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    BBVA chiude il 2022 con 160.000 nuovi clienti in Italia

    (Teleborsa) – Dopo aver raggiunto 160.000 clienti nel suo primo anno in Italia, BBVA si è posta un nuovo obiettivo per il 2023: acquisirne altri 160.000. La proposta finanziaria di BBVA è 100% digitale e gratuita e comprende un’ampia gamma di servizi e funzionalità per consentire ai propri clienti di prendere le migliori decisioni per tutelare il proprio equilibrio finanziario.”Il bilancio dal nostro arrivo in Italia è molto positivo. Abbiamo creato un’esperienza di daily banking utile e conveniente per i nostri clienti, facendo leva sulla nostra app spagnola e su un servizio clienti attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, unitamente a una gamma di prodotti e servizi solida, semplice e innovativa. Questo ci ha permesso di guadagnare la fiducia degli italiani e di posizionare la nostra applicazione come una delle applicazioni bancarie preferite nei principali marketplace”, ha dichiarato Javier Lipuzcoa, Digital Banking Director di BBVA in Italia.BBVA è arrivata in Italia nell’ottobre 2021 con una gamma di prodotti che sono stati integrati progressivamente nel corso dell’ultimo anno. Alla fine del 2022, oltre 40.000 clienti in Italia avevano già potuto usufruire di alcuni prodotti come lo Stipendio in Anticipo, che permette di richiedere un anticipo dello stipendio fino a 1.500 euro; il Prestito Immediato, un prestito personale che può essere richiesto online in pochi click; il servizio di Pay&Plan, che permette di rateizzare pagamenti fino a 1.500 euro. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Jayne Anne Gadhia si dimette dal CdA

    (Teleborsa) – UniCredit ha comunicato la consigliera indipendente Jayne Anne Gadhia si è dimessa dal CdA con effetto immediato. La manager britannica ha dichiarato che le ragioni delle sue dimissioni sono legate all’assunzione di un nuovo incarico e al conseguente maggior impegno che le sarà richiesto.Jayne Anne Gadhia continuerà a sostenere la banca in qualità di senior advisor. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Sella, utile 2022 pari a 91,9 milioni. Crescono nuovi business

    (Teleborsa) – Il gruppo Sella ha chiuso il 2022 con un utile netto consolidato di 91,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 56 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti. Nel 2021, infatti, per effetto della plusvalenza ottenuta dall’operazione strategica di joint venture paritetica in Hype con illimity bank, l’utile netto era stato complessivamente di 108,3 milioni di euro.Il margine di intermediazione è cresciuto di 130,1 milioni di euro (+17,9%), raggiungendo gli 857,9 milioni di euro. Nel dettaglio, il margine di interesse è aumentato del 42,6% a 358,6 milioni di euro, grazie sia alla componente commerciale sia all’effetto positivo dei titoli indicizzati all’inflazione. I ricavi netti da servizi hanno avuto un incremento del 4,7% a 406,7 milioni di euro.La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 48,7 miliardi di euro, in calo dell’1,1% per effetto della flessione dei mercati che ha determinato una diminuzione di 4,1 miliardi di euro del valore dei corsi dei titoli. La raccolta netta è stata positiva per 3,75 miliardi di euro. La raccolta diretta è cresciuta del 4,9% a 16,7 miliardi di euro. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati dell’8,5% a 10,6 miliardi di euro.Il costo del rischio di credito è sceso a 37 bps (era 58 bps a fine 2021). L’NPL Ratio netto è diminuito all’1,8% (era 2,2%) e l’NPL Ratio lordo al 3,5% (era 4,2%). Stabile il tasso di copertura sui crediti deteriorati al 49,5%, migliora quello sulle sofferenze al 65,7% (era 67,1%). Il Texas Ratio è ulteriormente migliorato al 27,2% (era 31,7%). Il gruppo ha confermato la solidità patrimoniale: il Cet1 è risultato pari al 13,21% e il Total Capital Ratio al 15,12% (erano 12,28% e 14,19%).I ricavi da nuovi business, avviati a partire dal 2018 nel quadro dei piani strategici del gruppo, sono saliti del 3,6% a 73,3 milioni di euro, in particolare grazie ai servizi di open payment e a quelli di piattaforma, al corporate e investment banking e alle soluzioni tecnologiche fornite a società terze. Il numero totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto del 7%, raggiungendo 1,2 milioni, cui si aggiungono i clienti di Hype, considerando i quali l’incremento sale al 9% a 2,8 milioni. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema, utile netto 2022 in calo a 22 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il Gruppo Banca Sistema, quotato su Euronext STAR Milan e specializzato nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha chiuso il 2022 con un utile netto pari a 22 milioni di euro, in diminuzione del 5% rispetto ai 23,3 milioni del 2021.La business line del factoring ha sovraperformato rispetto ad un mercato che già di suo ha registrato una solida crescita, con volumi (turnover) pari a 4.417 milioni, pari ad una crescita del 22% a/a. Lo stock dei crediti della business line CQ ammonta a 933 milioni, stabile a/a (932 milioni) e in lieve calo rispetto al 30 settembre 2022 (958 milioni). Gli impieghi del credito su pegno si attestano al 31 dicembre 2022 a 106,8 milioni, in aumento del 19% a/a.Il margine di interesse, pari a 85,4 milioni, è in aumento del 4% a/a. Le commissioni nette, pari a 16,7 milioni, sono in crescita a/a (15,7 milioni al 31 dicembre 2021) grazie al maggior contributo delle commissioni attive del credito su pegno. Il margine di intermediazione si attesta a 106 milioni, in calo del 2% a/a per il risultato di tesoreria e le cessioni del CQ, inferiori rispetto allo scorso anno.Con riguardo all’outlook, la società spiega che l’attuale contesto caratterizzato da aumenti continui dei tassi operati dalla BCE, con nconseguente graduale aumento dei tassi di raccolta nelle diverse forme tecniche, “ha comportato a partire dal quarto trimestre 2022 un aumento del costo della raccolta che sti sta rivelando più rapido rispetto alla variazione del rendimento dei portafogli di crediti, una cui porzione è a tasso fisso in particolare per la CQ, con una conseguente contrazione del margine di interesse, che potrà essere assorbita nel corso dei trimestri successivi con l’incremento della redditività degli impieghi”. LEGGI TUTTO

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    illimity affonda dopo i risultati per guidance 2023 deludente

    (Teleborsa) – Affonda a Piazza Affari il titolo illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, che risulta il peggiore dell’intero indice FTSE Italia All-Share. Questa mattina ha comunicato di aver registrato un utile netto in rialzo a 24,7 milioni di euro nel quarto trimestre 2022 (il più alto mai raggiunto), dai 19,4 milioni di un anno fa, e un margine di interesse a 46,1 milioni, da 34,5 milioni di un anno fa.Equita parla di “risultati del quarto trimestre del 2022 complessivamente allineati alle attese”, mentre per quanto riguarda l’outlook illimity “ha fornito una guidance sul 2023 indicando un target di net income a 100 milioni di euro, -16% inferiore alla nostra stima di 119 milioni di euro”.Per gli analisti di IMI (Intesa Sanpaolo), “nonostante un risultato in linea con le aspettative, consideriamo questo insieme di risultati deludente, in quanto ha deluso le attese a livello operativo, ha mostrato l’inizio del deterioramento dell’asset quality e una significativa riduzione dell’eccesso di capitale disponibile per alimentare la crescita futura”. Anche loro ritengono deludente la previsione di utile netto per il 2023.Analizzando la guidance 2023 inferiore alle attese, Banca Akros spiega che la causa è la previsione di “un aumento delle svalutazioni dei crediti dovuto al rallentamento dell’economia e all’elevata inflazione, mentre è atteso un miglioramento della leva operativa”.”Complessivamente, consideriamo 100 milioni di euro un’ipotesi ragionevole dei nostri risultati nel 2023 alla luce del difficile scenario e senza ipotizzare nuove iniziative o strategie inorganiche”, ha detto la CFO Silvia Benzi durante la call con gli analisti.Benzi ha spiegato che illimity si aspetta “che le entrate continueranno a crescere a un ritmo sostenuto”, con “una progressione del net interest income a due cifre, più che compensando l’aumento previsto del costo del finanziamento”. I costi operativi “dovrebbero crescere a un ritmo decelerato rispetto alla crescita registrata nel 2022”, anche perché “il picco degli investimenti in digitalizzazione è in gran parte completato”.Illimity Bank registra una flessione dell’8,44% rispetto alla vigilia, attestandosi a 7,16 euro. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 6,872 e successiva a quota 6,583. Resistenza a 7,647. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, analisti positivi dopo il nuovo record di utile netto

    (Teleborsa) – Gli analisti hanno apprezzato i risultati 2022 e sono positivi su Banca Ifis, dopo che l’istituto ha registrato il nuovo massimo storico dell’utile netto, salito a 141,1 milioni di euro (+40% anno su anno), che ha consentito di raggiungere con un anno di anticipo l’obiettivo di utile previsto dal Piano Industriale per il 2023.KBW ha giudicato i conti della challenger bank più alti delle aspettative, conferendo quindi un giudizio di Outperform e un target price al titolo di 19,70 euro per azione. Banca Akros ha apprezzato soprattutto la revisione al rialzo della guidance sull’utile 2023, confermando il consiglio Accumulate per le azioni di Banca Ifis.IMI (Intesa Sanpaolo) ha confermato il Buy e il prezzo obiettivo a 19 euro. “Consideriamo positivamente il rapido riprezzamento degli asset di Banca Ifis nonché la performance positiva della divisione NPL, che ha consentito alla società di registrare risultati 4Q22 ben al di sopra delle nostre aspettative e di raggiungere l’obiettivo del piano industriale con un anno di anticipo, nonostante diversi one-off negativi”, hanno scritto gli analisti.Equita ha aumentato il target price a 21 euro per azione (+8%), sottolineando i risultati superiori alle attese grazie a NII e minori costi. La banca “ha mostrato un buon set di risultati, confermando un’ottima dotazione di capitale e senza indicazioni di deterioramento dell’asset quality – si legge nella ricerca – Seppur riconosciamo che il titolo tratti a valutazioni contenute e offra una remunerazione attraente, ribadiamo Hold alla luce profilo di rischio più elevato (esposizione a SME e portafoglio NPL di proprietà) in un contesto ancora incerto e di una profittabilità che ci aspettiamo non si discosti eccessivamente da quella delle banche tradizionali”.Intanto, allunga il passo rispetto alla seduta precedente Banca Ifis, che si attesta a 16,12 euro, in aumento dell’1,38%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 16,4 e successiva a 16,86. Supporto a 15,94. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, utile netto sale a 81,5 milioni di euro nel 2022

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha chiuso il 2022 con un utile netto consolidato pari a 81,5 milioni di euro, in crescita del 48,4% rispetto allo stesso periodo 2021 e superando il target del piano industriale 2020-23 con un anno di anticipo. Il ROE è al 7,8% (+2,5 pts rispetto al 2021). Il margine operativo è pari a 213,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2021 (+11,9%) spinto dall’incremento dei ricavi a 486,1 milioni di euro (+6,1%) e dalla crescita dei volumi.I proventi operativi sono stati in crescita del 6,1%, con un margine di interesse in aumento del 12,2% e una leggera diminuzione delle commissioni nette (-2,2%) in considerazione del contesto macroeconomico di riferimento.Gli impieghi verso la clientela ordinaria si sono assestati a 11,5 miliardi di euro (+2,9%) con ulteriori erogazioni a famiglie e imprese nel corso dell’anno per 2,08 miliardi di euro e con un positivo impulso al customer lending. La raccolta diretta è di 12,6 miliardi di euro (+1,6%), mentre la raccolta indiretta pari a 17,1 miliardi di euro (-5,2%, di cui clientela ordinaria in calo dell’8,1%)L’incidenza dei crediti deteriorati è stata in riduzione: NPL ratio lordo al 3,3% (4,1% al 31 dicembre 2021) e netto all’1,7% (ex 2,1%).Il consiglio di amministrazione intende proporre all’assemblea un dividendo di 0,1969 euro per azione ordinarie. La proposta di riparto dell’utile con pay out al 30% (e d ividend tield al 6,6%), se approvata, consentirà di attribuire alle riserve patrimoniali un ammontare di circa 61,7 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Geertman: non stiamo vedendo diminuzione dei prezzi di acquisto NPL

    (Teleborsa) – “Nello scenario macro complesso che stiamo affrontando, ci potremmo aspettare di vedere una diminuzione dei prezzi di acquisto degli NPL, ma ciò non sta accadendo”. Lo ha affermato Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, rispondendo alle domande degli analisti nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022.”Logicamente, i prezzi dovrebbero diminuire un po’ nel futuro, tenendo in considerazione il ruolo dell’inflazione e il ruolo degli specialisti – ha spiegato – Non parlando della nostra banca ma della prospettiva macro generale, ci sono comunque delle buone notizie: il fatto che ci sia tutta questa domanda è positivo per il sistema bancario italiano e per il paese, perché aiuta il deleveraging”.Nel settore NPL, Banca Ifis ha detto che i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 384 milioni di euro nel 2022, in crescita dell’11% rispetto a 345 milioni di euro del 2021. Inoltre, procede in linea con le attese l’acquisto di portafogli NPL: nel 2022 ha acquistato NPL per 2,4 miliardi di euro in termini di GBV. LEGGI TUTTO