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    Banca Passadore, utile semestrale sale a 47,2 milioni di euro. Balzo dei depositi

    (Teleborsa) – Banca Passadore, banca privata indipendente con sede a Genova e 25 filiali in Italia, ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile netto pari a 47 milioni e 215 mila euro (+5,9%), con un indice di return on equity del 22,4%.I depositi della clientela salgono a 5 miliardi e 524 milioni di euro, con un rilevante incremento del 18,3% rispetto a dodici mesi prima. I titoli amministrati e in gestione salgono del 9,4% a 7 miliardi e 582 milioni.I finanziamenti operativi lordi erogati alla clientela ammontano a 2 miliardi e 339 milioni (+4,65%), determinando un rapporto tra i crediti deteriorati netti e il totale degli impieghi in ulteriore discesa allo 0,88% con un coverage ratio di oltre il 65%, indici prudenziali di eccellenza nel panorama bancario italiano, ottenuti senza aver mai ceduto partite di crediti non performing.L’indice patrimoniale CET1 al 30 giugno 2025, aumenta di circa 5 punti percentuali, portandosi al 22,4%. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Vinci: MPS si avvicinerà all’80% dopo riapertura

    (Teleborsa) – “Da ieri abbiamo un azionista al 62% e di questo dobbiamo prendere atto, non è un’opinione. Sappiamo che ci sarà una riapertura e per la nostra esperienza le riaperture in questi casi portano a un incremento della partecipazione che si avvicinerà probabilmente intorno all’80%” perché “molti fondi che sono legati agli indici saranno costretti a ridurre la quota in Mediobanca in quanto usciremo progressivamente dai singoli indici”. Così il direttore generale di Mediobanca, Francesco Saverio Vinci, in un messaggio ai dipendenti.Se MPS arriverà ad avere circa l’80% all’esito “sarà difficile immaginare di tenere Mediobanca quotata con un flottante così piccolo e probabilmente anche la BCE spingerà nell’intendimento di avere una fusione perché avrebbe molto senso da questo punto di vista”, ha continuato il direttore generale aggiungendo che “la fusione alla fine potrebbe essere il male minore, nel senso che immaginare invece un percorso in cui ci sono due entità così abbastanza diverse e collegate da un azionariato, ma non in qualche modo capaci di fare reali sinergie, non sarebbe stato il quadro migliore per la banca”. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, consiglieri e dirigenti del gruppo vendono azioni per 5,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Massicce vendite di azioniMediobanca da parte di manager della banca e consiglieri delle società del gruppo all’indomani del successo dell’OPAS su piazzetta Cuccia che ha portato Banca Monte dei Paschi di Siena a detenere, per ora, il 62,3% del capitale. È quanto emerge da una serie di internal dealing diffusi dalla banca. Nel dettaglio, nella giornata del 9 settembre: Massimo Bertolini, consigliere di Compass Banca, ha venduto 119.234 azioni per un controvalore di circa 2,4 milioni di euro; Francesco Carloni, consigliere di CMB e CMB RED, ha venduto 14 mila azioni per un controvalore di circa 286 mila euro; Stefano Vincenzi, consigliere di Mediobanca Premier e Group Legal & General Counsel del gruppo, ha venduto 4.600 azioni per un controvalore di circa 93 mila euro; Angelo Giovanni Campanini, consigliere di Mediobanca Innovation Services, ha venduto 1.850 azioni per un controvalore di circa 38 mila euro; Fabrizio Hugony, sindaco effettivo di SelmaBipiemme Leasing, Spafid, MBCredit Solutions, Mediobanca Innovation Services ha venduto 70 mila azioni per un controvalore di circa 1,4 milioni di euro; Marco Pozzi, consigliere di Mediobanca Innovation Services, Compass, CMB RED e MB Speedup ha venduto 5.201 azioni per un controvalore di circa 105 mila euro.Per quanto riguarda i dirigenti strategici, Alexandra Virginia Young, Group Chief Human Capital del gruppo, ha venduto 56.965 azioni per un controvalore di circa 1,15 milioni di euro, mentre Giorgio Paleari, responsabile dell’Internal Audit, ha venduto 2.848 azioni per un controvalore di circa 57 mila euro. LEGGI TUTTO

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    Unicredit stanzia 8 milioni per il nuovo hub Ladisa a Colorno

