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    Barclays vende l’intera quota in Entercard al partner di JV Swedbank

    (Teleborsa) – Il colosso bancario britannico Barclays ha stipulato un accordo per la vendita dell’intera partecipazione nella sua joint venture svedese Entercard Group al suo partner di joint venture, Swedbank.Entercard è stata costituita come joint venture nel 2005. La sua attività principale è l’erogazione di credito al consumo a clienti in Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia. Al 31 marzo 2025, Entercard aveva un patrimonio totale di 36 miliardi di corone svedesi (circa 3,25 miliardi di euro), composto principalmente da crediti verso carte e prestiti.Swedbank acquisirà la partecipazione di Barclays in Entercard al valore contabile (pari alla metà del patrimonio netto di Entercard e stimato in 2,6 miliardi di corone svedesi al 31 marzo 2025, circa 235 milioni di euro), pagabile in contanti al completamento dell’operazione. Si prevede che la vendita libererà circa 0,9 miliardi di sterline di RWA, aumentando il coefficiente CET1 di Barclays di circa 4 punti base al closing. La transazione dovrebbe concludersi entro la fine del 2025.Al completamento, Entercard rimborserà il finanziamento, per un importo pari a circa 1,2 miliardi di sterline, attualmente erogato da Barclays a Entercard. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, i Gavio acquistano azioni per oltre 1,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Aurelia, la holding della famiglia Gavio, ha acquistato 62.500 azioniMediobanca il 27 agosto 2025. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 20,95 euro, per un controvalore di circa 1,3 milioni di euro.Inoltre, sempre il 27 agosto, ha acquistato opzioni call su 50.000 azioni con un prezzo strike di 21 euro e scadenza al 19 settembre 2025. Si tratta di un contratto a termine che attribuisce al compratore il diritto di decidere se acquistare oppure no un’attività sottostante a una certa data a un prezzo prefissato. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out al 12,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 27 agosto 2025 sono state presentate 291.412 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 799.414 adesioni, pari al 12,658361% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, adesioni ad OPS di MPS poco mosse. Procura smentisce indagine su concussione

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 27 agosto 2025 sono state presentate 65.474 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 162.037.069, pari al 19,4457% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 19,0753% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.Intanto, la Procura di Milano, con un comunicato a firma del procuratore Marcello Viola, smentisce l’articolo pubblicato oggi dal sito Lettera43.it dal titolo “Terremoto in vista sulla vicenda MPS-Mediobanca”, affermando che le notizie contenute nello stesso “per tutto ciò che viene attribuito alla Procura di Milano, sono prive di ogni fondamento”. “Non risultano pervenuti ad oggi a questo ufficio esposti da chicchessia provenienti, corredati o meno da registrazioni, che rappresentino i fatti riferiti nell’articolo”, precisa il comunicato.Il sito annunciava in esclusiva l’apertura di un fascicolo della procura “dove si ipotizza il reato di concussione nei confronti di due membri di primo piano del governo. Al centro presunte pressioni sui soci di Piazzetta Cuccia perché aderissero all’offerta di Monte Paschi e non partecipassero all’OPS lanciata dalla merchant bank su Banca Generali”. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema, Intesa abbassa target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 1,94 euro per azione (dai precedenti 2,20 euro) il target price su Banca Sistema, quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, confermando la raccomandazione “Neutral”, con un upiside potenziale del 13%.Gli analisti hanno scritto che Banca Sistema ha registrato solidi risultati nel secondo trimestre, sebbene leggermente inferiori alle previsioni a causa di maggiori accantonamenti. La crescita dei ricavi ha rallentato, riflettendo gli sforzi per ridurre i crediti past due, mentre i coefficienti patrimoniali sono migliorati, con il CET1 in aumento di 140 punti base al 13,8%. Il management ha rilasciato previsioni positive per il secondo semestre, considerando i 2,3 miliardi di euro di fatturato factoring raggiunti nel primo semestre del 2025 come un risultato solido e prevedendo un aumento dell’attività supportato dal ricostituito buffer di capitale.Viene ricordato che, il 30 giugno, CF+ ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria (OPA) sulle azioni di Banca Sistema, al prezzo di 1,8 euro per azione. L’offerta consiste in 1,382 euro in contanti e 0,418 euro in azioni Kruso Kapital, queste ultime soggette a un rapporto di frazionamento di 1:98. Il principale azionista e AD di Banca Sistema, Gianluca Garbi, ha accettato di offrire la sua partecipazione del 24,86%. Il board fornirà un parere sull’offerta a tempo debito.”Sebbene l’azienda abbia compiuto notevoli progressi nella riduzione dei prestiti past due, e nel ripristino delle riserve di capitale, ciò ha rallentato la crescita dei ricavi”, viene sottolineato nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, il vice presidente Pignatti-Morano vende 15 mila azioni

