovere di chiudere il cerchio su ciò che è accaduto. E’ quasi automatico. Non ci leggerei altro. Inoltre, non c’è nessuno scontro: vogliamo solo chiudere il cerchio. E’ importante ottenere chiarezza legale, in un senso o nell’altro”.Quanto a Banco BPM, Orcel parla di “capitolo chiuso” per UniCredit. “Abbiamo chiuso quel capitolo. Abbiamo provato, a determinate condizioni. Per varie ragioni non doveva essere, quindi l’abbiamo chiuso”. LEGGI TUTTO

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    Rilancio di Piazza Italia: oltre 1.000 assunzioni e una filiera più sostenibile

    (Teleborsa) – UniCredit, con varie istituzioni finanziarie, consolida il proprio ruolo guidando un’operazione strategica nel settore retail-fashion: il family buy out di Alma S.p.A. – Piazza Italia, con cui Luigi Bernardo acquisisce il controllo dell’intero capitale del gruppo, aprendo una nuova fase di crescita industriale, occupazionale e internazionale per uno dei protagonisti del retail italiano. UniCredit al timone agisce come sole global coordinator, sole bookrunner e loan agent, con una quota complessiva pari al 43,5% del finanziamento. L’operazione, strutturata in pool tra la capofila UniCredit e altri cinque istituti – BNL BNP Paribas e Banca Monte dei Paschi di Siena in qualità di mandated lead arrangers, Cdp, Mediocredito Centrale e Banco di Desio come lead arrangers – prevede due linee distinte: un term loan a favore di LB Holding S.p.A. per l’acquisizione della quota paritetica del fratello Antonio Bernardo e una back-up facility dedicata a Piazza Italia S.p.A. entrambe saranno finalizzate a sostenere la nuova fase di sviluppo operativo e commerciale della società. Il nuovo piano industriale 2025-2030 di Piazza Italia prevede circa 200 nuove aperture, metà dirette e metà in franchising, tra Italia, Balcani, Grecia, Medio Oriente, Sud America e Nord Africa, e avrà un impatto diretto sull’occupazione con oltre mille nuove assunzioni previste in cinque anni tra sede e rete retail. Nel 2025 il gruppo si appresta a chiudere il miglior esercizio della sua storia, con un volume d’affari complessivo – tra rete diretta e franchising – pari a 485 milioni di euro, ricavi netti per 350 milioni e un Ebitda di 50 milioni, corrispondente a un margine del 14,3%. Un risultato che conferma la solidità economica del gruppo e la sua capacità di creare valore anche in un contesto altamente competitivo.La sede di Nola (Na) diventerà hub strategico per le funzioni digital, retail operations, supply chain e sviluppo internazionale, confermando il contributo del Sud alla crescita del gruppo e dell’intero settore moda italiano.Un ruolo centrale nel rilancio e nella definizione del piano di sviluppo è stato assunto da Arnaldo Bernardo, co–amministratore delegato di Piazza Italia e primogenito del fondatore Luigi, che ha guidato in prima persona l’operazione finanziaria e supervisionato il nuovo piano di crescita e sviluppo del gruppo. Piazza Italia ha inoltre definito un piano Esg integrato che coniuga crescita, responsabilità e filiera corta: incremento delle produzioni in Italia e nell’area euro-mediterranea, riduzione della dipendenza dal far east, uso di materiali a minore impatto ambientale, processi distributivi più efficienti e circolari e programmi di formazione per i giovani talenti. “La nostra famiglia rafforza la governance e la capacità di investire nel lungo periodo – commenta Luigi Bernardo, Ceo Piazza Italia –. Puntiamo su prossimità produttiva, digitalizzazione e formazione per costruire un modello competitivo e sostenibile che continui a creare lavoro e valore in Italia e all’estero”.”UniCredit conferma il proprio ruolo di banca capace di accompagnare le imprese italiane nei passaggi strategici di crescita, sostenendo la modernizzazione della filiera e la creazione di nuova occupazione qualificata, in particolare nel Sud – dichiara Ferdinando Natali, Regional Manager Sud UniCredit –. Piazza Italia è un esempio virtuoso di impresa familiare che guarda ai mercati globali senza perdere le proprie radici”. “Territorio, vicinanza al cliente e accompagnamento sia nelle esigenze aziendali sia nei progetti di crescita sono le nostre leve a sostegno dell’economia e delle realtà produttive del Paese – evidenzia Fulvio Egidi, Head of Large Corporate BNL BNP Paribas and Head of Structured Finance BNL BNP Paribas – confermando il nostro impegno verso la sostenibilità e l’innovazione”.”Con questa operazione Cdp conferma la propria vicinanza ai progetti di crescita delle imprese familiari italiane che investono su innovazione e occupazione. Piazza Italia rappresenta un caso virtuoso radicato nei territori e proiettato verso nuovi mercati” aggiunge Carlo Francesco Maria Anzilotti responsabile relazioni business Imprese Centro Adriatica e Sud di Cassa Depositi e Prestiti.”Il progetto di Piazza Italia pone l’accento su due aspetti per noi fondamentali: la valorizzazione di importanti realtà italiane, in particolare quelle del Mezzogiorno, e la promozione di modelli di crescita e sviluppo sostenibili, responsabili e rispettosi dell’ambiente”, dichiara Piero Ferettini, Responsabile Commerciale di Mediocredito Centrale.”Abbiamo aderito con entusiasmo a un progetto che coniuga crescita e responsabilità – afferma Luisa Gilardi head of corporate di Banco di Desio –. La capacità di Piazza Italia di radicarsi nei territori e innovare la propria catena del valore è perfettamente coerente con la nostra mission di banca di prossimità da sempre vocata al servizio delle persone e delle imprese”. LEGGI TUTTO

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    Milano: Comune e UniCredit Foundation presentano primo spazio WeMi Scuola

    (Teleborsa) – Con l’obiettivo di consolidare il ruolo della scuola come presidio sociale ed educativo e come luogo di intercettazione precoce del bisogno, nasce e si insedia in otto istituti scolastici e due centri di formazione professionale cittadini WeMi Scuola, un progetto triennale che prevede la creazione di sportelli di welfare e la realizzazione di attività a supporto della funzione educativa a disposizione della comunità scolastica, grazie a un contributo di 1,2 milioni di euro da parte di UniCredit Foundation.Il servizio, presentato oggi all’IIS G.L. Lagrange alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, dell’assessore al Welfare Lamberto Bertolé e della direttrice generale di UniCredit Foundation, Silvia Cappellini, sarà coprogettato da Comune di Milano e dieci realtà del Terzo settore che metteranno a disposizione operatrici e operatori che, da questo mese, saranno presenti negli istituti per definire, insieme alla comunità scolastica, bisogni e necessità utili per l’implementazione dell’attività degli sportelli.”Costruire un welfare di prossimità che garantisca ascolto e occasioni di socialità vicini alle persone e ai luoghi che frequentano quotidianamente significa rendere più efficaci e tempestive le risposte ai bisogni – dichiara Sala –. Nel caso degli adolescenti, non basta intervenire sull’emergenza, ma è necessario immaginare strumenti di prevenzione e intercettazione precoce del disagio. La scuola non può che essere uno snodo cruciale di questo modello a cui oggi, con WeMi Scuola, siaggiunge un nuovo tassello”.”Con WeMi Scuola – afferma Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit e presidente di UniCredit Foundation – portiamo avanti la nostra missione di investire nei giovani e nella loro istruzione. Crediamo che l’inclusione sociale parta dai banchi di scuola: per questo mettiamo a disposizione risorse, competenze e impegno per costruire spazi in cui i ragazzi possano sentirsi ascoltati, supportati e valorizzati. È un progetto che parla di futuro e di comunità, due parole che per noi significano responsabilità”.Dieci le realtà scolastiche coinvolte, almeno una in ogni municipio, per un totale di oltre 12mila studenti potenzialmente coinvolti: l’IPSCT Cavalieri-Marignoni, l’IIS Caterina da Siena, l’IIS Maxwell, l’IIS Oriani-Mazzini, l’IIS Kandinsky, l’IIS Galilei-Luxemburg, l’IIS Frisi, l’IIS Lagrange, il CAPAC e la scuola professionale GALDUS. In accordo con i singoli istituti secondari di secondo grado, saranno attivati circa 20 sportelli, con la possibilità di prevedere più di un presidio quando la scuola è articolata su diversi plessi. Saranno spazi di ascolto e supporto sociale, gestiti da operatrici e operatori specializzati, con l’obiettivo di intercettare precocemente situazioni di disagio, sostenere i percorsi formativi e di crescita dei ragazzi e delle ragazze e orientare il personale scolastico e le famiglie alla rete dei servizi del territorio. Ogni sportello avrà, inoltre, a disposizione un budget, per un totale di quasi 500mila euro, per lo sviluppo di attività condivise, costruite, all’interno e all’esterno della scuola, a partire dai bisogni espressi dalle studentesse e dagli studenti in collaborazione con il corpo docente: dalle attività sportive ai laboratori teatrali o musicali, da percorsi di scoperta del territorio o di avvicinamento al volontariato ai doposcuola e alle attività specifiche progettate per rispondere a problematiche specifiche del contesto scolastico di riferimento.”Molto spesso – spiega Bertolé – le situazioni che vengono prese in carico singolarmente risultano poi comuni a diverse persone all’interno di una comunità. Il senso di WeMi Scuola è proprio quello di una gestione complessiva di questo disagio con l’obiettivo di massimizzare le risorse a disposizione e, allo stesso tempo, rendere più efficaci le risposte”.”Con WeMi Scuola – aggiunge Cappellini – vogliamo contribuire a rafforzare il legame tra educazione e inclusione, partendo da dove tutto inizia: la scuola. Qui si formano non solo competenze, ma anche relazioni, fiducia e senso di comunità. Sostenere questi spazi significa investire nella crescita dei ragazzi e nel futuro dei territori.”L’iniziativa si inserisce nel solco dell’esperienza del sistema WeMi, la rete di sportelli di prossimità attivi nei Municipi milanesi, ma con un focus mirato sulla popolazione scolastica e sugli adolescenti, per rafforzare i percorsi educativi, prevenire situazioni di fragilità e promuovere ambienti di crescita più inclusivi e partecipativi. Il sistema WeMi, nato nel 2017, è oggi una rete consolidata di primo accesso ai servizi di welfare cittadino, con 25 spazi attivi distribuiti nei nove Municipi: venti di essi sono collocati all’interno delle Case di Quartiere e la restante parte in sedi messe a disposizione dal Terzo settore, partner del Comune nella gestione del sistema. A questi si affiancheranno ora gli spazi WeMi Scuola, dedicati a rafforzare il legame tra educazione e inclusione, con l’obiettivo di offrire a studenti, personale scolastico, famiglie e scuole un nuovo strumento di prossimità e prevenzione. Diversi i partner del Terzo settore: FondazioneSomaschi onlus, Comin cooperativa sociale, cooperativa sociale Cascina Biblioteca, cooperativa sociale La Strada, cooperativa sociale Lo Scrigno, Spazio Aperto Servizi, cooperativa sociale Azione solidale, Sociosfera onlus, Consorzio Sir, Itinerari paralleli impresa sociale, ON impresa sociale, Ciessevi Milano. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, primi nove mesi del 2025 record per Portafoglio Crediti e Volumi

