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    USA, sanzioni su 50 banche russe. Colpito anche il colosso Gazprombank

    (Teleborsa) – L’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha preso nuovi provvedimenti per limitare l’uso del sistema finanziario internazionale da parte della Russia. L’azione dell’OFAC include sanzioni per Gazprombank (la terza banca più grande della Russia e la più grande banca che fino ad ora non era stata sanzionata), oltre 50 banche russe collegate a livello internazionale e 15 funzionari finanziari russi.”Le sanzioni odierne che prendono di mira la più grande banca russa non designata rimasta, così come decine di altre istituzioni finanziarie e funzionari in Russia, ridurranno e degraderanno ulteriormente la macchina da guerra russa. Questa azione radicale renderà più difficile per il Cremlino eludere le sanzioni statunitensi e finanziare ed equipaggiare il suo esercito”, ha affermato il Segretario del Tesoro Janet Yellen.In particolare, l’OFAC sta designando Gazprombank Joint Stock Company (Gazprombank) insieme alle sue sei sussidiarie estere. Gazprombank viene definita dal Tesoro USA come “un canale per la Russia per acquistare materiale militare per il suo sforzo bellico contro l’Ucraina”. Il governo russo utilizza Gazprombank anche per pagare i suoi soldati, compresi i bonus di combattimento, e per risarcire le famiglie dei soldati russi uccisi combattendo contro l’Ucraina. Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno precedentemente sanzionato Gazprombank.La banca GPB International SA con sede in Lussemburgo, GPB Financial Services Hong Kong Limited con sede a Hong Kong, GPB Financial Services Limited con sede a Cipro e GPB-DI Holdings Limited con sede a Cipro, Gazprombank (Switzerland) Ltd con sede in Svizzera e GPB Africa and Middle East Pty Ltd con sede in Sudafrica sono sussidiarie interamente possedute da Gazprombank.L’OFAC ha inoltre emesso un avviso che sottolinea il rischio di sanzioni per gli istituti finanziari stranieri che aderiscono al Sistema russo per il trasferimento di messaggi finanziari (comunemente noto con l’acronimo russo SPFS, abbreviazione di Sistema Peredachi Finansovykh Soobshcheniy).Per limitare ulteriormente i collegamenti della Russia con il sistema finanziario internazionale, l’OFAC sta designando oltre 50 banche russe di piccole e medie dimensioni per impedire alla Russia di abusare del sistema finanziario internazionale per pagare la tecnologia e le attrezzature di cui ha bisogno per sostenere la sua guerra contro l’Ucraina. Gli istituti finanziari stranieri che mantengono relazioni di corrispondenza con queste banche devono essere consapevoli che “continuare a farlo comporta un rischio significativo di sanzioni”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Banche, Buch (BCE): modelli di business ed erogazione prestiti impattati da rischi climatici

    (Teleborsa) – “I rischi legati al clima sono altamente rilevanti per le banche già oggi. I rischi di transizione come quelli legati alle decisioni sulle politiche climatiche o agli aumenti dei prezzi del carbonio possono influenzare la valutazione delle attività delle banche. Le catastrofi naturali legate al clima, come incendi e inondazioni, influenzano direttamente le operazioni e le condizioni finanziarie delle banche e dei loro clienti”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), a un evento in Lussemburgo.”Se le banche non tengono conto di questi rischi, i loro modelli di business e la loro capacità di concedere prestiti potrebbero essere compromessi”, ha sottolineato.Secondo Buch, “l’esposizione delle banche ai rischi legati al clima sarebbe attenuata se fosse disponibile e utilizzata una protezione assicurativa sufficiente. Tuttavia, eventi di rischio climatico più frequenti e gravi stanno rendendo più difficile assicurare le proprietà. Solo circa un quarto delle perdite per catastrofi legate al clima sono attualmente assicurate nell’UE. In alcuni paesi, la cifra è inferiore al 5% e in alcune parti del mondo è già praticamente impossibile ottenere un’assicurazione”. “Si prevede che il cambiamento climatico causerà un ampliamento di questo divario di protezione assicurativa – ha aggiunto – Ciò aumenterebbe l’onere per i governi, sia in termini di rischi macroeconomici che di spesa fiscale per coprire i danni non assicurati”.Secondo Buch, “un divario di protezione assicurativa in crescita potrebbe avere implicazioni negative per il sistema finanziario e la disponibilità di credito. Gli istituti finanziari potrebbero ridurre l’offerta di credito in regioni materialmente esposte al rischio fisico. I rischi per la stabilità finanziaria potrebbero aumentare se molti istituti finanziari fossero simultaneamente colpiti da shock avversi”. LEGGI TUTTO

