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    UniCredit, Fitch conferma rating BBB+ e outlook positivo dopo offerta su Banco BPM

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) e il Senior Preferred rating di UniCredit a “BBB+” con outlook positivo, dopo l’offerta di scambio su Banco BPM. Il rating rimane quindi un gradino al di sopra del rating sovrano italiano.L’agenzia di rating vede questa potenziale acquisizione come complementare all’attuale franchising di UniCredit, in quanto la riconcentrerebbe verso regioni ricche nel nord Italia, dove Banco BPM ha una presenza consolidata. Il gruppo combinato potrebbe raggiungere quote di mercato vicine al 20% o superiori in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte o Veneto, che sono tra i maggiori contributori al PIL italiano. L’attesa è che, una volta unito a Banco BPM, UniCredit mantenga un rapporto di prestiti deteriorati di circa il 3%.Inoltre, un’acquisizione di Banco BPM aumenterebbe il contributo dell’Italia al mix aziendale di UniCredit, con una stima del 45% di esposizione e del 50%-55% di fatturato. Tuttavia, i vantaggi dell’unione e della ristrutturazione dell’attività italiana di UniCredit contribuirebbero a una performance più resiliente durante il ciclo, compensando i rischi correlati all’aumentata esposizione domestica. Fitch si attende che il gruppo combinato mantenga un’esposizione al debito sovrano italiano inferiore al 100% del capitale di base Tier 1 (CET1).Viene evidenziato che UniCredit sarà probabilmente in grado di compensare gran parte degli oneri di ristrutturazione una tantum previsti di 2 miliardi di euro nel 2025 e di ulteriori 800 milioni di euro di accantonamenti per perdite su prestiti volti a rafforzare i livelli di accantonamento sulle attività acquisite con il goodwill negativo che deriverà da una fusione con Banco BPM.Nonostante obiettivi piuttosto ambiziosi, Fitch si aspetta che il management di UniCredit realizzi la maggior parte delle sinergie di costi e ricavi da una combinazione con Banco BPM, data la sua solida reputazione nella gestione dei costi. Le sinergie di costo previste di 0,9 miliardi di euro sono “ambiziose”, a circa il 30% della base di costo di Banco BPM del 2024 o vicino al 6% dei costi delle entità combinate, mentre le sinergie di ricavi di 0,3 miliardi di euro sono “moderate”. Viene previsto un calo sostanziale dell’utile operativo di UniCredit nel 2025, al 2,5%-3% delle attività ponderate per il rischio (RWA). Tuttavia, rimarrebbe in linea con quello delle grandi banche europee, prima di recuperare oltre il 3% a partire dal 2026 man mano che si realizzeranno risparmi sui costi. LEGGI TUTTO

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    Toscana, ABI: “Sospensione rate mutui nei territori colpiti dal maltempo”

    (Teleborsa) – L’ABI ha appena diffuso una lettera circolare agli Associati nella quale segnala che è stata pubblicata, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile con cui è stata adottata una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il 18 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Marradi e di Palazzolo sul Senio della Città Metropolitana di Firenze ed il 23 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Castagneto Carducci, San Vincenzo e Bibbona in provincia di Livorno e di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance e Guardistallo in provincia di Pisa.Tale Ordinanza, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, recepisce i contenuti dell’accordo sottoscritto da ABI, Protezione Civile e dalle Associazioni dei consumatori per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali.Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile per le banche dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui per questi territori. LEGGI TUTTO

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    Unicredit-BPM, MEF: ipotesi su decreto totalmente infondata

    (Teleborsa) – “La notizia pubblicata da FT di un decreto è totalmente infondata”. Lo precisa in MEF in una nota, smentendo l’articolo pubblicato sul sito del quotidiano britannico in cui si parla di varie opzioni allo studio del governo per bloccare l’OPS di Unicredit su Banco BPM, compresa quella di un decreto ad hoc.Il quotidiano, nella sua edizione online, parla dell’ipotesi della possibilità che venga adottato dal governo italiano un provvedimento di emergenza “per aggirare la cosiddetta ‘passivity-rule’ che impedisce alle società oggetto di offerta di adottare decisioni che possano riguardare l’acquisizione”. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Moody’s conferma rating dopo offerta su Banco BPM

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating Moody’s ha confermato i rating del debito Senior Preferred (non garantito) e dei depositi a lungo termine di UniCredit a Baa1, con outlook stabile. Secondo l’agenzia, se l’acquisizione del Banco BPM dovesse essere finalizzata, il merito di credito di Unicredit rimarrebbe sostanzialmente stabile. L’affermazione, si legge in una nota, riflette anche la valutazione dell’agenzia di rating secondo cui l’acquisizione di Banco Bpm non impedirebbe la potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit. Moody’s ribadisce che, in caso di acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit, prenderà in considerazione la possibilità che il rating stand-alone del gruppo di Piazza Gae Aulenti, attualmente pari a baa3, venga aggiornato a baa2, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia. Ciò comporterebbe un innalzamento del rating anche per il debito senior non privilegiato e junior. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Scope: mossa su BPM positiva ma comporta rischio di esecuzione

    (Teleborsa) – Gli sforzi di espansione di UniCreditriflettono la sua solida posizione finanziaria, sostenuta da uno dei più grandi buffer di capitale nell’UE, il risultato di una solida generazione di utili e di un’ottimizzazione delle attività ponderate per il rischio. Lo afferma Scope Ratings dopo l’offerta per Banco BPM, sottolineando che anche l’ampia capitalizzazione di mercato del gruppo, rafforzata dal forte aumento del prezzo delle sue azioni dal 2021, è di supporto.Viene evidenziato che la sua offerta in azioni per Banco BPM consuma solo 70 bp del coefficiente di capitale CET1 di UniCredit. Alla fine di settembre 2024, UniCredit ha mantenuto buffer di capitale leader del settore di 593 bp al di sopra dei requisiti normativi minimi, offrendo ampio spazio per manovre strategiche.”Consideriamo la mossa di UniCredit ampiamente positiva, ma chiaramente aumenterà la dipendenza del gruppo dall’Italia e indebolirà i suoi recenti sforzi di diversificazione geografica espandendo la sua impronta paneuropea – scrive l’analista Alessandro Boratti – Questa maggiore esposizione italiana potrebbe avere un impatto sui costi di finanziamento se il rischio sovrano italiano dovesse aumentare. Con Banco BPM, l’Italia avrebbe rappresentato il 56% dei ricavi del gruppo nei nove mesi, in aumento rispetto al 46%”.Boratti sottolinea anche che integrare organizzazioni complesse con culture aziendali diverse (Banco BPM era precedentemente un gruppo cooperativo) comporta un rischio di esecuzione. UniCredit potrebbe anche dover addolcire la sua offerta per conquistare gli azionisti e il management di Banco BPM, il che potrebbe non piacere ai suoi stessi azionisti.L’accordo proposto con Banco BPM presenta comunque diversi vantaggi per UniCredit. Consoliderebbe la sua posizione di secondo gruppo più grande in Italia, sfidando la leadership di Intesa. La quota di mercato nazionale dell’entità combinata in prestiti e depositi aumenterebbe rispettivamente al 15% e al 14% (dal 9% in entrambi i casi), mentre il potere di determinazione dei prezzi aumenterebbe, in particolare nelle ricche regioni del nord Italia come Lombardia, Piemonte e Veneto.Se l’attuale offerta di Banco BPM per il resto di Anima, il più grande gestore patrimoniale indipendente in Italia, avesse successo e UniCredit andasse ad acquisire con successo BPM, l’attività di gestione patrimoniale di UniCredit sarebbe chiaramente rafforzata “in modo sostanziale”.Con riferimento all’intero comparto bancario, Scope Ratings afferma che una fusione di successo tra UniCredit e Banco BPM eliminerebbe un attore importante per il consolidamento, lasciando ai restanti gruppi bancari meno opzioni per rafforzare le loro posizioni di mercato. Inoltre, ridurrebbe significativamente la probabilità dell’emergere di un terzo grande gruppo, a lungo promosso dal governo italiano. LEGGI TUTTO

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    Esposito (Fisac): in operazione Unicredit-Banco BPM sia tutelata occupazione

    (Teleborsa) – “In merito alle operazioni di risiko bancario che ci stanno intrattenendo in questi giorni ciò che ci preme è il riflesso sulle ricadute che una mossa del genere avrà sulle lavoratrici e i lavoratori di UniCredit e Banco BPM. La nostra attenzione sarà massima nella ipotetica costruzione di questo colosso bancario in termini di tutela del perimetro occupazionale, con uno sguardo rivolto a un futuro che vogliamo fondato sul lavoro”. Lo afferma la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, sull’OPS di UniCredit su Banco BPM.Per questo, “riteniamo che un’operazione del genere debba strategicamente portare con sé una idea di ampliamento dell’occupazione e dell’attenzione in termini di presenza sui territori, di formazione continua e di centralità del valore del contributo delle lavoratrici e dei lavoratori. Questi ultimi devono essere i protagonisti delle enormi trasformazioni in atto del settore, ancora di più all’interno di un’operazione che, se dovesse andare in porto, cambierà la geografia del sistema bancario. Tra trimestrali continue da record e M&A ci sono ritorni molto importanti per gli azionisti ma ci devono essere anche analoghi impatti positivi sul sistema Paese, sul benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e sulla piena e buona occupazione”.”Spingeremo perché la creazione di questi grandi gruppi – aggiunge la segretaria generale della Fisac Cgil – sia orientata ad offrire un maggiore sostegno all’economia e al paese, piuttosto che alla creazione di vantaggi finanziari nei confronti delle banche e dei loro azionisti. Le possibili economie di scala e di scopo debbono portare il gruppo a sostenere la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile dell’Italia e dell’Europa. Infine, per quanto riguarda la posizione di governo, più che attaccare l’operazione dovrebbe agire il proprio ruolo concentrandosi sulle politiche economiche e industriali, totalmente assenti nella loro idea di paese”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, BlackRock risale al 5,037%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione pari al 5,037% in Banco BPM, una delle maggiori banche italiane.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 20 novembre 2024. La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    MPS, Barclays ha quota potenziale del 5,412%

    (Teleborsa) – Barclays ha una quota potenziale pari al 5,412% in Banca Monte dei Paschi di Siena. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 18 novembre 2024.In particolare, l’1,321% sono diritti di voto riferibili ad azioni, il 4,059% sono “Right to recall” senza data di scadenza e lo 0,032% sono “Portfolio Swap” con data di scadenza 29/04/2025.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Barclays Capital Securities Limited, Barclays Bank PLC e Barclays Capital Inc.. LEGGI TUTTO