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    Aareal Bank, Jean Pierre Mustier verso ingresso nel board

    (Teleborsa) – Aareal Bank, banca quotata sulla Borsa di Francorte e specializzata nel settore immobiliare, ha proposto a Jean Pierre Mustier un posto nel consiglio di sorveglianza.Mustier è un manager di lungo corso nel settore bancario europeo. In particolare, dal 2016 al 2020 è stato amministratore delegato di Unicredit, prima ancora Vice Direttore Generale di Unicredit, dove è stato responsabile della divisione Corporate & Investment Banking (CIB). Ha iniziato la sua carriera presso Société Générale, dove ha ricoperto vari incarichi tra il 1987 e il 2009, da ultimo responsabile di Asset Management, Private Banking e Securities Services.”Aareal ha una ricca storia, un capitale solido e una forte redditività – ha commentato Mustier – Sono entusiasta dell’opportunità che ci attende sia per la banca che per Aareon (controllata focalizzata sul digitale, ndr). Non vedo l’ora di portare la mia esperienza ad Aareal. Sarei molto lieto di unirmi al consiglio di sorveglianza di Aareal e lavorare con tutti i membri del consiglio e il team di gestione per contribuire allo sviluppo del gruppo sotto la sua nuova proprietà”.L’assemblea generale per decidere sull’entrata di Mustier nel board è convocata per il 10 agosto 2023, giorno in cui saranno pubblicati i dati relativi al secondo trimestre. Hermann Wagner, presidente del consiglio di sorveglianza, ha annunciato che, una volta scaduto il suo mandato nel 2024, non sarà disponibile per la rielezione. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank, DBRS Morningstar alza rating ad “A” con trend Stabile

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar ha alzato il Long-Term Issuer Rating di Deutsche Bank ad “A”, con trend “Stabile”. L’upgrade riflette il successo dell’implementazione del programma di trasformazione strategica della banca tedesca, che ha contribuito a stabilizzare e, più recentemente, a far crescere il franchising della banca e a ripristinare la redditività. Allo stesso tempo, la banca ha mantenuto un profilo di rischio conservativo e solidi coefficienti patrimoniali. Sebbene non del tutto risolto, DBRS Morningstar rileva anche i progressi compiuti nell’affrontare alcune questioni di corporate governance, in particolare le procedure antiriciclaggio (AML) della banca.I rating di Deutsche Bank sono “supportati dal franchising globale e dalla forte posizione in Germania, nonché dalla diversificazione delle sue attività”, viene sottolineato dall’agenzia di rating. Negli ultimi tre anni, i ricavi di Deutsche Bank hanno beneficiato di una volatilità di mercato superiore alla media e del rapido aumento dei tassi di interesse. Considerato lo slancio commerciale, il continuo repricing del portafoglio prestiti a tassi più elevati e i controlli sui costi implementati, DBRS Morningstar si aspetta che la banca sia “in grado di mantenere livelli di redditività in linea con il proprio rating anche in un contesto di mercato più stabile”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: “Insieme a San Patrignano per restituire un futuro alle persone in difficoltà”

    (Teleborsa) – Rinforzare e migliorare le capacità di accoglienza della Comunità di San Patrignano per far fronte all’emergenza sommersa delle dipendenze: questa la sfida lanciata oggi da Intesa Sanpaolo e dalla Fondazione San Patrignano nell’ambito dell’incontro “Links for the future: insieme per restituire un futuro” che si è svolto presso la stessa Comunità, nel giorno successivo alla Giornata Mondiale contro le dipendenze. A sottolineare l’emergenza dipendenze in Italia, i dati della Relazione Europea sulle Droghe, quelli della Relazione al Parlamento sulle Tossicodipendenze e dell’Osservatorio San Patrignano, che sono stati presentati nel corso dei lavori e hanno evidenziato che: l’Italia è il terzo Paese europeo per l’uso di oppiacei e il quarto per l’utilizzo di sostanze psicoattive; l’età media dei consumatori è drasticamente diminuita; nel 2021 621.000 studenti tra i 15/19 anni hanno riferito di aver utilizzato una sostanza.Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione di esperti del mondo delle imprese, della sanità, dell’educazione e del reinserimento sociale, è stato ricordato il cammino comune che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha intrapreso con la Comunità dal 2020 grazie al progetto “Sostenere e prevenire: insieme per restituire un futuro”, riportando all’attenzione pubblica il tema della dipendenza patologica, in tutte le sue forme, e della prevenzione quale primo strumento di contrasto di questo problema sociale non ancora superato nel Paese.Nel primo triennio della partnership, rinnovata di recente fino al 2025, l’iniziativa ha consentito di accogliere circa 3mila giovani e di supportare il reinserimento sociale di circa 800 persone, al termine del loro percorso riabilitativo in Comunità, con l’offerta di corsi di formazione e tirocini formativi certificati.È emerso come San Patrignano sia una comunità di vita, una casa e una famiglia in cui chi è caduto nella trappola delle dipendenze può riprendere in mano la propria vita, restituirle un senso e scoprire finalmente il valore dell’indipendenza. In più di 40 anni, nella Comunità sono passati oltre 26mila giovani e il 72% di questi si è reinserito con successo. Sono quasi 20mila le persone che oggi vivono, lavorano, si sono costruite una famiglia: la popolazione di una città nuova che non sarebbe esistita senza l’impegno di San Patrignano e dei suoi sostenitori.L’evento è stato inoltre l’occasione per lanciare la campagna di raccolta fondi “Another brick for SanPa”, attiva su For Funding, la piattaforma gratuita di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, per sostenere la costruzione di 300 nuovi alloggi presso la Comunità.”Contrastare la diffusione delle droghe in età minorile e supportare il modello di recupero e di riabilitazione offerto dalla Comunità di San Patrignano, un’eccellenza nel Paese e in ambito europeo: sono questi – ha dichiarato Elisa Zambito Marsala, responsabile Social Development and University Relations Intesa Sanpaolo – gli obiettivi principali del progetto “Sostenere e prevenire: insieme per restituire un futuro” che dal 2020 ci vede impegnati al fianco della Fondazione San Patrignano. Un impegno che intendiamo portare avanti con convinzione e che abbiamo ricordato in questo evento denso di significato”.”Il desiderio di Rinascita – ha commentato Letizia Moratti, co-fondatrice Fondazione San Patrignano – è il tratto caratterizzante di chi arriva a San Patrignano. Ecco perché il progetto per la raccolta fondi di 300 nuovi posti letto significa ridare luce alle giornate di tante persone, giovani e meno giovani, significa riaccendere la speranza per promuovere il loro riscatto nella nostra società. Non è un percorso facile, ma San Patrignano è per eccellenza la casa dell’accoglienza e dell’inclusione, dove tutti sono qualcuno e nessuno è ultimo o invisibile. Affrontiamo questa ennesima sfida attraverso un’amicizia, quella con Intesa Sanpaolo, che si rinnova e si consolida ancor di più attraverso questo progetto: fare da soli e vincere è quasi impossibile, giocando di squadra non solo è possibile, ma è anche più bello e gratificante”. LEGGI TUTTO

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    A Banca Ifis il premio “Welcome” di UNHCR per l’inserimento in azienda di due rifugiati

    (Teleborsa) – L’UNHCR ha conferito a Banca Ifis il premio “Welcome – Working for Refugee Integration” per l’impegno a favore dell’integrazione lavorativa dei rifugiati. Il riconoscimento è stato assegnato dal rappresentante UNHCR per l’Italia, Chiara Cardoletti, in occasione della quinta edizione del progetto “Welcome” tenutosi a Roma il 26 giugno presso l’Auditorium della Tecnica. Banca Ifis è la prima banca italiana a ottenere il prestigioso premio dell’Agenzia ONU per i Rifugiati. Il riconoscimento è stato assegnato, in particolare, per aver inserito i due colleghi all’interno di funzioni strategiche per la Banca e per averlo fatto attivando un corridoio universitario diretto, prima azienda in Italia a percorrere questa strada.”Siamo felici di aver ottenuto il premio ‘Welcome’, che – ha dichiarato Mauro Baracchi, direttore Risorse Umane Banca Ifis – testimonia l’impegno di Banca Ifis per favorire l’inclusione e la diversità a tutti i livelli. L’iniziativa per cui siamo premiati, che rientra nelle attività di ‘Kaleidos’, il Social Impact Lab della Banca che ha l’obiettivo di sviluppare progetti a elevato impatto sociale a favore di persone e comunità, grazie alla cooperazione con UNHCR, ci ha permesso di inserire due ragazzi di nazionalità eritrea, creando valore per tutti i colleghi. Si tratta di uno dei tanti progetti che la Banca ha realizzato in quest’ambito, sul quale crediamo profondamente e continueremo a lavorare per costruire nuove iniziative”.Il premio dall’UNHCR si inserisce tra le iniziative di Kaleidos, il Social Impact Lab di Banca Ifis creato per promuovere progetti a elevato impatto sociale. Tramite Kaleidos, la Banca realizzerà un piano di investimenti di 6 milioni di euro nel triennio 2022-24 finalizzato a promuovere iniziative sociali – di queste ben 25 sono già state realizzate nel 2022 – in tre aree: diversità e Inclusione per sostenere la crescita collettiva e collaborativa tramite progetti di valorizzazione della diversity e di re-inclusione sociale; cultura e territorio per investire nella cultura come driver di sviluppo sostenibile e acceleratore di inclusione sociale; ricerca e prevenzione per assicurare l’accesso al diritto primario alla salute nei territori in cui la Banca opera. LEGGI TUTTO

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    Banche, UE raggiunge accordo su regole Basilea III

    (Teleborsa) – I negoziatori della presidenza del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sull’attuazione delle riforme di Basilea III, che toccano principalmente il regolamento sui requisiti patrimoniali delle banche. Gli accordi di Basilea III sono stati raggiunti dall’UE e dai suoi partner del G20 in sede di Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria con l’obiettivo di rendere le banche più resilienti a possibili shock economici. Basilea III comprende una serie di misure volte a migliorare le norme prudenziali, la vigilanza e la gestione dei rischi delle banche in risposta alla crisi finanziaria mondiale del 2007-2008.In base all’accordo provvisorio, i negoziatori hanno concordato come implementare il cosiddetto “output floor”, limitando la variabilità dei livelli patrimoniali delle banche calcolati utilizzando modelli interni, e le opportune disposizioni transitorie per consentire agli operatori di mercato un tempo sufficiente per adattarsi.I negoziatori hanno inoltre convenuto di apportare miglioramenti alle aree del rischio di credito, del rischio di mercato e del rischio operativo. Hanno inoltre convenuto di prevedere un’ulteriore proporzionalità nelle norme, in particolare per gli enti piccoli e non complessi.L’accordo per l’attuazione delle regole di Basilea III arriva a pochi mesi di distanza dal fallimento di alcune banche statunitensi, tra cui Silicon Valley Bank, e dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. “Si tratta di un importante passo avanti che contribuirà a garantire che le banche europee possano continuare a operare anche in caso di shock esterni, crisi o emergenze”, ha detto Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze della Svezia, che detiene la presidenza di turno dell’UE.L’accordo include anche un quadro armonizzato di “competenza e onorabilità” per valutare l’idoneità dei membri degli organi di gestione delle istituzioni e dei titolari di funzioni chiave. Analogamente, è stato anche raggiunto un accordo sulle norme per salvaguardare l’indipendenza della vigilanza, in particolare prevedendo un cooling-off period minimo per il personale e i membri degli organi di governo delle autorità competenti prima che possano assumere incarichi negli enti vigilati e un limite al tempo in carica per i componenti degli organi di governo.I negoziatori hanno inoltre concordato un regime prudenziale transitorio per le criptovalute e modifiche per migliorare la gestione dei rischi ESG da parte delle banche.In base all’accordo provvisorio, i negoziatori hanno deciso di armonizzare i requisiti minimi applicabili alle succursali di banche di paesi terzi e la supervisione delle loro attività nell’UE.L’accordo è stato concordato “ad referendum” ed è quindi provvisorio in quanto deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter essere formalmente adottato. LEGGI TUTTO

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    Call for Education 2023, da UniCredit Foundation 3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Sostenere programmi di contrasto alla povertà educativa in tutti i Paesi in cui opera il Gruppo Unicredit (ad eccezione di Bulgaria e Romania dove la Call si è appena conclusa con successo). Con questo obiettivo UniCredit Foundation, in linea con il proprio purpose di sprigionare il potenziale delle prossime generazioni europee, lancia la “Call for Education 2023″. A questa iniziativa, che coinvolgerà Austria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, UniCredit Foundation destinerà un contributo complessivo di 3 milioni di euro. L’iniziativa è volta a individuare e sostenere programmi a favore degli studenti della scuola secondaria inferiore e superiore (fascia di età 11-19 anni), realizzati da organizzazioni senza scopo di lucro, con particolare attenzione a:contrastare l’abbandono scolastico; facilitare l’accesso e il completamento degli studi universitari; favorire l’acquisizione di competenze adeguate all’inserimento nel mercato del lavoro.”L’istruzione è il motore fondamentale per il futuro dell’Europa e sono convinto che sia nostra responsabilità, in quanto – ha dichiarato Andrea Orcel, presidente di UniCredit Foundation – istituzione europea, individuare e sostenere costantemente i giovani talenti delle comunità in cui operiamo, poiché loro getteranno le basi per il progresso e il successo del nostro continente negli anni a venire. Sono pertanto orgoglioso di aver annunciato questa Call for Education 2023, che coinvolgerà ben 10 dei Paesi in cui siamo presenti. Questa iniziativa si sposa perfettamente con l’impegno del Gruppo rivolto a dare costantemente la possibilità alle nostre comunità di progrediree migliorare negli aspetti sociali, in linea con la strategia ESG e il piano strategico della Banca”.Entro l’8 settembre 2023 le organizzazioni non-profit dovranno presentare la propria candidatura sulla piattaforma dedicata. Entro fine ottobre 2023, un Comitato di valutazione istituito ad hoc selezionerà circa 20 progetti vincitori, indicando anche l’importo del sostegno stesso. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, Equita conferma Buy e target price a 11 euro

    (Teleborsa) – Equita ha confermato la raccomandazione (Buy) e il target price (11 euro per azione) sul titolo BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, in vista del Capital Markets Day del 29 giugno.Secondo gli analisti, la società delineerà una strategia in continuità con il percorso seguito negli ultimi anni, con ulteriore focus sullo sviluppo dei volumi nel Factoring & Lending e identificando nuove aree di sviluppo per la crescita dei business commissionali. Inoltre, si aspettano che venga fornita maggiore visibilità sull’evoluzione dell’NII nell’attuale contesto di tassi di interesse, alla luce della differente dinamica di repricing di attivi e passivi.”Il titolo tratta a multipli interessanti (2024E P/E = 8,8x), offrendo un profilo rischio rendimento attraente – si legge nella ricerca – Inoltre BFF si caratterizza per una delle remunerazioni più alte e visibili all’interno del nostro coverage, con dividend yield strutturalmente superiore al 10%”. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank, ulteriori accantonamenti per mBank dopo sentenza tribunale

    (Teleborsa) – Commerzbank ha comunicato che registrerà un ulteriore accantonamento di circa 342 milioni di euro a causa della sua controllata polacca mBank (per il suo portafoglio di prestiti in CHF). Il risultato operativo del secondo trimestre di Commerzbank sarà gravato da un importo corrispondente che sarà contabilizzato come ricavi negativi in “Altri proventi netti”. L’accantonamento aggiuntivo deriva da un adeguamento dei modelli di accantonamento principalmente in conseguenza di una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea relativa ai prestiti in valuta estera di un concorrente di mBank.Nonostante questo onere, Commerzbank mira ancora a un risultato netto nel 2023 “ben superiore” a quello del 2022. Le prospettive dipendono dall’ulteriore sviluppo dei mutui in franchi svizzeri di mBank e si basano sull’ipotesi di una lieve recessione in Germania. LEGGI TUTTO