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    Fondazione CR Firenze, risorse per territori salgono a 47,5 milioni di euro nel 2025

    (Teleborsa) – Le risorse di Fondazione CR Firenze per i territori della Città Metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e di Grosseto salgono a 47,5 milioni di euro per il 2025: 7,5 milioni in più rispetto all’anno precedente e 10 milioni di euro in più rispetto alle previsioni del Documento Programmatico Pluriennale 2024-2027. Lo ha annunciato il Presidente Bernabò Bocca durante l’evento di presentazione del Documento Previsionale Annuale 2025.”La scelta di aumentare il nostro impegno a favore e al fianco del territorio ha un preciso obiettivo – afferma il Presidente Bocca – quello di generare valore a beneficio della nostra comunità. Una sfida che vogliamo affrontare insieme alle realtà operanti con progetti e iniziative che condividono le nostre istanze. Questa vuole essere anche una risposta forte alle criticità socioeconomiche che fanno sentire i loro effetti soprattutto sulle fasce di popolazione più vulnerabili le quali rimangono una delle nostre priorità”.Il Documento Previsionale Annuale contiene le attività previste per il 2025. Un’importante novità affronta il tema dell’integrazione con un progetto intersettoriale inedito, “Strade di Comunità”, che prevede lo sviluppo di un percorso di rigenerazione umana e urbana in chiave solidale e partecipativa che dovrà interessare un quartiere cittadino da individuare in pieno accordo col Comune di Firenze.Nel 2025 verranno lanciati, inoltre, 24 bandi tematici che andranno a sollecitare le realtà del territorio per la presentazione di progetti che rispondano alle missioni della Fondazione (la Fondazione per le persone, la Fondazione per la cultura, la Fondazione per l’innovazione e la ricerca, La Fondazione per lo sviluppo del territorio). Si rinnovano gli storici bandi a favore delle associazioni che si occupano di solidarietà: welfare, disabilità, donne e minori; e ancora nel settore dedicato all’arte e alla cultura i bandi: Spettacolo dal vivo, Arti Visive, Attività Culturali. Altro tema importante sono gli investimenti di missione dedicati al social housing, ovvero appartamenti a canone calmierato per soggetti fragili, e allo student housing. Al momento l’investimento di Fondazione CR Firenze nel Fondo Housing Toscano di 11,7 milioni di euro ha generato un totale di 423 nuovi alloggi, circa 1 milione all’anno di risparmio sugli affitti di mercato. Tra le prossime iniziative di social housing rientra il possibile intervento nella ex caserma Lupi di Toscana che potrebbe dar vita a 300 appartamenti. Per quanto riguarda il mercato della locazione destinata agli studenti, Fondazione CR Firenze intende incidere sul problema dell’emergenza abitativa dovuta all’assenza di una disponibilità di posti letto a tariffa calmierata per i fuori sede con nuovi importanti investimenti. La Fondazione si è impegnata a investire cinque milioni di euro nel fondo iGeneration che ha in progetto la realizzazione di una struttura nell’attuale Monna Tessa. LEGGI TUTTO

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    BBVA, nuove proposte all’Autorità per autorizzazione a combinazione con Sabadell

    (Teleborsa) – BBVA, colosso bancario spagnolo, ha presentato all’autorità nazionale spagnola per i mercati e la concorrenza (CNMC) una serie di misure “senza precedenti” per garantire l’inclusione finanziaria, i prestiti alle PMI e la competitività, in particolare in Catalogna e nella Comunità Valenciana, al fine di facilitare una rapida autorizzazione per la combinazione con Banco Sabadell.Gli impegni specifici presentati includono: BBVA non chiuderà uffici in cui non ci siano altre filiali nelle vicinanze e manterrà le condizioni commerciali per privati ??e PMI in quei codici postali in cui ci sono meno di quattro istituti finanziari. Inoltre, la banca si impegna a mantenere, per 18 mesi, le linee di capitale circolante per tutte le PMI e l’attuale volume di credito totale per quelle che lavorano esclusivamente con le due banche.Questi impegni “attenuano ampiamente i rischi identificati dalla CNMC, che sono per lo più concentrati su determinati territori”, si legge in una nota, dove la banca afferma che continuerà a collaborare strettamente con l’autorità per finalizzare l’accordo di impegno e l’autorizzazione dell’operazione il prima possibile.”Gli impegni presentati superano quelli concordati in precedenti operazioni nel settore finanziario spagnolo, alcuni anche in modo significativo – ha affermato il CEO di BBVA Onur Genc – Si tratta di misure senza precedenti per incrementare i prestiti alle PMI, un segmento chiave in cui vogliamo continuare a crescere, e garantire l’accesso ai servizi bancari in tutti i territori”.La CNMC, nella sua analisi dell’operazione di BBVA e Banco Sabadell, ha deciso di passare alla seconda fase di revisione, consultandosi con i partecipanti al mercato per valutare l’efficacia degli impegni presentati per mitigare i rischi correlati alle PMI e per chiarire gli impegni di BBVA nel mercato del merchant acquiring.In linea con le precedenti transazioni, BBVA ha proposto la cessione delle partecipazioni in eccesso nelle società di pagamento. LEGGI TUTTO

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    MPS, collocato bond Senior Preferred da 750 milioni di euro. Ordini per 2,4 miliardi

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha concluso con successo il collocamento di una nuova emissione obbligazionaria Senior Preferred Unsecured, con durata 6 anni (scadenza 2030) e con opzione di rimborso anticipato dopo 5 anni, per un ammontare pari a 750 milioni di euro.L’operazione è stata accolta positivamente dal mercato tanto da registrare ordini fino a 2,4 miliardi di euro da parte di un’ampia base di primari investitori istituzionali italiani ed internazionali.La solida domanda ha permesso di fissare la cedola ad un livello pari a 3,625% ad un prezzo di reoffer di 99,565%, corrispondente ad uno spread di 145 bps, al di sotto dell’indicazione iniziale di 180 bps sopra il mid-swap, e inferiore di 60 bps rispetto alla precedente emissione Senior Preferred del marzo di quest’anno con scadenza a 5 anni, ad ulteriore conferma della continua riduzione del costo del funding della banca.La domanda è stata ben diversificata, sia come tipologia di investitori, che per distribuzione geografica con ordini provenienti, in particolare, da Regno Unito e Irlanda per il 49%, Italia 30%, Francia per il 9%, Germania, Austria e Svizzera per il 5%.L’obbligazione sarà quotata presso la Borsa di Lussemburgo. Il consorzio di collocamento che ha curato l’operazione è costituito da BBVA, BMPS, BofA, Equita, Goldman Sachs, Mediobanca e UBS. LEGGI TUTTO

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    MPS, CONSOB aggiorna azionariato dopo collocamento MEF. Caltagirone al 4,97%

    (Teleborsa) – Arrivano le quote precise del nuovo azionariato di Banca Monte dei Paschi di Siena, dopo l’ultimo collocamento del ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), secondo quanto si legge nelle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti.Al 13 novembre 2024 (data di perfezionamento dell’operazione di ABB), Anima detiene il 3,992%, Francesco Gaetano Caltagirone detiene il 4,972%, Delfin detiene il 3,509%, Banco BPM detiene il 5,003%, il Tesoro detiene l’11,7%.La quota di Caltagirone è divisa in: 1,383% Fincal, 1,746% VM 2006, 1,191% Azufin, 0,556% Istituto Finanziario 2012, 0,040% MK 87, 0,056% Ausonia. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,52%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha una quota potenziale del 6,52% in Intesa Sanpaolo. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 12 novembre 2024.Scendendo nei dettagli, l’1,49% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,28% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento, lo 0,76% sono contratti “Future” e di opzione “Put” e “Call” con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 ed il 17/12/2027.Il rimanente 3,99% è così suddivido: 1,27% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 15/11/2024 ed il 31/03/2035; 2,72% altri contratti di opzione “Put”, “Forward”, “Swap”, “Future” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 15/11/2024 e il 01/11/2034.La comunicazione è stata effettuata dal dichiarante a seguito del superamento del 5% con la partecipazione in strumenti finanziari. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Goldman Sachs ha quota potenziale del 7,05%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha una quota potenziale del 7,05% in UniCredit. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 12 novembre 2024.Scendendo nei dettagli, l’1,51% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,19% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento, lo 0,32% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e obbligazioni convertibili con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 ed il 15/12/2050.Il rimanente 5,02% è così suddivido: 1,56% contratto Future con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 e il 16/12/2033; 1,45% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 15/11/2024 ed il 31/03/2035; 2,02%: altri contratti di opzione “Put”, “Forward”, “Swap” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 15/11/2024 e l’8/01/2035.La comunicazione è stata effettuata dal dichiarante a seguito del superamento del 5% con la partecipazione in strumenti finanziari. LEGGI TUTTO