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    Intesa Sanpaolo, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,45%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs si muove sul capitale di Intesa Sanpaolo, sia tramite acquisti di azioni che altri strumenti. Secondo le comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, con riferimento al 10 maggio 2023, la banca d’affari statunitense ha una quota potenziale 6,45% del capitale. La partecipazione è detenuta tramite Goldman Sachs International (5,18%) e altre 13 società controllate.Scendendo nei dettagli, lo 0,64% sono diritti di voto riferibili ad azioni. Lo 0,41% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento.L’1,54% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e “Future” con date di scadenza comprese tra il 17/05/2023 e il 20/12/2024.Il restante 3,85% è composto da: 1,53% contratto “Future” con date di scadenza comprese tra 16/06/2023 ed il 19/12/2031; 0,99% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 15/05/2023 ed il 31/03/2035; 1,03% contratto di tipo “Swap” con date di scadenza comprese tra il 16/06/2023 ed il 20/05/2033; 0,32% altri contratti di opzione “Put”, “Forward” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 12/05/2023 ed il 31/12/2030. LEGGI TUTTO

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    Cartolarizzazioni Esg: Intesa Sanpaolo migliore banca innovativa in Europa

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo è la migliore banca innovativa in Europa nel settore delle cartolarizzazioni Esg. Il riconoscimento è arrivato da Structured Credit Investor, testata di riferimento a livello internazionale per l’informazione finanziaria, che ha nominato Intesa Sanpaolo vincitrice della categoria “Innovation of the year” agli Esg Securitisation Awards. Structured Credit Finance ha preso in esame le principali banche in decine di Paesi in tutto il mondo e, grazie alla collaborazione di analisti finanziari indipendenti e attraverso una raccolta di opinioni tra qualificati investitori istituzionali, ha premiato Intesa Sanpaolo tenendo conto dello sviluppo di nuovi segmenti di attivi Esg (Environmental, social and governance), della capacità di innovazione in termini di strutturazione, del volume di transazioni effettuate e del modello di gestione attiva del rischio di credito.”Il premio – sottolinea Intesa Sanpaolo in una nota – costituisce un importante riconoscimento degli impegni e dei risultati ottenuti da Intesa Sanpaolo in ambito Esg e conferma l’elevato livello raggiunto nella gestione attiva del rischio di credito attraverso le attività della Direzione Centrale Active Credit Portfolio Steering – parte dell’Area Chief Financial Officer diretta da Stefano del Punta –, che continua a rafforzare le proprie attività nell’ambito delle iniziative incluse nel Piano d’Impresa 2022-2025. Intesa Sanpaolo è tra le banche più attive nel contesto europeo per la gestione dinamica del rischio di credito, realizzata attraverso strategie creditizie mirate e operazioni di trasferimento del rischio di credito che hanno l’obiettivo di ottimizzare il profilo rischio-rendimento del portafoglio a livello di Gruppo. Le attività di credit portfolio management sono state progressivamente sviluppate per includere nuove tipologie di attivi coerenti con la Eu Taxonomy e i processi di Green Economy e Circolar Economy, come i finanziamenti che prevedono condizioni legate a criteri di riduzione o azzeramento dell’impatto ambientale. L’obiettivo è quello di incentivare le nuove erogazioni a favore di clienti con un elevato Esg score, in coerenza con il modello interno sviluppato nell’ambito della Direzione Centrale Financial Market Coverage diretta da Andrea Tamagnini e Marco Del Frate, e – si legge nella nota – di allargare la base degli investitori più sensibili ai temi della sostenibilità finanziaria, sempre più coinvolti nelle operazioni di cartolarizzazione sintetica finalizzate dal Gruppo sul mercato dei capitali”.”Dall’avvio delle attività del Programma Garc, Gestione Attiva Rischio di Credito, sono state realizzate operazioni di trasferimento del rischio di credito per un ammontare complessivo di oltre 50 miliardi di euro, che hanno permesso a Intesa Sanpaolo di liberare capitale per erogare nuovi prestiti a sostegno della crescita delle imprese italiane” – spiega Biagio Giacalone, responsabile della Direzione Centrale Active Credit Portfolio Steering –. L’Esg Securitisation Award ‘Innovation of the year’ assegnatoci da Structured Credit Investor, la testata che con più attenzione segue le cartolarizzazioni a livello globale, conferma il buon lavoro svolto finora e ci motiva a procedere con ulteriore slancio verso la conclusione di altre operazioni innovative in cantiere”. LEGGI TUTTO