    (Teleborsa) – Nei primi nove mesi del 2025 BFF Banking Group ha riportato un Utile Netto Rettificato pari a 118,1 milioni, rispetto a 103,2 milioni nei primi nove mesi 2024. Utile Netto Rettificato del terzo trimestre 2025 è pari a 42,8 milioni, in crescita del 33% anno su anno.Il Portafoglio Crediti è pari a 5,8 miliardi (+8% anno su anno) e Volumi a 6,3 miliardi (+11% anno su anno). Si p trattato dei primi nove mesi più alti di sempre in termini di Portafoglio Crediti e Volumi di Gruppo. I Volumi in Italia sono cresciuti di 16% anno su anno.Il Coefficiente Prestiti/Depositi si è attestato al 73%, con Depositi da Transaction Services in crescita di 1,3 miliardi anno su anno.Le Sofferenze Nette sono pari allo 0,2% dei crediti escludendo i Comuni italiani in dissesto.I Past due (Crediti scaduti netti) ammontano a 1,6 miliardi, in diminuzione del 6% rispetto a dicembre 2024. Fatture contagiantipari a 296 milioni (-30% dalla riclassificazione di giugno 2024).Tra gli indicatori patrimoniali, il CET1 ratio si è attestato al 13,4% e TCR al 16,5%, con 108 milioni di capitale in eccesso rispetto al targetdel 13% di CET1 ratio.La società ha segnalato che i nuovi target di medio periodo saranno comunicati con il nuovo Piano Strategico nel corso del 2026. LEGGI TUTTO