More stories

  • in

    Mocio (Assiom Forex): banche in eccellenti condizioni, definitivamente alle spalle eredità GCF

    (Teleborsa) – Uno dei motivi per essere ottimisti in Europa “sono le eccellenti condizioni del sistema bancario”. Lo ha affermato Massimo Mocio, presidente dell’Assiom Forex, al 31° congresso degli operatori dei mercati finanziari, aggiungendo che “ormai da almeno un paio di anni, le banche non sono più il problema, ma la soluzione del problema. Oggi, sono un presupposto stabile e un fattore di sviluppo per l’economia europea”.”In assenza di un mercato unico dei capitali, gli istituti finanziari europei sono il maggior finanziatore di famiglie e imprese, nonché i principali custodi dell’ingente mole di risparmio dei cittadini europei – ha detto Mocio – Dopo anni di tassi negativi e di accantonamenti per ridurre i “Non Performing Loans”, i bilanci sono solidi, i livelli di capitale e liquidità elevati e – anche grazie al rialzo repentino dei tassi di interesse a breve termine – la redditività è in forte miglioramento”.”Possiamo dire che ci siamo lasciati, definitivamente, alle spalle le eredità della Grande Crisi Finanziaria – ha spiegato – A conferma della percezione di una maggiore solidità del settore, le banche italiane sono tornate a quotare almeno il loro valore di libro, dopo essere scese fino a un quarto di tale valore. In questo scenario ottimistico, è comunque essenziale tenere ben presenti quelli che sono dei rischi intrinseci dell’attività bancaria, tra cui quelli: di carattere congiunturale, regolamentare, e, non ultimo, di struttura del mercato del credito”.Secondo il presidente dell’Assiom Forex, “in primo luogo, l’attuale fase di riduzione dei tassi e di debolezza del contesto economico comporteranno il contrarsi dei margini di interesse e, ceteris paribus, un potenziale aumento delle sofferenze. Emergeranno gli istituti che si dimostreranno capaci di accelerare la transizione digitale e diversificare il business per preservare competitività e redditività. Ma al contempo, la riduzione del costo del capitale, incrementerà la componente commissionale, legata alle attività di capital markets, investment banking ed asset management”.Quanto al rischio di Regolamentazione, “è fondamentale sfruttare una maggiore flessibilità nell’implementazione del pacchetto finale di regole di Basilea III, per evitare svantaggi competitivi alle nostre banche. Il Regno Unito ha già optato per posticipare a gennaio 2027. Al contempo, le dichiarazioni dell’amministrazione Trump sembrano indicare una riduzione significativa dei requisiti regolamentari per le banche americane. Il campo non sarà più “livellato”: in mancanza di un adeguamento anche in Europa, si rischia di avere un impatto competitivo negativo e sproporzionato per gli istituti del Vecchio continente”. LEGGI TUTTO

  • in

    Pastore (BCC Iccrea): finito percorso aggregativo che era stato determinato all’inizio del gruppo

    (Teleborsa) – “Migliorano tutti gli indicatori. Abbiamo un Total Capital Ratio ormai al 24%. Abbiamo indicatori di liquidità quasi doppi di quanto è richiesto dalle normative, quindi abbiamo abbiamo forza da dare al nostro territorio e la stiamo dando”. Lo ha affermato il Direttore Generale del Gruppo Bcc Iccrea, Mauro Pastore, a margine del 31° congresso degli operatori dei mercati finanziari, organizzato a Torino da Assiom Forex.A una domanda sulla necessità di ulteriore consolidamento tra associate, ha detto: “Ormai le banche sono tutte in buona salute, per cui di non c’è più necessità di fare queste aggregazioni. Può accadere che in qualche territorio decidono di rafforzarsi se ne sentono il bisogno, ma le banche stanno bene e quindi lato nostro abbiamo finito il percorso aggregativo che era stato determinato all’inizio, prevalentemente dal dover sistemare delle banche che al momento della costituzione del gruppo avevano delle difficoltà e talune sono rimaste, mentre altre hanno intrapreso un percorso di crescita virtuosa e sono migliorate”. LEGGI TUTTO

  • in

    UniCredit e SACE supportano il piano di crescita internazionale di Ars Tech

    (Teleborsa) – UniCredit ha erogato un finanziamento di 10 milioni di euro della durata di 6 anni finalizzato al sostegno degli investimenti previsti dal piano industriale di Ars Tech. Il finanziamento è stato assistito dalla Garanzia Futuro di SACE. Ars Tech è un’azienda abruzzese (TE) tra i principali player indipendenti specializzati nel design, progettazione e produzione di telai in materiali compositi. La società è attiva nel mercato della componentistica automotive ed è leader di mercato nei due segmenti di nicchia ad elevatissima specializzazione della produzione di telai monoscocca in carbonio per le autovetture da corsa del mercato Motorsport e delle auto sportive di lusso del segmento Hypercar.”Siamo estremamente soddisfatti della fiducia che UniCredit e SACE hanno riposto in noi e della professionalità con cui il team della Banca ha gestito l’operazione di finanziamento – dichiara Carlo Balucani, presidente & CEO di Ars Tech –. Questi fondi ci permetteranno di ampliare la nostra capacità produttiva attraverso l’industrializzazione di processi innovativi e brevettati, che consentono la realizzazione di un telaio in fibra di carbonio senza giunzioni né incollaggi. Questo approccio non solo riduce il peso e migliora la sicurezza dei veicoli, ma introduce anche un nuovo standard di efficienza e prestazioni nel settore. Inoltre, il nostro modello produttivo, basato su principi di economia circolare e sull’integrazione verticale dei materiali, garantisce ai nostri clienti componenti in fibra di carbonio altamente performanti. Questo ci permetterà anche di rendere la fibra di carbonio più accessibile nel mondo delle supercar, abbassandone la soglia di ingresso senza compromessi su qualità e innovazione. Il tutto con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale”.”Con questo intervento – dichiara Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – ribadiamo la volontà di UniCredit di proporsi come partner di riferimento per le numerose realtà imprenditoriali interessate a intraprendere piani di crescita concreti e sostenibili. La sostenibilità è ormai un elemento cruciale per il successo competitivo a livello globale, e UniCredit è in prima linea per favorire la crescita economica, ambientale e sociale delle imprese italiane”. “Siamo orgogliosi di avere supportato Ars Tech in questo ambizioso progetto di crescita internazionale – dichiara Stefano Meneghel, regional manager Sales PMI Sud di SACE – grazie a Garanzia Futuro l’azienda avrà la possibilità di ampliare la propria capacità produttiva e introdurre innovazioni significative nel settore della componentistica automotive. SACE continuerà a essere al fianco delle imprese italiane nel loro percorso di crescita e competitività e a promuovere modelli di business sostenibile”. LEGGI TUTTO

  • in

    Zurich Bank rafforza la sede di Latina con 11 nuovi ingressi

    (Teleborsa) – Zurich Bank prosegue il suo percorso di crescita e consolidamento sul territorio, in particolare nell’area Centro, con l’ingresso di 11 nuovi consulenti finanziari nell’ufficio di Latina, tutti provenienti da Fineco. L’operazione, molto importante per la banca, è stata guidata da Fabio Savo, che assume un rilevante ruolo manageriale, e da Andrea Salvador che ricopre la carica di Group Manager. Il team si completa con Roberto Cardarello, Alessio Cherin, Antonio Chiarucci, Roberto Di Trapano, Paolo Finocchiaro, Alessandro Franzoni, Massimo Populin, Daniele Sugamosto e Katiuscia De Matteis.Con questi nuovi ingressi, Zurich Bank continua a investire nella crescita della propria rete, consolidando la presenza sul territorio e rafforzando il servizio ai clienti con consulenti altamente qualificati.”L’ampliamento della nostra rete riflette il percorso di crescita e consolidamento che Zurich Bank sta portando avanti con determinazione già da tempo. Questo sviluppo – ha dichiarato Federico Gerardini, direttore commerciale di Zurich Bank – è il risultato di un impegno costante sul fronte del reclutamento e della formazione. Grazie a un’attenta selezione, attraiamo sia i migliori talenti già presenti sul mercato sia nuove generazioni di consulenti, assicurando una crescita solida e sostenibile”.”L’ingresso di 11 nuovi professionisti altamente competenti – ha dichiarato Francesco Damiani, responsabile nazionale Rete di Zurich Bank – contribuisce a rafforzare la nostra presenza capillare sul territorio, con un’espansione significativa in particolare nell’Area Centro. Accogliamo con entusiasmo i nuovi membri della squadra!” LEGGI TUTTO

  • in

    UniCredit, Orcel: non ci sono colloqui attivi con Agricole su BPM ma sono fiducioso

    (Teleborsa) – “Siamo una delle pochissime banche che saranno in grado di mantenere i costi e il costo del rischio piatti nei prossimi tre anni. E abbiamo costruito fabbriche prodotti a un livello tale che i ricavi da commissioni saranno in grado di compensare – inizialmente la maggior parte, ma poi più che proporzionalmente – la compressione dell’NII che deriva dai tassi. Lo ha affermato l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, in un’intervista a Bloomberg TV.”L’investimento in Generali, come ho già detto, è per noi completamente finanziario – ha detto in risposta a una domanda sul tema – Non abbiamo intenzione di comprare o di muoverci in modo strategico su Generali. Loro sono un nostro partner da molto tempo, distribuiamo i loro prodotti in diversi mercati, potremo forse distribuire alcuni loro prodotti di asset management”. “Ora siamo appena sopra il 5%, onestamente non credo sia molto significativo”, ha aggiunto, mentre quando pressato sul fatto che potrebbe rappresentare una leva di negoziazione in una complesso scenario di consolidamento, ha detto: “È un buon investimento, ma non lo definirei una leva o un modo per cercare un approccio coordinato su Banco BPM”.Su quest’ultimo fronte, ha detto che “Banco BPM è davvero complementare a UniCredit. Non c’è praticamente overlap sul network, non ci sono overlap sui clienti e non vediamo alcun problema di concentrazione sul fronte delle PMI; anzi, possiamo offrire più supporto e lì è dove c’è valore”. Orcel non si è detto preoccupato sul via libera all’operazione da parte delle autorità: “Se guardi ai numeri in termini di antitrust, siamo davvero lontani dall’avere problemi, quindi siamo ottimisti. Dal punto di vista dei regolatori, siamo due banche forti, quindi non ci aspettiamo problemi nemmeno qui”.”Come in ogni transazione, devi convincere gli azionisti del target per essere con te – ha spiegato il banchiere – Dobbiamo lavorare sugli azionisti di Banco BPM per dimostrare il valore differente che porteremmo e perché passare dal possedere un’azione BPM a una nostra può portare ancora più valore”.Bisognerà sicuramente convincere Credit Agricole, il principale azionista di Piazza Meda. “Abbiamo una partnership di lunga data con Credit Agricole in custodia, nella gestione patrimoniale, in altre aree – ha detto Orcel – Ci conoscono e quindi sono abbastanza fiducioso che alla fine saranno positivi per una transazione, ma dipende da loro”. A una domanda se ci sono colloqui attivi, ha replicato: “Al momento no e dobbiamo essere molto cauti con qualsiasi interazione perché dobbiamo trattare tutti gli azionisti allo stesso modo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Popolare di Sondrio boccia offerta di BPER: rischi di esecuzione e ricadute sul personale

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, riunitosi per valutare l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria annunciata da BPER Banca, ha ribadito che l’offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata con la Banca.BP Sondrio afferma di rimanere impegnata nell’esecuzione del proprio percorso di crescita che comprende sia le attività già comunicate al mercato, sia quelle in corso di attuazione in coerenza con gli interessi di azionisti e stakeholder, inclusa la presentazione del Nuovo Piano, oltre all’analisi di opzioni strategiche che possano accelerare il percorso di creazione di valore. Il comunicato diffuso al termine del CdA è stato approvato con la sola astensione di Roberto Giay, che siede nel board di BP Sondrio in rappresentanza di Unipol, di cui è uno dei principali manager.Nella sua disamina dell’offerta di BPER, BP Sondrio fa notare che il comunicato indica un corrispettivo unitario in ragione di un rapporto di scambio di 1,450 azioni ordinarie di BPER di nuova emissione per ogni azione di BP Sondrio. Alla luce degli andamenti dei corsi azionari nelle giornate immediatamente successive all’annuncio, il rapporto di scambio esprime uno sconto implicito che, rispetto al prezzo ufficiale in data 10 febbraio 2025, è pari a circa il 4%.Fa anche presente che l’offerta è stata annunciata in sostanziale concomitanza con la diffusione dei risultati dell’esercizio 2024 di BP Sondrio (avvenuta dopo la chiusura delle negoziazioni di Borsa), senza quindi consentire al mercato di apprezzare pienamente i risultati conseguiti nel 2024, ampiamente superiori al consensus degli analisti. Inoltre, l’offerta, per le tempistiche e le modalità con cui è stata promossa e annunciata, non riflette il percorso di creazione di valore della banca in ottica stand alone, espressione di una crescita caratterizzata da sostenibilità e risultati costanti nel tempo che mette in evidenza la resilienza del modello di business di BP Sondrio, tutti elementi che verranno comunicati al mercato con il nuovo Piano Industriale 2025-2027.L’offerta è motivata dall’obiettivo di realizzare le condizioni per la fusione della banca nell’offerente, con il risultato di far venir meno l’autonomia giuridica e decisionale di BP Sondrio, e quindi il ruolo di BP Sondrio quale “istituto di riferimento per famiglie, professionisti, imprese di piccole e grandi dimensioni, istituti ed enti locali nei contesti economico-sociali in cui opera, situati nelle aree di maggior ricchezza e dinamismo del Paese”, si legge nel comunicato. Il CdA ritiene che sia nell’interesse di tutti gli azionisti poter valutare il profilo di solidità patrimoniale e le prospettive di crescita e creazione di valore del Nuovo Piano su base stand alone, confrontandoli con le incertezze e i rischi connessi con uno scenario di integrazione con BPER.Con riferimento all’obiettivo di realizzare nel minor tempo possibile, e anche in assenza del previo delisting, la fusione tra le due banche, BPER si è riservata (potendo rinunciare alla relativa condizione) di procedere con l’operazione di scambio anche nel caso in cui le adesioni all’offerta non superino la soglia del 50% del capitale sociale più una azione della banca, sempre che non risultino inferiori al 35% più una azione. Quest’ultima soglia partecipativa potrebbe risultare difficilmente compatibile con la citata intenzione di realizzare nel minor tempo possibile la fusione delle due banche, sollevando quindi perplessità sia sui potenziali rischi di esecuzione legati al processo di integrazione sia sulla capacità di estrarre sinergie in tempi rapidi in tale scenario, afferma il CdA di BP Sondrio.Per quanto riguarda le sinergie, la combinazione tra BPER e BP Sondrio dovrebbe generare sinergie di costo lorde stimate da BPER fino a circa 190 milioni di euro (a fronte di costi straordinari di integrazione per 400 milioni ante imposte), importo che “desta preoccupazioni se parametrato alla sola base costi operativi di BP Sondrio (circa un terzo), facendo intravedere potenziali ricadute sul personale e sulla struttura organizzativa e commerciale della banca”.Sono anche ipotizzate da BPER sinergie lorde da ricavi fino a circa 100 milioni di euro, che deriverebbero anche dalla condivisione di alcune fabbriche prodotto (i.e., asset management, bancassurance e leasing), che sono però già oggi condivise dalle due banche. Entrambe le categorie di sinergie sono, peraltro, “indicate senza fornire elementi di dettaglio che consentano di apprezzare la stima e la realizzabilità delle stesse, mentre non risulta che tali sinergie siano state valorizzate nel corrispettivo dell’offerta a beneficio degli azionisti di BP Sondrio”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

  • in

    BNP Paribas, Philippe Maillard nuovo Chief Operating Officer

    (Teleborsa) – Philippe Maillard, in precedenza Chief Operating Officer della divisione Corporate & Institutional Banking (CIB), è nominato Chief Operating Officer di BNP Paribas dall’11 febbraio 2025. Entra a far parte del Executive Committee di BNP Paribas e riferirà a Jean-Laurent Bonnafé, Chief Executive Officer di BNP Paribas.”Sono lieto di dare il benvenuto a Philippe nell’Executive Committee del Gruppo, in un ruolo essenziale per rafforzare le nostre capacità operative e guidare la nostra trasformazione – ha affermato Jean-Laurent Bonnafé – La sua carriera all’interno del Gruppo, la sua competenza e il lavoro svolto negli ultimi anni per supportare lo sviluppo e la crescita di CIB saranno risorse importanti per guidare questa missione”.Maillard prende il posto di Laurent David, che lunedì ha annunciato di lasciare la sua posizione per dedicarsi a nuovi progetti professionali. LEGGI TUTTO

  • in

    Banco Desio, utile 2024 a 125,5 milioni di euro. Aumento del pay out al 50%

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha chiuso il 2024 con un utile di periodo pari a 125,5 milioni di euro, in aumento YoY del 16,1% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -47,8% tenendo anche conto delle poste straordinarie rilevate al 31 dicembre 2023 per 129,1 milioni di euro. In particolare, il risultato 2023 risentiva degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dall’acquisizione dei rami d’azienda del Gruppo BPER con la rilevazione del badwill provvisorio lordo di 66,1 milioni di euro, risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) e dalla cessione a Worldline Italia del ramo d’azienda relativo all’attività di merchant acquiring con la rilevazione di una plusvalenza di 98,1 milioni di euro, al lordo delle imposte.Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un incremento di circa 44,7 milioni di euro (+7,7%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 625,8 milioni di euro. L’andamento è prevalentemente attribuibile alla crescita del margine di interesse per 23 milioni (+6,4%), delle commissioni nette per 14,8 milioni (+7,1%), del risultato netto delle attività e passività finanziarie pari a 7,0 milioni (+56,3%), parzialmente compensata dal contenuto decremento degli altri proventi ed oneri di gestione per 0,2 milioni (-5,3%).Il valore degli impieghi verso clientela ordinaria al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 12 miliardi di euro, in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente (+3,3%). Al 31 dicembre 2024 le attività finanziarie complessive del Gruppo sono risultate pari a 4,3 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto al consuntivo di fine 2023.Il totale delle masse amministrate della clientela si attesta a circa 38,3 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo di fine esercizio 2023 (+10,2%), attribuibile all’andamento della raccolta indiretta (+12,3%) e di quella diretta (+7,5%). La raccolta diretta ammonta a circa 15,8 miliardi di euro ed evidenzia un incremento del 7,5% che riviene dalla crescita dei debiti verso clientela di circa 0,8 miliardi (+6,4%) e dei titoli in circolazione (+13,3%). La raccolta indiretta ha registrato un saldo di 22,5 miliardi di euro (+12,3%).La struttura distributiva alla data di riferimento è costituita da 281 filiali (rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente pari a 280), 46 negozi finanziari aperti con insegne della controllata Fides e 21 negozi finanziari aperti con insegna Dynamica. Il personale dipendente del Gruppo si attesta a 2.535 dipendenti, con un incremento di 144 risorse rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente. Tali incrementi sono riconducibili all’ingresso dei dipendenti rinvenienti dall’acquisizione del controllo del Gruppo finanziario Dynamica e del ramo d’azienda da Banca Popolare Puglia e Basilicata.Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea Ordinaria la destinazione dell’utile netto agli azionisti per 60,5 milioni di euro massimi. Aumento del pay out al 50% con CET1 al 17,08% e TCR al 17,83%. LEGGI TUTTO