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    Bce, Tajani: “Continuare ad alzare i tassi sarebbe un errore”

    (Teleborsa) – Continuare ad alzare i tassi di interesse ufficiali “sarebbe un errore” da parte della Bce, perché nell’area euro l’inflazione “non ha una origine interna, quindi il problema non si risolve alzando i tassi”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani rispondendo una domanda al termine della sua vista all’Abi, in occasione del Comitato esecutivo. La Bce ha manifestato l’intenzione di aumentare ancora il costo del denaro. “Mi auguro che questo non accada – ha detto Tajani – perché sarebbe un errore. L’ho detto più volte. Nella sua libertà la Banca centrale può fare quello che vuole. Però già essere passati da 0,50 a 0,25 è un passo in avanti”. Il riferimento è al fatto che l’ultimo aumento deciso dalla Bce ha marcato una moderazione del ritmo della stretta, con 25 punti in base in più sui tassi invece dei 50 punti base dei precedenti rialzi. “L’inflazione italiana ed europea è un’inflazione che non ha una origine interna, come quella americana, quindi il problema non si risolve alzando i tassi di interesse. Poi, alla fine ne fanno le spese solo le famiglie e le imprese”. Sul Mes “il dibattito è aperto” ha detto il vicepremier in merito al Meccanismo europeo di stabilità.Con le banche italiane “abbiamo affrontato tutta la questione che riguarda l’internazionalizzazione delle le nostre imprese, il ruolo che il sistema bancario italiano può svolgere per rafforzare la politica estera del nostro paese – ha riferito Tajani interpellato –. La politica estera non la fa soltanto il ministro con i diplomatici, la fa tutto il sistema Italia e non si può, per esempio, lavorare sulle esportazioni, che noi vogliamo incrementare, ci sono state esportazioni per 600 miliardi lo scorso anno e vogliamo fare ancora di più. Ma le imprese per esportare devono essere garantite devono essere sostenute dal sistema bancario. L’Italia può essere presente grazie a una rete di politiche commerciali, industriali, bancaria che può portare a risultati migliori di quelli che abbiamo avuto fino ad oggi”. LEGGI TUTTO

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    ABI: “Calano gli attacchi ad ATM e accettatori di banconote presso i distributori di carburante”

    (Teleborsa) – Diminuiscono del 38% i furti commessi in Italia nell’ultimo decennio, passando dagli oltre 1,5 milioni del 2013 ai circa 958 mila del 2022. Lo stesso andamento ha caratterizzato anche l’incidenza che, dopo il picco registrato nel 2014 con 2.607 furti ogni 100 mila abitanti, è scesa fino al valore di 1.622 furti ogni 100 mila abitanti nel 2022. Questi i principali risultati del “Rapporto sugli attacchi agli ATM di banche e poste e agli OPT dei distributori di carburante” condotto da Ossif, il Centro di ricerca Abi sulla Sicurezza Anticrimine, e dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione di Poste Italiane, Unem ed Italiana Petroli e presentato oggi nel corso del convegno Banche e Sicurezza 2023, la due giorni di lavoro sui temi chiave della sicurezza.Più nel dettaglio, anche l’andamento del numero complessivo degli attacchi agli ATM e agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante (OPT – Outdoor Payment Terminals) fa rilevare un trend decrescente. In particolare, nel 2021 gli attacchi complessivi si sono più che dimezzati rispetto al 2020 ed anche nel 2022 (382 episodi) è stata registrata un’ulteriore riduzione (-8,8%). I dati positivi dell’ultimo biennio hanno caratterizzato tutte e tre le diverse tipologie di reato (gli attacchi agli ATM delle banche, degli uffici postali e gli attacchi agli OPT) che, proprio nel 2021 e nel 2022, hanno fatto registrare i valori più bassi mai avuti, sia in termini assoluti che in relazione al numero di punti operativi. “In tema di sicurezza – ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini – l’azione dell’Abi di implementazione del rapporto con le Autorità di sicurezza (Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Prefetture, Forze di polizia) ha consentito di realizzare, in stretta collaborazione, iniziative congiunte che hanno favorito il contrasto alle rapine e ai furti alle dipendenze bancarie, nonché ad altre forme di criminalità, rendendo al contempo più agevole approcciare le tematiche della sicurezza, attraverso il coinvolgimento delle Autorità preposte nelle strategie di prevenzione. Centrale è il ruolo di OSSIF in termini di gestione di dati e informazioni che vengono raccolti in un apposito database anticrimine, che si sta rivelando sempre più essenziale nell’orientare le scelte nelle rispettive attività di rafforzamento delle misure di sicurezza, di controllo del territorio e investigative”.”Il rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Associazione Bancaria Italiana, consolidatosi nel tempo, è sempre più esteso e mirato e rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo. Consente di disporre di dati, elementi di analisi e di valutazione dei rischi con una tempestività non comune presso altri Paesi. Tramite la partecipazione all’Osservatorio per la Sicurezza Fisica (OSSIF), – ha detto Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale – si è di fatto realizzata una efficace sinergia finalizzata allo scambio di dati attinenti ai reati predatori in danno non solo delle banche, ma anche di altri operatori e soggetti economici ed ha consentito di sviluppare nel tempo nuove forme di prevenzione e contrasto al crimine diffuso. Il costante, tendenziale decremento della criminalità predatoria in tale ambito oltre a testimoniare la validità degli sforzi profusi, rappresenta uno stimolo in più nel proseguire in questo impegno collaborativo”. LEGGI TUTTO

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    Basket Bond: da CDP, MCC e Sella ulteriori 100 milioni per sostenere gli investimenti ESG di PMI e Mid Cap italiane

    (Teleborsa) – Investire nei progetti di crescita delle PMI e Mid Cap italiane e sostenerle al contempo nella generazione di un impatto positivo sull’economia, la società e l’ambiente. È questo l’obiettivo del programma “Sustainability-linked Basket Bond” da 100 milioni di euro di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Mediocredito Centrale (MCC) e Sella. Le risorse andranno ad ampliare il programma lanciato nel 2021, che raggiunge in questo modo i 200 milioni complessivi per sostenere i piani di crescita e sviluppo delle aziende italiane di minori dimensioni. La nuova finanza è legata al raggiungimento da parte delle imprese di obiettivi ESG (Environmental, Social e Governance) e il loro conseguimento garantirà una riduzione del costo di finanziamento.Il progetto – spiega una nota – rappresenta una nuova opportunità offerta alle aziende per acquisire sensibilità e consapevolezza su tematiche ESG e permettere loro di raccogliere le risorse adeguate a sostenere la realizzazione dei sempre più numerosi piani di investimento e sviluppo specificatamente orientati verso la sostenibilità. Per la prima volta in Italia, le singole emissioni saranno monitorate e certificate da operatori terzi specializzati rispetto ai principi di riferimento definiti dall’International Capital Market Association (ICMA), garantendo così una precisa valutazione dell’effettivo impatto ESG raggiunto. Per ogni emissione è prevista l’identificazione di specifici Sustainability Performance Targets (SPTs) coerenti con le politiche ESG attuate dalle imprese. L’attività di monitoraggio comprende la definizione di valori misurabili di sostenibilità (KPI ESG) che permettono di valutare l’allineamento dei progetti di investimento degli emittenti agli obiettivi di sviluppo sostenibile.Sella è arranger del programma tramite la divisione Corporate & Investment Banking. CDP e MCC agiscono come anchor investor , ciascuna sostenendo il progetto attraverso la sottoscrizione del 40% delle emissioni, mentre Banca Sella sottoscrive il restante 20%.Le emissioni obbligazionarie saranno quotate sull’ExtraMOT PRO3, il segmento di Borsa Italiana dedicato ai minibond, che garantisce visibilità sui mercati alle PMI e Mid-Cap che aderiranno all’iniziativa.Gardant partecipa all’iniziativa come servicer, corporate servicer e monitoring agent, mentre lo studio legale Chiomenti agisce come deal counsel. Cerved Rating Agency è Second Party Opinion provider per le caratteristiche ESG degli strumenti emessi. Deloitte è coinvolta nella definizione, monitoraggio e certificazione periodica del raggiungimento dei target di sostenibilità degli investimenti.(Foto: micheile dot com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UniCredit supera ampiamente coefficienti MREL al 31 marzo 2023

    (Teleborsa) – Al 31 marzo 2023 UniCredit superava ampiamente i nuovi requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL), forniti alla banca dal Comitato di Risoluzione Unico e da Banca d’Italia.UniCredit ha coefficienti MREL pari a: 30,90 per cento degli RWA; 9,34 per cento della LRE. I coefficienti di MREL subordinato, sempre a fine marzo 2023, erano pari a: 23,83 per cento degli RWA; 7,21 per cento della LRE.Secondo i nuovi requisiti, l’MREL intermedio vincolante confermato pari a: 20,73 per cento delle attività ponderate per il rischio (RWA) – a cui sommare il Requisito Combinato di Riserva di Capitale (CBR); 5,90 per cento della leva finanziaria (LRE). MREL intermedio vincolante subordinato confermato pari a: 11,79 per cento degli RWA – a cui sommare il CBR; 5,68 per cento della LRE.A partire dal 1 gennaio 2024, il MREL applicabile su base consolidata diventerà fully loaded e sarà pari a: 22,13 per cento degli RWA – a cui andrà sommato il CBR applicabile a quella data; 6,02 per cento della LRE. Il requisito di MREL subordinato sarà pari a: 15,36 per cento degli RWA – a cui andrà sommato il CBR applicabile a quella data; 6,02 per cento della LRE. I requisiti di subordinazione considerano il beneficio della cosiddetta senior allowance, ovvero la possibilità di soddisfare parte del requisito con strumenti senior (non subordinati). LEGGI TUTTO

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    Imprese, BperTe: al via il pacchetto agevolazioni sottoscritto da Confindustria Bergamo e BPER Banca

    (Teleborsa) – Più slancio ai progetti green e di efficienza energetica delle imprese, ma anche una migliore gestione della liquidità aziendale. Sono questi alcuni degli obiettivi del pacchetto di misure “BperTe”, sottoscritto oggi da Confindustria Bergamo con BPER Banca, che abbraccia un ventaglio molto ampio di interventi a supporto della crescita delle imprese del territorio, prevedendo, inoltre, condizioni vantaggiose per le imprese associate in tema di tassi di interesse e commissioni. Investimenti, capitale circolante, progetti green, progetti energy, gestione della liquidità aziendale, welfare, sono i temi affrontati nell’accordo, che dedica un capitolo specifico alle imprese socie di Confidi Systema e punta a sostenere la crescita strutturale del tessuto produttivo bergamasco, caratterizzato da grande dinamismo che deve però confrontarsi con le incertezze dovute al conflitto in Ucraina e le sue ricadute sugli scambi internazionalie con il peggioramento delle condizioni di erogazione del credito ed è contemporaneamente chiamato ad una accelerazione sulla transizione ecologica e il contrasto al cambiamento climatico.”L’Accordo BperTe – sottolinea Oscar Panseri, vice presidente di Confindustria Bergamo con delega Credito e Finanza – ha come obiettivo quello di massimizzare la partnership con una banca che è diventata molto importante nel nostro territorio. Le imprese bergamasche, in particolare PMI, devono fronteggiare in questo periodo importanti criticità legate al peggioramento delle condizioni del pricing del credito e alla maggiore selettività nell’analisi del merito creditizio. Tutto ciò in un quadro di continua concentrazione del settore bancario che determina una riduzione costante degli interlocutori finanziari sul territorio. Grazie all’intesa abbiamo ottenuto per le imprese condizioni particolarmente vantaggiose e sono stati individuati nuovi strumenti per sostenere il fabbisogno finanziario legato a investimenti, capitale circolante, progetti green e progetti per l’efficientamento energetico con particolare attenzione alla sostenibilità e alle tematiche ESG oggi sempre più centrali”.”Grazie a questa collaborazione come BPER Banca – dichiara Luca Gotti, responsabile Direzione Territoriale Lombardia Ovest di BPER Banca – saremo in grado di offrire alle aziende il supporto finanziario necessario per affrontare le sfide del mercato, includendo anche l’ambito ESG (Ambiente, Sociale e Governance), sia per la mitigazione dei rischi d’impresa e, soprattutto, come leva per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Con la firma di questa mattina vogliamo ribadire la nostra attenzione al mondo delle imprese bergamasche con le quali vogliamo confermare e rafforzare il percorso di accompagnamento mettendo in campo soluzioni e strumenti finanziari concreti ed accessibili. Le nostre filiali ed i nostri gestori d’impresa presenti in provincia possono seguire i progetti in tutte le loro fasi insieme a Confindustria Bergamo”. In dettaglio, BperTe prevede un finanziamento “Capex 2023” chirografario con durata massima di 5 anni – con eventuale preammortamento fino a 18 mesi – destinato a supportare le imprese nel piano investimenti; un finanziamento a breve termine chirografario con durata massima di 24 mesi – con eventuale preammortamento fino a 6 mesi – destinato a integrare la liquidità aziendale a supporto delle esigenze di capitale circolante; un finanziamento Sace Green Loan con garanzia SACE pari all’80% dell’importo finanziato, da un minimo di 50 mila euro fino a un massimo di 15 milioni di euro, destinato a supportare le imprese per progetti green che soddisfano gli obiettivi ambientali previsti dalla Commissione Europea con una durata massima di 12 anni (o 15 anni in presenza di una garanzia ipotecaria). Inoltre, un finanziamento Life 4 Energy da 40 mila euro fino ad un massimo di 5 milioni di euro chirografario o ipotecario garantito da BEI nella misura massima dell’80% per interventi di efficienza energetica della durata massima di 8 anni (o 12 o 15 anni con garanzia ipotecaria). Si aggiunge un finanziamento Green Confidi Systema da 50 mila euro fino a un massimo di 1 milione di euro destinato a tutte le PMI socie di Confidi Systema per investimenti volti a supportare la transizione ecologica e il climate change della duratamassima di 7 anni, con garanzia Confidi Systema fino all’80% con controgaranzia MCC.L’offerta viene completata dal Servizio “DiPiù” accessorio al conto corrente finalizzato a valorizzare la liquidità aziendale tramite il vincolo sul rendimento di somme per periodi di tempo prestabiliti con remunerazione migliorativa fino al 3% a 12 mesi e dal WelfareBPER negli ambiti educazione, previdenza, viaggi e tempo libero, salute, mobilità, assistenza per gli anziani. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, analisti apprezzano conti e guardano a revisione dividend policy

    (Teleborsa) – Gli analisti apprezzano i risultati di Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, che ieri ha comunicato di aver chiuso il primo trimestre del 2023 con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 45,9 milioni di euro, in crescita del 31,4% rispetto al primo trimestre 2022. Durante la calla con la comunità finanziaria, l’AD Frederik Geertman ha sottolineato la stabilità dei depositi e i bassi rischi del portafoglio prestiti, e ha riferito che sono in corso discussioni su una revisione della dividend policy che possa permettere di riconoscere un payout più elevato con utili in crescita.”Alla luce dei buoni risultati 1Q23, della tenuta dei volumi e di un CoR che è atteso rimanere sotto controllo (con ulteriore buffer rappresentato dagli overlays), riteniamo che la visibilità sul raggiungimento del target di utile di 150 milioni di euro sia elevata”, scrive Equita.Gli analisti, commentando quanto emerso dalla call, evidenziano che un aumento dei tassi è supportive per l’NII nonostante l’incremento del costo del funding, passato nel trimestre da 1,5% a oltre il 2,2%. Oltre a una buona dinamica dei volumi (attesi in crescita durante l’anno), l’NII è atteso essere supportato sia dall’incremento dei tassi di mercato che degli spread applicati sulle erogazioni.Intesa Sanpaolo afferma che i risultati sono stati superiori alle aspettative, anche se l’alto reddito da negoziazione e le basse rettifiche su crediti possono essere considerati non completamente ripetibili. Gli analisti vedono positivamente il potenziale aumento della remunerazione degli azionisti, che potrebbe supportare l’attuale valutazione undemanding.”Con un CET1 al 15,2% (escluso l’utile netto trimestrale) e a buffer oltre il requisito SREP di 650 punti base, riteniamo che la società abbia spazio per una politica di distribuzione del capitale più generosa, rispetto all’attuale cash payout ratio del 50%”, si legge in una nota.Intanto, migliora l’andamento di Banca Ifis, che si attesta a 14,58 euro, con un aumento dello 0,69%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 14,73 e successiva a 15,02. Supporto a 14,44. LEGGI TUTTO