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    Fondazione MPS, utile di 9,1 milioni di euro nel 2022

    (Teleborsa) – La Deputazione Generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2022, che presenta un risultato economico positivo di 9,1 milioni di euro. La fondazione bancaria parla di “un risultato estremamente positivo, caratterizzato soprattutto dal buon andamento della gestione corrente in un periodo molto difficile di elevata volatilità dei mercati finanziari”.Il patrimonio netto contabile si attesta a circa 569,1 milioni di euro, in aumento di 5,3 milioni di euro sul 2021 (+1%). Da fine 2017 al 2022 il patrimonio netto è aumentato complessivamente di 134,8 milioni di euro (+31%). L’attivo finanziario è pari a 623,3 milioni di euro, pari all‘88,3% dell’attivo totale.Fondazione MPS sottolinea come nel corso dell’esercizio 2022 sia stato “ulteriormente sviluppato l’intenso percorso di rimodulazione e riallocazione degli investimenti, già avviato a partire dai primi mesi del 2019, volto a definire un portafoglio diversificato, in grado di generare flussi finanziari annuali e, per quanto possibile, costanti nel tempo, nell’ottica di stabilizzare la redditività del patrimonio”. In tale ambito, “l’elevato ammontare di risorse investite in strumenti liquidi e liquidabili determina una situazione di evidente equilibrio finanziario da parte della Fondazione”, viene evidenziato.Per quanto concerne i ricavi, si registrano proventi complessivi pari a 13,1 milioni di euro (in diminuzione sul 2021 quando erano pari a 187,49 milioni di euro, soprattutto in virtù degli ingenti proventi derivanti dalla conclusione delle controversie legali pari a circa 174 milioni di euro). I proventi legati alla gestione finanziaria sono pari a circa 11 milioni di euro.Sono state assegnate risorse complessive per oltre 17,12 milioni di euro (+39% rispetto ai 12,3 milioni di euro del 2021 e quadruplicate rispetto ai 4,4 milioni di euro del 2019). LEGGI TUTTO

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    Banche, Enria: “In Ue effetto tassi positivo anche su bilanci 2024”

    (Teleborsa) – Ad oggi la Vigilanza bancaria della Bce si attende un effetto complessivamente positivo dei rialzi dei tassi su bilanci e redditività delle banche, anche sul 2024 ma è necessario “tenere gli occhi aperti. È quanto ha affermato il presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria durante un dibattito in apertura della conferenza annuale sulla ricerca, organizzata dall’istituzione. “Ormai è un po’ di tempo che valutiamo l’impatto dell’aumento dei tassi sui bilanci delle banche. E la nostra conclusione è che ad ora il rialzo è una buona notizia per le banche europee, nel 2022 abbiamo visto gli introiti da tassi salire del 50% e se guardi al 2024 i modelli ci dicono che l’effetto positivo sui margini di interesse può più che controbilanciare l’effetto negativo sulla qualità degli asset – ha detto Enria –. Ma potremmo sbagliarci, quindi dobbiamo essere molto cauti. E per questo stiamo spingendo le banche a focalizzarsi non solo sulle prospettive di utili ma anche sul valore dei titoli mark-to-market, sui costi di finanziamento, di riporre maggiori attenzione sulla qualità degli asset, specialmente nei settori che sono sensibili ai rialzi dei tassi. E anche ad assumere azioni proattive quando vedono deterioramenti degli asset. Può essere un’area in cui dobbiamo mantenere gli occhi aperti”. Sull’ipotesi di alzare il livello di garanzia dei depositi bancari nell’Unione europea – ha detto Enria – “si può discutere ma non vedo evidenze per alzare l’asticella. Devo dire che sono un po’ scettico”. In generale “la mancanza di fiducia reciproca in Europa – ha proseguito – fa ricadere tutto nell’ambito delle regole, e questo a volte compromette la flessibilità necessaria per intervenire sui singoli casi. Quindi non penso che la flessibilità sia di per sé sbagliata, ma devo dire che sono un po’ scettico sulla necessità di aumentare la copertura dei depositi”, ha detto, partendo da considerazioni su quanto è stato deciso dalle autorità Usa sulla tutela integrale dei depositi della fallita Silicon Valley Bank. Nell’Ue la garanzia pubblica copre fino a 100mila euro per singolo conto di privati. Secondo Enria, al di là dei problemi di costo e di azzardo morale a garantire tutto sui conti correnti “non penso che arresterebbe le corse da panico. Con una parziale copertura viviamo decorosamente. Ci deve essere un dibattito ma non vedo evidenze per alzare l’asticella”.Enria ha, inoltre, espresso l’augurio che dal processo di discussione tra governi e Parlamento europeo sulla fase finale del rafforzamento dei requisiti patrimoniali delle banche Ue in base agli accordi di Basilea III “non ci siano deviazioni”. Perché – ha avvertito il presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce – ci saranno crisi in futuro anche in Europa. E puoi stare certo che verremo biasimati per aver deviato di qua o di là rispetto agli standard internazionali”. LEGGI TUTTO

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    Fabi, approvata piattaforma per rinnovo contratto nazionale bancari

    (Teleborsa) – Il Comitato direttivo centrale della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) ha approvato all’unanimità la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori bancari.Il documento, già approvato dai segretari generali di tutte le organizzazioni sindacali lo scorso 7 aprile e domani al vaglio degli “attivi unitari” dei sindacati, nelle prossime settimane sarà votato dalle assemblee dei circa 280.000 lavoratori delle banche interessati da questo rinnovo, si legge in una nota.Il via libera da parte delle assemblee rappresenterà l’ultimo atto ufficiale che precederà l’avvio formale del negoziato per rinnovare il contratto collettivo. LEGGI TUTTO

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    Wealth Management, Zurich Bank presenta un nuovo modello di business

    (Teleborsa) – In un mercato in continua crescita, con oltre 950 miliardi di euro di asset under management nel 2022, e il +11% di asset gestiti dalle reti dal 2016, il Private Banking rappresenta un segmento in espansione, secondo un trend incrementale destinato a proseguire anche nei prossimi anni. Le stime al 2024 infatti sono di un incremento annuo del 6,8% – rispetto al 2,7% degli operatori retail – raggiungendo 1.084 miliardi. In tale scenario Zurich Bank prosegue la strategia di crescita nell’area Private & Wealth Management e annuncia la creazione di una Direzione dedicata e la nomina di Maurizio Ceron come responsabile. Ceron, 51 anni, vanta oltre 20 anni di esperienza nel mondo del Wealth Management con ruoli di responsabilità. Da ultimo ricopriva il ruolo di vicedirettore generale e head of Wealth Management in Indosuez Wealth Management. Con 80 professionisti dedicati alla clientela Private e più di 5 miliardi di euro di asset in gestione, la nuova Direzione Wealth Management di Zurich Bank si inserisce all’interno di un percorso strategico avviato con la nascita della banca che, grazie ad un modello di advisory d’eccellenza, pone la clientela Private&Wealth al centro di un ecosistema di servizi finanziari, assicurativi ed extra-finanziari su misura. “Con un nuovo modello di business rispetto al passato che risponde alle nuove esigenze di questa clientela, oggi alla ricerca di un interlocutore unico, Zurich Bank – evidenzia la banca in una nota – garantisce una consulenza finanziaria affidabile e olistica che abbraccia la pianificazione patrimoniale, immobiliare, gli aspetti di protezione e di passaggio generazionale. Punti di forza sono il modello evoluto in architettura aperta e un network di partner di eccellenza nei rispettivi ambiti con competenze globali su tematiche di Corporate Advisory, Wealth Planning, Art Advisory e Real Estate Advisory”.”La nomina di Maurizio Ceron – ha affermato Silvio Ruggiu, direttore generale di Zurich Bank – rappresenta un passo in avanti per la nostra strategia di espansione delle attività di Wealth Management e conferma la volontà di Zurich Bank di diventare interlocutore unico per la pianificazione finanziaria a 360 gradi accompagnando la Clientela con soluzioni altamente personalizzate”.”Sono orgoglioso di entrare a far parte di Zurich Bank, una nuova realtà con un modello unico nel mondo del Wealth Management, che può contare sulla forza e l’affidabilità di un Gruppo internazionale” ha commentato Ceron. LEGGI TUTTO

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    Barclays, utile in aumento del 27% nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Barclays, colosso bancario britannico, ha registrato un utile ante imposte di 2,6 miliardi di sterline nel primo trimestre del 2023, superiore alla previsione media degli analisti di 2,2 miliardi di sterline (secondo un consensus compilato dalla banca) e superiore ai 2,2 miliardi di sterline riportati nello stesso periodo di un anno fa.L’utile attribuibile al gruppo è stato di 1,8 miliardi di sterline (+27% rispetto agli 1,4 miliardi di sterline nel primo trimestre del 2022) e il RoTE è stato del 15,0%, con tutte le divisioni operative che hanno fornito rendimenti a due cifre. Il group income è aumentato dell’11% a 7,2 miliardi di sterline.I ricavi di Barclays UK sono aumentati del 19%, trainati principalmente dalla crescita del reddito da interessi netto derivante dall’aumento dei tassi. I ricavi di Corporate and Investment Bank (CIB) sono aumentati dell’1% a 4 miliardi di sterline, rappresentando una performance record nel primo trimestre. I fattori trainanti sono una forte performance nel Transaction banking e nei mercati globali, con un minore reddito da Investment Banking a causa di un ridotto pool di commissioni.”Lo slancio in tutto il gruppo ci consente di mantenere una solida posizione patrimoniale, offrire rendimenti interessanti agli azionisti e supportare i nostri clienti attraverso un contesto economico incerto”, ha commentato il CEO C. S. Venkatakrishnan. LEGGI TUTTO

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    UniCredit rimborsa in anticipo bond AT1 da 1,25 miliardi di euro

    (Teleborsa) – UniCredit, avendo ricevuto l’autorizzazione della Banca centrale europea, ha comunicato che eserciterà l’opzione di rimborso integrale dei titoli AT1 (ISIN XS1619015719) da 1,25 miliardi di euro in via anticipata in data 3 giugno 2023. Il rimborso anticipato avverrà alla pari insieme agli interessi maturati e non corrisposti. I titoli saranno dedotti dai fondi propri a partire dalla data odierna, ovvero con effetto nel secondo trimestre del 2023, si legge in una nota.Viene sottolineato che UniCredit “ha elevati livelli patrimoniali e una generazione organica di capitale da leader nel settore, con un fully loaded CET1 MDA buffer, a fine 2022, di 554 punti base, pro-forma sia per il piano 2022, già approvato, di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi di euro, sia per l’impatto del rimborso anticipato dei titoli”.Pertanto, UniCredit “ha un bisogno limitato di funding TLAC/MREL per la parte rimanente dell’anno e nessuna necessità di emettere strumenti AT1 nel prossimo futuro. Il funding di UniCredit è ben diversificato sia per fonti di finanziamento che per aree geografiche”. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank, utile migliore del previsto nel 1° trim. Tagli a posti di lavoro

    (Teleborsa) – Deutsche Bank ha registrato ricavi netti pari a 7,7 miliardi di euro nel primo trimestre del 2023, in aumento del 5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Si tratta del dato più alto dal 2016, nonostante le uscite di attività nell’ambito del programma di trasformazione della banca e le difficili condizioni dei mercati finanziari durante il trimestre.I ricavi netti di Investment Bank sono stati pari a 2,7 miliardi, in calo del 19%; in particolare, i ricavi Fixed Income & Currencies (FIC) sono diminuiti del 17%. I ricavi netti di Private Bank sono stati di 2,4 miliardi, in crescita del 10% su base annua, trainati da un forte margine di interesse. In particolare, la raccolta netta nel trimestre è stata di 6 miliardi, trainata dalla raccolta in prodotti di investimento. Il patrimonio gestito è cresciuto di 13 miliardi a 531 miliardi durante il trimestre.Deutsche Bank ha annunciato un utile ante imposte di 1,9 miliardi di euro, in aumento del 12% su base annua. L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato di 1,158 miliardi di euro, rispetto all’utile di 1,060 miliardi di euro dell’anno precedente e delle attese degli analisti per un calo a circa 977 milioni di euro. Si tratta dell’undicesimo trimestre consecutivo di profitti per l’istituto di credito tedesco dopo il completamento di un vasto piano di ristrutturazione iniziato nel 2019.”Miriamo ad accelerare l’esecuzione della nostra strategia attraverso una serie di misure annunciate oggi: aumentare le nostre ambizioni di efficienza operativa, aumentare l’efficienza del capitale per guidare i rendimenti e supportare le distribuzioni agli azionisti e cogliere le opportunità per superare i nostri obiettivi di crescita dei ricavi”, ha detto il CEO Christian Sewing. “Una forte generazione organica di capitale ci consente di riaffermare il nostro impegno nelle distribuzioni e ci stiamo preparando a condurre ulteriori riacquisti di azioni proprie entro la fine dell’anno”, ha aggiunto.Sul fronte dell’efficienza operativa, sono state annunciate: riduzioni della forza lavoro nel personale non a contatto con i clienti; razionalizzazioni ulteriori nella piattaforma mutui; ottimizzazione della rete distributiva retail; e migliori operazioni automatizzando i processi. LEGGI TUTTO

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    Santander assume Christiana Riley da Deutsche Bank per guidare Nord America

    (Teleborsa) – Banco Santander ha nominato Christiana Riley a capo del Nord America. Riley entrerà a far parte della banca il 1° ottobre, previa approvazione regolamentare, e sarà responsabile di tutte le attività della banca negli Stati Uniti e in Messico, con i rispettivi responsabili nazionali, Tim Wennes e Felipe García Ascencio, che riporteranno a lei. Inoltre, sarà un membro del management team del gruppo e riporterà al CEO del gruppo, Héctor Grisi, che era il capo regionale per il Nord America fino a quando non è stato nominato nel suo ruolo attuale il 1° gennaio 2023.Riley si unisce a Santander da Deutsche Bank (che ha nominato Claudio de Sanctis nel Management Board al suo posto), dove è stata membro del consiglio di amministrazione avendo ricoperto diversi ruoli di leadership negli ultimi 17 anni sia in Europa che nelle Americhe. Recentemente è stata CEO regionale per le attività di Deutsche nelle Americhe, con sede a New York, e prima ancora è stata chief financial officer e co-CEO di Corporate and Investment Banking (CIB). Prima di entrare in Deutsche, ha lavorato presso McKinsey e Greenhill.Santander serve 25 milioni di clienti negli Stati Uniti e in Messico, con circa 45.000 dipendenti e 1.900 filiali. Nel 2022 la regione del Nord America ha generato il 25% dell’utile sottostante del gruppo, con un rendimento rettificato del patrimonio netto tangibile del 20,5%.(Foto: Andres Victorero / 123RF) LEGGI TUTTO