    (Teleborsa) – UniCredit ha finalizzato un finanziamento da 8 milioni di euro a favore di Ladisa, storica azienda italiana della ristorazione collettiva e del catering, per la realizzazione di un nuovo hub logistico a Colorno (PR). L’operazione è stata formalizzata sotto forma di mutuo ipotecario a Stato Avanzamento Lavori della durata di otto anni, con un periodo di preammortamento di diciotto mesi. Il polo sorgerà su un’area di 30 mila metri quadrati nel cuore della Food Valley emiliana e sarà costruito secondo i più avanzati criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Grazie alla nuova infrastruttura, Ladisa potrà ottimizzare gli approvvigionamenti valorizzando le produzioni agroalimentari locali, migliorare i flussi logistici e rafforzare la distribuzione su scala nazionale, servendo in modo ancora più capillare le oltre mille strutture raggiunte ogni anno.Con sede principale a Bari, 24 impianti produttivi, 7 piattaforme operative e oltre 5.400 dipendenti, Ladisa è oggi uno dei maggiori operatori nazionali del settore, con una capacità di circa 35 milioni di pasti l’anno destinati a scuole, ospedali, strutture socio-sanitarie, forze armate, istituzioni e aziende private.”Questa iniziativa – sottolinea Ferdinando Natali, regional manager Sud UniCredit – conferma l’importanza di affiancare imprese che investono su logistica e sostenibilità, due asset decisivi per il futuro della filiera agroalimentare italiana. UniCredit, attraverso soluzioni finanziarie mirate e partnership istituzionali, contribuisce a rafforzare la competitività di un settore strategico per l’economia nazionale, sostenendo al tempo stesso la coesione tra territori diversi del Paese”.”Il polo logistico di Colorno rappresenta un investimento strategico e un passaggio fondamentale nel nostro percorso di crescita e innovazione – dichiarano Sebastiano e Vito Ladisa, titolari dell’omonima azienda –. Questa nuova struttura ci permetterà di modernizzare l’intera filiera, migliorando l’efficienza di approvvigionamenti e distribuzione, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle specificità produttive locali. La collaborazione con UniCredit è stata determinante per realizzare un progetto ambizioso, orientato al futuro e capace di coniugare competitività, responsabilità e visione a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    ABN AMRO, governo olandese prevede di ridurre la partecipazione al 20%

    (Teleborsa) – NLFI, detentore della partecipazione dello Stato olandese in ABN AMRO, ha annunciato la sua intenzione di vendere certificati di deposito per azioni (DR) in ABN AMRO attraverso un piano di negoziazione che sarà eseguito da UBS.Il numero massimo di DR che UBS può vendere per conto di NLFI durante la durata del piano di negoziazione ridurrebbe la partecipazione di NLFI in ABN AMRO dal 30,5% a circa il 20%. NLFI ha dato istruzioni a UBS che i DR non possono essere venduti al di sotto di un certo prezzo, che NLFI terrà sotto controllo.Il piano di negoziazione diventerà operativo nei prossimi giorni e terminerà al raggiungimento del numero massimo di DR venduti, ma potrà essere rinnovato a discrezione di NLFI, si legge in una nota.Il nuovo piano di negoziazione è il quarto consecutivo, dopo tre precedenti cessioni tramite accelerated book building dall’IPO di ABN AMRO nel novembre 2015. Lo Stato olandese ha precedentemente annunciato che intende ridurre gradualmente la sua partecipazione (tramite NLFI) in ABN AMRO nel tempo. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, adesioni a offerta MPS al 62% nell’ultimo giorno. Nagel verso le dimissioni

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 8 settembre 2025 sono state presentate 134.114.712 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 506.633.074, pari al 62,2951% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 61,0800% sulle eventuali massime 829.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 ed è terminata oggi, 8 settembre 2025. Le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non sono state apportate in adesione all’offerta. L’offerta riaprirà dal 16 al 22 settembre.Il CEO di Mediobanca, Alberto Nagel, si sta preparando a dimettersi insieme al resto del consiglio di amministrazione, secondo quanto scritto nel pomeriggio da Financial Times e Bloomberg, citando fonti vicine alla vicenda.La mossa di Nagel potrebbe arrivare durante una riunione del consiglio di amministrazione prevista per il 18 settembre, ma potrebbe anche convocare un’assemblea già a fine ottobre per nominare i nuovi membri del consiglio di amministrazione, in modo da riflettere il cambio di controllo.L’offerta da 15,9 miliardi di euro di Rocca Salimbeni ha superato la scorsa settimana la soglia minima di accettazione del 35%, dopo averla resa più allettante con una componente cash aggiuntiva da 750 milioni di euro. Il superamento del 50% raggiunto oggi consente di consolidare Piazzetta Cuccia. LEGGI TUTTO

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    OPAS MPS su Mediobanca, le adesioni salgono al 45,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 5 settembre 2025 sono state presentate 43.747.119 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 372.518.362, pari al 45,8045% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 44,9110% sulle eventuali massime 829.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO