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    Banca Sella, emesso primo green bond da 100 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Sella ha emesso il suo primo green bond, dopo due soli giorni dall’apertura, con una domanda complessiva per 100 milioni di euro, raddoppiando l’importo iniziale dell’offerta. Si tratta di una emissione obbligazionaria green senior preferred a scadenza 5 anni, rivolta alla clientela retail, alle controparti qualificate e ai clienti professionali, con taglio minimo di 1.000 euro, che prevede una cedola annua del 5,10%, riconosciuta semestralmente a partire dal 21 settembre 2023.I proventi netti – si legge in una nota – saranno dedicati a finanziare nuovi o esistenti prestiti, investimenti e progetti selezionati nell’ambito dell’edilizia sostenibile, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.”Banca Sella è da tempo impegnata a promuovere una finanza a impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sulla società – ha commentato Francesco Plini, responsabile Finanza e Pianificazione Strategica di Banca Sella – Con questa iniziativa proseguiamo il percorso intrapreso per offrire a tutti i nostri stakeholders strumenti che li accompagnino nel processo di transizione verso una economia sostenibile, anche attraverso soluzioni di risparmio rivolte verso investimenti che portano benefici a tutta la comunità”. L’obbligazione è collocata sul sistema multilaterale di negoziazione Vorvel e sarà ammessa a negoziazione a partire dal 21 marzo 2023. Il rating dell’emittente è BBB Low (DBRS), mentre il rating ESG assegnato al green bond da MainStreet Partners è di 4.09/5. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Mazzucco (Cariverona): polemiche “ingiustificate” su compenso Orcel

    (Teleborsa) – Le polemiche sul pacchetto retributivo dell’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, sono considerate da Cariverona “ingiustificate, pretestuose, dannose per il quotidiano perseguimento degli obiettivi di breve e medio termine da parte del gruppo e del suo management”. Lo ha scritto Alessandro Mazzucco, presidente dell’ente scaligero, in un suo intervento pubblicato sul sito IlSussidiario.net. Il compenso di Orcel “è stato negoziato con procedure rigorose e trasparenti ed è stato acquisito in modo meritato: per nulla anomalo rispetto agli standard adottati correntemente presso gruppi comparabili in Europa e negli Stati Uniti”, ha aggiunto il presidente dello storico azionista dell’istituto di Piazza Gae Aulenti.”Fin dalla sua chiamata – avvenuta nel totale rispetto delle regole di governance di UniCredit, per concludersi nel vaglio dell’assemblea annuale del 2021 – l’amministratore delegato ha operato per rilanciare tutte le condizioni di competitività del gruppo – ha aggiunto Mazzucco – Il ritorno a una redditività congrua (appena confermata nel progetto di bilancio 2022) ne è stato l’esito più rilevante. Il parallelo ritorno di una congruo dividendo per gli azionisti e la notevole rivalutazione del titolo sono stati effetti specifici dell’azione manageriale del dottor Orcel: che ha espresso le competenze per cui era stato chiamato precipuamente nella ricostruzione gestionale di UniCredit, anzitutto come rete bancaria nei territori dell’Azienda-Paese”. LEGGI TUTTO

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    Intesa colloca green bond dual tranche, ordini 5,3 miliardi

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha collocato con successo sul mercato istituzionale un’emissione dual tranche raccogliendo ordini complessivi per 5,3 miliardi di euro. Si tratta di un green bond senior non preferred a 5 anni con possibilità di essere richiamato al quarto anno, per un ammontare nominale di 1,5 miliardi di euro; un green bond senior non preferred a 10 anni per un ammontare nominale di 750 milioni di euro. L’emissione ha raccolto da subito l’interesse da parte degli investitori superando i 3 miliardi di euro di ordini congiunti nelle prime due ore dal lancio. Ordini finali superiori a 3 miliardi di euro per la tranche a breve hanno permesso un restringimento di 20 punti base rispetto all’indicazione iniziale di spread, mentre ordini superiori a 2 miliardi di euro per la tranche a lungo termine hanno reso possibile un restringimento di 15 punti base rispetto allo spread iniziale. Questa transazione rappresenta la più grande, in termini di ammontare totale, in formato multi-tranche emessa da un nome financial italiano da giugno 2019 quando sempre Intesa Sanpaolo ha chiuso con successo un 5 e 10 anni Senior Preferred per un totale di 2,25 miliardi.L’ammontare totale congiunto del libro ordini è stato di circa 5,3 miliardi di euro e ha visto la partecipazione di più di 195 investitori per la tranche a 5 anni, così suddivisi: 76% di Fund Managers, l’11% di Banks e Private Banks, il 4% di Hedged Funds e l’8% di Assicurazioni e Fondi Pensione. La distribuzione geografica degli accounts evidenzia il 25% dalla Francia, il 19% proveniente dal RegnoUnito/Irlanda, il 15% dall’Italia, il 13% Germania e Austria, l’8% dai Nordici, l’8% dal Benelux, l’8% dalla Spagna ed il 3% dalla Svizzera. Oltre 135 investitori per la tranche a 10 anni, così suddivisi: 73% di Fund Managers, il 9% di Hedge Funds, il 5% di Banks e Private Banks e l’11% di Assicurazioni e Fondi Pensione. La distribuzione geografica degli accounts evidenzia il 39% dal Regno Unito/Irlanda, il 21% dalla Germania e Austria, il 13% proveniente dalla Francia, il 6% dall’Italia, il 6% dalla Spagna, il 5% da Svizzera, il 5% dai Nordici ed il 2% dal Benelux.Il libro ordini congiunto si è inoltre dimostrato molto diversificato e ha visto la partecipazione per circa l’80% di investitori dedicati al comparto Esg. Le Banche che hanno partecipato al collocamento in qualità di Joint book runner sono state, oltre alla Divisione Imi Cib diIntesa Sanpaolo, Bbva, Bnp Paribas, BofA Securities, Citi, Commerzbank, Morgan Stanley e Ubs. LEGGI TUTTO

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    MPS, Axa mette in vendita 8% capitale: “non impatta JV e impegno in Italia”

    (Teleborsa) – Axa, che attualmente detiene una partecipazione del 7,94% del capitale sociale di MPS, avvia la cessione di 100.000.000 azioni della banca senese, attraverso un collocamento privato mediante accelerated bookbuilding riservato a investitori istituzionali. A seguito del completamento dell’offerta, Axa manterrà lo 0,0007% di MPS.E’ quanto si legge in una nota della compagnia francese in cui precisa che l’offerta “non incide in alcun modo sulla partnership di Axa con MPS o sull’impegno della compagnia nel mercato italiano”.In qualità di partner di lunga data di MPS – si legge nella nota – Axa ha sostenuto la banca partecipando al suo più recente aumento di capitale come investimento finanziario. Poiché Axa “non desidera essere rappresentata nel consiglio di amministrazione” in occasione della prossima assemblea generale degli azionisti della banca senese, né influenzare la più ampia strategia a lungo termine della banca, “ritiene opportuno” vendere la partecipazione acquistata nell’aumento di capitale.I termini definitivi dell’offerta sono previsti al più tardi, domani, martedì 28 febbraio. Il regolamento e la consegna delle azioni dovrebbero avvenire il 2 marzo o intorno a tale data. LEGGI TUTTO

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    Banca Etica, utile gruppo sale a 17,2 milioni di euro nel 2022

    (Teleborsa) – Il Gruppo Banca Etica ha chiuso il 2022 con un utile netto consolidato di 17,2 milioni di euro, derivante dai risultati positivi delle singole società: Banca Etica 11,6 milioni di euro; Etica SGR 9,6 milioni di euro; Cresud 48 mila euro. Anche l’area Spagna (dove Banca Etica ha uffici a Bilbao, Barcellona e Madrid e Siviglia) ha chiuso per la prima volta il bilancio annuale con un risultato positivo (+0,6 milioni di euro). Nel 2021 l’utile netto consolidato era stato di 16,7 milioni di euro.Gli impieghi lordi hanno raggiunto i 1.258 milioni di euro a dicembre 2022, con un +7,2% rispetto al 2021. La raccolta diretta di risparmio dalla clientela ha raggiunto i 2.493 milioni di euro a dicembre 2022, registrando un +9,3% rispetto al 2021. La raccolta indiretta in fondi comuni d’investimento di Etica SGR è risultata pari a 872 milioni di euro a dicembre 2022, con una flessione rispetto all’anno precedente in linea con il sistema bancario italiano.Gli indici di solidità patrimoniale CET1 e Total capital ratio si attestano rispettivamente al 15,6% e 19,1% sostanzialmente allineati ai dati del 31 dicembre 2021. Il cost income passa dal 68,2% al 67,7% in un anno in cui sono stati contabilizzati importanti oneri non ricorrenti per il miglioramento dell’infrastruttura informatica.”La crescita costante negli anni del nostro capitale sociale e della nostra clientela dimostra quante persone e organizzazioni desiderano scegliere la finanza etica – ha commentato Anna Fasano, presidente di Banca Etica – una finanza che fa utili sani rinunciando ai profitti derivanti dal commercio di armi o dalle fonti fossili e che sostiene chi investe in progetti di sviluppo che salvaguardano l’ambiente e i diritti delle persone”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo BCC Iccrea, utile 2022 a 1.795 milioni con tassi e proventi straordinari

    (Teleborsa) – Il Gruppo BCC Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, ha chiuso il 2022 con un utile netto d’esercizio pari a 1.795 milioni di euro, in crescita rispetto ai 461 milioni di euro nel 2021 sia per la positiva dinamica del margine di interesse che per la presenza di componenti non ripetibili (proventi straordinari per 442 milioni derivanti dalla vendita della monetica/BCC Pay).In termini di ricavi, ha riportato un margine di intermediazione di 5.104 milioni di euro (+12,6% sul 2021) grazie principalmente alla positiva dinamica del margine di interesse, pari a 3.694 milioni di euro (+34% circa sul 2021), che ha beneficiato del contesto di mercato (rialzo dei tassi di interesse ed incremento dei rendimenti dei titoli obbligazionari inflation-linked in portafoglio). Andamento positivo anche per le commissioni nette che si sono attestate a 1.338 milioni di euro (+4,1% rispetto al 2021). Il Gruppo ha erogato impieghi alla clientela per complessivi 90,9 miliardi di euro, in crescita del 2,4% sul 2021 pari ad oltre 2,1 miliardi di euro, con un miglioramento generale della qualità creditizia. La raccolta da clientela ordinaria è stata pari a circa 120,8 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con i dati di fine 2021C’è stato miglioramento della qualità creditizia che a fine anno ha evidenziato un NPL ratio lordo del 4,5% (6,9% nel 2021) e un NPL ratio netto dell’1,5% (2,7% nel 2021). In ulteriore miglioramento le coperture (coverage ratio) sui crediti deteriorati pari al 67,4%, 5 punti percentuali in più rispetto al 2021 (62,7%) e circa 12 punti in più rispetto al 2020 (55,7%).Il CET1 ratio di Gruppo è risultato pari al 19,2% (17,7% a fine 2021) mentre il TC ratio al 20,4% (18,9% a fine 2021), largamente al di sopra dei requisiti regolamentari. LEGGI TUTTO

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    BPPB, utile record di 22,2 milioni di euro nel 2022

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB) ha chiuso il 2022 con un utile netto pari a 22,2 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente e il migliore risultato della sua storia.L’istituto ha registrato una crescita del 48,4% del margine d’interesse, che si attesta a 105,6 milioni di euro rispetto ai 71,1 milioni di euro del 2021, e un incremento dell’11,4% delle commissioni nette, che ammontano a 67,2 milioni di euro, soprattutto grazie al contributo del risparmio gestito e assicurativo che ha confermato il trend di crescita.Gli aggregati patrimoniali registrano una raccolta globale che si attesta ad oltre 7 miliardi con una lieve flessione della componente diretta (-1,2%) e della componente gestita e assicurativa (-11,4%) che ha però risentito della volatilità del mercato.In ulteriore riduzione i crediti deteriorati netti, che ammontano a 51 milioni di euro (-20% su anno precedente). Per quanto riguarda i principali indicatori: crediti deteriorati netti/impieghi pari al 2% (2,4% nel 2021); texas ratio al 19,4% (23,8% nel 2021); coverage totale dei deteriorati 52,4% (50,1% nel 2021). LEGGI TUTTO

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    Contrasto povertà: oltre 7 milioni da Cariplo, Intesa Sanpaolo e Vismara

    (Teleborsa) – Rispondere al progressivo impoverimento delle famiglie causato dalle crisi economiche degli ultimi anni. Con questo obiettivo Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo hanno attivato, a partire dal 2021, una linea di azione finalizzata al sostegno di progetti di contrasto alla povertà in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Le tre Istituzioni hanno messo a disposizione oltre 11 milioni di euro per avviare, in stretta collaborazione con le Fondazioni di Comunità, processi di co-progettazione territoriale in grado di offrire risposte coordinate ai bisogni delle persone in condizione di vulnerabilità.All’interno di questo percorso, le Fondazioni di Comunità hanno assunto il compito di sollecitare l’attivazione dei rispettivi territori di riferimento, occupandosi di intercettare le istanze locali e aggregare tra loro soggetti pubblici, privati e del privato sociale, con l’obiettivo di progettare e realizzare interventi calibrati sulle necessità reali delle persone e delle famiglie.I progetti elaborati in questo percorso di progettazione condivisa puntano a ridurre la vulnerabilità delle persone e delle famiglie, con una particolare attenzione ai nuclei familiari con figli minori e a quelli non ancora supportati dai servizi del territorio. Gli interventi affrontano la povertà economica nelle sue molteplici accezioni – alimentare, lavorativa, abitativa – e prevedono azioni strutturate e di medio-lungo periodo mirate a consentire la fuoriuscita da situazioni di bisogno e interventi di tipo emergenziale per far fronte alle necessità più urgenti (ad esempio, tramite contributi economici a fondo perduto per il pagamento delle bollette e di altre spese che possono gravare sul bilancio familiare). Le risorse a disposizione della co-progettazione territoriale ammontano a 11 milioni di euro, di cui 6,2 milioni da Fondazione Cariplo, 3,3 milioni dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo e 1,65 milioni da Fondazione Peppino Vismara.La prima tranche di 22 progetti selezionati garantisce contributi per oltre 7 milioni di euro ai territori di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Milano città, Nord Milano, Pavia, Sondrio, Ticino Olona e Varese, per sostenere interventi di sistema realizzati dalle reti di soggetti pubblici e del privato sociale che ogni Fondazione di Comunità ha accompagnato e coordinato in fase di progettazione. Alcune delle proposte selezionate si sono concentrate su una specifica dimensione del bisogno, proponendo azioni di contrasto alla povertà alimentare, lavorativa e abitativa; altre, invece, offriranno ai beneficiari un supporto ad ampio spettro, in grado di mitigare la povertà in un’ottica multidimensionale.Nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola l’emersione delle reti e l’elaborazione di progetti di contrasto alla povertà sono avvenute nell’ambito del bando “Reti territoriali contro la povertà”. Il bando ha permesso di selezionare 5 progetti che saranno realizzati nelle due province piemontesi che rientrano nel territorio di competenza di Fondazione Cariplo, e che beneficeranno di contributi complessivi pari a 399mila euro per la provincia di Novara e 453mila euro per il Verbano-Cusio-Ossola.Il quadro degli interventi a contrasto alla povertà si completa con le iniziative, avviate già nel 2021, nei territori di riferimento delle Fondazioni di Comunità di Monza e Brianza e di Lecco, a cui sono stati concessi contributi a incremento dei rispettivi fondi “Contrasto alle nuove povertà” e “Aiutiamoci nel Lavoro” che, attraverso i Comitati di Gestione, prevedono l’attivazione di un’ampia e qualificata rete di soggetti del territorio.”Attraverso la co-progettazione – dichiara Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo – vogliamo contrastare la povertà e allo stesso tempo rafforzare la capacità dei soggetti del territorio di lavorare insieme su obbiettivi condivisi. Questo è sempre più necessario per rispondere ai bisogni delle persone e delle comunità, che esprimono problematiche differenziate che vanno lette e intercettate sempre più”da vicino”. Le progettualità finanziate in questa prima tranche sono molto diverse tra loro proprio perché nascono da una combinazione di bisogni e di risorse attorno alle povertà che il singolo territorio ritiene oggi più urgenti. Per sostenere e rafforzare questa rete, che diventa una vera e propria infrastruttura sociale del territorio, è determinante la convergenza di altri attori istituzionali, che come Intesa Sanpaolo e Fondazione Peppino Vismara, riconoscano questo come un investimento cruciale per il Paese.””Intesa Sanpaolo con il proprio Fondo di Beneficenza – commenta Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo – sostiene la linea di intervento co-progettazione territoriale in piena sintonia con la Fondazione Cariplo e la Fondazione Peppino Vismara per il contrasto alla povertà. In un contesto in cui il divario sociale continua ad ampliarsi il Fondo fornisce un apporto determinante al raggiungimento degli obiettivi sociali del Piano di Impresa 2022-2025 del Gruppo per contribuire al contrasto dei problemi legati alle situazioni di fragilità e alle disuguaglianze”. LEGGI TUTTO