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    illimity Bank, Equita abbassa target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 5 euro per azione (-4%) il prezzo obiettivo su illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan. Il broker ha aggiornato le stime 2024/26 principalmente per riflettere: (i) un outlook più cauto a livello di NII (-5% in media); (ii) una riduzione dei costi operativi (-5% in media); (iii) un aumento del costo del rischio, alla luce delle indicazioni emerse negli ultimi trimestri. Stime di utile netto 2024/26 a 48/63/80 milioni di euro (da 55/70/0 milioni di euro precedenti).”In attesa della presentazione del piano industriale a fine anno e considerando (i) il contesto di mercato non ottimale per il business model; (ii) la progressiva sostituzione del business NPL con quello asset-based financing (in fase di ramp-up e non ancora a regime); e (iii) valutazioni vicine al nostro fair value, confermiamo il rating Hold”, si legge nelle ricerca. LEGGI TUTTO

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    Popolare del Frusinate, utile primo semestre scende a 9,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare del Frusinate, istituto sotto osservazione da parte di Bankitalia, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile pari a 9,2 milioni di euro (utile al 31 dicembre 2023 pari a 10,6 milioni di euro, primo semestre del 2023 a 12,3 milioni di euro), con un margine d’interesse di 19,7 milioni di euro e commissioni nette per 3,5 milioni di euro. Il margine di intermediazione si cifra in 23,9 milioni di euro con rettifiche nette su crediti per 3,8 milioni di euro che portano a un risultato netto della gestione finanziaria pari ad 20,1 milioni di euro. I costi operativi ammontano a 6,4 milioni di euro.I finanziamenti economici netti alla clientela sono aumentati di 14 milioni di euro, raggiungendo così un totale di 775 milioni di euro – di cui il 90,4% afferente al comparto dei crediti in bonis – con un grado di copertura salito al 9,48%. In calo le Attività finanziarie con impatto sulla redditività complessiva e le Attività finanziarie al costo ammortizzato per effetto della naturale scadenza dei titoli in portafoglio connessa peraltro al termine delle operazioni di rifinanziamento BCE.La Raccolta diretta da Clientela è invariata rispetto al 31 dicembre 2023 e pari a 948 milioni di euro. In calo la raccolta indiretta al fair value che si cifra in 105 milioni di euro. Il patrimonio, compreso l’utile di periodo, è pari a 125 milioni di euro, con un CET 1 capital ratio e Total capital ratio al 18,994 % utile di periodo escluso.Il CdA ha previsto di convocare un’Assemblea Straordinaria dei Soci da tenersi in prima convocazione il 31 ottobre 2024, avente ad oggetto l’approvazione del progetto di modifica dello Statuto relativo anche alle modalità di rinnovo del CdA e all’introduzione dei meccanismi per la formazione delle liste, nonché l’accelerazione del ricambio dei componenti del CdA. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare del Lazio, utile primo semestre scende a 9,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il Gruppo Banca Popolare del Lazio ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto consolidato pari a 9,2 milioni di euro, in calo rispetto agli 11,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2023.L’analisi delle singole componenti economiche rileva un aumento del margine d’intermediazione, sia in relazione al margine d’interesse (+1,59%), che al margine da servizi (+0,37%). Il leggero incremento dei costi operativi (+3,3%) è dovuto principalmente all’aumento delle spese amministrative, che risente sia dei maggiori costi legati al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro ABI, avvenuto alla fine del 2023, sia dal rialzo dei prezzi generato dalle note dinamiche inflattive non ancora completamente sopite.La banca evidenzia che la “delicata situazione congiunturale invita ad un’attenta selezione del credito” e si riflette nell’andamento degli impieghi lordi di Gruppo in lieve diminuzione (-1,5%), per un ammontare pari a 2.066 milioni di euro e in un lieve aumento dei crediti deteriorati, che hanno portato NPL ratio al netto degli interessi di mora al 6,71% ed al 3,41% ai valori netti.Il Gruppo ha quindi adottato, in una logica prudenziale, una decisa politica di accantonamento determinando un coverage ratio complessivo del 51,26%, rispetto al 50,71% dello scorso dicembre. Il dato di copertura dei crediti è superiore alla media di sistema pari al 49,7% e sensibilmente superiore alla media delle banche di minori dimensioni (Less Significant Banks), che si attesta sul 32,2%.In aumento il dato della raccolta allargata pari a 3.758 milioni di euro, che rispetto al dato di fine dicembre scorso, incrementa di 162 milioni di euro, pari al +4,5%. La raccolta diretta da Clientela, si attesta a 2.489 milioni di euro (+1,69%). Più sensibile l’incremento della raccolta indiretta, che si attesta a 1.269 milioni di euro (+10,5%).Il dato dell’indice CET1, che sintetizza la solidità del nostro Gruppo Bancario, è in netta crescita dal 30 giugno 2023, con un incremento di 135 p.p., attestandosi al 18,6% (17,24% al 31/12/2023), valore ampiamente superiore ai limiti imposti dalla vigilanza LEGGI TUTTO

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    Volksbank, utile semestrale sale a 58 milioni di euro. Proposta distribuzione straordinaria

    (Teleborsa) – La banca altoatesina Volksbank ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto di 58 milioni di euro, in aumento dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’istituto ha registrato un incremento del 2,2% del margine finanziario, arrivato a circa 194 milioni di euro, grazie al contributo delle commissioni (+5,7%) ed alla normalizzazione dell’attività di finanza, che più che compensano l’incremento degli interessi passivi per la remunerazione della raccolta della clientela.Rispetto a fine 2023, la liquidità delle famiglie ed imprese è cresciuta di oltre 220 milioni di euro (+2,6%), i crediti alla clientela di circa 70 milioni di euro (+0,9%) e la raccolta gestita (fondi comuni di investimento, assicurazioni vita) è cresciuta di circa 230 milioni di euro (+7,1%).Il rischio di credito è stabile a ca. 15 punti base, grazie alle minori classificazioni (tasso di deterioramento allo 0,8%) ed agli importanti recuperi sulle posizioni già classificate (13 milioni di euro). La quota netta del portafoglio dei crediti deteriorati sul portafoglio complessivo (NPL ratio netto) è giunta ormai al 1,7%, in ulteriore riduzione dal 1,9% del dicembre 2023. Le coperture del portafoglio deteriorato salgono ulteriormente, raggiungendo il 59,5%, 10 punti percentuali al di sopra della media del SistemaI coefficienti patrimoniali, già al netto delle distribuzioni previste, si confermano solidi ed in crescita, con il coefficiente patrimoniale Total Capital Ratio (TCR fully phased) che sale dal 16,6% di fine 2023 al 17,0% ed il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 fully phased) che sale dal 15,3% di fine 2023 al 15,7%.”Il 2024 di Volksbank sta ulteriormente confermando l’affidabilità e l’attendibilità del percorso definito nel Piano I-mpact 2026 – ha commentato il presidente Lukas Ladurner – Registriamo risultati solidi, grazie ai collaboratori della Banca che forniscono un servizio eccellente ai clienti, incrementano i volumi, il numero di clienti e le quote di mercato e anticipano le sfide poste dall’inflazione, dallo scenario dei tassi di interesse e dalla stagnazione congiunturale”.Il consiglio di amministrazione ha deciso di convocare per il 25 settembre 2024 un’assemblea per proporre la distribuzione di un dividendo da riserve di utili per un importo complessivo di oltre 10 milioni di euro che si somma ai 32 milioni di euro di dividendi già distribuiti ai soci a maggio 2024. L’Assemblea sarà anche chiamata a definire la data per l’assegnazione di 1 azione gratuita ogni 30 detenute, già deliberata dai soci lo scorso 20 aprile, sulla base della proposta di utilizzare il 28 novembre 2024 quale record date LEGGI TUTTO

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    Banco BPM fissa obiettivi intermedi di decarbonizzazione al 2030

    (Teleborsa) – Banco BPM ha fissato gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 per ognuno dei 5 settori che erano stati individuati come prioritari e comunicati in sede di adesione alla Net Zero Banking Alliance (NZBA), avvenuta nel marzo 2023. A tal fine, gli scenari “net zero” 2050 proposti dai migliori standard di mercato (Agenzia Internazionale dell’Energia) sono stati applicati ai portafogli della banca, sulla base della situazione rilevata al 31 dicembre 2022.I target al 2030 sono espressi in termini di riduzione percentuale rispetto a fine 2022 dell’intensità emissiva media ponderata sulla base dell’esposizione nei confronti di controparti corporate).Per l’Automotive: riduzione del 48% dell’intensità emissiva rilevata a fine 2022 (0,45 milioni di tonnellate di CO2e per miliardo di passeggeri-chilometro percorsi dai veicoli venduti). Il target considera le emissioni di Scope 1, 2 e 3 delle controparti in portafoglio, che includono i produttori di mezzi pesanti.Per Cement: riduzione del 23% dell’intensità emissiva rilevata a fine 2022 (0,50 tonnellate di CO2e per tonnellata di prodotto cementizio). Il target considera le emissioni di Scope 1 e 2 delle controparti in portafoglio.Per Coal: run-off (ovvero -100%) delle esposizioni entro il 2026.Per Oil & Gas: riduzione del 14% dell’intensità emissiva rilevata a fine 2022 (60,7 grammi di CO2e per megajoule di prodotto petrolifero/gas naturale prodotto o distribuito). Il target considera le emissioni di Scope 1, 2 e 3 delle controparti in portafoglio.Per Power Generation: riduzione del 56% dell’intensità emissiva rilevata a fine 2022 (0,17 tonnellate di CO2e per megawattora di energia prodotta). Il target considera le emissioni di Scope 1 e 2 delle controparti in portafoglio. LEGGI TUTTO

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    Cassa di Ravenna, utile semestrale record a 25,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cassa di Ravenna ha chiuso il primo semestre del 2024 con un margine di interesse di 35,9 milioni di euro (-3,04%), commissioni nette di 25,6 milioni di euro (+1,66%), margine di intermediazione di 80,4 milioni di euro (+4,24%), rettifiche e accantonamenti per rischio di credito, sempre prudenti, di 7,2 milioni di euro (-32,75%).Il risultato della gestione finanziaria è di 73,2 milioni di euro (+10,44%), i costi operativi, comprensivi dei costi obbligatori per salvataggi di banche concorrenti, ammontano a 42 milioni di euro (+6,65%). L’utile netto è cresciuto a 25,2 milioni di euro (+15,01%): si tratta di risultato migliore di sempre. La raccolta diretta da Clientela è cresciuta a 4.489 milioni di euro (+0,64%), la raccolta indiretta è di 5.504 milioni di euro (+3,70%), di cui 2.641 milioni di euro risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). Diminuisce la domanda di prestiti, con impieghi di 3.095 milioni di euro (-3,98%).Il totale dei crediti deteriorati netti della Cassa (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) diminuisce del 9,86% e rappresenta il 2,54% del totale dei crediti netti.Nel primo semestre 2024 si è rafforzata ulteriormente la solidità patrimoniale della Cassa: il CET 1 ratio al 30 giugno 2024 è del 23,02% ed il Total Capital Ratio è del 24,31%.Positivo anche il bilancio semestrale consolidato del Gruppo Cassa (che comprende Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno e tre società di prodotti e servizi), con un utile netto di 22,1 milioni di euro (+16,59%), anch’esso risultato migliore di sempre. Il margine d’interesse consolidato è di 59,2 milioni di euro (-0,71%), le commissioni nette 47,9 milioni di euro (+7,33%), il margine di intermediazione 112,9 milioni di euro (+4,18%), le rettifiche e gli accantonamenti per rischio di credito 8,3 milioni di euro (-39,18%), il risultato netto della gestione finanziaria è di 104,6 milioni di euro (+10,57%), i costi operativi ammontano a 72,3 milioni di euro (+6,74%). Nel bilancio consolidato la raccolta diretta da clientela è cresciuta a 6.539 milioni di euro (+2,45%), la raccolta indiretta è di 7.702 milioni di euro (+3,88%), di cui 3.566 milioni di euro di risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). In calo la domanda di prestiti, con impieghi di 3.940 milioni di euro (-4,88%). Il totale di tutti i crediti deteriorati netti del Gruppo (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 2,11% del totale degli impieghi netti (-12,22%).I coefficienti patrimoniali di Vigilanza al 30 giugno 2024 rafforzano ulteriormente l’elevata patrimonializzazione complessiva del Gruppo Cassa: il CET 1 Ratio è cresciuto al 17,71% rispetto al 7,80% richiesto dalle competenti Autorità al Gruppo Cassa nel processo di revisione e valutazione prudenziale SREP, mentre il Total Capital Ratio di Gruppo è cresciuto al 19,20% rispetto al 12,00% richiesto. LEGGI TUTTO

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    Grandi banche italiane, utili a 6,6 miliardi nel Q2. Buon slancio continuerà

    (Teleborsa) – Le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER Banca e Banca MPS) hanno registrato un utile netto aggregato di 6,6 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2024, in aumento del 15% anno su anno (YOY) o del 10% anno su anno escludendo un impatto fiscale positivo presso MPS e oneri di ristrutturazione presso BPER nel secondo trimestre del 2024. Lo afferma Morningstar DBRS in un report sul tema, evidenziando che l’utile netto è aumentato del 10% trimestre su trimestre (QOQ) o dell’8% QOQ escludendo voci non ricorrenti in entrambi i periodi. Per il primo semestre del 2024, l’utile netto aggregato è stato pari a 12,6 miliardi di euro, in aumento del 20% anno su anno o del 16% anno su anno escludendo voci non ricorrenti.I risultati del primo semestre hanno beneficiato di maggiori ricavi core (reddito da interessi netti (NII) e commissioni nette), disciplina dei costi e minori accantonamenti per perdite su prestiti (LLP), portando a un rendimento medio annualizzato del capitale proprio di circa il 15,6%, in aumento rispetto al 13,6% del primo semestre 2023, si legge nell’analisi dell’agenzia di rating.”Il primo semestre suggerisce un buon slancio per continuare nel 2024 con margini di interesse netti resilienti, un buon contributo dai ricavi da commissioni e minori costi del credito che compensano i probabili aumenti delle basi di costo derivanti principalmente da maggiori spese del personale e investimenti digitali – ha affermato Andrea Costanzo, Vice President del team European Financial Institution Ratings di Morningstar DBRS – In questa fase, prevediamo che il 2024 si presenterà bene o meglio del 2023, se i trend della qualità degli asset non si discosteranno materialmente dalla traiettoria attuale”.Scendendo nei dettagli, nel secondo trimestre 2024 i ricavi totali sono aumentati del 6% anno su anno, principalmente grazie ai maggiori ricavi core. I ricavi totali sono rimasti stabili su base trimestrale nel secondo trimestre del 2024. I ricavi totali per il primo semestre del 2024 sono aumentati dell’8% anno su anno e i ricavi core sono aumentati del 9% anno su anno nello stesso periodoNel secondo trimestre, l’NII aggregato è aumentato del 6% anno su anno e dell’1% anno su anno dopo un calo dell’1% anno su anno nel trimestre precedente, dimostrando resilienza nell’NIM grazie a una riduzione più lenta del previsto dei tassi di interesse e a costi di finanziamento dei depositi contenuti, e nonostante la debole erogazione di nuovi prestiti. Per il primo semestre del 2024, l’NII è aumentato del 10% anno su anno. “Ci aspettiamo che l’NII rimanga solido nel 2024 rispetto al 2023 con dinamiche nei volumi di prestito che alla fine compenseranno l’impatto negativo dovuto al continuo abbassamento dei tassi di interesse”, si legge nel report.Nel secondo trimestre, le commissioni nette sono aumentate dell’8% anno su anno e del 2% anno su anno e per il primo semestre del 2024 le commissioni nette sono aumentate del 6% anno su anno. Le attività di asset management, investimento e bancassicurazione hanno mostrato un buon slancio nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre le commissioni dei servizi bancari tradizionali hanno ancora incorporato la frenata della crescita stagnante dei prestitiNel secondo trimestre del 2024, le LLP sono diminuite del 14% anno su anno, tuttavia sono aumentate dell’1% rispetto al trimestre precedente. Le LLP per il primo semestre del 2024 sono diminuite dell’11% anno su anno, riflettendo profili di rischio più forti e bassi tassi di insolvenza nonostante tassi di interesse più elevati e un rallentamento dell’attività economica. I rischi derivanti dalle esposizioni dirette alla Russia presso UniCredit e Intesa Sanpaolo si sono ulteriormente ridotti e le banche hanno rilasciato solo una piccola frazione delle overlays che erano ancora elevate a fine giugno 2024.Il CoR medio è stato di 32 bps nel primo semestre del 2024, in calo rispetto ai 41 bps del 2023 e al di sotto dei livelli riportati negli anni precedenti. “Sembra che alcune banche siano ora più ottimiste sul CoR previsto per il 2024, che dovrebbe attestarsi più vicino a un livello medio di 40 bps, a condizione che i trend della qualità degli asset rimangano benigni”, viene sottolineato. Il capitale si è ulteriormente rafforzato nel trimestre, con il CET1 ratio fully loaded medio che ha raggiunto il 15,6% a fine giugno 2024, in aumento rispetto al 15,5% del trimestre precedente e al 15,3% a fine 2023, nonostante le maggiori distribuzioni agli azionisti. “Ciò implica un cuscinetto medio di oltre 640 bps al di sopra dei requisiti normativi minimi a fine giugno 2024”, dice Morningstar DBRS. LEGGI TUTTO