    (Teleborsa) – Vittorio Pignatti-Morano Campori ha ceduto 15.000 azioni di Mediobanca a 21,473 euro per azione il 22 agosto 2025, per un controvalore di circa 322 mila euro.Pignatti-Morano, che ha oltre 35 anni di esperienza nell’investment banking e nel private equity, è consigliere di Mediobanca dal 2018 e dal 2023 è vice presidente del consiglio di amministrazione. LEGGI TUTTO

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    Banche europee resilienti all’impatto dei dazi USA: focus su esposizioni a clientela corporate

    (Teleborsa) – Le banche europee sono ben posizionate per affrontare il contesto operativo più difficile causato dall’aggiornamento dei dazistatunitensi sulle importazioni da UE, Regno Unito e Svizzera, entrato in vigore il 7 agosto. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo rapporto, evidenziando che la maggior parte dei rating delle banche europee ha un margine di manovra sufficiente per assorbire gli effetti dell’adeguamento delle economie al nuovo paradigma commerciale.I dazi peseranno sulle prospettive di crescita economica, incidendo sulla redditività e sulla qualità degli attivi in tutti i settori bancari europei. Tuttavia, le banche dovrebbero essere in grado di assorbire queste pressioni dopo diversi anni di miglioramento degli utili, buona qualità degli attivi e solida capitalizzazione, afferma l’agenzia di rating.L’impatto diretto della politica commerciale statunitense sulle banche europee è “limitato”, secondo Fitch. Al contrario, “gli effetti indiretti sulla domanda di prestiti e sulla qualità degli attivi potrebbero essere significativi, a seconda di come i dazi influenzeranno la crescita economica e i tassi di interesse”. Le prospettive delle banche focalizzate sul mercato interno dipenderanno in larga misura dall’andamento delle loro economie nazionali. Fitch prevede che la Germania sarà la più colpita tra le principali economie europee, sebbene l’aumento degli investimenti pubblici dovrebbe mitigarne l’impatto.Nel report viene evidenziato che la maggior parte delle grandi banche europee diversificate a livello internazionale non dovrebbe essere colpita in modo significativo. Sebbene alcune abbiano un’esposizione eccessiva verso paesi extraeuropei che affrontano dazi particolarmente elevati, la diversificazione del loro modello di business dovrebbe consentire loro di assorbire l’impatto.Le banche focalizzate sulla clientela corporate, in particolare quelle dei settori più colpiti, saranno probabilmente sottoposte alla pressione maggiore. Fitch prevede che le attività bancarie retail non subiranno grandi ripercussioni, a meno che i tassi di disoccupazione non aumentino significativamente, il che non rappresenta lo scenario di base.”È probabile che i dazi abbiano un effetto moderato sulla redditività delle banche – si legge nel documento – I tassi di interesse più bassi e la debolezza della domanda di credito alle imprese peseranno sul margine di interesse netto, e le rettifiche di valore sui crediti potrebbero aumentare rispetto ai bassi livelli del primo semestre del 2025″. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out all’8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 26 agosto 2025 sono state presentate 15.273 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 508.002 adesioni, pari al 8,043983% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO