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    UE autorizza joint venture tra Banco Santander e Pemberton

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, la creazione di una joint venture tra il colosso bancario spagnolo Banco Santander e Pemberton Asset Management, gestore patrimoniale indipendente specializzato nel direct lending per le aziende europee di medie dimensioni.Due giorni fa, le società hanno annunciato una partnership strategica per lanciare Invensa, una nuova società focalizzata sulla fornitura di soluzioni di supply chain inventory a grandi e medie imprese.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che la joint venture ha attività trascurabili nello Spazio economico europeo e in considerazione della limitata posizione di mercato combinata delle società risultante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Banche, modelli interni leggermente meno prudenti rispetto a Banca d’Italia

    (Teleborsa) – I modelli interni delle banche italiane per la valutazione del merito creditizio delle imprese non finanziarie tendono a risultare “leggermente meno prudenti” rispetto al modello della Banca d’Italia. Lo si legge in uno studio della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento” della stessa banca centrale, firmato da Francesco Columba, Federica Orsini e Stefano Tranquillo.I ricercatori hanno utilizzato il sistema di valutazione del merito creditizio delle imprese non finanziarie della Banca d’Italia per valutare i rating assegnati dalle banche commerciali italiane con i loro sistemi interni, usati anche a fini di politica monetaria. Analizzando la distribuzione dei rating delle due fonti per i prestiti stanziati come garanzia nelle operazioni di politica monetaria in Italia, è stata verificata l’esistenza di una eventuale sottostima del rischio da parte delle banche, che potrebbe esporre la banca centrale a rischi indesiderati. “Entrambi i sistemi mostrano un potere discriminante e una capacità predittiva soddisfacenti, indicando una valutazione adeguata del rischio di credito – si legge nelle conclusioni – I modelli interni delle banche tendono a risultare leggermente meno prudenti rispetto al modello della Banca d’Italia per i prestiti idonei come garanzia. Per i prestiti stanziati, rileviamo evidenze deboli e di limitata rilevanza economica di una sottostima strategica del rischio. Non troviamo evidenze che le banche con maggiore utilizzo della liquidità di banca centrale siano più indulgenti verso i loro debitori”. LEGGI TUTTO

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    CaixaBank, Fitch migliora rating ad “A-” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha migliorato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di CaixaBank, una delle più grandi banche spagnole, da “BBB+” a “A-” e il suo Viability Rating (VR) da “bbb+” a “a-“. L’Outlook sul Long-Term IDR è stabile. L’upgrade è guidato dalla migliore valutazione di Fitch dell’ambiente operativo per le banche spagnole da “bbb+” a “a-“, in quanto ciò stava limitando i rating di CaixaBank. Riflette inoltre il profilo finanziario rafforzato di CaixaBank, tra cui redditività core e qualità degli asset migliorate strutturalmente. LEGGI TUTTO

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    Banche, S&P: M&A italiano “a singhiozzo” complicato da azionariato “ostruzionistico”

    (Teleborsa) – L’offerta di UniCredit per Banco BPM è l’ultimo capitolo del consolidamento bancario “a singhiozzo” dell’Italia, sebbene le speranze di un consolidamento più ampio rimangono complicate da strutture azionarie “ostruzionistiche”. Lo afferma S&P Global Ratings in un rapporto sul tema.Un’operazione di successo ridurrebbe il divario tra UniCredit, la seconda banca italiana, e il suo più grande rivale nazionale Intesa Sanpaolo, che ha rafforzato la sua presa sul primo posto con l’acquisto nel 2020 di UBI, allora il quarto più grande istituto di credito italiano.Ci si aspettava che l’accordo di Intesa avrebbe provocato un’ondata di accordi, sebbene ciò non si sia concretizzato in parte a causa di partecipazioni strategicamente difensive in banche di medie dimensioni da parte di compagnie assicurative e accordi di bancassurance, che S&P Global Ratings prevede continueranno a complicare le offerte ostili per le banche italiane.Cosa sta accadendoIl 25 novembre, UniCredit ha lanciato un’offerta pubblica non sollecitata, interamente in azioni, del valore di circa 10,1 miliardi di euro per Banco BPM, la terza banca italiana. L’offerta è arrivata pochi giorni dopo che Banco BPM aveva lanciato un’offerta per la società di gestione patrimoniale Anima e acquistato una quota del 5% in Banca Monte dei Paschi di Siena dal governo italiano. Tuttavia, il 26 novembre Banco BPM ha respinto l’offerta di UniCredit, ritenendola troppo bassa e limitante per le proprie opzioni strategiche.Perché è importanteIl vantaggio competitivo di Intesa Sanpaolo in Italia è quasi ineguagliabile in settori bancari analoghi. Oltre ad essere la più grande banca commerciale in Italia, con una quota di mercato del 20% nei depositi e nei prestiti (contro il 9% di UniCredit e il 5%-6% di Banco BPM), Intesa è anche il principale operatore italiano nel settore delle assicurazioni sulla vita, del private banking e del wealth management, con margini di vantaggio significativi rispetto ai concorrenti nazionali. L’acquisizione di Banco BPM da parte di UniCredit ridurrebbe il vantaggio di Intesa Sanpaolo e potrebbe ridisegnare il panorama bancario italiano. UniCredit rafforzerebbe la propria posizione di mercato nel più ricco Nord Italia e amplierebbe la gamma di prodotti finanziari offerti. Un deal interamente in azioni avrebbe inoltre un impatto limitato sul capitale del gruppo allargato, mentre offrirebbe un vantaggio dalle sinergie sui costi e sui ricavi (stimate da UniCredit rispettivamente a 900 milioni di euro e a 300 milioni di euro).”Il settore bancario italiano è in evoluzione, e un ulteriore consolidamento sembra inevitabile”, si legge nel report, con S&P che continua a ritenere che il mercato si dividerà tra grandi player con scala, diversificazione dei ricavi e capacità di guadagno sufficienti a finanziare l’innovazione necessaria ad affrontare con successo la transizione digitale, e banche più piccole e agili in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei comportamenti dei clienti. Cosa seguiràSecondo S&P, l’esito dell’offerta rimane altamente incerto e dipende da diversi fattori, tra cui le reazioni dei vari stakeholder. La partecipazione del 9,2% di Crédit Agricole in Banco BPM lo rende un attore chiave con una decisione strategica da prendere, considerando i suoi interessi commerciali, la presenza consolidata in Italia e gli accordi di distribuzione con UniCredit. Non è inoltre chiaro se per Banco BPM possano emergere opzioni alternative, incluse offerte concorrenti, o se potrebbero sorgere complicazioni legate alla recente acquisizione della partecipazione in Monte dei Paschi dal governo italiano (effettuata contemporaneamente all’acquisto di quote da parte di Anima e di imprenditori italiani). Infine, non si può escludere un’eventuale modifica dei termini dell’offerta di UniCredit per renderla più attraente. LEGGI TUTTO

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    MPS, Caltagirone sale sopra il 5% nel capitale

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone rafforza la sua posizione in MPS e sale al 5,026% nel capitale della banca senese. E’ quanto emerge dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, secondo cui l’aumento della partecipazione è datato 26 novembre. La situazione precedente, al 13 novembre, era del 3,644%. LEGGI TUTTO

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    UniCredit prende atto dell’esercizio di Trasparenza nell’UE del 2024

    (Teleborsa) – UniCredit ha preso atto degli annunci resi oggi dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) e dalla Banca Centrale Europea (BCE) in riferimento alle informazioni dell’esercizio di Trasparenza nell’UE del 2024, sulla base di quanto deciso dal Consiglio di Vigilanza dell’EBA.Il Consiglio di vigilanza dell’EBA ha approvato l’esercizio di trasparenza del 2024, che dal 2016 viene effettuato con frequenza annuale e pubblicato contemporaneamente al Risk Assessment Report (RAR). L’esercizio annuale di trasparenza sarà basato esclusivamente sui dati COREP/FINREP al fine di garantire un sufficiente e adeguato livello di informazione agli attori di mercato.I template sono stati compilati centralmente dall’EBA e successivamente inviati per una verifica alle banche e alle autorità di vigilanza. Le banche hanno avuto la possibilità di correggere eventuali errori identificati e sottoporre quindi i dati corretti tramite i consueti canali per le segnalazioni, e aggiungere informazioni specifiche come richiesto per chiarire ulteriormente i dati. L’esercizio del 2024 utilizza le date di riferimento del 30 settembre e 31 dicembre 2023, del 30 marzo e 30 giugno 2024. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Fitch conferma rating BBB+ e outlook positivo dopo offerta su Banco BPM

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) e il Senior Preferred rating di UniCredit a “BBB+” con outlook positivo, dopo l’offerta di scambio su Banco BPM. Il rating rimane quindi un gradino al di sopra del rating sovrano italiano.L’agenzia di rating vede questa potenziale acquisizione come complementare all’attuale franchising di UniCredit, in quanto la riconcentrerebbe verso regioni ricche nel nord Italia, dove Banco BPM ha una presenza consolidata. Il gruppo combinato potrebbe raggiungere quote di mercato vicine al 20% o superiori in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte o Veneto, che sono tra i maggiori contributori al PIL italiano. L’attesa è che, una volta unito a Banco BPM, UniCredit mantenga un rapporto di prestiti deteriorati di circa il 3%.Inoltre, un’acquisizione di Banco BPM aumenterebbe il contributo dell’Italia al mix aziendale di UniCredit, con una stima del 45% di esposizione e del 50%-55% di fatturato. Tuttavia, i vantaggi dell’unione e della ristrutturazione dell’attività italiana di UniCredit contribuirebbero a una performance più resiliente durante il ciclo, compensando i rischi correlati all’aumentata esposizione domestica. Fitch si attende che il gruppo combinato mantenga un’esposizione al debito sovrano italiano inferiore al 100% del capitale di base Tier 1 (CET1).Viene evidenziato che UniCredit sarà probabilmente in grado di compensare gran parte degli oneri di ristrutturazione una tantum previsti di 2 miliardi di euro nel 2025 e di ulteriori 800 milioni di euro di accantonamenti per perdite su prestiti volti a rafforzare i livelli di accantonamento sulle attività acquisite con il goodwill negativo che deriverà da una fusione con Banco BPM.Nonostante obiettivi piuttosto ambiziosi, Fitch si aspetta che il management di UniCredit realizzi la maggior parte delle sinergie di costi e ricavi da una combinazione con Banco BPM, data la sua solida reputazione nella gestione dei costi. Le sinergie di costo previste di 0,9 miliardi di euro sono “ambiziose”, a circa il 30% della base di costo di Banco BPM del 2024 o vicino al 6% dei costi delle entità combinate, mentre le sinergie di ricavi di 0,3 miliardi di euro sono “moderate”. Viene previsto un calo sostanziale dell’utile operativo di UniCredit nel 2025, al 2,5%-3% delle attività ponderate per il rischio (RWA). Tuttavia, rimarrebbe in linea con quello delle grandi banche europee, prima di recuperare oltre il 3% a partire dal 2026 man mano che si realizzeranno risparmi sui costi. LEGGI TUTTO

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    Toscana, ABI: “Sospensione rate mutui nei territori colpiti dal maltempo”

    (Teleborsa) – L’ABI ha appena diffuso una lettera circolare agli Associati nella quale segnala che è stata pubblicata, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile con cui è stata adottata una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il 18 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Marradi e di Palazzolo sul Senio della Città Metropolitana di Firenze ed il 23 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Castagneto Carducci, San Vincenzo e Bibbona in provincia di Livorno e di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance e Guardistallo in provincia di Pisa.Tale Ordinanza, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, recepisce i contenuti dell’accordo sottoscritto da ABI, Protezione Civile e dalle Associazioni dei consumatori per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali.Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile per le banche dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui per questi territori. LEGGI TUTTO