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    Banca Privata Leasing, Bankitalia invia commissari in affiancamento al CdA

    (Teleborsa) – Nell’esercizio dell’azione di vigilanza, la Banca d’Italia ha nominato Maria Rosa Molino e Paolo D’Alessio quali Commissari temporanei in affiancamento al Consiglio di amministrazione di Banca Privata Leasing a far data dal 6 agosto 2024; i due Commissari coadiuveranno gli Organi Sociali nella realizzazione delle “iniziative funzionali al pieno ripristino di un’operatività improntata ai principi di sana e prudente gestione”, si legge in una nota della banca.In linea con la discontinuità richiesta dalla Banca d’Italia, Paolo Caroli ha cessato le proprie cariche di Amministratore Delegato sia della capogruppo Banca Privata Leasing che della controllata ADV Finance.Banca Privata Leasing “prosegue regolarmente la propria attività e la gestione rimane affidata agli Organi Aziendali in carica”, viene sottolineato.Il Gruppo Banca Privata Leasing si è costituito a seguito dell’acquisizione da parte di Banca Privata Leasing (nata nel 1987) delle società ADV Finance, Procredit e ADV Family specializzate nella cessione del quinto e nei finanziamenti verso privati. L’offerta del Gruppo è incentrata su prodotti e servizi dedicati ai privati (cessione del quinto), alle PMI ed ai professionisti (leasing, mutui e finanza di urgenza) e sulla raccolta del risparmio tramite il conto deposito online.Il maggior azionista del Gruppo è Privata Holding S.r.l. con l’82,6% del capitale, seguito da BPER Banca con il 9,2%. Altri soci contano per l’8,2%, secondo quanto indica il sito internet del Gruppo. LEGGI TUTTO